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In Rilievo Qui discussioni su Linux e le varie distribuzioni (Ubuntu, Linux Mint, Fedora, ecc)

Tra 13 giorni uscirà la versione di Ubuntu 8.04. Quindi aspetterò e, userò Wubi.
 
Sono riuscito ad installare ubuntu 7.10 e già mi sono perso. Ho alcuni problemi, il primo è che non so come installare il driver della mia scheda video, audio ecc. si fa tutto tramite terminale. Il secondo è che non esiste il flash per firefox a 64 bit, alcuni hanno risolto installando quello a 32 bit. Ogni volta che si deve installare qualcosa bisogna usare il terminale, non c'è un altro modo, si fa anche per connettersi ad internat. Ma l'antivirus e il firewall?
 
Sat2705 ha scritto:
Sono riuscito ad installare ubuntu 7.10 e già mi sono perso. Ho alcuni problemi, il primo è che non so come installare il driver della mia scheda video, audio ecc. si fa tutto tramite terminale. Il secondo è che non esiste il flash per firefox a 64 bit, alcuni hanno risolto installando quello a 32 bit. Ogni volta che si deve installare qualcosa bisogna usare il terminale, non c'è un altro modo, si fa anche per connettersi ad internat. Ma l'antivirus e il firewall?
mmm...per il flash non mi risulta! io ho installato prima al versione 64bit e i flash andavano, poi non so se fosse il programma per il 32bit ma funzionava bene.
Per andare in internet non serve il terminale...lo so è una cosa a cui bisogna abituarsi ma alla fine è questo il bello di linux e cmq i comando si trovano ovunque per qualsiasi cosa e poi li impari a memoria(se fosse tutto uguale a windows non avrebbe senso cambiare, no?)

Alla fine sono passato alla 32 bit perchè è meglio supportata a livello hardware, a me non funzionava la scheda wireless, quindi se anche tu incontri dei problemi ti converrà mettere la 32 che tanto differenze non è che ce ne siano così tante, anzi, forse ci guadagni...
 
ho provato ad installare il flash, me l'avevo chiesto firefox di scaricarlo, ma mi dice che non è supportato dal sistema, ho controllato sul sito di adobe, c'è solo quello a 32 bit, possibile? Sto prendendo confidenze con compiz, per le animazioni bisogna schiacciare una combinazione di tasti, ma non capisco cos'è il tasto super.
 
Credo di aver risolto con il flash, mi ha dato due possibilità, quello di adobe oppure l'altro alternativo, ho scelto il secondo.
 
io ho scelto adobe, il secondo è molto limitato..sopratutto per youtube e simili...

il tasto super è il tasto col simbolino di microsoft (che apre start)
 
Disponibile Mandriva Linux 2008.1 Spring

La versione finale di Madriva 2008.1 Spring, una delle più attese distribuzioni Linux di quest'anno, è stata da poco rilasciata al pubblico. La nuova release, che celebra il decimo anniversario della nota distribuzione francese, è disponibile nelle ormai 3 consuete edizioni: One, la versione live pensata per chi si avvicina per la prima volta a linux, Free, per chi vuole un sistema versatile e completamente opensource, ed infine PowerPack, la versione commerciale.


Dettagli
 
Guida per chi è alle prime armi con Ubuntu - by Supremus (http://forum.ubuntu-it.org)

Link ufficiale ITA: www.ubuntu-it.org

Indice:
1) Repository
2) Installare programmi
3) Aggiornare il sistema
4) Ubuntu in italiano
5) Comandi di base
6) Configurare una stampante
7) Personalizzare Ubuntu

Bene penso che si possa cominciare.

1) Repository
Per prima cosa attiviamo un po' di repository in modo da avere una più ampia gamma di programmi, aggiornamenti a disposizione.
Per fare ciò esistono due sistemi uno grafico e uno da terminale

1.1 Repository da terminale
Da terminale lanciate il comando

Codice:
sudo gedit /etc/apt/sources.list

cancellate tutto il contenuto del file e al ci aggiungete questi repository

Se usi Feisty aggiungi questi repo

Codice:
deb http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ feisty main universe restricted multiverse
deb-src http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ feisty main universe restricted multiverse

deb http://security.ubuntu.com/ubuntu feisty-security main universe restricted multiverse
deb-src http://security.ubuntu.com/ubuntu feisty-security main universe restricted multiverse

deb http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ feisty-updates main universe restricted multiverse
deb-src http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ feisty-updates main universe restricted multiverse

deb http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ feisty universe

deb http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ feisty-backports main restricted universe multiverse
deb-src http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ feisty-backports main restricted universe multiverse

Bene ora che abbiamo sistemato il nostro file e possiamo passare ad installare i programmi

1.2 Repository da applicatico grafico
Per prima cosa bisogna aprire l'applicativo, per fare ciò andare sotto sistema -> Amministrazione -> Sorgenti software
Nella prima pagina "Ubuntu 6.10" assicuratevi di avere i visti, nel menu a tendina "scaricare da:" selezionare un opzione, per esempio io che abito in Svizzera seleziono Server in Switzerland, uno che abita in Italia può selezionare Server in Italy.
Una cosa importante è che il paese in cui abitate non deve condizionare la scelta del server, per esempio io abito in Svizzera ma posso collegarmi su server italiani

Bene fatto questo passiamo alla prossima pagina "Aggiornameti internet" nella parte Ubuntu aggiornamenti assicuratevi di avere tutti i visti attivi.

2) Installare i programmi
Sostanzialmente per installare i programmi in ubuntu esistono due sistemi che sono:

* Grafico (Synaptic)
* Da terminale (apt)

2.1 Installare i programma di Synaptic
Synaptic è un programma molto potente per la gestione dei pacchetti e lo si può trovare in:
Sistema -> Amministrazione -> Gestione programmi synaptic
lo apriamo e notiamo subito che sulla sinistra ci sono dei Gruppi dove vi risiedono tutti i programma che fanno parte di quel gruppo.
Per esempio uno di questi gruppi è sistema di base dove vi risiedo tutti i programmi che ubuntu ha bisogno per un corretto funzionamento.
Poi sulla destra in alto ci sono tutti una serie di programmi disponibili nei repository, ogni programma ha una piccola descrizione, la versione installata sul sistema (sempre che quel determinato programma sia installato) e l'ultima versione disponibile di esso.

Vi chiederete come si cerca un programma in synaptic, la risposta è molto semplice in alto c'è un bottone Cerca lo selezionate si apre una mascherina dove si deve inserire il programma che cercate, per esempio firefox, in seguito vi comparirà una lista di tutti i programmi che hanno a che fare con firefox, per istallare quello che desiderate è molto semplice di fianco al nome del programma c'è un piccolo quadratino selezionatelo e poi marca per l'installazione

Una volta finito di scegliere i programmi premete applica e tutti i programmi che avere scelto si installeranno.

2.2 Installare i programmi tramite terminale
Un altro sistema per installare i programmi è tramite il terminale
per prima cosa lanciate un

Codice:
sudo apt-get update

per aggiornare la lista dei programmi.

Poi mettiamo che dobbiamo installare wifi-radar, quindi cerchiamo il pacchetto

Codice:
sudo apt-cache search wifi-radar

e il nostro risultato sarâ il seguente

Codice:
daniel@laptop:~$ sudo apt-cache search wifi-radar
wifi-radar - graphical utility for managing Wi-Fi profiles
daniel@laptop:~$

quindi possiamo procedere con l'installazione del pacchetto

Codice:
sudo apt-get install wifi-radar

Premetto che con se si conosce giâ il nome del pacchetto non è necessario doverlo cercare

2.3 Installare i pacchetti tramite Gdebi
Un altro modo per installare un pacchetto è tramite Gdebi, per fare ciò dobbiamo fare doppio click sul pacchetto, poi ci assicuriamo che tutte le dipendenze siano soddisfatte e in fine possiamo installare il pacchetto tramite il pulsante Installa pacchetto

2.4 Installare un programma scaricato sul sistema.
Per esempio se avete scaricato un file .deb da un qualche sito e lo volete installare, dovete fare i seguenti passi.
Entrare nella directory dove risiede il vostro file .deb, per esempio

Codice:
d /home/daniel/download

poi non resta che installarlo

Codice:
sudo dpkg -i nomepacchetto.deb

Credo che su come si intalla un pacchetto vi ho detto tutto

2.5 Rimuovere un pacchetto da terminale
Invece per rimuovere un pacchetto è molto semplice

Codice:
sudo apt-get remove wifi-radar

3) Aggiornare il sistema
anche per aggiornare il sistema esistono 2 metodi Grafico e da Terminale

3.1 Aggiornamento tramite il sistema grafico
Andate in Amministrazione -> Sistema -> Gestione aggiornamenti
per fare una sincronizzazione dei pacchetti lanciate un Verifica una volta finito potrete vedere i pacchetti che hanno un aggiornamento disponibile, per installarli basta un Installa aggiornamenti

3.2 Aggiornamento tramite terminale
basta lanciare 2 semplici comandi

Codice:
sudo apt-get update

per la sincronizzazione

Codice:
sudo apt-get upgrade

per l'installazione

4) Avere Ubuntu completamente in Italiano
Di default quando si intalla ubuntu il sistema è in inglese, per averlo in italiano o in una qualsiasi altra lingua è molto semplice.
Andate in Sistema -> Amministrazione -> Supporto lingue
vi si aprirà una finestrella con una miriade di lingue, selezionate la lingua che più vi aggrada, per esempio nel nostro caso mettiamo il visto su italiano e se si vuole rimuovere completamente la lingua inglese si toglie il visto.
Una volta scelta la lingua premiamo su applica si aspettiamo che si installano i pacchetti della lingua che avete scelto, una volta terminata l'operazione impostiamo la lingua che abbiamo appena installata come default.

È possibile che con la versione a 64Bit non vi lasci installare la lingua italiana, per risolvere il problema dovete installare i seguenti pacchetti

Codice:
language-pack-gnome-it
language-pack-gnome-it-base
language-pack-it
language-pack-it-base
language-support-it

5) Comandi base
Dobbiamo avere una minima conoscenza dei comandi base da lanciare da terminale, giusto per fare quelle cose che posso sempre venire utili.

* cd: serve per cambiare directory
cd /home/daniel/Download
* ls: serve per vedere il contenuto di una directory
ls /opt
* mkdir: serve per creare una cartella
mkdir documenti
* top: serve per vedere tutti i processi attivi
top
* ifconfig: Serve per vedere tutte le informazioni sulla nostra connesione
ifconfig eth0
* cat: Serve per visualizzare il contenuto di un file di testo
cat /etc/apt/sources.list
* lspci: Serve per vedere tutto l'hardware nel proprio computer
lspci
* lsusb: Serve per vedere tutto l'hardware collegato alle prese usb
lsusb
* Touch: Serve per creare un file
touch nomefiledacreare
* df: Serve per vedere lo spazio libero sul disco
df

per ogni comando è possibile avere una guida rapida

Codice:
ifconfig --help

oppure un manuale sul comando

Codice:
man ifconfig

6) Configurare una stampante
Credo che al giorno d'oggi tutti abbiano una stampante piccola o grande che sia, adesso vi spiegherò come la si configura, andate in Sistema -> Amministrazione -> Stampa
Cliccate su nuova stampante vi si aprirà un piccolo wizard fate avanti alla prima schermata in seguito scegliete il produttore della vostra stampante e il modello poi fate avanti poi inserite un nome alla stampante, si può lasciare anche quello di default e in fine fate applica.

Se avete altre stampanti rifate i passi elencati sopra, una volta finito fate tasto destro sulla stampante che avete scelto come predefinita e cliccate Rendi predefinita, se avete una sola stampante questo passo non è necessario.

7) Personalizzare ubuntu
Ora vederemo come modificare la grafica di ubuntu, modificheremo la skin di GDM, lo splash screen, le icone, il mouse e lo sfondo, tutte le skin gli sfondi li potete trovare su Gnome Look

7.1 Modificare GDM
Per fare ciò andate nel sito di Gnome Look nella sezione GDM segliete la skin che più vi aggrada e scaricatela.
Una volta faccio ciò andate in Sistema -> Amministrazione -> Finestra login, gnome offre dei temi che si possono usare se vi piaciono, ma se voi volete usare quello che avete appena scaricato cliccate sul pulsante Aggiungi Andate nella destinazione dove avete salvato la skin e poi premete installa e il gioco è fatto. Assicuratevi che il tema che avete installato abbia un pallino nero di fianco, ciò significa che viene caricato al prossimo riavvio di GDM.
Per riavviare GDM premete la combinazioni di tasti CTRL+ALT+BACKSPACE e potrete vedere il vostro tema.

7.2 Modificare lo Splash screen
Per fare ciò prima dobbiamo installare il pacchetto gnome-art, quindi lanciamo

Codice:
sudo apt-get install gnome-art

In seguito andate nel sito di Gnome Look nella sezione Splash screen segliete la skin che più vi aggrada e salvatela come immagine.
Per installare il tema andate sotto Sistema -> Preferenze -> Splash Screen in seguito premete il tasto installa selezionate il tema e poi fate activate per renderlo predefinito.
Al prossimo riavvio anche questa skin sarà cambiata

7.3 Modificare le icone
Andate nel sito di Gnome Look nella sezione Icon Themes segliete il tema che più vi aggrada e salvatelo.
Per installarlo andate sotto Sistema -> Preferenze -> Tema cliccate il bottone Installa tema, lo selezionate e il tema verrà installato, non c'è bisogno di nessun riavvio, potrete vedere subito le modifiche effettuate

7.4 Cambiare lo sfondo
Andate nel sito di Gnome Look nella sezione Wallpapers segliete l'immagine che più vi aggrada e salvatela sul sistema, potete usare anche qualunque immagine che volete voi.
Andate in Sistema -> Preferenze -> Sondo della scrivania, anche qui ubuntu offre già un qualche tema, ma per installare il vostro fate Aggiungi rivestimento e selezionate il vostro tema.

Esiste anche un altro modo per cambiare lo sfondo, aprite la vostra foto andate nelle opzioni Immagine -> Imposta come sfondo

7.5 Icona mouse
Per fare ciò dobbiamo installare il pacchetto gcursor

Codice:
sudo apt-get install gcursor

Andate nel sito di Gnome Look nella sezione X11 Mouse Themes, scaricate lo sfondo che più vi piace e lo scaricate.
Ora dobbiamo far partire Gcursor

Codice:
gcursor &

Ora non ci resta che installare il tema e poi attivarlo

Molto bene abbiamo finito di personalizzare il nostro UBUNTU
 
Modificare Grub (bootloader)

Codice:
sudo gedit /boot/grub/menu.lst

Guida ufficiale: _http://wiki.ubuntu-it.org/Grub?highlight=%28grub%29

Altre guide...
_http://www.debianitalia.org/modules/wfsection/article.php?articleid=42
_http://guide.debianizzati.org/index.php/Guida_a_Grub


Io tolgo sempre le righe dei vecchi kernel per rendere il boot più pulito.

Elimino anche l'opzione QUIET dalla riga di Ubuntu per vedere a video il caricamento dei vari moduli ecc.

Decommento la riga...
Codice:
color cyan/blue white/blue
...per migliorare esteticamente la schermata di boot.
 
Installare i fonts di Windows

Quando sotto ubuntu si apre Firefox per la prima, ci si trova subito spiazzati dalla diversità dei fonts rispetto a quelli che si trovano sotto windows (che per me restano migliori).

Per ovviare, basta...

Codice:
sudo apt-get install msttcorefonts

Questo pacchetto installerà i fonts di windows...

Andale Mono
Arial Black
Arial (Bold, Italic, Bold Italic)
Comic Sans MS (Bold)
Courier New (Bold, Italic, Bold Italic)
Georgia (Bold, Italic, Bold Italic)
Impact
Times New Roman (Bold, Italic, Bold Italic)
Trebuchet (Bold, Italic, Bold Italic)
Verdana (Bold, Italic, Bold Italic)
Webdings
 
Ext2 Installable File System For Windows/Linux

Questo programma permette di accedere i volumi Ext2 Linux da Windows NT4.0/2000/XP (read and write access) senza il bisogno di riavviare il PC in partizione Linux,utile se avete entrambi i sistemi operativi sul PC

f you currently have Windows running and you realize that you need some files for your work which you have stored on an Ext2 volume of your Linux installation, you no longer have to shut down Windows and boot Linux

Se state usando Windows e avete bisogno di usare files che stanno su un volume Ext2 della vs installazione Linux,utilizzando questo programma non avrete bisogno di spegnere Windows e avviare Linux,potrete accedere direttamente ad Ext2

Linux Ext3 volumes can also be accessed. To do that, please read the FAQ section.

Anche i volumi Ext3 possono diventare accessibili direttamente da Windows,per fare cio' riferirsi alle faq

The "Ext2 Installable File System for Windows" software is freeware.

>> Grazie Lululla <<

DOWNLOAD
 
Ripristinare Windows dopo un errore Loader

Non è raro sentire di utenti che hanno provato, animati da ottime intenzioni e buona volontà, ad installare Linux sul proprio PC, con Windows già installato, e per qualche errore o svista o inesperienza in fase di installazione non riescono più a "vedere" e caricare il proprio Windows.


In questi casi, arrabbiature, delusione, disillusione e sconforto fanno diventare un potenziale nuovo utente di Linux in un suo acceso detrattore.

Le distribuzioni recenti ormai sono piuttosto efficaci nel riconoscere e preservare l'installazione Windows esistente e far pacificamente convivere i due sistemi operativi, al punto che è sempre consigliabile, se si vuole un sistema Dual Boot, installare prima Windows e poi Linux (i SO di Microsoft sono generalmente più invadenti, sotto questo aspetto, e non tollerano/prevedono facilmente coesistenze).

Di fatto, comunque, è possibile fare 2 tipi di danni sul Windows pre esistente quando si prova ad installare il pinguino:
- Cancellare completamente il vecchio Windows, distruggendone o sovrascrivendo la partizione in cui è installato (era il caso di prestare più attenzione i WARNING segnalati durante l'installazione di Linux)
- Sovrascrivere il Master Boot Record del proprio hard disk con LILO o GRUB o altri Linux Loader senza aver l'opzione di caricare Windows: in questo caso non viene propriamente cancellato Windows dal proprio hard disk, ma soltanto la possibilità di caricarlo al boot.

In questo caso il ripristino dello status quo è relativamente semplice:
Procurarsi un floppy di boot o di ripristino o un CDROM di Windows.
Se è un Windows 95, 98, Me, digitare dal DOS: fdisk /mbr
Se si è sulla console di ripristino di Windows 2000, scrivere: fixmbr
In entrambi i casi si sovrascrive e si azzera il MBR dove verosimilmente è stato installato un Linux Loader come LILO e si potrà ritrovare il proprio Windows.

L'effetto collaterale di questa operazione è che a questo punto non sarà più accessible il Linux appena installato: se si sono creati dei floppy di ripristino durante l'installazione di Linux potrà essere possibile caricare Linux con quelli ed eventualmente configurare /etc/lilo.conf (o analoghi file di configurazione del Linux Loader) in modo corretto. Altrimenti è generalmente possibile operare il ripristino bootando dal CDROM usato per l'installazione.

;)

Fonte
 
Rete: configurazione

In Questo mini HowTo vengono illustrate in linea di massima alcune dritte sulla teoria che sta alla base di una configurazione di rete su linux.

Innanzi tutto si intende per Rete un collegamente tra due o più PC tramite cavo. In particolare una rete LAN.

Nel PC deve essere installata una scheda di rete e devono essere già installati i relativi driver. Cioè il sistema operativo deve essere già in grado di configurarla.

Nella maggior parte delle attuali distribuzioni di linux la configurazione avviene al momento della rilevazione della scheda, il che facilita le cose, ma il nostro obiettivo è quello di rendere disponibile un metodo semplice per modificare al volo una configurazione preesistente. (i tool per la rilevazione dell'hardware sono molteplici, uno per tutti Kudzu attualmente distribuito cn RedHat)

Come tutti i dispositivi in linux anche la scheda di rete può essere montata o smontata on the fly, infatti nel comando ifconfig è possibile specificare il parametro up o down che indicherà lo stato montato o smontato. (attiva/disabilitata).

Tutte le periferiche che riguardano le reti ethernet sono chiamate "eth" se si possiede più di una scheda (esempio classico firewall o router) le schede avranno nome "eth0" ed "eth1" esattamente come avviene per le partizioni dell'harddisk (per saperne di più consultare Struttura e file System di Linux e Le periferiche di massa per linux nella sezione HowTo - Varie)

Nella directory /dev/ (dove sono elencate tutte le periferiche che potrebbe avere il vostro pc) compaiono anche le directory delle vostre periferiche di rete proprio con i nomi di eth0, eth1 ...

Per visualizzare lo stato delle periferiche di rete utilizzare il comando ifconfig senza nessun parametro, vi verranno date tutte le indicazioni delle vostre periferiche di rete comprese le connessioni dette di DialUp o ppp (point to point)

Per configurare la scheda di rete esistono molteplici metodi, come i comandi shell ifconfig e route oppure tramite programmi eseguibili a finestra come linuxconf o netconfig o addirittura webmin che è un'interfaccia via web oppure ancora editare direttamente i file di script per la configurazione della rete.
Esaminiamo quest'ultima alternativa:
Tra le varie directory di linux troverete /etc/sysconfig/ che contiene le principali configurazioni del vostro sistema, attenzione a non metter mano ove non sapete, linux è stabile ma non invincibile contro l'utente :)
Il file network in questa directory contiene le principali configurazioni per il networking come hostname, domain name, default gateway. esempio di configurazione base:

networking=yes ;attiva i servizi di networking in caso fosse impostato a no la vostra scheda di rete sarà disabilitata
hostname=eternit ;nome che avrà il computer sulla rete
gateway=192.168.0.254 ;IP a cui verranno indirizzate tutte le richieste di indirizzi che non appartengono alla propria classe

Le singole interfacce di rete invece sono contenute nella cartella /etc/sysconfig/network-script/ anche qui dobbiamo prestare molta attenzione, alcuni script sono fatti per funzionare da soli all'accensione del sistema, mentre altri sono dipendenti da altri programmi, il file da modificare nel caso in cui voleste configurare la scheda eth0 è ifcfg-eth0 dentro a questo file ci sono vari parametri come l'id della sottoclasse di rete a cui apparteniamo, l'ip vero e proprio della scheda di rete, la subnetmask.

Se invece volessimo configurare il server dns del nostro client dobbiamo rivolgere la nostra attenzione al file /etc/resolv.conf, il file conterrà i seguenti parametri:

nameserver 10.0.0150 ;IP del DNS server primario
nameserver 192.168.1.10 ;IP del DNS seerver secondario
domain nomedominio.it ;nome del dominio a cui appartiene il nostro PC
options timeout:6 ;impostazione del timeout a 6 secondi per l'interrogazione del server DNS nel caso non risponda il primo si rivolge al successivo

Modificati questi parametri nel sistema basterà riavviare il servizio di rete o riavviare le macchina.

Passiamo ora ad alcuni comandi shell::

cat /etc/sysconfig/network
Visualizza le informazioni relative la rete

ifconfig
Visualizza tutte le interfaccie di rete e le relative impostazioni se attive

ifconfig eth0 up
Attiva l'interfaccia eth0 se viene specificato down la disattiva

ifconfig eth1 192.168.0.111 netmask 255.255.255.0
Imposta la configurazione della scheda eth1 con IP 192.168.0.111 e sotto maschera di rete di classe C

route -n
Visualizza le attuali impostazioni di routing

route add -net 213.114.82.64 netmask 255.255.255.224 gw 192.168.0.254
Imposta un ordine di ricerca tale per cui tutte le richieste fatte per la sotto classe di 16 ip con id 213.114.82.64 vadano verso il gateway 192.168.0.254

route add -net 0.0.0.0/0 gw 192.168.0.254
Imposta il default gateway verso 192.168.0.254

Uno qualsiasi di questi comandi shell deve assolutamente essere esguito dall'utente root, quindi aprite una shell col vostro utente, poi digitate su e premete invio, digitate la password ed avrete tutti i diritti di root.
Rimane soltanto che riavviare il servizio di rete per rendere efficaci le nostre modifiche, a questo proposito questo comando fa il nostro gioco:

/etc/init.d/network restart
Questo comando e' stato testato su RedHat 7.x e 8.0, potrebbe succedere che la vostra distribuzione abbia i file un po' spostati rispetto alla redhat, potreste ad esempio trovarlo in questo modo:
/etc/rc.d/init.d/network
Passando i parametri start o stop al posto di restart sortiremo l'effetto di far partire o formare il servizio di rete.

fonte
 
The table of equivalents / replacements / analogs of Windows software in Linux.

Una delle maggiori difficolta' nella migrazione da windows a linux è la mancanza di software paragonabile tra le due piattaforme. Chi si avvicina a linux per la prima volta cerca solitamente software simile a quello per windows e gli utenti linux avanzati non sanno rispondere alle loro domande perché conoscono poco le applicazioni windows...

CONTINUA QUI...
 
Installazione Driver Nvidia + effetti desktop

Autore SUPREMUS - forum.ubuntu-it.org

Installazione driver

Per prima cosa bisogna installare il pacchetto nvidia-glx
Codice:
sudo apt-get install nvidia-glx
Se possiedi una scheda meno recente TNT, TNT2, TNT Ultra, GeForce1 o GeForce2
Codice:
sudo apt-get install nvidia-glx-legacy nvidia-xconfig nvidia-settings
Lista delle schede che necessitano i driver legacy QUI

Poi facciamo una copia di sicurezza di xorg.conf
Codice:
sudo cp /etc/X11/xorg.conf /etc/X11/xorg.conf.old
Per finire configuriamo xorg.conf
Codice:
sudo nvidia-xconfig --no-composite

Ora dobbiamo riavviare la sessione

Per vedere che sia andato tutto a buon fine diamo questo comando
Codice:
glxinfo |grep rendering

Se il risultato del comando precedente è questo
Codice:
direct rendering: Yes

È andato tutto a buon fine.

Ora abbiamo installato i driver video e abilitato l'acceleratore 3D

Effetti desktop (facoltativo)

Se volete abilitare gli effetti desktop dovete lanciare questi comandi
Codice:
sudo nvidia-xconfig --composite
sudo nvidia-xconfig --allow-glx-with-composite
sudo nvidia-xconfig --add-argb-glx-visuals

Riavviate la sessione e avrete i vostri effetti desktop

Risoluzione dei problemi

Se quello che abbiamo fatto sopra non è andato a buon fine e il server X è andato in crash, dobbiamo lanciare questi comandi per ripristinarlo

Cancelliamo il file xorg corrotto
Codice:
sudo rm /etc/X11/xorg.conf

Facciamo un restore del vecchio xorg
Codice:
sudo mv /etc/X11/xorg.conf.old /etc/X11/xorg.conf
Avviamo la sessione
Codice:
startx

Questa mini guida è valida per le seguenti versioni di ubuntu.
Dapper 6.06
Edgy 6.10
Feisty 7.04
 
Backup di una partizione linux su un altro hard disk…

Questo è solo un mio appunto per ricordarvi come affrontare il perfetto backup di una partizione linux su un altro hard disk…..
Colleghiamo entrambi gli hard disk e creiamo le rispettive partizioni sul nuovo hard disk (come minimo una ‘/’ e ’swap’).
iniziamo il backup o da terminale oppure da shell tramite gparted.

da terminale:
cp -a ./ /mnt/hard

da gparted:
selezioniamo la partizione e clicchiamo sul tasto 'copia', poi ci spostiamo nella nuova partizione e clicchiamo su 'incolla'

una volta terminato il backup, a questo punto dobbiamo preoccuparci di sistemare /boot/grub/menu.lst

la parte saliente di menù.lst è questa (il mio è così):

title Debian BACKUP kernel 2.6.21-1-686
root (hd0,0)
kernel /boot/vmlinuz-2.6.21-1-686 root=/dev/hdc7 ro
initrd /boot/initrd.img-2.6.21-1-686
savedefault

title Debian BACKUP kernel 2.6.21-1-686 (single-user mode)
root (hd0,0)
kernel /boot/vmlinuz-2.6.21-1-686 root=/dev/hdc7 ro single
initrd /boot/initrd.img-2.6.21-1-686
savedefault

title Debian BACKUP kernel 2.6.18-4-686
root (hd0,0)
kernel /boot/vmlinuz-2.6.18-4-686 root=/dev/hdc7 ro
initrd /boot/initrd.img-2.6.18-4-686
savedefault

title Debian BACKUP kernel 2.6.18-4-686 (single-user mode)
root (hd0,0)
kernel /boot/vmlinuz-2.6.18-4-686 root=/dev/hdc7 ro single
initrd /boot/initrd.img-2.6.18-4-686
savedefault

Spero che sia di aiuto a qualcuno…..


Fonte: Linuxiano Wordpress
 
Come fare un dual-boot con Vista e Linux (con Vista installato per primo)

i108817_VLIN.jpg


Vorrei precisare che questa guida è stata fatta usando Ubuntu 5.xx , infatti credo che la nuova Ubuntu attualmente 7.04 gestisca automaticamente la parte finale di questa guida.. il boot.. comunque è un ottima guida :icon_thumleft:

Premessa: Volete sapere qual è il modo più semplice per mettere in dual-boot Vista e Linux. Siete disposti ad installare Linux dopo Vista per evitare gli incovenienti generati dalla sovrascrittura del bootloader di Vista su GRUB.


Sintesi generale della guida: Metteremo in dual boot Vista e Ubuntu. Prima installeremo Vista, utilizzando l'installatore di Vista per creare una partizione del disco per Vista che lasci una buona quantità di spazio non allocato per Linux. Poi installeremo Ubuntu nello spazio non allocato, e aggiorneremo GRUB in modo che riconosca Vista.

Nota bene: alcune distribuzioni, come Suse, riconoscono l'installazione di Vista e non richiedono, perciò, l'aggiornamento del file GRUB.


Preliminari

i108657_Vista1.jpg



Avanzate come volete lungo le schermate di installazione di Vista, fin quando non arrivate alla schermata dove vi è chiesto «Which type of Installation do you want?» (Che tipo di installazione preferite)

i108658_Vista2.jpg



Visto che non è un aggiornamento, selezionate "Custom install".

i108831_doubleboot1.jpg



La destinazione dell'installazione vi mostra il drive sul quale installerete Vista.

i108834_doubleboot2.jpg




Cliccate su Drive options nell'angolo in basso a destra dello schermo.

i108837_doubleboot3.jpg



Riducete la partizione, in modo da lasciare spazio sufficiente per Linux. Cliccate sul bottone "New" nell'angolo in basso a destra per creare una partizione.

i108848_doubleboot4.jpg



Selezionate una dimensione per la partizione e cliccate su "Apply" (Conferma).


i108850_doubleboot5.jpg



È stata creata la nuova partizione per Vista. Su questo drive da 200GB, 117 giga sono lasciati per Ubuntu.

i108859_doubleboot6.jpg



Lasciate che Vista si installi sulla partizione.



ADESSO INSTALLATE UBUNTU


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Installate Ubuntu sullo spazio non allocato.

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Avviate Ubuntu dal suo Live CD. Cliccate sull'icona "Install" nel desktop di Ubuntu Live per cominciare il processo di installazione di Ubuntu (Ubuntu crea un desktop iniziale nella RAM prima di darvi l'opportunità di installare il sistema operativo sull'hard drive).


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Quando comparirà la schermata "Select a Disk" (scegli un drive), scegliete l'opzione "Use the Largest Continuous Free Space" [Utilizza lo spazio libero continuo più esteso]. (Selezionando "Manually Edit Partition Table" [Modifica manualmente la tabella delle partizioni] vedrete una rappresentazione delle effettive partizioni)


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Ubuntu si auto-installerà nel grande spazio non allocato che prima era stato lasciato libero in prospettiva di questa installazione.

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Fate finire l'installazione e lasciatevi condurre su Ubuntu. Noterete che quando il sistema si avvia, non compare nessuna opzione per avviare Vista. Di fatto, Vista c'è, ma attende di essere riconosciuto dal bootloader GRUB.

Ma dov'è GRUB stesso? Basta un attimo di distrazione per perderlo. All'inizio dell'avvio di Ubuntu, il bootloader GRUB appare per tre secondi in fondo allo schermo. È facile lasciarselo scappare, nascosto com'è sotto tutto quel testo che riempie lo schermo (si veda l'immagine seguente).


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All'inizio del boot, sullo schermo compare l'opzione per accedere al menù di GRUB. Premete Escape (Esc) per entrare nel menù.


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Quando compare il menù di GRUB, ancora non c'è traccia di Vista. Questo succede perché GRUB ha sovrascritto il master boot record di Vista, e c'è bisogno che gli si indichi dove trovare Vista.

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Riavviate un'altra volta Ubuntu. Aggiorneremo il file GRUB con la collocazione di Vista, ma prima ci conviene fare una copia di sicurezza di GRUB. Dalla schermata iniziale di Ubuntu, richiamate "Terminal" (Applications > Accessories > Terminal, come mostrato dall'immagine).


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Al prompt, digitate il seguente comando:


e inserite la vostra password di root, quando vi sarà richiesta

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Ora viene il bello. Al prompt, digitate:




i109180_Ubuntu11.jpg



Questo comando recupera il file GRUB


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Cercate la riga dove è scritto ## ## End Default Options ##, come mostrato nell'immagine di sopra.


i109188_Ubuntu13.jpg



Immediatamente sotto la riga ## ## End Default Options ## (e prima dei riferimenti a Ubuntu), inserite quanto segue:



Poi premete su "Save"

i109191_Ubuntu14.jpg




Prima di chiudere il file GRUB, potreste anche aumentare a più di tre secondi il timeout di inizio boot per GRUB, in modo da aver più tempo per premere ESC per selezionare GRUB. Nel file GRUB, cercate questa riga: timeout 3. Cambiatelo in timeout 8.

Premete su "Save" e chiudete.


i109195_doubleboot7.jpg



E voila! Vista adesso è nel menù di GRUB.


i109197_doubleboot8.jpg



Il dual-booting è completato. GRUB gestirà l'avvio di Ubuntu e Vista.

ps:
Se anziché il GRUB, volete che sia il bootloader di Vista a gestire il tutto, caricate l'installazione di Vista ed installate EasyBCD. Andate in “Manage Bootloader”, poi su “Reinstall the Vista Bootloader”: GRUB verrà sovrascritto. Potete, quindi, configurate il bootloader di Vista in modo che aggiunga Linux al menù di boot.

Una buona regola empirica, quando si fanno esperimenti col dual-booting o col multi-booting, è avere un hard drive di buone dimensioni, sufficienti a non "schiacciare" i due sistemi operativi – più spazio potete dare a ciascun sistema, meglio funzionerà. Questo vale per il dual-booting con Vista. Nel caso di sistemi operativi multipli, avrete sempre bisogno di alcuni strumenti che vi permettano di gestire ogni fase.
 
In Ubuntu, quando esegui qualsiasi operazione che richiede i privilegi di amministratore della macchina (tutte le operazioni con sudo), ti viene richiesta la password del tuo utente(che hai inserito in fase di installazione di ubuntu).

In alcuni casi, può essere utile abilitare l’account di root (di default in ubuntu è disabilitato per motivi di sicurezza).
L’account di root va attivato semplicemente cambiando la password di root. In ubuntu basterà eseguire questi tre steps.


1. Apri il terminale (Applicatons -> Accessories) e clicca su Terminal
2. Nella finestra del terminale digita “
Codice:
sudo passwd root
3. Ti verrà chiesto di inserire la nuova password.
La devi inserire due volte.
Anche se non vedi i classici asterischi, la password viene correttamente segnata.

ubuntu-passwd.png


Ricorda che, quando eseguirai qualsiasi operazione con sudo, la password sarà quella del tuo utente e non quella di root.
 
Pulire Ubuntu

Pulire Ubuntu

img_34_s.jpg


In questa guida vediamo come pulire il nostro ubuntu, tutti i file, librerie inutili, residui di programmi rimossi e altre cose.

Rimuovendo programmi restano dei residui, con questa guida vediamo come eliminarli per avere un sistema pulito.

Rimozione Programmi

Quando si rimuove un programma è buona cosa rimuoverlo in modo completo, in modo che esso non lasci nel sistema dei file di configurazione inutili.

Quindi quando si decide di rimuovere un pacchetto è buona cosa usare l’opzione –purge



Ogni tanto è buona cosa lanciare anche questo comando



Che rimuove i pacchetti residui.

Ricerca e pulizia delle configurazioni inutili

A volte però quando si disinstalla programmi ci si dimentica di rimuoverli in modo completo quindi è buona cosa ogni tanto lanciare il seguente comando



Cache di Apt

Dopo aver scaricato ed installato nel sistema un pacchetto, apt-get ne mantiene una copia all’interno della cache, in /var/cache/apt/archives/.
Apt memorizza nella cache tutti i pacchetti, sia di quelli installati che di quelli rimossi. Con il passare del tempo, questa sorta di archivio può assumere dimensioni irragionevoli.
Per pulire la cache lanciare questo comando:



Pacchetti Orfani

Per libreria orfana si indicare una libreria precedentemente installata poiché necessaria al corretto funzionamento di una o più applicazioni, diventata inutile successivamente alla disinstallazione di tutti i programmi che ne facevano uso.
Per individuare le librerie orfane si può usare gtkorphan, lo si può trovare nei repo.



:director: L’uso del programma è consigliato solo ad utenti esperti.

schermatasd2.png


È altamente sconsigliato selezionare l’opzione «Mostra tutti, non solo quelli nella sezione libs», potrebbero venire elencati dei file essenziali al corretto funzionamento del sistema.

Fonte
 
I migliori antivirus per Linux

Dei circa 73.000 virus esistenti oggi, la quasi totalità ha come obiettivo i PC equipaggiati con sistemi operativi Microsoft. Per fortuna, pochissimi (attualmente si contano sulle dita di una mano) mirano invece ai sistemi operativi Unix like come GNU/Linux. I sistemi operativi di casa Redmond vengono maggiormente colpiti perché, data la loro grande diffusione e l'elevata vulnerabilità, costituiscono un vero e proprio obiettivo per i potenziali creatori di virus, meglio conosciuti col nome di "Virus Writers".

GNU/Linux rappresenta, per sua natura, un terreno poco fertile per i virus informatici, data soprattutto la bassa standardizzazione della piattaforma, basta semplicemente considerare le differenze che intercorrono tra le diverse distribuzioni Linux (Debian, Slackware, SuSe e così via). In ambiente Linux, perché un virus raggiunga il suo obiettivo, bisogna servirsi di una parte del sistema operativo e i controlli di accesso basati sui proprietari ed i gruppi restringono fortemente il campo di lettura, scrittura ed esecuzione dei file di accesso. Per cui è difficile scrivere un virus che possa diffondersi indisturbato in un ambiente Linux se non all'interno di un singolo account utente.

Attualmente Linux accresce la propria quota di mercato di circa il 20-25% ogni anno, crescendo soprattutto come piattaforma server. Oggi una grande quantità di aziende esegue diversi servizi critici, come mail server, file storage e siti web, su macchine Linux. Questi server solitamente forniscono servizi ad un elevato numero di utenti e perciò hanno bisogno della miglior protezione possibile contro virus e malware.

Sebbene i virus ed i worm per Linux siano davvero pochissimi è sempre bene prevenire noie; per questo motivo, ma più di ogni altra cosa, per filtrare i contenuti in transito nella rete aziendale, vi offriamo una carrellata dei migliori antivirus per il pinguino. Offriremo una descrizione del prodotto e anche comandi pratici per la sua installaizone o uso.

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