Segnali TV in Emilia Romagna (escl.pr. PC/PR) [nuove graduatorie TV locali]

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BillyClay ha scritto:
non credo sia possibile...piuttosto temo che il 33 e il 54 del NERONE potranno essere notevolmente "insabbiati" in certe zone delle romagna

Quindi a noi ci toccherà aspettare lo switch off marchigiano per avere una situazione radioelettrica "pulita", ed anche allora la distanza del Nerone non comporterà problemi per il superamento dell'intervallo di guardia nelle reti SFN dei Mux 2 - 3 - 4?
 
Evidentemente avranno già fatto le simulazioni dei ritardi. Poi può sicuramente capitare che vi siano zone più critiche, e lì conterà avere antenne più direttive o con alto A/I
 
BillyClay ha scritto:
Evidentemente avranno già fatto le simulazioni dei ritardi. Poi può sicuramente capitare che vi siano zone più critiche, e lì conterà avere antenne più direttive o con alto A/I

Grazie, capito che a noi toccherà essere zona di confine, con alto numero di interventi sulle antenne anche dopo lo switch-off delle Marche l'anno prossimo ... :mad:
 
beh guarda, per questo il discorso di costi standard d'impianto d'antenna ha poco senso: chiaramente nei grossi centri ove arriva tutto da un sito e molto potente basta un'antennina per ricevere tutto, più si va in zone difficili più aumentano i costi, fino a un punto in cui diventa conveniente per costi e completezza l'offerta TIVU sat.
D'altro canto, i grossi centri urbani sono pieni di palazzoni e quindi diventa poi preminente il costo della distribuzione, da tutti trascurato (anche dai prezziari), mentre nelle zone più defilate solitamente vi sono case più piccole con semplici impianti di distribuzione.
Ma non si può fare una regola...
 
Leggete un po cosa scrive un tecnico Rai sul Thread del Veneto:

Normalmente Rai spegne l'analogico e accende i digitali nella notte tra le 3 e le 6, ma l'ora esatta non è stata ancora stabilita.
Nel caso del cluster di M.Venda, per primo “switccierà” M.Venda stesso, i 54 ripetitori agganciati per la maggior parte passeranno in automatico a tal ora in digitale, con spegnimento automatico degli analogici.Le squadre d'intervento normalmente si muovono con le prime luci del giorno e visitano i ripetitori per qualche operazione manuale e se qualcosa va storto.
Il digitale, se tutto va bene, si dovrebbe quindi vedere in tutta l'area sin dal primo mattino, in caso d’anomalie s’interverrà e si risolverà il prima possibile. Con lo switch di M. Venda (tra le 3 e le 6) l'analogico sicuramente non si vedrà più in tutto il cluster.
Bisognerà avere pazienza, inizialmente ci potrà essere qualche problemino (speriamo di no). Il passaggio è epocale e scongiurare qualsiasi tipo d'inconveniente in una rete cosi' complessa non è sempre semplice. Il cluster di monte venda è il più esteso e complesso d'italia.

Su CH 25 e 32 non verrà fatto nessun test in digitale.
Eventualmente solo su CH D / 5 brevi prove in antenna.
Tendenzialmente comunque si passerà a trasmettere in digitale direttamente sui canali 5, 26, 30, 40 nel giorno dello SO. Le macchine vengono tenute sotto test su carico (per i non esperti antenna fittizia, un resistore da 50 Ohm che simula l'antenna ed è capace di dissipare la potenza del trasmettitore).

Almeno inizialmente il ministero delle comunicazioni impone che vengano mantenute per il DVB-T le stesse aree di servizio dell'analogico (stessi sistemi radianti). In futuro si vedrà se sarà possibile aumentare l'area di copertura SFN delle postazioni.
Per vedere se potrai da subito ricevere segnali utili da valpantena, prova a vedere cosa misuri oggi sul CH34 di RAI2.
Il CH40 avrà livelli simili.

Quando le stesse cose ve le scrivevo io sembrava di raccontar favole....
 
Dimenticavo, per quel simpaticone che diceva esattamente il contrario:
"MUX1 verrà trasmesso dal sistema radiante dell'attuale RAI1 con identica area di copertura."
Mesi che lo sostengo.....
 
..un quesito:dal sito DGTV il mio comune (Gaggio Montano) risulta SWITCHARE in due giorni (27 e 29/11,il 28 è 1 domenica)...in pratica cosa significa questo?Alcune emittenti spengono il 27 e riaccendono il 29 o che cosa?:eusa_think:
 
Questo è da stampare e incorniciare, non capita tutti i giorni di avere delle info del genere!

Per i sistemi radianti d'antenna, generalmente non si fa nulla. Sono sistemi a larga banda, cioè se VHF possono coprire il range da ch E5 a E10 o da Ch E5 a E12. Se UHF le intere Bande IV/V, oppure raramente separatamente B.IV e B.V.

PER I CENTRI TRASMITTENTI (impianti che ricevono da Satellite o Ponte Radio):
Normalmente con il passaggio al digitale i vecchi tramettitori analogici non vengono più utilizzati (diversa tecnologia), quindi nella notte dello switch-off, si spegne il TX analogico sul Ch 54, si sposta il cavo d'antenna (anche tramite commutatore coassiale manuale o telecomandabile) sul nuovo TX digitale sul CH. 45 e poi si accende.
Se qualcuno ha già installato il trasmettitore dual cast (TX che può funzionare sia in analogico che in digitale), potrebbe anche fare il cambio canale nel momento dello switch-off, ma normalmente uno non rischia di incorrere in problemi e mette prima un trasmettitore provvisorio sul CH 54 analogico e poi accende quello sul 45 digitale gia settato.
Se uno si vuole avventurare nel cambio canale notturno, deve sostituire il filtro d'uscita (filtro passa canale posto dopo l'amplificatore finale e prima dell'uscita antenna), impostare il nuovo canale (normalmente da menu logica controllo TX), poi tarare livello potenza d'uscita (anche se i nuovi tx hanno un sistema automatico di taratura del livello corretto in funzione della frequenza) e infine tarare la precorrezione di linearità (distorsione) e il ritardo di gruppo (altro tipo di distorsione) (qualche TX lo fa in automatico perchè ha gia delle tabelle precaricate in base alla frequenza). Chiaro che cosi si fa un bel po' d'interruzione di servizio e il passaggio al digitale non è immediato. Qualcuno può evitare di installare il trasmettitore provvisorio e utilizza quello di riserva (dual cast). Infatti le maggiori emittenti hanno un TX preferenziale sempre in servizio e uno di riserva che entra in funzione in automatico nel caso di guasto del primo. Questo fa si che si valuti il rischio del guasto del TX preferenziale nei giorni precedenti allo S-O e di rimanere senza TX di riserva perchè ormai passato sull'altro canale.
In caso di switch over (passaggio in digitale sullo stesso canale) nei nuovi TX dual cast, basta premere un pulsante o fare un telecomando in remoto e passa da analogico a digitale. Cosa che avviene nei casi di qualche emittente che di giorno trasmette in analogico e di notte sperimentalmente in digitale.

Si può fare il passaggio da TX analogico a TX digitale o attivazione di un TX digitale prima assente, anche senza andare nella postazione (se medio/piccola) e quindi senza fare operazioni manuali per il passaggio dell'antenna. Bassa fare un filtro combinatore d'antenna con tanti ingressi quanti sono i TX analogici e digitali. I TX sia accesi che spenti saranno tutti collegati al sistema d'antenna, quindi con telecomando in remoto si spengono i TX analogici e si accendono quelli digitali.
Generalmente per gli impianti Medio/Grandi si preferisce essere presenti in postazione per verificare la buona riuscita del passaggio al digitale.

PER I PICCOLI RIPETITORI su rete MFN (Ricevono un canale, lo convertono in frequenza, lo amplificano e ne trasmettono un'altro).
Normalmente i vecchi ripetitori analogici non sono più utilizzabili. Generalmente in postazione si installano due nuovi ripetitori, uno preferenziale e uno di riserva con una logica di commutazione automatica. Si rischia (essendo un piccolo impianto "meno importante") e si configura il preferenziale in analogico e quello di riserva in digitale. Quindi per un breve periodo si rimane senza rip. analogico di riserva (poco male, la maggior parte non ce l'anno proprio). Nel momento dello switch-off il ripetitore analogico vede che non c'è più in ricezione il segnale analogico (sincronismi video), quello di riserva digitale riconosce il segnale digitale (anche il PID, identificativo di programma). La logica di commutazione quindi spegne il rip. analogico sul ch 54, commuta tramite un relè coassiale il cavo d'antenna TX sul rip. digitale sul ch.45 e poi lo accende. Dopo lo switch-off, si torna in impianto e si converte anche il rip. preferenziale, prima in analogico, in digitale e sul ch. 45.

Una volta con i vecchi trasmettitori era molto più laborioso fare un cambio canale, sia per i valvolari che per quelli a stato solido, bisognava risintonizzare e adattare ogni singolo stadio di conversione (frequenza) e di amplificazione. Ci voleva molto tempo. Ora come accennato prima, ci sono sistemi di sintonia, linearizzazione automatica, l'unica sintonizzazione manuale è quella del filtro di canale d'uscita..
Generalmente per i trasmettitori fino all'uscita del modulatore non serviva fare nulla, esso usciva a una frequenza intermedia, di solito 38,9 Mhz. Questa frequenza intermedia veniva convertita, alle frequenza di canale e poi amplificata e filtrata negli stadi successivi. Quindi il cambio canale poteva comportare la sostituzione di un quarzo e molteplici tarature. Se valvolare andava risintonizzata la cavità, tarato il filtro d'uscita, settati il livello di potenza d'uscita e la precorrezione delle distorsioni.

Aggiungo io, se tutto va come deve, gli adetti nemmeno ci vanno in postazione, alla faccia di chi si preoccupa per la neve!
 
Come diceva Dante non ti curar di lor ma guarda e passa.. ;).
Comunque non vedo l'ora che si spenga quel penoso 50 Rai Perche mi sta facendo venire i nervi..
 
elettt ha scritto:
Questo è da stampare e incorniciare, non capita tutti i giorni di avere delle info del genere!

Per i sistemi radianti d'antenna, generalmente non si fa nulla. Sono sistemi a larga banda, cioè se VHF possono coprire il range da ch E5 a E10 o da Ch E5 a E12. Se UHF le intere Bande IV/V, oppure raramente separatamente B.IV e B.V.

PER I CENTRI TRASMITTENTI (impianti che ricevono da Satellite o Ponte Radio):
Normalmente con il passaggio al digitale i vecchi tramettitori analogici non vengono più utilizzati (diversa tecnologia), quindi nella notte dello switch-off, si spegne il TX analogico sul Ch 54, si sposta il cavo d'antenna (anche tramite commutatore coassiale manuale o telecomandabile) sul nuovo TX digitale sul CH. 45 e poi si accende.
Se qualcuno ha già installato il trasmettitore dual cast (TX che può funzionare sia in analogico che in digitale), potrebbe anche fare il cambio canale nel momento dello switch-off, ma normalmente uno non rischia di incorrere in problemi e mette prima un trasmettitore provvisorio sul CH 54 analogico e poi accende quello sul 45 digitale gia settato.
Se uno si vuole avventurare nel cambio canale notturno, deve sostituire il filtro d'uscita (filtro passa canale posto dopo l'amplificatore finale e prima dell'uscita antenna), impostare il nuovo canale (normalmente da menu logica controllo TX), poi tarare livello potenza d'uscita (anche se i nuovi tx hanno un sistema automatico di taratura del livello corretto in funzione della frequenza) e infine tarare la precorrezione di linearità (distorsione) e il ritardo di gruppo (altro tipo di distorsione) (qualche TX lo fa in automatico perchè ha gia delle tabelle precaricate in base alla frequenza). Chiaro che cosi si fa un bel po' d'interruzione di servizio e il passaggio al digitale non è immediato. Qualcuno può evitare di installare il trasmettitore provvisorio e utilizza quello di riserva (dual cast). Infatti le maggiori emittenti hanno un TX preferenziale sempre in servizio e uno di riserva che entra in funzione in automatico nel caso di guasto del primo. Questo fa si che si valuti il rischio del guasto del TX preferenziale nei giorni precedenti allo S-O e di rimanere senza TX di riserva perchè ormai passato sull'altro canale.
In caso di switch over (passaggio in digitale sullo stesso canale) nei nuovi TX dual cast, basta premere un pulsante o fare un telecomando in remoto e passa da analogico a digitale. Cosa che avviene nei casi di qualche emittente che di giorno trasmette in analogico e di notte sperimentalmente in digitale.

Si può fare il passaggio da TX analogico a TX digitale o attivazione di un TX digitale prima assente, anche senza andare nella postazione (se medio/piccola) e quindi senza fare operazioni manuali per il passaggio dell'antenna. Bassa fare un filtro combinatore d'antenna con tanti ingressi quanti sono i TX analogici e digitali. I TX sia accesi che spenti saranno tutti collegati al sistema d'antenna, quindi con telecomando in remoto si spengono i TX analogici e si accendono quelli digitali.
Generalmente per gli impianti Medio/Grandi si preferisce essere presenti in postazione per verificare la buona riuscita del passaggio al digitale.

PER I PICCOLI RIPETITORI su rete MFN (Ricevono un canale, lo convertono in frequenza, lo amplificano e ne trasmettono un'altro).
Normalmente i vecchi ripetitori analogici non sono più utilizzabili. Generalmente in postazione si installano due nuovi ripetitori, uno preferenziale e uno di riserva con una logica di commutazione automatica. Si rischia (essendo un piccolo impianto "meno importante") e si configura il preferenziale in analogico e quello di riserva in digitale. Quindi per un breve periodo si rimane senza rip. analogico di riserva (poco male, la maggior parte non ce l'anno proprio). Nel momento dello switch-off il ripetitore analogico vede che non c'è più in ricezione il segnale analogico (sincronismi video), quello di riserva digitale riconosce il segnale digitale (anche il PID, identificativo di programma). La logica di commutazione quindi spegne il rip. analogico sul ch 54, commuta tramite un relè coassiale il cavo d'antenna TX sul rip. digitale sul ch.45 e poi lo accende. Dopo lo switch-off, si torna in impianto e si converte anche il rip. preferenziale, prima in analogico, in digitale e sul ch. 45.

Una volta con i vecchi trasmettitori era molto più laborioso fare un cambio canale, sia per i valvolari che per quelli a stato solido, bisognava risintonizzare e adattare ogni singolo stadio di conversione (frequenza) e di amplificazione. Ci voleva molto tempo. Ora come accennato prima, ci sono sistemi di sintonia, linearizzazione automatica, l'unica sintonizzazione manuale è quella del filtro di canale d'uscita..
Generalmente per i trasmettitori fino all'uscita del modulatore non serviva fare nulla, esso usciva a una frequenza intermedia, di solito 38,9 Mhz. Questa frequenza intermedia veniva convertita, alle frequenza di canale e poi amplificata e filtrata negli stadi successivi. Quindi il cambio canale poteva comportare la sostituzione di un quarzo e molteplici tarature. Se valvolare andava risintonizzata la cavità, tarato il filtro d'uscita, settati il livello di potenza d'uscita e la precorrezione delle distorsioni.

Aggiungo io, se tutto va come deve, gli adetti nemmeno ci vanno in postazione, alla faccia di chi si preoccupa per la neve!
Complimenti, ottima spiegazione...chi scrive questo ??
 
Bluelake ha scritto:
Io più che altro sono curioso di vedere cosa ci sarà nei mux di Telecentro, Telesanterno e Tele1...
I mux Telecentro e telesanterno secondo me trasmetteranno gli stessi canali...Spererei gli venisse offerto un unico canale con cui trasmettere ..;)
 
MichyTheJocker ha scritto:
I mux Telecentro e telesanterno secondo me trasmetteranno gli stessi canali...Spererei gli venisse offerto un unico canale con cui trasmettere ..;)
se hanno 45 canali, non gli possono togliere gli altri....Se hai le frequenze, ti devono dare i mux corrispondendi ....Cioe se li trasformanoi in DTT e li vendono....
 
landtools ha scritto:
Complimenti, ottima spiegazione...chi scrive questo ??

Un tecnico Rai addetto alle torri...niente male come chiarimento, vero? Io sapevo che non andavano materialmente a cambiare gli apparati il giorno stesso, ma qua i particolari sono ben descritti.
 
MichyTheJocker ha scritto:
I mux Telecentro e telesanterno secondo me trasmetteranno gli stessi canali...Spererei gli venisse offerto un unico canale con cui trasmettere ..;)

Adesso DEVONO dargli tanti mux quante sono le concessioni. Poi l'emittente dovrà trasmettere programmi differenziati, se trasmette un solo canale per mux viene ritirata la concessione. Ma secondo te non trovano da affittare? Figurati, di avventurieri con la voglia di creare nuovi canali ne spunteranno come funghi. Bisogna vedere se si riesce a risquotere....al massimo dopo qualche mese lo defenestri:lol:
 
Il Bacco ha scritto:
..un quesito:dal sito DGTV il mio comune (Gaggio Montano) risulta SWITCHARE in due giorni (27 e 29/11,il 28 è 1 domenica)...in pratica cosa significa questo?Alcune emittenti spengono il 27 e riaccendono il 29 o che cosa?:eusa_think:

Come al solito DGTVi se non fa casino non è contenta....secondo me i comuni li hanno messi a caso! Il 29, che è dedicato alla montagna Bolognese (Rioveggio Monghidoro, Monterenzio ecc.) hanno segnato tutti i comuni della bassa Ferrarese, Comacchio, Goro, Mesola fino al confine con il Veneto. Fai un po te se il ripetitorino locale che copre a malapena una vallata potrà mai arrivare là! Già dobbiamo ringraziare che arrivi Calderaro (che digitalizza il 30) e non passi sopra di qualche metro, vista la quota dei paesi:lol:
 
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