CONRAD ha scritto:
e perchè no anche all'industria automobilistica....
Ad esempio nessuna casa automobilistica può produrre oltre il 45% del parco macchine.
Non ho capito chi vieta a chi di entrare nel campo delle trasmissioni televisive
Avevo saltato questo tuo post che, invece, mi sembra importante....
Vedi, c'è una differenza sostanziale tra una società che produca automobili ( o detersivi, materassi, tazze da cesso o quello che ti pare ) e una televisione... La prima, per produrre, ha bisogno di una fabbrica, capannoni, macchinari... tutte cose DI PROPRIETÀ PRIVATA: per cui, una volta che produca merci conformi alle normative, paghi, possibilmente, le tasse e rispetti le leggi dello Stato, ha esaurito i suoi doveri verso la collettività e null'altro le puo' essere chiesto.
Una Televisione, per trasmettere, ha bisogno DI UN BENE PUBBLICO, ovversossia l'etere, le frequenze televisive: esattamente come, chessò, uno stabilimento balneare ha bisogno PER ESISTERE, di un bene pubblico, la spiaggia. E, infatti, ambedue sono obbligati, PER CONTINUARE AD ESISTERE, a pagare un affitto alla Stato, altrimenti chiamato "tassa di concessione governativa" ( detto tra parentesi, quella pagata dallo stabilimento balneare, in proporzione al fatturato, è anche decisamente più alta rispetto a quella pagato da una TV...

).
Nessuno, però, ovviamente, si sognerebbe mai di affermare che il gestore di uno stabilimento sia IL PROPRIETARIO della spiaggia...

: orbene, la cosa assurda è che invece il proprietario di una televisione ( cioè il GESTORE di un bene DI NOSTRA PROPRIETÀ, molto più scarso e prezioso di una spiaggia... ) consideri invece quella UNA COSA SUA, di cui può disporre liberamente senza dar conto al PROPRIETARIO, cioè lo Stato, che, legittimamente, potrebbe, invece, decidere di riorganizzare il settore seguendo dei criteri che, a suo giudizio, siano meglio rispondenti all'interesse pubblico; così come, sempre per restare sul paragone con gli Stabilimenti balneari, può regolamentare in modo diverso, per esempio, le modalità di accesso alla spiaggia, gli orari e i periodi di esercizio, le condizioni dell'affitto, la concentrazione degli Stabilimenti in una data località etc. etc.
Ancora una notazione: appare evidente, da quanto detto, che lo Stato sia una vera e propria CONTROPARTE rispetto al titolare di concessione governativa: ed infatti, correttamente, DA SEMPRE la legge prevede che tale titolare non possa accedere a cariche pubbliche. Avanzando un distinguo formale il cui valore SOSTANZIALE ognuno può giudicare, è invece passata l'interpretazione secondo cui soggetto a tale limitazione ( che nessuno in passato ha mai considerato liberticida...

) sia solo l'intestatario NOMINALE di una concessione (Confalonieri, per esempio non si può candidare alle elezioni

...) e non il proprietario effettivo...
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