The Event, serie NBC in partenza negli USA dal 20 settembre e dal 21 in Italia (su JOI), andrà in onda ogni martedì con due episodi, uno - quello appena trasmesso in America - in originale con i sottotitoli, l'altro - lo stesso trasmesso la settimana precedente con l'audio inglese - doppiato in italiano, come ha spiegato Gianpaolo Parenti, channel manager di Joi. La nuova serie ha tutte le carte in regola per sottoporsi al trattamento: è una serie costellata di misteri da risolvere, misteri che senz'altro lo spettatore preferisce scoprire da solo senza farsi rovinare la sorpresa dagli amici di Facebook che pubblicano commenti dettagliati in tempo reale.
Sedotti dalla curiosità, abbiamo partecipato all'anteprima dell'episodio pilota, naturalmente dalla trama top secret, offerta da JOI. La linea editoriale del canale a pagamento del digitale terrestre predilige sin dall'inizio l'anticipazione delle serie più attese, come la quarta stagione di Dr House: Medical Division e la prima di The Mentalist, che hanno aperto le due stagioni televisive precedenti, mentre quest'anno tocca a The Event l'attestato di serie ammiraglia del canale. Alla proiezione è stata presentata una versione del pilota quasi definitiva, dopo che una versione piuttosto diversa era già stata mostrata ai distributori, e in televisione ne passerà una lievemente differente. Lisa Vidal in una scena del pilot di The Event Lo steso Parenti ci informa che i flashback di cui è costituito il pilota sottoposto a Mediaset erano più fitti e complicati, mentre il montaggio che vedrà la luce martedì 21 su JOI si discosterà molto poco da quella presentato alla stampa.
Nel frattempo noi ci siamo fatti un'idea della puntata pilota, che promette di prendere le distanze dai lunghissimi tempi di risoluzione degli misteri propinati da Lost: i produttori dello show non intendono lasciare a languire lo spettatore per anni in attesa di risposte, e la serie stessa è strutturata per enigmi che saranno risolti in tempi brevi prima di dare vita a nuovi quesiti. Parenti sottolinea che "The Event non è Lost, fornirà spiegazioni esaustive ai punti di domanda" e che sono già state scritte tre stagioni: ognuna sarà "per certi versi auto-conclusiva, e tutti i nodi verranno al pettine nella seconda stagione prima della creazione di nuovi". E chiosa: "in The Event si gioca sull'enigma, più che sul mistero: risolto uno, si passa al successivo, come nei videogames".
L'impressione generata dalla visione di The Event è influenzata da quattro fattori: la scelta del cast, la qualità del plot, il ritmo e l'evocazione di altre serie. In relazione al cast, non possiamo non apprezzare la presenza di veterani della televisione altamente competenti con Zeljko Ivanek di Damages (è l'omertoso Sterling) e Laura Innes di E.R. - Medici in prima linea (è la misteriosa Sophia), nonché di Blair Underwood nei panni del Presidente degli Stati Uniti di origini cubane (!) e dallo spirito battagliero Martinez. Lisa Vidal e Blair Underwood in una scena del pilot di The Event In The Event ritroviamo anche lo scontroso Luke di Gilmore Girls (ops, volevamo dire di Una mamma per amica), Scott Patterson, in versione padre di famiglia preoccupato, mentre Gonzalo Menendez (era Clavo Cruz, figlio criminale di papà ripudiato che dava filo da torcere a Horatio in CSI Miami) è un poliziotto in una scomoda situazione. A convincere meno sono gli attori più giovani del cast, a partire dal protagonista Jason Ritter - il figlio di John Ritter ha il ruolo principale di Sean ma non brilla per carisma - e dalla bionda Sarah Roemer - la fidanzata di Sean, Leila. Vedremo se ci smentiranno nel corso della serie, per ora ci limitiamo ad ammettere che The Event è una serie plot driver e non character driver, per cui l'eccellenza del cast è leggermene più trascurabile. Lo show è costruito su una serie di flashback che ricostruiscono la storia incastonando i vari tasselli di una trama che si preannuncia complessa e densa di intrighi, con un incipit che cerca di presentare tutti i giocatori in ballo fin dall'inizio.
Come inizia? Un ragazzo che dopo anni di fidanzamento decide di proporre il matrimonio alla figlia di un pilota di linea, non trova più la partner, scomparsa senza lasciare traccia, mentre un presidente dei USA combattivo scopre omertà e segreti tra i suoi collaboratori più stretti, ma ne nasconde altrettanti. I destini di tutti i personaggi sono intrecciati secondo schemi più o meno complessi; altrettanto criptica si preannuncia la cospirazione che si profila all'orizzonte e che si prospetta foriera di accadimenti impensabili. Davvero impensabili, tanto che il finale di questo prima puntata coglie completamente alla sprovvista. Purtroppo, l'episodio pilota di The Event, concepito per far salire l'adrenalina, non brilla per ritmo, e nonostante i fatti a cui assistiamo lo esigano, la regia non riesce a conferire all'insieme la tensione auspicata. Altro problema, come tutte le serie costruite a suon di indagini di marketing, la prima puntata è talmente derivativa che sembra di fare zapping e incorrere via via in 24, Dexter, Lost, FlashForward, X-Files e Baywatch (e altro ancora, ma suggerirvelo rovinerebbe la sorpresa). È tuttavia un po' presto per sentenziare sulla serie, e JOI presenta ai telespettatori internettari una novità: su
http://theevent.mediasetpremium.mediaset.it/ sarà disponibile il link per seguire il video commento di Diego Cajelli, il quale fornirà le sue impressioni a caldo dopo la messa in onda di ogni puntata. Anche gli spettatori potranno dire la loro nel forum dedicato, e scambiarsi giudizi su The Event, serie su cui grava il peso di abituare il pubblico italiano alle programmazione in contemporanea mondiale dei telefilm in originale sottotitolato. Una bella responsabilità!
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