Sostituzione partitori e problema

Quando l'impianto non è a posto come impedenze, succede che il cavo possa fare da antenna, quindi anche "pescare" interferenze da dispositivi che stanno li intorno. In questi termini, il cambiamento di posizione potrebbe aver creato problemi, anche se non penso che c'entri.
In ogni caso, bisogna che l'impianto sia insensibile anche questo genere di problemi e la soluzione è proprio sistemarlo nel modo già discusso.
;)

marcogancio ha scritto:
Domanda "bonus": ho avuto l'impressione che il problema sulla TV3 sia accaduto dopo aver montato la staffa a muro VESA (il televisore e' in alto, in camera da letto). Avendo i cavi "volanti" (prima era appoggiato su un ripiano per TV CRT insieme ad un lettore DVD e al ripetitore di telecomando a radiofrequenza) l'alimentatore esterno l'ho fissato con delle fascette ad uno dei bracci della staffa direzionabile. E' possibile che il disturbo del su e giu' della qualita' (ripeto, non del segnale) sia causato da interferenze del braccio sul quale e' attaccato l'alimentatore che poi entra con le viti nel VESA della TV? Ho provato a staccare l'alimentazione del DVD e del ripetitore di telecomando ma non ho mai "sfascettato" l'alimentatore della TV (che e' a 10 cm dal retro della TV stessa) dalla staffa.
 
marcogancio ha scritto:
Dunque: il primo collegamento del derivatore mi e' ben chiaro:

La passante/out (quella con attenuazione teorica trascurabile) la collego al secondo derivatore, la derivata alla TV1 (secondo il mio schema in alto).

Il secondo riceve l'IN dalla derivata di cui sopra e deve portare il segnale a due prese da muro F a 0DB.

Il secondo riceve l"IN" dall'uscita passante del primo.
 
Ovvio. Errore di trascrizione mio, nella prima parte avevo scritto correttamente!

Grazie.... a tutti,

P.S.: domani, se ho un attimo, vado a prendere i derivatori e la resistenza e poi aggiorno il TD.


flash54 ha scritto:
Il secondo riceve l"IN" dall'uscita passante del primo.
 
Tuner ha scritto:
l'uscita passante (o "out") va SEMPRE terminata con una resistenza anti-induttiva da 75 ohm, ovvero dagli appositi carichi che vengono venduti da chi commercia materiale per distribuzione. (costo poche decine di centesimi)

Ciao Tuner, mi intrometto per chiedere un chiarimento. Tu hai detto che bisogna mettere una resistenza anti-induttiva. Ma è una resistenza "speciale"?? Nel senso, è molto diversa da un resistore da 75 ohm? Oppure si possono applicare alla passante di un derivatore indifferentemente, senza problemi?
Grazie;)
 
fatantony ha scritto:
Ciao Tuner, mi intrometto per chiedere un chiarimento. Tu hai detto che bisogna mettere una resistenza anti-induttiva. Ma è una resistenza "speciale"?? Nel senso, è molto diversa da un resistore da 75 ohm? Oppure si possono applicare alla passante di un derivatore indifferentemente, senza problemi?
Grazie;)

Le resistenze vengono costruite con più materiali (carbone, a filo ecc.).
Quelle costruite con filo mantengono il loro valore nominale solo in corrente continua mentre in alternata (come i segnali tv) variano il loro valore in funzione della frequenza.Questo è conseguenza del filo avvolto che si comporta come un induttanza. Per garantire il valore costante in presenza di segnali tv devono essere costruite con impasto a carbone e in questo caso sono altrimenti dette resistenze antiinduttive.

Probabilmente oltre al carbone ci sono altri materiali che si possono usare ma a memoria non mi viene in mente nient'altro.

Poi passerà tuner che sminuirà la mia spiegazione molto semplificata ma io non mi offenderò perchè da lui c'è solo da imparare.
 
marcogancio ha scritto:
Dunque,..
..Quando, 15 anni orsono ho fatto fare i lavori di adeguamento mi avevano messo al posto degli splitter/partitori che ho montato io due CAD12 della Fracarro.
!!!

marcogancio ha scritto:
..

P.S.: domani, se ho un attimo, vado a prendere i derivatori e la resistenza e poi aggiorno il TD.

non è per caso, che alla fine della favola i DERIVATORI cad12!, c'è li hai gia da15 anni??
 
Un CAD12 ancora ce l'ho...

Devo pero' capire quali derivatori possono andare meglio (dovendoli comprare meglio 1 DB in piu' che in meno).

E' importante che il segnale modulato RF (in VHF bassa) arrivi pulito almeno al TV3, non solo il segnale DTV.

Di derivatori DIREZIONALI (rimango al catalogo Fracarro che e' il piu' facile da trovare) come scelta avrei
CD1-10 - CD2-10 (Morsetto - TV/SAT 5-2400 MHz)
DE1-10 - DE2-10 (connettori F - TV/SAT 5-2400 MHz)
CAD11 - CAD12 (incastro - solo per bande TV 40 – 862 MHz)
CAD101 - CAD102 (incastro - specifico per banda 1 - Separazione dalla linea fissa)

se non capisco male le schede tecniche le serie CAD hanno la derivata con perdita leggermente maggiore ma la passante con perdita minore (il che mi potrebbe stare bene per il primo derivatore). Come secondo derivatore, pero', credo sarebbe meglio un CD2-10 o un DE2-10. Corretto?

Potrei usare il CAD12 che ho gia' come primo derivatore (chiudendo una derivata con la resistenza)? e poi comprare un secondo derivatore CD o DE oppure posso usare il CAD12 anche come secondo senza perdite significative? Meglio comprare tutto nuovo?
 
Ultima modifica:
marcogancio ha scritto:
se non capisco male le schede tecniche le serie CAD hanno la derivata con perdita leggermente maggiore ma la passante con perdita minore (il che mi potrebbe stare bene per il primo derivatore). Come secondo derivatore, pero', credo sarebbe meglio un CD2-10 o un DE2-10. Corretto?
direi di si...

marcogancio ha scritto:
Potrei usare il CAD12 che ho gia' come primo derivatore (chiudendo una derivata con la resistenza)? e poi comprare un secondo derivatore CD o DE oppure posso usare il CAD12 anche come secondo senza perdite significative? Meglio comprare tutto nuovo?

non mi è chiaro se conservi entrambi i cad!?
se sì, puoi provare ad utilizzarne uno anche come secondo..altrimenti meglio la tua prima soluzione..
come hai giustamente osservato questi derivatori hanno una maggior attenuazione in vhf..
se, come suggerito da turner, amplificherai un pò a monte, dovrebbero andare..
certo che senza un misuratore di campo si brancola nel buio! :D

però, provare è comunque gratuito e magari ti fa risparmiare un pò di soldi,..

in ultimo,....comprare tutto nuovo e con recenti tecnologie, è sempre una buona cosa (o quasi),..però ripeto, senza delle misure sicure, rischi di comprare qualcosa di inappropiato, anche solo come attenuazioni..
 
Ne ho solo uno di CAD12.
Faro' delle prove, questo e' sicuro. Un derivatore buono non costa piu' di 6 euro per cui la spesa puo' valere la candela.
L'unico dubbio che ho e' che ripristinerei l'impianto esattamente (o quasi) come era prima delle modifiche che feci con i partitori al posto dei derivatori e con i problemi che avevo all'epoca (praticamente molte frequenze non le ricevevo assolutamente).
L'unica amplificazione che posso ottenere e' quella del modulatore RF; all'epoca dovetti togliere un secondo amplificatore messo dopo l'RF perche' andavano a collidere l'uno contro l'altro.
 
Ha già spiegato bene flash54, comunque...

I componenti elettronici passivi, cioè resistori, induttori e condensatori, non hanno solo il loro parametro "ufficiale" ma, per il solo fatto di avere dimensioni fisiche e per le modalità costruttive con cui vengono realizzati hanno anche gli altri, che vengono detti "parassiti".

Upor_nadomestno_vezje.png


Un resistore/carico ha quindi anche una capacità ed una induttanza, che se sono tracurabili in corrente continua, possono diventare addirittura dominanti rispetto al valore nominale, quando aumenta la frequenza.
Per creare un carico fittizio serve una resistenza i cui parametri "C" ed "L" abbiano un valore trascurabile alla frequenza di lavoro.
Quando l'impedenza è bassa (e 75 Ohm possono essere ancora una bassa impedenza) il parametro "capacità" (cioè la sua reattanza capacitiva) di una qualsiasi resistenza di piccole dimensioni, almeno fino a qualche GHz è trascurabile, perchè è in parallelo alla resistenza e sarà sicuramente più alto del valore della resistenza.
Siccome il parametro "Induttanza" (L nel disegno) è invece in serie alla resistenza, è importante che il suo valore (reattanza induttiva) sia trascurabile rispetto a quello della resistenza (75 Ohm).
Se la resistenza non è di tipo anti-induttivo, il risultato è che il parametro parassita "L" si somma ai 75 Ohm e crea un valore di impedenza complesso, del tipo R + Jx, producendo un disadattamento ed onde stazionarie.
I resistori antinduttivi sono quelli in cui il materiale utilizzato per creare la resistenza elettrica non assume forme intrinsecamente "induttive", come ad esempio una spirale od un avvolgimento.
Dato che le resistenze a polvere di carbone hanno il difetto di generare rumore al passaggio di una corrente, oggi si tende ad usare quelle a strato metallico o film.
;)


fatantony ha scritto:
Ciao Tuner, mi intrometto per chiedere un chiarimento. Tu hai detto che bisogna mettere una resistenza anti-induttiva. Ma è una resistenza "speciale"?? Nel senso, è molto diversa da un resistore da 75 ohm? Oppure si possono applicare alla passante di un derivatore indifferentemente, senza problemi?
Grazie;)
 
marcogancio ha scritto:
... Un derivatore buono non costa piu' di 6 euro per cui la spesa puo' valere la candela.
.

azz..da noi costano più del doppio!!

se ti interessa attenuare il meno possibile, come seccondo derivatore, potresti impiegare il modello 81822 di emme esse, attenua 6db sulle derivate (due),..sulla passante mi sembra tre,..ma tanto tu la chiudi,..
 
A me, l'81822 sembra proprio un partitore a 3 uscite con due a -6 dB ed una a -3. (ovvero un partitore a 4 uscite con 2 messe in parallelo internamente)
Un accoppiatore direzionale così sovraccoppiato (solo 6dB sulle derivate) non avrebbe alcun senso, così come non si spiega una passante attenuata così tanto (3dB).
Nel documento al link qui sotto, poi, non vedo misure di isolamento fra le uscite, il che non fa presumere niente di buono nell'uso che deve farne marcogancio.
http://www.emmeesse.it/allegati/schede/cat_partitori-derivatori_p47.pdf
 
Tuner ha scritto:
Dato che le resistenze a polvere di carbone hanno il difetto di generare rumore al passaggio di una corrente, oggi si tende ad usare quelle a strato metallico o film.
;)

Lo sapevo che l'età comportava questi scherzi: ci ho pensato un po' senza che mi venissero in mente le attuali tecnologie.
 
Fra poco andro' da un grossista qui a Roma. Probabilmente e' distibutore della Fait e della Fracarro.
Quindi della FAIT il D110 e il D210 (di listino a 5 euro l'uno).
Della Fracarro direi il DE1-10 e il DE2-10 (di listino 6.60 e 7.60).

Se ho capito bene le vostre "lezioni" dovrebbero andare bene. Se avessi problemi nel segnale modulato RF della VHF inferiore potrei provare il CAD102 nella seconda scatola.
 
Tuner ha scritto:
A me, l'81822 sembra proprio un partitore a 3 uscite con due a -6 dB ed una a -3. (ovvero un partitore a 4 uscite con 2 messe in parallelo internamente)
Un accoppiatore direzionale così sovraccoppiato (solo 6dB sulle derivate) non avrebbe alcun senso, così come non si spiega una passante attenuata così tanto (3dB).
Nel documento al link qui sotto, poi, non vedo misure di isolamento fra le uscite, il che non fa presumere niente di buono nell'uso che deve farne marcogancio.
http://www.emmeesse.it/allegati/schede/cat_partitori-derivatori_p47.pdf

:5eek: :5eek: !! questo avrei preferito non saperlo..uso questo componente nel mio impianto!! :crybaby2: chissà se ora riuscirò a tenere a bada stò tarlo che già mi rode nel cervello??:D
 
Dipende da come lo usi, cioè cosa c'è a valle delle uscite.
Può darsi che per il tuo impianto vada bene anche un partitore.
;)
 
Tuner ha scritto:
Dipende da come lo usi, cioè cosa c'è a valle delle uscite.
Può darsi che per il tuo impianto vada bene anche un partitore.
;)

macchè!! su quelle che pensavo fossero derivate, ci sono due belle prese finali da 0db!!

va bhè dai!..quando ho un pò di tempo "ari-sposto" il mobile per l'ennesima volta,...di derivatori "veri" ne ho, ..
 
Messi un FAIT D110 al posto del primo partitore e un FAIT D210 al posto del secondo. Per il momento sembra funzionare tutto.
La frequenza VHF modulata in RF e' scaduta un po' di qualita' ma dovro' regolare il guadagno sul modulatore per verificare meglio.
Problemino:
il grossista aveva appena terminato le resistenze da 75Ώ a F. Siccome ne ho un paio di quelle classiche, posso inserirne una nel secondo partitore utilizzando un connettore CaP della FAIT? Inserisco la parte centrale nel miniforo in gomma (ci entra perfettamente ed e' stabile) e il filo rigido nel buco della OUT del terminatore.
Qui i connettori CaP se qualcuno non li conoscesse:

http://www.fait.it/catalogo_tv/CaP System e utensili.html


Via aggiornero' poi se il problema del calo della qualita' si ripresenta e sulla qualita' della VHF bassa.
Se poi tutto e' OK come spero rifaro' pure lo schemino nel primo post! :)

Per il momento grazie...
 
Ultima modifica:
il grossista aveva appena terminato le resistenze da 75Ώ a F. Siccome ne ho un paio di quelle classiche, posso inserirne una nel secondo partitore utilizzando un connettore CaP della FAIT? Inserisco la parte centrale nel miniforo in gomma (ci entra perfettamente ed e' stabile) e il filo rigido nel buco della OUT del terminatore.


Ma in questo modo la parte esterna della resistenza non fa contatto con la parte esterna del connettore F
 
Per prima cosa, bisognerebbe controllare se "quelle classiche" sono di tipo antinduttivo, adatte per le frequenze in gioco.
Non di rado, i "comuni resistori" sono realizzati con una spirale in film metallizzato, il tutto ricoperto da vernice, cosa che in UHF proprio non va bene.
Se sei certo che il componente sia adatto procedi, tenendo però i reofori il più corto possibile.
Se fossi in te, userei un normale conettore F, montando la resistenza come nell'immagine qui sotto.

dummyl.jpg



marcogancio ha scritto:
Siccome ne ho un paio di quelle classiche, posso inserirne una nel secondo partitore utilizzando un connettore CaP della FAIT? Inserisco la parte centrale nel miniforo in gomma (ci entra perfettamente ed e' stabile) e il filo rigido nel buco della OUT del terminatore.
 
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