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I nodi sono tra i pilastri (elementi strutturali verticali) e le travi (elementi strutturali orizzontali). Se non avessero alcun tipo di vincolo i capannoni cadrebbero da soli. L'appoggio è un vincolo, ma non adatto ad una struttura che deve resistere alle forze sismiche.Tuner ha scritto:.........
Piuttosto, sarebbe il caso di sistemare (prima degli eventi) le costruzioni che anti sismiche non sono, come ad esempio la stragrande maggioranza dei capannoni industriali (anche recenti), che nei nodi fra i pilastri non hanno nessun tipo di vincolo.
Sarebbero tra l'altro, lavori non paticolarmente complessi (flange e barre) in grado di muovere l'economia e spingere alla ripresa economica, risollevando il settore trainante per l'Italia.
Flange e barre (?) [forse ti riferisci ad elementi verticali HE ed elementi orizzontali IPE, in acciaio] si possono aggiungere facilmente alle strutture preesistenti se queste stesse sono in acciaio. Purtroppo molti capannoni possiedono strutture in calcestruzzo armato e cls precompresso gettate in opera o prefabbricate. In questo caso è più difficile intervenire e comunque molto più costoso. Spesso è meglio abbattere e ricostruire.
Senza entrare nel dettaglio, non è soltanto una questione di nodi. Nella progettazione ed esecuzione di strutture non antisismiche si procede ad analizzare soltanto i carichi verticali propri ed indotti sul complesso strutturale. In definitiva si opera con vettori verticali con la "punta" orientata verso il basso (pesi). Poi si analizza come questi pesi devono scaricarsi sul terreno e si sceglie il tipo di fondazione.
Nel caso di strutture antisismiche, oltre ad analizzare quanto detto prima, si procede a determinare a quali sollecitazioni sono sottoposte le strutture per effetto del sisma (ondulatorio e/o sussultorio) trasmesse dal terreno tramite le fondazioni (che in questo caso diventano elementi bidirezionali di trasmissione delle forze, cioè dalla struttura al terreno e dal terreno alla struttura). In generale si ottengono "vettori" comunque orientati (non più solo verticali) per i quali il progettista deve provvedere al corretto dimensionamento sia delle travi che dei pilastri con particolare cura dei nodi. In generale la risultante di tutte le sollecitazioni trasmesse per effetto sismico sul baricentro delle strutture induce sulle stesse un "momento torcente" che, se non contrastato, diviene la causa principale dei crolli.
Facciamo l'esempio banale dello stuzzicadenti. Se lo tieni e lo stringi fra due dita lungo il suo asse è più probabile che ti faccia male tu piuttosto che si spezzi lui. Se invece gli applichi una forza minuscola ortogonale al suo asse lo stuzzicadenti si spezzerà e le tue dita saranno salve.
Buon proseguimento.