Il numero degli elementi serve principalmente ad allargare la banda, ovvero a rendere più uniforme il guadagno e la direzionalità dell'antenna sulla banda in cui deve funzionare.
In un'antenna con elementi parassiti, cioè non alimentati e non sfasati da linee di trasmissione, il guadagno e la direzionalità sono funzione della lunghezza del supporto, della corretta dimensione degli elementi e dal loro posizionamento.
In altre parole, per rendere più semplice (spero

) il ragionamento, facciamo un esempio.
Data una frequenza isolata (cioè nessuna larghezza di banda) ed un supporto di lunghezza pari a mezz'onda, a metterci 2 o 3 o 4 direttori non cambia nulla, basta mettercene 2 di lunghezza adeguata e posizionarli in maniera ottimale per avere il massimo guadagno ottenibile da un'antenna lunga mezz'onda.
Data una banda di frequenze, il discorso fatto sopra non è più corretto e se diminuissimo il numero degli elementi sotto una certa soglia, ci troveremmo col classico problema della coperta corta. (antenna che va bene in una porzione della gamma ma che non rende come potrebbe nell'altra)
In ogni caso, il guadagno massimo dell'antenna resta legato alla lunghezza del supporto.
Anche se raddoppiassimo il numero di elementi rispetto al necessario, data una lunghezza di supporto, il guadagno e la direzionalità non cambierebbero in maniera apprezzabile.
PS Ad un raddoppio della lunghezza di un'antenna corrisponde un aumento di guadagno massimo (teorico) di 3 dB. Non è un caso che accoppiando 2 antenne, il guadagno massimo (teorico) è di 3 dB. Infatti, abbiamo un'antenna virtuale la cui lunghezza è il doppio.