attenzione alla delibera

per esigenze di "pubblico interesse" in Sardegna non si toccheranno le frequenze attuali, se non la soppressione dei canali 62,65 e 53.
copio incollo da un post del moderatore di SardegnaHertz:
CONSIDERATE le esigenze manifestate dalla concessionaria di servizio pubblico nel corso dell’audizione del 17 aprile 2012 e le frequenze prese in esame per l’esigenza di regionalizzazione della rete del servizio pubblico (Multiplex 1) della RAI nelle Regioni passate al digitale prima del 2011 e che vengono di seguito individuate: Sardegna (Ch 45), Valle D’Aosta (Ch 27), Trentino Alto Adige (Ch 22), Lazio (Ch 28) e Campania (Ch 23);
a)è stata sottolineata l’inopportunità, al momento, per questioni di natura
economica ed anche per evitare eventuali disservizi all’utenza, di riallineare le frequenze per le emittenti nazionali alla pianificazione stabilita dalla delibera n. 300/10/CONS, in particolare in Sardegna, non essendoci lamentele da parte francese per interferenze subite dalle utilizzazioni italiane, e che tale procedura potrebbe essere estesa anche ad altre aree territoriali laddove le utilizzazioni lo consentano;
b) è stato rilevato che il mandato conferito dalla Legge all'Autorità sarebbe limitato all'adeguamento dei piani di assegnazione delle frequenze delle Regioni Sardegna, Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Lazio e Campania (corrispondenti alle aree tecniche 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 12, 13 e 16) con la sola soppressione dei canali 61-69 UHF (fermo restando quindi tutti gli altri canali precedentemente pianificati per l’emittenza televisiva locale), nonché alla pianificazione, per l’emittenza televisiva locale, delle frequenze della banda 174-230 MHz (compatibilmente con le altre utilizzazioni);
1. con riferimento alla Regione Sardegna, ferma restando la necessità della
conformità ai criteri stabiliti dalla delibera n. 181/09/CONS per le emittenti nazionali e quella di modificare le frequenze delle reti nazionali che utilizzano la banda 800 MHz e quelle delle reti nazionali o locali incompatibili con le utilizzazioni francesi in Corsica attivate all’atto dello switch-off della Corsica stessa, avvenuto nel mese di maggio 2011 o successivamente, non risulta indispensabile, al momento, al fine di salvaguardare gli investimenti già effettuati ed evitare disagi e disservizi all’utenza, riallineare con effetto immediato i diritti d’uso già rilasciati agli operatori di rete nazionali e alla concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo alla pianificazione stabilita dalla delibera n. 300/10/CONS, preso atto che non risultano allo stato interferenze con le utilizzazioni di parte francese e nella misura in cui tale situazione di compatibilità persista, ferma restando la necessità di una puntuale verifica con l’Amministrazione francese;
2. sempre con riferimento alla Regione Sardegna, occorre comunque identificare le frequenze da assegnare temporaneamente alle reti nazionali che utilizzano canali in banda a 800 MHz (canali 62 e 65 UHF) e il canale 53 UHF, che risulta assegnato alla Francia in Corsica. Al riguardo, e tenuto conto di quanto indicato al precedente punto, si ritiene che il competente Ministero sulla base delle indicazioni provenienti dai soggetti interessati e d’intesa con l’Autorità, possa provvedere all’individuazione ed all’assegnazione temporanea dei canali da sostituire a quelli citati, nelle more del completamento del processo di compatibilizzazione e coordinamento con l’Amministrazione francese, nel cui ambito potrà essere valutata anche la possibilità di confermare dette assegnazioni;