Sono anch'io tra quelli che sarebbero dispiaciuti nel veder venir meno BBC World, pur ricevendola da satellite.
La lista di canali che sono già spariti è lunghissima da Veejay a 24 Ore Tv, da France 2 a CCTV 9, da La 7 Sport a LCI, da Facile Tv a Radio Italia Music solo per ricordarne qualcuno.
Se spariscono anche i due canali Sportitalia la situazione comincia ad essere abbastanza triste.
Il problema del DTT secondo me non è che mancano frequenze il problema è che i piccoli canali free non riescono ad avere un bacino di telespettatori sufficiente da autosostenersi con introiti pubblicitari - malgrado il fatto che la tv digitale terrestre sia oggi disponibile a milioni di famiglie.
Questo per varie ragioni, inclusa la mancanza di contenuti appetibili per il grosso pubblico o lo scarso sforzo di promozione. Mi chiedo ad esempio che senso abbia creare RAI 4, quando non si fa nulla per promuovere tale rete. Una strategia seria punterebbe a menzionare il più possibile il nuovo canale sulle tre reti RAI già affermate e a creare ogni tanto qualche "evento" sul quarto canale.
Lo stesso dicasi probabilmente di IRIS. Tutti ne abbiamo parlato bene sul forum. Ma quanto in realtà lo guardiamo?
Probabilmente per questo tipo di canali non c'è un mercato nella tv in chiaro. Vanno bene come tv di nicchia in un contesto di offerta pay.
A questo punto tanto varrebbe cambiare totalmente la strategia. Non più puntare su mille canali che spettatori prossimi allo zero, bensì a trasmettere "meglio" i canali tradizionali.
Quello che intendo dire è che forse sarebbe più utile spazzare via Rai Edu, Rai Doc, Rai News 24, Rai 4, IRIS, etc. e trasmettere invece RAI 1, RAI 2, RAI 3, Canale 5, Italia 1, Rete 4 e la 7 in 16/9 normale ed 16/9 in alta definizione.
Siccome sono quelli i canali che la gente vede davvero e siccome sono sempre più i televisori in 16/9 e sempre più quelli in HD, almeno si darebbe alla gente una ottima ragione per usare il DTT.