E vabbè... Visto che dobbiamo fare un po' di Fanta-DTT (o "Fanta-Lazio-DTT" se preferite) [...], la mia ipotesi è che per la nostra regione si applicherà quanto già adottato per la Sardegna, con eventuali differenze per alcuni comuni (al di là di quella parte già citata della prov. di VT) che si vengono a trovare al confine con Umbria, Marche, Abruzzo e Campania.
Ad esempio, la parte della prov. di Roma che confina e riceve sia impianti Abruzzesi in prov. di AQ, come Oricola (per i segnali RAI) e Pereto, e Laziali, come Arsoli e Roviano (ad es. i Comuni di Vallinfreda, Riofreddo, Vivaro Romano...), potrebbero trovarsi per un periodo di tempo in una situazione ibrida con possibilità di scelta tra i segnali già digitalizzati con tecnologia SFN, come calendarizzato, e segnali analogici (l'Abruzzo mi pare che effettuerà lo switch nel 2010).
Per le eventuali frequenze VHF in iso, nulla vieta qualche new entry presso ripetitori come quelli Laziali di Arsoli e Roviano.
Oppure per queste zone (ripetitori pertinenti inclusi) potrebbe capitare qualche improvvisa decisione di accorpamento nella calendarizzazione/assegnazione frequenze Abruzzese...
Il che potrebbe capitare anche per Civitavecchia, ovviamente.
Per il confine Lazio - Campania (Sperlonga, Gaeta, Formia...) ovviamente il discorso cambia un po', visto che entrambe le regioni prevendono lo switch-off proprio durante il 2009 (anche questa zona potrebbe essere accorpata ionteramente alla Campania, ma i tempi tecnici verrebbero quasi a coincidere).