Terremoto, scossa di magnitudo 6.0 Epicentro a 36 km a nord di Bologna

Ragazzi vi ricordo che questo 3d riguarda il terremoto dell'Emilia , non mi piace l'andazzo che sta prendendo questa discussione , per favore il razzismo ( perchè questo esce da alcune frasi degli ultimi post ) e la politica lasciateli fuori da questo 3d ( meglio se da tutto il Forum ) .:eusa_naughty: :eusa_naughty: :eusa_naughty: :eusa_naughty:
 
stefio ha scritto:
Ragazzi vi ricordo che questo 3d riguarda il terremoto dell'Emilia , non mi piace l'andazzo che sta prendendo questa discussione , per favore il razzismo ( perchè questo esce da alcune frasi degli ultimi post ) e la politica lasciateli fuori da questo 3d ( meglio se da tutto il Forum ) .:eusa_naughty: :eusa_naughty: :eusa_naughty: :eusa_naughty:
quoto.
 
parliamo del terremoto d'accordo...ma il razzismo lo rispedisco al mittente...mi spiace ma non è tollerabile fare un commento su determinate propensioni di certe popolazioni di fronte a questi eventi e sentirsi dare subito del razzista...
 
Vedo che mi avete parzialmente travisato.... concentrandovi sull'aspetto geografico.
Quoto il post di Bluelake non perchè sia d'accordo o in disaccordo con lui, ma perchè mi permette di precisare, senza troppi giri di parole, ciò che volevo dire.
La geografia locale o l'origine geografica di una persona non ne influenzano affatto l'intraprendenza.
L'intraprendenza si manifesta se le opportunità ed il contesto lo permettono, ovvero si tratta di fattori legati al momento storico, agli esempi che si hanno davanti, alle risorse finanziarie disponibili, l'ubicazione non c'entra assolutamente.

Per quanto si possa essere abituati a pensare in un certo modo dell'Emilia o del Nord, oggi, le condizioni generali sono quanto mai negative per consentire ai singoli di manifestare e mettere in pratica la loro intraprendenza, anche li.
Mancano le risorse personali, inoltre, storicamente, finanziatori e banche italiane (al contrario di quelle anglosassoni) non anticipano i capitali per i progetti imprenditoriali in base ad una valutazione della qualità del progetto ed all'idea in sè, ma solo per le fideiussioni che si possono offrire. (diconsi garanzie)
Dall'inizio della crisi finanziaria, è proprio il comparto della piccola e media impresa quello che si è visto tagliato i finanziamenti, perchè con i vari "Basilea" la fiducia accordata dipende dalla valutazione dell'azienda, che a a sua volta è strettamente legata alle sue capitalizzazioni, ma queste (i capitali propri, specie all'inizio) sono ad appannaggio di pochissimi soggetti privati e delle multinazionali, che qui non ci vogliono stare, trovando più remunerativo investire laddove le tasse sono minime, i salari bassi e le regole non sono stringenti.
Senza una valutazione di rischio basso non si finanzia più nessuno, ma qualunque attività da intraprendere ha inerentemente un rischio alto, quindi necessita di garanzie impossibili a fornire.

Pertanto, ripeto, non aspettatevi miracoli, perchè anche i più intraprendenti non si troveranno in un contesto favorevole, che non dipende dala geografia ma dalle opportunità fornite dal contesto generale.
Anche in Emilia, fatto salvo il comparto alimentare che ha contenuto le perdite, il tutto resto della piccola e media impresa era già in grave difficoltà.
Per quanto riguarda la ricostruzione privata, se il governo non "sgancia" o non si rende garante, è pura utopia che le banche concederanno mutui per la ricostruzione derogando dal modus operandi che attuano (ormai) dalla dine del 2008.

...il senso era questo.


Bluelake ha scritto:
possiamo anche dirlo chiaramente: se la mafia nel mezzogiorno d'Italia fosse stata stroncata già dal 1860 (nel 1859 Sidney Sonnino scrisse un articolo per "La Nazione" di Firenze descrivendo il funzionamento della mafia siciliana, per dire...) anziché usarla nel corso degli anni per consolidare il potere del regnante di turno adesso non ci troveremmo a fare certi discorsi, e tutta l'Italia vivrebbe molto meglio. Oggi se vuoi aprire una ditta a Bologna la apri, e se sei bravo lavori e guadagni. Se vuoi aprirla nel sud devi pagare il pizzo o cercare l'appoggio del potente di zona per poterla aprire e poter lavorare.
 
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e tac ecco che arriva a ruota l'ennesima accisa per i disastri...che puntualmente non arriverà neanche nella regione dei disastri.

come al solito ci piace pagare le cose due volte e a volte tre...
 
Tuner ha scritto:
agli esempi che si hanno davanti

su questa frase sono d'accordo. ;)
(comunque io - e forse altri-
parlavo anche del periodo PRE-crisi attuale ;) )
se potessi usare la parola tecnica che avevo anticipato senza scriverla, forse il discorso sarebbe più chiaro, comunque ok, parliamo del terremoto e non del modo in cui si affronterà la ricostruzione.

il bilancio sembra essersi stabilizzato a 17 morti :(
e, se posso permettermi, forse questo è dovuto alla bassa densità di popolazione in quelle parti della pianura altrimenti il bilancio sarebbe stato più elevato.
curioso (ma neanche tanto) che edifici MODERNI siano risultati i più fragili!
ma non mi meraviglio perché ebbi occasione di vedere la differenza di resistenza tra un muretto a secco (di quelli che definirei siti archeologici, ma anche nelle semplici campagne a terrazzamenti) e un muro in cemento armato...sgretolato.
 
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Burchio ha scritto:
e tac ecco che arriva a ruota l'ennesima accisa per i disastri...che puntualmente non arriverà neanche nella regione dei disastri.

come al solito ci piace pagare le cose due volte e a volte tre...

Ti riferisci all'aumento di 2 cent della benzina?:eusa_think:
No perchè Montebello:D pare voglia bloccare l'aumento IVA del prox ottobre........toh strano vero?:eusa_think:
 
sopron ha scritto:
forse questo è dovuto alla bassa densità di popolazione in quelle parti della pianura altrimenti il bilancio sarebbe stato più elevato.

Bassa densità???? Ma ci sei mai stato? E' evidente che non sai di cosa parli, non sarà certo come Roma centro, ma nella pianura padana non c'è zona che non sia abitata. L'Aquila fà se non erro 72000 abitanti, Carpi da sola oltre 70000, Mirandola 24500, Finale Emilia 16000, Bondeno 15000, San Felice sul Panaro 11000, Reggiolo 10000, e sono solo alcuni.
 
sopron ha scritto:
su questa frase sono d'accordo. ;)
(comunque io - e forse altri-
parlavo anche del periodo PRE-crisi attuale ;) )
se potessi usare la parola tecnica che avevo anticipato senza scriverla, forse il discorso sarebbe più chiaro, comunque ok, parliamo del terremoto e non del modo in cui si affronterà la ricostruzione.

il bilancio sembra essersi stabilizzato a 17 morti :(
e, se posso permettermi, forse questo è dovuto alla bassa densità di popolazione in quelle parti della pianura altrimenti il bilancio sarebbe stato più elevato.
curioso (ma neanche tanto) che edifici MODERNI siano risultati i più fragili!
ma non mi meraviglio perché ebbi occasione di vedere la differenza di resistenza tra un muretto a secco (di quelli che definirei siti archeologici, ma anche nelle semplici campagne a terrazzamenti) e un muro in cemento armato...sgretolato.

Mah... sulla densità non direi... anzi! possono trarre in inganno le vaste aree contadine del'emilia-romagna ma in fatto di densità non sono certo poi cosi basse le zone abitate. Anzi proprio il fatto che ci sia cosi tanto terreno agricolo impone una maggiore densità delle aree abitate.

pr quel che riguarda muri e muretti... beh, moltissimi degli edifici anche moderni ha retto... ma sicuramente se fatte male le costruzioni con certi materiali risultano persino meno elastiche e peggio capaci di assorbire un terremoto.
 
bassa densità intendevo: paeselli, pianura, paesello, campagna, fabbrica, paesello, campagna... (quella campagna della faglia apertasi in cui è sceso l'uomo) non grandi città ecco. questo intendevo, non ho detto che è il Sahara! anche Bologna non ha riportato gravi danni, per quello che so, su questo potrei sbagliare, in ogni caso non era la più colpita stando ai notiziari, non sono certo sceso per controllare la veridicità dei notiziari!
;) almeno io vedevo campagna paesello campagna campagna paesello al punto che mi perdevo non avendo punti di riferimento, ma ero anni fa, forse l'urbanistica è cambiata , non so.
 
emu, ora le case si costruiscono in una settimana, a quel che vedo:
una scatola con quattro pareti (prefabbricata) con un coperchio sopra (tetto), vedo spuntare case come funghi,a volte non riconosco il mio circondario, giuro, tanta è la velocità con cui realizzano le case: dalla taverna sotterranea alla grondaia in rame...mahh
certo i nostri vecchi costruivano muri spessi un metro (e si portavano da soli le pietre dalle cave, anzi...si creavano la "loro" cava), ma i tempi cambiano...
 
sopron ha scritto:
certo i nostri vecchi costruivano muri spessi un metro (e si portavano da soli le pietre dalle cave, anzi...si creavano la "loro" cava), ma i tempi cambiano...
Vero, anche in Emilia, dove era assolutamente maggioritario, se non totale, il mattone, a volte arando in prossimità di vecchie case o dove c'erano vecchie case, salta fuori una terra rossa, cotta, che si chiama appunto concotto, che indica che lì era stata impiantata una fornace temporanea, apposta per cuocere i mattoni necessari a quelle costruzioni...
 
mi scuso se nella fretta, cattiva consigliera, ho scritto un metro, volevo dire mezzo metro ;)
ma i muratori erano spesso e volentieri anche valentissimi scalpellini (direi artisti) e il loro muro maestro era rigorosamente a secco (per risparmiare sul calcestruzzo)...ma sapevano come accostare le varie pietre e quali piccole pietre usare per il cuneo...insomma avevano un rapporto direi quasi umano con le pietre e se le accarezzavano...certo la casa era pronta quando era pronta, senza scadenze e senza contratti. ;)
PS: ovviamente nel taglio del blocco nella cava (buchetto nella pietra a suon di punta e martello > punciotto > e colpo secco con martello di 11 chili e zac!) RISPETTAVANO le venature (come i boscaioli-falegnami rispettavano le venature del legno)...mentre oggi si usano macchinari per tagliare i corsi di pietra (anche il porfido come pavimentazione) INCURANTI nell'anatomia della pietra...
PPSS: non vorrei approfittare della vostra pazienza, ma permettetemi una confidenza:
siccome sono curioso, a volte - se l'occasione lo consente ed anche se sono ignorantissimo in materia- osservo come lavorano gli operai specializzati, quelli delle grandi ditte, in presenza del direttore dei lavori e dell'architetto e non mi capacito della frequenza con cui fanno e disfano!!!
professionisti, sistemi di misurazionie più precisi della stasa (stanga in alluminio) e della bolla dei nostri vecchi...e quasi puntualmente demoliscono ed a volte lo rifanno identico senza spostarsi neppure di due centimentri, a volte -a lavori ultimati con la supervisione di architetti - si ricordano di dover praticare i fori nel muro per il deflusso delle acque....a volte non lo fanno proprio e via con spandimenti di acqua dopo una pioggerella!! e richiama di nuovo la ditta...
forse ho capito perché ci si rivolge agli operai serbi o croati (al di là del costo inferiore) perché li vedo un tantino più abili ecco...questa è solo la mia opinione...penso che i vecchi siano passati a miglior vita mentre i giovani non hanno ereditato quella maestria e => quella PRUDENZA nell'allestire i cantieri in sicurezza, nonostante oggi esistano scuole edili o corsi professionali...non arrabbiatevi per questa mia osservazione ;)
non parlo della disonestà da denuncia quando "contraffanno" la malta, adulterandola, per risparmiare...o quando basta una grandinata di traverso sulla facciata della casa per bucherellarla, mentre intonaci di quaranta anni fa rimangono indenni...prima di realizzare manufatti antisismici giapponesi proviamo a costruire "alla vecchia maniera" e in modo onesto e qualche miglioramento già lo noteremo. scusate ancora :)
 
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Beh oddio non siamo proprio la Germania per fortuna, dove ormai esiste solo il prefabbricato... però sicuramente il prefabbricato ha un posto. Non credo che sia quello il problema, però. Un prefabbricato puo essere perfettamente antisismico, anche piu di un muro di 1 metro di spessore. Tutto dipende dai materiali e dalla costruzione.

Le nozioni per costruire case antisismiche esistono ed in parte già sono implementate (le case di oggi sono sicuramente piu stabili e resistenti di quelle di 20 o 30 anni fa). occorre che si faccia un po di piu dal fronte della manutenzione e aggiornamento del vecchio (ma sopratutto dell'antico).
 
vabbe... non parlo delle case-scatolone di Marzahn, Hellersdorf, Höhenschönhausen, Pankow a Berlino...questo no, qui ti metti a piangere.
ma guarda a Monaco come costruiscono! per non parlare della città fiera e la metropolitana e come si preoccupano di non creare inquinamento acustico durante i lavori. Io scalpito per vedere la costruzione della nuova stazione a 40 metri di profondità, appartenente al futuro secondo Stammstrecke.
 
Burchio ha scritto:
e tac ecco che arriva a ruota l'ennesima accisa per i disastri...che puntualmente non arriverà neanche nella regione dei disastri.

come al solito ci piace pagare le cose due volte e a volte tre...

Sì, vuoi sapere che cosa noi italiani finanziamo ogni volta che andiamo a fare benzina?

# 1,90 lire per la guerra di Abissinia del 1935;
# 14 lire per la crisi di Suez del 1956;
# 10 lire per il disastro del Vajont del 1963;
# 10 lire per l'alluvione di Firenze del 1966;
# 10 lire per il terremoto del Belice del 1968;
# 99 lire per il terremoto del Friuli del 1976;
# 75 lire per il terremoto dell'Irpinia del 1980;
# 205 lire per la missione in Libano del 1983;
# 22 lire per la missione in Bosnia del 1996;
# 0,020 euro per rinnovo contratto autoferrotranviari 2004

Il tutto per un totale di 486 lire, cioè 0,25 euro!
Il buon senso vorrebbe che al cessare della causa che determina una tassa, dovrebbe cessare la tassa stessa. In Italia invece non è così. Anzi, su queste accise che in sostanza sono tasse, viene applicata anche l’IVA, cioè una tassa sulla tassa!

Sai cosa ti dico? Io questi 0.25 euro complessivi li darei volentieri al sisma dell'Emilia ogni volta che faccio benzina, perchè so che servono all'emergenza attuale, gliene darei anche il doppio. Ma finanziare la guerra abissina non ne vedo l'utilità immediata diciamo. Non voglio nemmeno sapere dove vanno. Intanto ci aumentano l'accisa a ogni tragedia. Non sarebbe meglio sostituire le accise non più attuali con quelle attuali?
 
ed ecco, puntuali come le tasse, gli sciacalli:



Emilia: voi ricca regione delle cooperative rosse, avete dato davvero quello che potevate dare ai poveri o avete pensato solo per voi? Regione della promiscuità e del comunismo, avete davvero ringraziato Dio per tutta la fertilità che vi è stata gratuitamente donata?
 
No quelli non li definirei sciacalli. Li definirei proprio schizzati di testa. Non è nuovo quel sito a quei deliri religiosi. Ma ho il sospetto (spero almeno) che quelle idee vengano pensate e scritte solo per provocare e avere contatti sul sito e che non ne siano convinti. Almeno quello.
 
Scusate, qual'è la velocità di propagazione delle onde sismiche. Ieri per esempio c'è stata una scossa alle ore 9.00...dopo quanti secondi per esempio la scossa è stata avvertita a Torino.
Chiedo perché ieri pochi minuti primi della scossa stavo facendo zapping fermandomi su una TV locale di Bergamo o Brescia (Super TV), quando ad un certo punto il conduttore del programma – che andava in diretta – si guarda attorno con aria stupita per poi abbandonare lo studio. In quel momento la telecamera continuava a riprendere lo studio, con delle tende che oscillavano vistosamente, come fossero mosse dal vento. In quel momento esatto ho sentito tintinnare alcuni campanelli che tengo appesi alla finestra (lo stesso accadde la notte del 20 maggio), per cui ho in intuito che poteva essere successo qualcosa.
Va detto che la scossa non la ho sentita, come non ho avvertito quella della notte del 20. Allora fui svegliato alle 4 dal tintinno, e pensando di aver lasciato la finestra aperta, mi sono alzato mezzo addormentato per andare a chiuderla. Qui mi accorgo che era chiusa e nonostante tutto il tintinnio continuava. Nel restare immobile per capire cosa stesse accedendo, ho sentito come un leggerissimo alito d'aria.
 
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