Petrolio!

Più che altro è il dollaro a svalutarsi.:evil5:
...non sarà che a qualcuno, "qualcuno" che deve pagare per ingenti spese militari (ma con contratti siglati anni fa), abbia una sua convenienza a che il dollaro, adesso, valga poco?:eusa_think:


roddy ha scritto:
E' incredibile come questa folle corsa di euro e petrolio sembri inarrestabile, senza che nessuno riesca a fare alcunché per fermarla...
 
roddy ha scritto:
Mah, io non sono un esperto come te, ma ti posso dire che in autostrada con la mia auto, andando a velocità sostenuta ma costante, dando solo un filo di gas, non faccio meno di 15-16 Km con un litro di gasolio ( uso sempre, però, il tipo "bludiesel" )... E francamente, a occhio, non credo che una Punto di qualche anno fa, per fare un esempio, faccia molto meglio...
quoto,Io ho appena aquistato da una settimana il tiguan 2 litri diesel e rispetto alla mia vecchia 200 cdi Mercedes anche essendo un po piu pesante mi consuma di meno!
 
roddy ha scritto:
Cambi: euro vola sopra 1, 56 dollari
Nuovo record della moneta unica a quota 1, 5627
(ANSA) - ROMA, 13 MAR - L'euro vola sopra quota 1,56 dollari e segna il nuovo record a 1,5627 dollari.
E' incredibile come questa folle corsa di euro e petrolio sembri inarrestabile, senza che nessuno riesca a fare alcunché per fermarla...:5eek:
Comincio a credere che, molto prima di quanto si pensasse, tutti i nodi stiano arrivando al pettine contemporaneamente... :5eek: :evil5:

Più che altro forse sono gli speculartori che si stanno spostando dal mercato immobiliare alle commodities......
forse tra poco vedremo fondi comuni o fondi pensione che investono in commodities....Mi vengono i brividi solo a pensarci:sad:

ciaoo
 
Il portafoglio di fondi comuni e fondi pensione deve essere ampio e diversificato, per cui penso che lo facciano già.:eusa_think:

gig60 ha scritto:
forse tra poco vedremo fondi comuni o fondi pensione che investono in commodities....
 
Tuner ha scritto:
Il portafoglio di fondi comuni e fondi pensione deve essere ampio e diversificato, per cui penso che lo facciano già.:eusa_think:
I fondi comuni ( almeno quelli italiani, ma penso che il fenomeno sia generalizzato... ) sono alla canna del gas... Per troppo tempo hanno sfruttato i loro clienti e questi, ormai, si sono rotti le scatole di farsi truffare e stanno disinvestendo a raffica ( io sono tra questi... :icon_twisted: ).
E' inconcepibile che in tempi di mercati in crisi, continuino a farsi pagare commissioni elevatissime che si mangiano tutti i guadagni ( quando ci sono... ) o che, più frequentemente, si sommano alle perdite dei mercati, amplificandole considerevolmente... :icon_twisted: :icon_twisted:
Sono ANNI che, per esempio, i fondi obbligazionari e, persino quelli monetari ( dico: monetari, che investono, cioè in titoli di Stato... ) danno rendimenti NEGATIVI...:5eek: :icon_twisted:
Cioè: non solo non combattono l'inflazione dando qualcosa più dei Bot ( requisito questo che dovrebbe essere la stessa ragion d'essere di questi fondi... ), non solo non arrivano ai livelli dei titoli di Stato, non solo non rimangono fermi, ma, addirittura, fanno PERDERE soldi in valore assoluto ( se si conta anche l'inflazione, poi, allora è una vera e propria strage...:icon_twisted: ).
 
Certo che vedendo il prezzo di carburante oggi mi sorge il sospetto che a noi il problema non sussiste(Parlo di Germania e Italia)mentre per i nostri confinanti(vedi Spagna,Portogallo,Francia)La cosa gli tocca molto da vicino visto le proteste in atto!:mad:
 
Stan ha scritto:
Certo che vedendo il prezzo di carburante oggi mi sorge il sospetto che a noi il problema non sussiste(Parlo di Germania e Italia)mentre per i nostri confinanti(vedi Spagna,Portogallo,Francia)La cosa gli tocca molto da vicino visto le proteste in atto!:mad:
Beh, sulla Germania avrei qualche dubbio... Ecco qui un primo esempio http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=7981&sez=HOME_ECONOMIA&npl=&desc_sez=
Per noi Italiani, invece, ti do ragione: non ci sono e non ci saranno proteste, per il momento...
Poi, tra qualche mese, si vedrà...
 
Stan ha scritto:
Di sicuro al rientro dalle ferie!:mad:
Non credo...
Secondo me ci vorrà più tempo...
Possiamo, però, discettare sul "quando" quanto vogliamo, non è, tutto sommato, estremamente importante; il punto è il "cosa" succederà...
 
Cosa succedera'?Ma al rientro delle ferie sicuramente come ogni anno in questi ultimi tempi ci sara' la stangata di settembre,ma secondo le previsioni sara'un po piu amara:crybaby2: :crybaby2:
 
Stan ha scritto:
Cosa succedera'?Ma al rientro delle ferie sicuramente come ogni anno in questi ultimi tempi ci sara' la stangata di settembre,ma secondo le previsioni sara'un po piu amara:crybaby2: :crybaby2:
Non mi riferivo alle stangate sui consumatori italiani, ma alle loro eventuali reazioni ( a questo ti riferivi tu nel precedente post... ).
La "stangata" c'è già, è nei fatti: in Italia, peraltro, il prezzo dei carburanti è aumentato molto più che nel resto d'Europa... E anche il prezzo degli alimentari di largo consumo è alle stelle ( conseguenza indiretta, almeno in parte, dell'aumento dei carburanti )...
Le reazioni che, correttamente, tu evidenziavi come molto scarse in Italia se paragonate a quelle di altri Paesi a noi confinanti, a mio parere continueranno a non esserci ancora per diversi mesi: diciamo fino a gennaio del prossimo anno....
Poi, non faccio previsioni...
 
Prima dei consumatori protesteranno le categorie. Categorie a cui già i conti non tornano più, anzi stanno peggiorando, giorno dopo giorno...
...poi, da che mondo è mondo, la maggioranza degli italiani è fatta di quaqquaraqquà che la sparano grossa al bar ma poi non fanno nulla, riponendo ogni speranza nello stellone a cinque punte o che danno carta bianca al messia di turno.
D'altro canto, i tedeschi sono individui disciplinati per natura, che non si fanno domande e non protestano mai.
:eusa_whistle:
Come avevo già scritto tempo fa (credo proprio in questo TD), attenzione che l'aumento dei prodotti petroliferi, siamo nell era del petrolio e derivati (tutto ciò che usiamo se non è di plastica ne ha in buona percentuale), avrà un terrificante effetto domino sui prezzi e sulla disponibilità di tutti i beni di cui abbiamo necessità e che normalmente usiamo, non solo per viaggiare ma anche per mangiare.
E' bene sottolineare che l'aumento del petrolio non alza soltanto i prezzi dei trasporti e quindi, di riflesso, dei beni trasportati, ma anche il prezzo di quegli stessi beni, nel caso migliore a causa degli imballaggi di confezionamento.
Il paradosso europeo della situazione carburanti è che, nonostante la significativa svalutazione del dollaro e dell'altrettanto importante apprezzamento dell'euro, rispetto a 12 mesi fa l'aumento dei prezzi alla pompa in Europa è significativamente più alto che negli USA.
...cosa che si spiega soltanto con l'IVA su un prezzo già tassato ad oltre il 100% del suo valore reale.
Speriamo di non essere già arrivati al punto che le risorse petrolifere non siano sufficienti a sostenere lo svliuppo dei prossimi anni e che gli speculatori delle commodities, componente tutt'altro che marginale dei prezzi attuali, debbano arrivare a pagare il loro debito (per gli acquisti di petrolio "futuro") anzichè rivenderlo e guadagnare ancora.
Se davvero fossimo al punto che le risorse petrolifere non sosterranno lo svliuppo dei prossimi anni (si dice che a 200$ il barile collasserebbe l'economia mondiale) aspettiamoci guai ben peggiori (recessione, guerre, povertà diffusas) di quelli rappresentati dal prezzo alto della benzina.
:eusa_think:
 
Caro Tuner e da molto tempo che penso (circa 15 anni )che il mondo e l'economia sia incentrata sui signori che hanno il monopolio dell'energia.
Che adesso ci stiamo preoccupando dei prossimi apocalittici eventi mi sa che siamo in ritardo,Quando rinsaviremo in che cul de sacc ci siamo cacciati saremo in pochi che ci salveremo:crybaby2:
 
In merito all' argomento vi rimando a questo articolo molto esplicito, come sempre:


E’ quasi impossibile trascorrere un solo giorno senza sbattere contro l’evidenza della realtà energetica italiana: ***************************************edit
In mezzo a tutto questo bailamme, nessuno parla quasi più dell’evidenza – lampante – che stiamo diventando sempre più poveri per il costo dell’energia.
Come ogni anno, viene pubblicata[1] la classifica delle principali holding planetarie:

1) Exxon Mobil (USA);
2) PetroChina (Cina);
3) General Electric (USA);
4) Gazprom (Russia);
5) China Mobile (Hong Kong);
6) Bank of China (Cina);
7) Microsoft (USA);
8) AT&T (USA);
9) Royal Dutch Shell (UK);
10) Procter & Gamble (USA);
...
36) ENI;
69) Intesa Sanpaolo;
70) Unicredit;
100) ENEL;

316) FIAT.
Continua... http://www.disinformazione.it/maledetto_petrolio.htm#_ftn1
 
e che vi apsettavate da un paese che, come tanti altri, non dispone di prodotti energetici?
saremo sempre in balia delle borse energetiche.
 
Forse non mi sono spiegato bene: la fine dell'era del petrolio NON è solo un fatto di energia da recuperare per altre vie ma soprattutto il problema di rimpiazzare tutti i materiali realizzati con i derivati del petrolio.
Se sparisse l'industria petrolchimica sparirebbero la stragrande maggioranza degli oggetti che abbiamo intorno e che sono in gran parte di plastica. Cambierebbe radicalmente il nostro stile di vita e tutto costerebbe tantissimo rispetto ai nostri redditi medi.
Con un costo elevato del petrolio anche tutti i prodotti derivati, ovvero gli oggetti che costituiscono la nostra vita "moderna", componenti, recipienti, supporti, film, etc etc, aumenterebbero di prezzo al punto da non poter più essere convenientemente realizzati.Se fonti energetiche alternative possono essere impiegate, tutto ciò che si fa solo con il petrolio, al momento non si sa proprio con cosa potrebbe essere rimpiazzato.
Un automobile a corrente elettrica non è un'utopia, togliamo invece tutto ciò che è plastica da un'auto e torniamo ai materiali ed alle forme di una Ford modello T.
 
basterà forse riciclare?
oppure abbandonare lo spreco?
torneremo agli anni del dopoguerra?

in ogni caso tutto il mondo è in queste condizioni...anche se non è una consolazione.

p.s. hai dimenticato la chimica... ;)
 
Quindi torneremo all'eta della pietra!Non piu comodita'Telefonini Air Conditioned,Auto di lusso,ma Muli,segnali di fumo e rinfresco in acque (si spera limpide)dei fiumi,mangiare genuino e far figli a piu non posso in mancanza di televisione!;)
 
Stan ha scritto:
Quindi torneremo all'eta della pietra!Non piu comodita'Telefonini Air Conditioned,Auto di lusso,ma Muli,segnali di fumo e rinfresco in acque (si spera limpide)dei fiumi,mangiare genuino e far figli a piu non posso in mancanza di televisione!;)
:D :D sei ottimista...;)
cmq di sicuro oggi c'è solo la certezza che l'oro nero non durerà in eterno.
ma come in ogni "era" credo che l'umanoide si saprà adeguare a qualsiasi novità...:icon_twisted: bella o brutta!
 
The future price of oil? Pick a number.

Mamdouh Salameh believes the oil price would now be no more than $US40 a barrel, less than a third of the current price, if not for the Iraq war.
An oil economist adviser to the World Bank and the UN Industrial Development Organisation, Dr Salameh says that among the world's biggest oil producers, Iraq alone has enough reserves to increase flow substantially. Production in eight others - the United States, Canada, Iran, Indonesia, Russia, Britain, Norway and Mexico - has peaked, he says, while China and Saudia Arabia, the remaining two, are nearing the point of decline. Before the war, Saddam Hussein's regime pumped 3.5 million barrels of oil a day, but this has fallen to just 2 million barrels.
Salameh told a British parliamentary committee last month that Iraq had offered the US a deal, three years before the war, that would have opened 10 new giant oil fields on "generous" terms, in return for lifting sanctions. "This would certainly have prevented the steep rise of the oil price," he said. "But the US had a different idea. It planned to occupy Iraq and annex its oil."


http://www.smh.com.au/news/world/the-future-price-of-oil-pick-a-number/2008/06/20/1213770924692.html
 
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