volver85 ha scritto:
Ora mi affido al prossimo S.O. del nord, giustò così senza illudermi, perchè come dicevi giustamente tu, ho l'impressione che siamo stati abbandonati un pò dalla Rai.
Toglici pure quel
un pò, per me la RAI la Campania (e non so per quale motivo), se l'è completamente dimenticata che esiste, purtroppo ad oggi ancora in molte postazioni della Campania manca ancora il mux 4, ma il lancio di Rai 5, con una cautela estrema lascia qualche speranza per l'estensione della copertura.
volver85 ha scritto:
Ergo, è così difficile accendere un mux???
Ciao!
Beh diciamo che un mux si può accendere anche in 12h, quindi in un giorno, ma non è quello il problema.
Il problema è la stessa accensione di un mux da un'altra postazione che se non sincronizzata bene può interferire il segnale di un'altra postazione.
Faccio un esempio per farmi capire : ammettiamo che la RAI volesse accendere il mux 4 ai Camaldoli o a Montevergine, bene la frequenza è il ch 40, se il ch 40 di un'altra postazione non è ben sincronizzato con il ch 40 del Monte Faito possono esserci problemi per chi già riceve dal Faito, questo è il motivo per cui la RAI prima di accendere un mux da un'altra postazione, vuole accertarsi che tale accensione non vada a danno di chi già è coperto e già riceve quel mux.
In estate nel Lazio, accesero il mux 4 da Roma Monte Mario, ebbene dopo pochi giorni fu spento perchè il mux 4 di Roma Monte Mario interferiva il mux 4 trasmesso da Monte Cavo, probabilmente perchè era stato acceso in fretta e furia nel tentativo di far vedere i mondiali di calcio in HD agli spettatori capitolini, poi non se n'è fatto più nulla invece.
Così invece non fu per la postazione di Segni (Roma) dove evidentemente non c'è possibilità di interferenze con Monte Cavo per ragioni di conformazione orografica del territorio.
Infine poi, oltre ai motivi tecnici, ci sono anche quelli economici e burocratici, cioè per poter accendere un mux occorre l'autorizzazione del MSE - Dip. per le comunicazioni ed anche una certa somma economica destinata al pagamento dei tecnici (che non lavorano gratis ovviamente) per le prove sul campo per la regolazione della SFN (sincronizzazione di più ripetitori).