Tavolo Tecnico del 10/11
Riposto il post sul tavolo tecnico:
Mercoledì 10 novembre 2009 (e non kome molti giornali e fonti di internet avevano detto 12/11) si è riunito il tavolo tecnico convocato dall’Agcom, d’intesa con il Ministero dello sviluppo economico– Comunicazioni, per la pianificazione delle frequenze in tecnica digitale nell’area tecnica 13 relativo alla regione Campania. Al tavolo hanno partecipato oltre ai rappresentanti del Ministero, anche rappresentanti delle emittenti televisive nazionali e locali operanti nella regione. Il Prof. Antonio Sassano, consulente dell’Autorità, ha illustrato i parametri tecnici di pianificazione e i criteri utilizzati per la definizione delle reti di riferimento. Sassano ha anche ricordato i vincoli imposti dal coordinamento internazionale derivanti dall’accordo di Ginevra 2006, i criteri tecnici con le amministrazioni confinanti, nonché l’attività di coordinamento internazionale finora condotta, in particolare, con la Francia e gli ulteriori sviluppi previsti. Le frequenze pianificabili all’interno dell’intera area tecnica sono 55 (in banda VHF e in banda UHF). Il Presidente dell’Associazione tv locali della FRT, Maurizio Giunco, ha richiesto, come nei precedenti tavoli tecnici, la conversione in reti digitali pianificate di tutte le attuali reti analogiche locali, e di tutte le attuali reti digitali locali secondo i criteri e i requisiti di cui alla delibera n. 426/09/CONS nelle aree di servizio dove tali reti operano legittimamente. Il Presidente Giunco ha invitato l’Autorità a voler definire quali frequenze debbano essere assegnate alle emittenti locali, quali a quelle nazionali e quali al dividendo, tenendo conto che, in ragione dell’elevato numero di emittenti locali operanti, l’area 13 necessita di un numero maggiore di frequenze per l’emittenza locale rispetto a quello previsto per l’area 12 (Lazio), peraltro rivelatosi anch’esso insufficiente. Il dividendo, secondo Giunco, dovrà essere limitato a sole 5 frequenze DVBT, in quanto il dividendo (1 frequenza) per il DVB–H, in base alla delibera n. 181/09/CONS, è solo eventuale. Giunco ha infine chiesto:
a) che in Campania, la concessionaria pubblica realizzi la sua rete multifrequenziale attraverso l'uso di sole due frequenze aggiuntive (nel Lazio sono state invece utilizzate 9 frequenze e precisamente 4 frequenze oltre a quelle dei 5 multiplex, con conseguente riduzione degli spazi radioelettrici per l'emittenza locale).
b) che la Rai non utilizzi i cosiddetti collegamenti a rimbalzo, peraltro non coerenti con la modalità SFN.
c) che venga pianificato anche il canale 69 UHF con la previsione della utilizzabilità dello stesso nei limiti della Nota 110 del Piano di ripartizione delle frequenze.
Questa ultima richiesta è stata accolta positivamente dall’Ing. Troisi Direttore della “Direzione generale pianificazione e gestione dello spettro radioelettrico del Ministero” che ha dichiarato pianificabile anche il canale 69 della Banda UHF.