S7efano ha scritto:
Per la cronaca.. erri

.
La Rai di fatto non ha mai criptato in Irdeto, anche se tecnicamente pareva si stesse accingendo a farlo. Infatti nei primi anni 2000,e per lungo tempo negli anni successivi, ci sono state tracce di codifica Irdeto, nella CAT sul txp a 11766, ma di fatto non l'ha mai usato, ed era partita gia da fine 98 in seca1 (quello con gli ident della vecchia seca1 di Tele+.. 0010, 0011); solo dal 2002, che io ricordi, è partita con il suo ident seca1 (quello ancora presente il 0030), in contemporanea e in symulcript col nuovo seca2 appena introdotto di Tele+ (i cui ident sono tuttora ancora presenti sui txp Rai..( mi chiedo perche non abbiano mai ripulito il txp di questi dati visto tale codifica non c'è piu da 4 anni e passa.. molto probabilmente solo per la lentezza con cui si muove la Rai).
Sono tornato

Puff puff Pant Pant!
Dunque, il mio era un discorso "dubitativo" infatti ti avevo preannunciato:con Tele+ la RAI criptava in seca1 e,
se non erro, con irdeto per Stream in simulcript.
Anche se ne avete discusso più indietro, una cosa non l'ho capita: ma un utente di Stream, allora, intendendo dire "in quel periodo" come poteva vedere la Rai quando "criptava"? E' evidente che la Rai doveva trasmettere oltre che con seca1 e poi con seca 2 (per Tele+), anche con irdeto (per Stream)!
S7efano ha scritto:
Si ricordo e il decoder ufficiale di RaiSat era infatti l' Italtel, lo stesso di quello promosso da Stream (che ancor prima era stato della vecchia Tele+ in Irdeto)
Non mi risulta che la Rai avesse un decoder proprietario nè ai tempi di Olimpus (1989-1993), nè dopo. Il segnale era, a mio avviso, quando c'era Tele+ (D+) e Stream, criptato, quando non aveva i diritti per l'estero, in seca1/2 e in irdeto in simulcript.
Riporto un pò di notizie riprese da internet:
IL PROBLEMA DEGLI STANDARD: LE DECISIONI DI TELEPIU'
Con riferimento allo standard di trasmissione del segnale digitale, inizialmente fu adottato lo standard televisivo IRDETO ma, dopo pochi mesi, si passò alla tecnologia SECA. L’adozione di un nuovo standard televisivo determinò la creazione di un "mercato di abbonati" separato dal precedente. Tutto ciò comportò per Tele+ la necessità di mantenere la trasmissione del segnale televisivo mediante due standard: IRDETO e SECA, non volendo determinare nel parco abbonati dei costi di riconversione che, seppur minimi, potevano costituire un rifiuto nel consumatore.
D+ (fino al 1997 Dstv) offrì anche la possibilità di acquistare il decoder o di prenderlo in prestito gratuito (dietro pagamento di un deposito cauzionale) con la relativa sottoscrizione dell’abbonamento. Con un piccolo supplemento sull’abbonamento sottoscritto (14.000 lire al mese) era possibile, in tal modo, ricevere i servizi di D+, oltre a tutti i canali digitali diffusi in chiaro, acquistando solo la parabola e il convertitore.
L’acquisto del decoder (il cui costo era circa 1.600.000 lire nel 1995-96 con tecnologia IRDETO e col passaggio alla tecnologia SECA scese a 1.000.000-500.000 lire) e la conseguente installazione rappresentò, nella fase iniziale, un fattore di rallentamento nella penetrazione del marchio; di fatto, per l’utente vedere D+ comportava un esborso complessivo di circa 2.000.000 di lire.
Ciao belli