Santoro punito: 10 giorni di sospensione e senza stipendio dal 18 ottobre

alex86 ha scritto:
http://video.corriere.it/annozero-masi-chiama-mi-dissocio-/676e730c-2a58-11e0-88f8-00144f02aabc

In quale azienda normale potrebbe succedere questo? In quale azienda normale un dipendente attacca pubblicamente il direttore generale con quei toni lì senza venire licenziato? Oppure, viceversa, quale azienda normale si ritrova costretta dall'ufficio legale a far notare pubblicamente che si sta violando un codice di autoregolamentazione?

Roba da matti...

Siamo in ITALIA...tutto è possibile...
 
alex86 ha scritto:
http://video.corriere.it/annozero-masi-chiama-mi-dissocio-/676e730c-2a58-11e0-88f8-00144f02aabc

In quale azienda normale potrebbe succedere questo? In quale azienda normale un dipendente attacca pubblicamente il direttore generale con quei toni lì senza venire licenziato? Oppure, viceversa, quale azienda normale si ritrova costretta dall'ufficio legale a far notare pubblicamente che si sta violando un codice di autoregolamentazione?

Roba da matti...
Rovesciamo l'assunto...in quale azienda normale un direttore generale interviene in diretta minacciando il conduttore(e autore) così come ha fatto Masi? O vogliamo chiamare semplice informativa l'intimazione di una supposta violazione di regole prima asserita e poi declinata (con palese e..."leonino" dietrofront) al condizionale ipotetico da parte dello stesso Masi nei confronti di Santoro?
Quel "mi dissocio io e la mia azienda", ripetuto insistentemente da Masi, sembra più vicino grottescamente a quello stesso cantilenare caro ad Aldo Biscardi: con la differenza che quest'ultimo gettava il cerino e poi ...si dissocia(va) dagli incendi che si determina(va)no, mentre Masi - che non fa l'anchorman ma presiede la Rai - dietro la cortina del rispetto incondizionato delle regole, interpreta le stesse secondo un'ottica quantomeno curiosa: invece di imbavagliare, vuol far credere di essere talmente liberale da permettere la messa in onda di un programma che - è bene ricordarlo - è stato sospeso in passato (come altri di attualità, "Porta a porta, Ballarò,ecc.) per via della cosidetta "par condicio" durante il periodo elettorale.
Come meravigliarsi allora che un direttore generale,che avrebbe la facoltà di bloccare la trasmissione, preferisca intimare il conduttore,fornendogli un assist ideale per controbattergli nel merito,con tanto di sfida?
Situazione chiaramente inusuale, ma come fai a sostenere prima che c'è una violazione e poi che potrebbe esserci? Masi dovrebbe risolversi con sè stesso...d'altra parte è già intervenuto sanzionando in precedenza.
Ma forse la moda invalsa oggi è quella della telefonata in diretta, nella piu totale indifferenza dei ruoli e degli ambiti entro cui esercitare osservazioni e assumere iniziative.
In quale paese normale si arriva a proclamare editti verso dei personaggi televisivi con tanto di messa al bando,nonchè ad offendere pesantemente conduttori e donne presenti in studio, giovandosi dell'impunibilità de facto di rivestire la piu alta carica di governo?
Perchè la legge sarà uguale per tutti,ma per qualcuno evidentemente è meno uguale se il suo sodale/legale propugna il famigerato principio - diventato celeberrimo - per cui "La legge è uguale per tutti, ma non necessariamente lo è la sua applicazione".

E' vero,in Italia tutto è possibile,persino arrivare ad affermare che ""Il premier non è 'primus inter pares' come vuole la tradizione liberale, ma 'primus super pares'"...
 
STANLEY_CASSIDY ha scritto:
Rovesciamo l'assunto...in quale azienda normale un direttore generale interviene in diretta minacciando il conduttore(e autore) così come ha fatto Masi? O vogliamo chiamare semplice informativa l'intimazione di una supposta violazione di regole prima asserita e poi declinata (con palese e..."leonino" dietrofront) al condizionale ipotetico da parte dello stesso Masi nei confronti di Santoro?
Quel "mi dissocio io e la mia azienda", ripetuto insistentemente da Masi, sembra più vicino grottescamente a quello stesso cantilenare caro ad Aldo Biscardi: con la differenza che quest'ultimo gettava il cerino e poi ...si dissocia(va) dagli incendi che si determina(va)no, mentre Masi - che non fa l'anchorman ma presiede la Rai - dietro la cortina del rispetto incondizionato delle regole, interpreta le stesse secondo un'ottica quantomeno curiosa: invece di imbavagliare, vuol far credere di essere talmente liberale da permettere la messa in onda di un programma che - è bene ricordarlo - è stato sospeso in passato (come altri di attualità, "Porta a porta, Ballarò,ecc.) per via della cosidetta "par condicio" durante il periodo elettorale.
Come meravigliarsi allora che un direttore generale,che avrebbe la facoltà di bloccare la trasmissione, preferisca intimare il conduttore,fornendogli un assist ideale per controbattergli nel merito,con tanto di sfida?
Situazione chiaramente inusuale, ma come fai a sostenere prima che c'è una violazione e poi che potrebbe esserci? Masi dovrebbe risolversi con sè stesso...d'altra parte è già intervenuto sanzionando in precedenza.
Ma forse la moda invalsa oggi è quella della telefonata in diretta, nella piu totale indifferenza dei ruoli e degli ambiti entro cui esercitare osservazioni e assumere iniziative.
In quale paese normale si arriva a proclamare editti verso dei personaggi televisivi con tanto di messa al bando,nonchè ad offendere pesantemente conduttori e donne presenti in studio, giovandosi dell'impunibilità de facto di rivestire la piu alta carica di governo?
Perchè la legge sarà uguale per tutti,ma per qualcuno evidentemente è meno uguale se il suo sodale/legale propugna il famigerato principio - diventato celeberrimo - per cui "La legge è uguale per tutti, ma non necessariamente lo è la sua applicazione".

E' vero,in Italia tutto è possibile,persino arrivare ad affermare che ""Il premier non è 'primus inter pares' come vuole la tradizione liberale, ma 'primus super pares'"...
quoto ;)
 
Allora, se un dipendente viola ripetutamente un regolamento che ha firmato, il direttore DEVE intervenire, altrochè!!

E il fatto che lo stesso dipendente gli abbia risposto in modo così arrogante e supponente fino a zittirlo come se fosse LUI il padrone di casa, fa proprio capire in che razza di Paese ci troviamo!!! Con gente che si trova in video grazie ad una sentenza alle spalle e quindi fa quel cavolo che vuole con i soldi pubblici... ahò!! :icon_rolleyes:
 
LorenzX ha scritto:
Allora, se un dipendente viola ripetutamente un regolamento che ha firmato, il direttore DEVE intervenire, altrochè!!

E il fatto che lo stesso dipendente gli abbia risposto in modo così arrogante e supponente fino a zittirlo come se fosse LUI il padrone di casa, fa proprio capire in che razza di Paese ci troviamo!!! Con gente che si trova in video grazie ad una sentenza alle spalle e quindi fa quel cavolo che vuole con i soldi pubblici... ahò!! :icon_rolleyes:
il fatto è che santoro non ha violato nulla, difatti il direttore ha usato il condizionale... è come se avesse messo le mani avanti...
 
http://www.mcreporter.info/normativa/deont/processi_tv.pdf

Sicuro Pietro? Leggi bene il codice...

E' ovvio che Masi non vada a sospendere un programma. Ognuno ha il diritto di violare disposizioni regolamentari e prendersene la responsabilità. Tuttavia Masi, con quella telefonata, ha sollevato la responsabilità aziendale e ha caricato tutta la responsabilità sull'autonomia giornalistica della redazione e del conduttore.
Sospendere un programma che ha un'autonomia giornalistica e che ha una certa valenza politica sarebbe da totalitarismo. Fosse stata la prova del cuoco si sarebbe potuto sospendere con meno polemiche.

Sta di fatto che io trovo inconcepibile che un dipendente, perché così è stato inquadrato dal giudice del lavoro Santoro, usi quei toni con il direttore generale dell'azienda. Toni aggressivi non sono MAI giustificabili.
 
bisognerà accertarlo nelle sedi opportune. è inutile avvisare al telefono durante la trasmissione (al massimo lo fai durante la pubblicità). così invece dava l'idea di un atto intimidatorio che paradossalmente gli si è rivoltato contro...
 
pietro89 ha scritto:
bisognerà accertarlo nelle sedi opportune. è inutile avvisare al telefono durante la trasmissione (al massimo lo fai durante la pubblicità). così invece dava l'idea di un atto intimidatorio che paradossalmente gli si è rivoltato contro...

Quoto...
 
io mi chiedo una cosa...visto che la rai si dissocia da santoro...

i soldi che guadagnano con la pubblicità dai 7 MILIONI DI TELESPETTATORI...quelli se li tengono vero?

rai fai sempre + schifo
 
Sarebbe interessante avere in dettaglio i ricavi e i costi del programma. Spendono pure, oltre a guadagnare...L'utile netto può anche essere negativo in teoria.

Comunque io ancora mi meraviglio di come si possa rispondere con quei toni. Se Santoro fosse stato un signore, cosa che non è, avrebbe presentato querela e basta. Non avrebbe inveito in quel modo a dei toni pacati.

pietro89 ha scritto:
così invece dava l'idea di un atto intimidatorio che paradossalmente gli si è rivoltato contro...
Le intimidazioni secondo te si fanno in pubblico o in privato?
 
ognuno usa i propri metodi... cè anche chi telefona in tutte le trasmissioni insultando...:D

poi sul comportamento di santoro posso anche essere daccordo, ma ormai hanno tutti i nervi a fior di pelle, la situazione è esasperata...
 
Santoro si sente il padreterno, un intoccabile, ed agisce così . Se in un azienducola da quattro soldi, ma anche alla grande Fiat un operaio o impiegato si rivolge al capo con quell'arroganza e dice solo ma va ... e si ferma è già licenziato, e sfido chiunque a dire il contrario, questo signore invece può trattare il suo capo così, ciò perchè è stato nominato dalla parte politica avversa la sua e lui non lo riconosce come suo superiore ( in linea gerarchica ) .:eusa_naughty:

Masi ha messo le mani avanti prima che la Rai si becchi qualche altra richiesta di risarcimento milionaria come è accaduto col caso Fiat ( 20 milioni di Euro richiesti dalla casa torinese come risarcimento ). :evil5:

Chi non avesse letto la notizia : http://www.corriere.it/economia/10_...ro_b3abeda8-01f4-11e0-afab-00144f02aabc.shtml
 
LorenzX ha scritto:
Con gente che si trova in video grazie ad una sentenza alle spalle e quindi fa quel cavolo che vuole con i soldi pubblici... ahò!! :icon_rolleyes:
ma sai perchè santoro ha portato in tribunale la RAI (si, vabè, diciamo la RAI anche se c'era qualcun'altro dietro di lei e non vado OT:evil5: )
Burchio ha scritto:
io mi chiedo una cosa...visto che la rai si dissocia da santoro...

i soldi che guadagnano con la pubblicità dai 7 MILIONI DI TELESPETTATORI...quelli se li tengono vero?

rai fai sempre + schifo
infatti...
ed è proprio per questo che la RAI fa l'ipocrita che critica tanto ma alla fine conviene incassare i ricavi (sopratutto lo stesso Masi) :)
alex86 ha scritto:
Sarebbe interessante avere in dettaglio i ricavi e i costi del programma. Spendono pure, oltre a guadagnare...L'utile netto può anche essere negativo in teoria.
ma cosa vuoi che spenda una trasmissione del genere?
non è qualche inchiestuccia fuori campo che aumentano i costi (e poi parliamo di ricavi di qualche milioncino di euro, mica briciole)

ma poi, stiamo dalla parte del padrone o del sottoposto?
diciamolo subito e chiariamo le carte in tavola ;)
 
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