Non è un problema di segnale "migliore o peggiore" è che il partitore
funziona bene SOLO se tutte le sue uscite sono terminate su un carico di 75 Ohm, cosa che andando a prese terminali non è quasi mai vera (es, alla prima è collegato il TV ma è spento, alla seconda non è collegato niente, alla terza c'è un TV acceso, etc etc)
Se le uscite del partitore a 4 vie non sono tutte caricate su 75 Ohm, gli 8 dB di attenuazione sono teorici e succede che la potenza non si suddivide equamente fra le prese, ma soprattutto, lo fa in modo selettivo ed imprevedibile (che dipende dalle lunghezze dei cavi e dal ROS).
Può capitare (anzi, capita) che nella presa A alcuni canali siano di livello elevato, mentre nella B quegli stessi canali sono mediocri, su C quei canali non si ricevono quasi, mentre su D non ci sono problemi. Soprattutto, al variare della frequenza le situazioni fra le prese cambiano, magari si ribaltano, così che alla fine non ci si capisce più nulla e non si sa come rimediare.
Col derivatore, invece, anziche suddividere tutto il segnale di linea, se ne preleva solo una parte, così che qualunque sia la condizione di qualunque presa, l'impianto non è influenzato ed il ROS resta buono. Col derivatore, a meno delle perdite dovute ai cavi (es più lunghi o più corti), la situazione dei segnali è la stessa su tutte le prese e per tutta la banda.
Insomma, il derivatore richiede a monte un po' più di segnale (è meno efficiente del partitore) ma risolve problemi che farebbero comunque funzionare MALE un partitore e qundi tutto l'impianto che sta a valle.
Il partitore è bene usarlo per alimentare linee che sono sempre e sicuramente carichi a 75 Ohm (ad esempio colonne che alimentano derivatori o prese passanti), il derivatore invece, per le prese terminali.
Quanto sopra non significa che usando un partitore l'impianto non funzioni, perchè se i segnali sono tutti forti e livellati, può essere che nemmeno ci si accorga del problema, che però c'è.
Spero di essere stato chiaro...
