La questione è che ci sono state tutta una serie di promesse, ma nulla ancora di ufficializzato. E perciò, le emittenti, singolarmente o collettivamente, forse anche col supporto della Regione Puglia, stanno predisponendo ricorsi al TAR LAZIO che è competente (il termine per i ricorsi scade intorno al 10 Dicembre). In particolare, per quanto concerne lo slittamento del termine del 31/12/2014, va evidenziato che questo termine è contenuto in una legge dello scorso Febbraio, e perciò solo l'approvazione di un emendamento permetterebbe il rinvio; in mancanza, un certo rinvio breve, è possibile non procedendo immediatamente allo spegnimento coattivo degli impianti trasmittenti sulle frequenze da spegnere. Poi, in base ai ricorsi, il TAR potrebbe concedere facilmente una sospensiva, non essendoci ragioni di assoluta necessità ed urgenza allo spegnimento coattivo (dato che questi impianti sono stati fatti lasciare accesi per alcuni anni). Per quanto concerne le frequenze UHF aggiuntive, che poi in pratica potrebbero essere i canali 54 - 58 e, forse, 60, la cosa non è stata ancora chiarita ufficialmente perchè è necessario il consenso delle autorità comunitarie competenti circa il cambio di destinazione d'uso delle frequenze che precedentemente erano previste per la procedura d'asta pubblica rivolta a soggetti nazionali. Anche circa un incremento della somma stanziata per gli indennizzi per gli operatori di rete che rottamano la frequenza, sono necessari emendamenti di cui però ancora non c'è certezza, anche se sembra che le emittenti pugliesi non sono intenzionate, praticamente tutte, a rottamare e tutte vogliono continuare ad operare. Inoltre, non sono ancora definite chiaramente le norme che agevoleranno la confluenza delle emittenti che resteranno senza frequenza nei mux che saranno operativi, né le modalità di assegnazione delle frequenze. Insomma, è tutto ancora in alto mare e sicuramente ci saranno i ricorsi e, quindi, in ogni caso, prima di fine Febbraio / Marzo non cambierà nulla. Ciao!