Risultati Referendum del 12 e 13 Giugno 2011

Andrete a votare al Referendum del 12 e 13 Giugno 2011?

  • Si

    Voti: 153 86,0%
  • No

    Voti: 22 12,4%
  • Non lo so

    Voti: 3 1,7%

  • Votanti
    178
  • Sondaggio terminato .
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
wgator ha scritto:
Lo dimostra il fatto che da noi, i Referendum sono solo abrogativi e non propositivi. Questo significa che noi possiamo solo contribuire a cancellare una norma che non ci piace ma poi... la palla torna al Parlamento, che ci deve rimettere mano.
Noi quindi possiamo far abrogare qualcosa, ma i nostri amici politici, in teoria potrebbero riscriverne un'altra in sostituzione, ancora peggiore di quella che abbiamo fatto cancellare (vedi, ripeto, finanziamento pubblico dei partiti e responsabilità civile Magistrati)

Quindi, mia opinione personale, i referendum tecnici non servono a nulla, ergo, io che non voglio essere preso per il deretano, non ci vado! ;)

All'epoca io votai contro il finanziamento pubblico, vincemmo con l'85%, ma il finanziamento pubblico è ancora lì!!! Stessa cosa per la responsabilità civile dei Magistrati, (ricordate il caso Tortora?) sulla carta vincemmo anche quel referendum, ma i Magistrati, qualunque casino combinino... che gli succede? Ditemelo voi!
mi pare che per aborto e divorzio invece siano serviti.
Pensare che ci sono popoli che darebbero la vita per il diritto di voto.. non continuo oltre.
 
Ottimo... bene i requisiti saranno 4....sono contento ma sarò più contento se superiamo il quorum
 
Ho appena partecipato anche io al sondaggio.

Ovviamente andrò a votare, visto che (al di là di quanto scritto nella carta costituzionale) personalmente lo ritengo davvero un obbligo morale.

Se tutti rinunciassimo a quello che ormai è praticamente l'unico strumento rimasto per esprimere DAVVERO un parere - perché alle politiche mettere una X come degli analfabeti è quantomeno squalificante (oltre che una pagliacciata, personalissima opinione) - prima di lamentarci dovremmo fare un salto carpiato davanti allo specchio per poi sputarci in faccia ogni qualvolta dovessimo percepire che nel nostro paese qualcosa non vada per il giusto verso (specie se la nostra preferenza era stata chiesta ed è stata sprecata l'occasione)!

E mi scuso se in qualità di moderatore sarò risultato agli occhi di qualcuno poco moderato.
 
moky78 ha scritto:
mi pare che per aborto e divorzio invece siano serviti.
Pensare che ci sono popoli che darebbero la vita per il diritto di voto.. non continuo oltre.

In Italia ci sono stati solo 3 referendum importanti e non tecnici:

- Monarchia - Repubblica
- Divorzio
- Aborto

La gente comune, che anche se non istruita, stupida non è, l'ha capito ed ha votato in massa...

Poi i cittadini furono traditi dai referendum sul finanziamento pubblico ai partiti e sulla responsabilità civile dei magistrati, poichè essi hanno votato in un modo (anch'io votai) ed il voto fu completamente ignorato, perchè quelle norme non furono mai abrogate.

Seguì poi una lunga stagione di referendum assurdi, infarciti di tecnicismi incredibili, dove nessuno (compresi i più istruiti) riuscirono a capire un accidenti...
Questo ovviamente ha fatto sì che la gente abbia disertato in massa i referendum degli ultimi quasi 20 anni.

Per quanto riguarda i diritti politici, mi sembra che in Italia non siano minimamente in pericolo, lo dimostra il fatto che possiamo tranquillamente esprimerci e dialogare.

Per quanto riguarda il voto, esistono solo due espressioni, veramente utili: elezioni politiche ed elezioni municipali. Il resto anche in ossequio alla tanto (da tutte le forze politiche) sbandierata razionalizzazione burocratica ed alla diminuzione dei costi della politica, dovrebbe essere abolito, compresi i referendum così come sono concepiti.

Basta con i fumosissimi referendum abrogativi, sì ai referendum propositivi!

Basta anche con le elezioni europee (esiste un'Europa?) e basta con regionali e provinciali... servono solo per appoggiare sederi su inutilissime poltrone!

Forse a qualcuno andrà bene sprecare soldi pubblici in consultazioni inutili... a me sinceramente... no!
 
A me personalmente il problema dei tecnicismo o della poca semplicità (e semplificabilità) dei quesiti sembra più una scusa... Almeno dovremmo cercare di approfondire con i mezzi a nostra disposizione (vedi la rete, come nel nosto caso).
D'altra parte il "disimpegno" non mi pare sia mai stato utile, semmai lo è stato solo per chi, grazie a posizioni di potere, tiene o ha tenuto sotto scacco il proprio popolo, la storia insegna...
 
AG-BRASC ha scritto:
(al di là di quanto scritto nella carta costituzionale) personalmente lo ritengo davvero un obbligo morale.

Se lo ritieni un obbligo morale, non discuto... questo fa parte della libertà di pensiero degli individui, ma mi permetto di correggerti sulla Carta Costituzionale, la quale prevede come legittima espressione del proprio pensiero l'eventuale non partecipazione alla consultazione referendaria, come previsto dall'articolo 75 della Costituzione e le Leggi che determinano le modalità di attuazione dei Referendum stessi

Per quanto riguarda il "potere" ricordo che chi ci governa... sta lì perchè ce l'abbiamo messo noi, mica perchè ce l'ha imposto qualcuno... Come ampiamente dimostrato dalle ultime elezioni... chi sta lì... oggi ci sta, domani? Lo decidiamo noi, solo noi! ;)
 
Ag brasc come al solito ha riflettuto il mio pensiero in modo ottimale!:)
 
wgator ha scritto:
In Italia ci sono stati solo 3 referendum importanti e non tecnici:

- Monarchia - Repubblica
- Divorzio
- Aborto

La gente comune, che anche se non istruita, stupida non è, l'ha capito ed ha votato in massa...

Poi i cittadini furono traditi dai referendum sul finanziamento pubblico ai partiti e sulla responsabilità civile dei magistrati, poichè essi hanno votato in un modo (anch'io votai) ed il voto fu completamente ignorato, perchè quelle norme non furono mai abrogate.

Seguì poi una lunga stagione di referendum assurdi, infarciti di tecnicismi incredibili, dove nessuno (compresi i più istruiti) riuscirono a capire un accidenti...
Questo ovviamente ha fatto sì che la gente abbia disertato in massa i referendum degli ultimi quasi 20 anni.

Per quanto riguarda i diritti politici, mi sembra che in Italia non siano minimamente in pericolo, lo dimostra il fatto che possiamo tranquillamente esprimerci e dialogare.

Per quanto riguarda il voto, esistono solo due espressioni, veramente utili: elezioni politiche ed elezioni municipali. Il resto anche in ossequio alla tanto (da tutte le forze politiche) sbandierata razionalizzazione burocratica ed alla diminuzione dei costi della politica, dovrebbe essere abolito, compresi i referendum così come sono concepiti.

Basta con i fumosissimi referendum abrogativi, sì ai referendum propositivi!

Basta anche con le elezioni europee (esiste un'Europa?) e basta con regionali e provinciali... servono solo per appoggiare sederi su inutilissime poltrone!

Forse a qualcuno andrà bene sprecare soldi pubblici in consultazioni inutili... a me sinceramente... no!
è una tua opinione. Per il resto quoto ag brasc, la storia dei quesiti e dei tecnicismi è una scusa. la gente non va a votare semplicemente perchè non gliene frega niente, anzi meglio ancora, perchè gli hanno messo in testa di fregarsene. A mio avviso NESSUNA CONSULTAZIONE E'INUTILE, I SOLDI LI SPRECHIAMO A PAGARE TUTTI QUELLI CHE MANDIAMO A ROMA.
 
Confermato dalla cassazione anche il referenm sul nucleare, quindi i quesiti restano quattro.
 
giusto per informazione.. a chi si chiede dei famosi tempi tecnici, le schede debbono ancora essere stampate (a parte l'estero, i cui voti verranno valutati se saranno decisivi e in caso trasferiti allo stesso modo del quesito, non lo dico io ma lo ha dichiarato l'avvocato che ha presentato l'istanza in cassazione). Quindi siamo perfettamente nella norma
 
wgator ha scritto:
Se lo ritieni un obbligo morale, non discuto... questo fa parte della libertà di pensiero degli individui, ma mi permetto di correggerti sulla Carta Costituzionale
Del resto io ho specificato che era un'osservazione personale... Come già detto, era al di là di quanto scritto sulla Costituzione e assolutamente senza la pretesa di dire che dovrebbe essere così per tutti. :icon_rolleyes:


wgator ha scritto:
Per quanto riguarda il "potere" ricordo che chi ci governa... sta lì perchè ce l'abbiamo messo noi, mica perchè ce l'ha imposto qualcuno... Come ampiamente dimostrato dalle ultime elezioni... chi sta lì... oggi ci sta, domani? Lo decidiamo noi, solo noi! ;)
Ti dice nulla il concetto di "liste bloccate" (o preconfezionate, se preferisci), imposte a colpi di maggioranza, e non a largo consenso, dall'ultima legge elettorale del 2006?
Noi LI' non abbiamo messo proprio nessuno...
Di conseguenza - ma è sempre un mio parere - allo stato attuale delle cose mi pare proprio che abbiamo molto più potere decisionale (oltre che l'ibertà d'espressione) con un referendum che con le Elezioni Politiche... Un peccato sprecarli, non credi anche tu? ;)
 
Diciamo pure che le liste bloccate, ha permesso ai partiti di mettere in Parlamento chi volevano, a prescindere dalle qualità morali e competenze specifiche.
Se li definissimo abusivi, non sarebbe da considerare una offesa a loro, semmai un'offesa all'intelligenza degli italiani.
Il referendum come unico strumento rimasto della democrazia diretta, va difeso strenuamente da chi fa di tutto per svilirne l'importanza.
Si sottolinea che la spesa che affrontiamo per farlo svolgere, è a totale carico dei cittadini, compresi quelli che non votano!
Anni fa (se vi ricordate) ci fu una maxi consultazione con 12 quesiti abrogativi, guarda caso chi aveva interesse a cui gli italiani andassero a votare, erano coloro che ora disertano o invitano a disertare le urne!
Che coerenza!
:eusa_naughty:
 
Io vorrei farvi notare, a differenza dell'astuto comitato promotore che ha incentrato i quesiti 1 e 2 sull'acqua, che l'art. 23-bis del decreto Ronchi parla di liberalizzazioni per tutti i servizi pubblici locali. E tale cosa non la fa l'Italia perché è brutta e cattiva, ma perché esiste un art. 86 del Trattato UE che IMPONE la concorrenza ai servizi di interesse economico (si noti già come la terminologia imposta dall'UE non faccia riferimento a statale o privato)

Articolo 86
1. Gli Stati membri non emanano né mantengono, nei confronti delle imprese pubbliche e delle imprese cui riconoscono diritti speciali o esclusivi, alcuna misura contraria alle norme del presente trattato, specialmente a quelle contemplate dagli articoli 12 e da 81 a 89 inclusi.
2. Le imprese incaricate della gestione di servizi di interesse economico generale o aventi carattere di monopolio fiscale sono sottoposte alle norme del presente trattato, e in particolare alle regole di concorrenza, nei limiti in cui l'applicazione di tali norme non osti all'adempimento, in linea di diritto e di fatto, della specifica missione loro affidata. Lo sviluppo degli scambi non deve essere compromesso in misura contraria agli interessi della Comunità.
3. La Commissione vigila sull'applicazione delle disposizioni del presente articolo rivolgendo, ove occorra, agli Stati membri, opportune direttive o decisioni.

Cosa vuol dire questo? Che anche se bocciate le norme del decreto ronchi, usciranno dalla porta e rientreranno dalla finestra. Perché è tutto deciso da una fonte giuridica superiore, il trattato di cui sopra. Salvo beccarsi l'ennesimo richiamo all'ordine dalla Commissione UE.
 
Si vabbè, alex86 tu sei il re della disinformazione su questo forum. :D Ma perchè non ti vai a leggere le motivazioni della Corte Costituzionale sulla decisione di ammissibilità dei quesiti referendari? Perchè viene smentito chiaramente che il diritto europeo imponga ai membri dell'UE di privatizzare i servizi pubblici locali. Se fosse vero quanto da te affermato la Corte avrebbe bocciato il refendum.

Io invece vorrei farti notare cosa è avvenuto a Parigi proprio sulla gestione dei servizi idrici.
 
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