Del territorio non importa un fico secco a nessuno, quel che importa, è la copertura rispetto alla popolazione. Arrivati a coperture soddisfacenti, diciamo oltre il 90%-95%, il restante 5% della popolazione può anche stare al buio e nel frattempo doversi rassegnare ad avere molta pazienza.
Alla fine degli degli anni 70, dopo un quarto di secolo dall'inizio delle trasmissioni regolari TV in Italia, c'erano ancora zone (in prevalenza montane) dove la ricezione della TV era mediocre se non addirittura impossibile, aree che furono coperte prima dalle emittenti private che dalla RAI (sorvoliamo sulla qualità dei ponti delle TV "libere" che erano alimentati da altri segnali in banda, cioè in modulazione d'ampiezza).
Aver consentito a SKY di imporre HW e stabilire regole ai concorrenti ha ucciso il mercato dei decoders CI ma soprattutto imporrebbe a TIVU' di fornire gratis*: decoder, card e perfino installazione dell'impianto.
Anche uno sprovveduto, capisce che questa operazione di civiltà e libero mercato avrebbe costi eccessivi rispetto al ritorno economico di chi la mettesse in atto.
Per coprire il 3-5% della popolazione via SAT si darebbe anche al restante 95-97% degli italiani la stessa opportunità, con il risultato che gli impianti terrestri del DTT sarebbero un (costoso) doppione che poteva essere evitato in partenza.
...ma non basta, se molti cittadini hanno la capacità o la potenzialità di accesso al satellite, di fatto si riapre il mercato satellitare, ora "buono" solo per gli abbonati SKY.
Peccato (o per fortuna) l'accesso al satellite, cioè il noleggio dei TP, non è sotto controllo dello Stato, ovvero delle lobbies, ma di una società privata che affitta lo spazio sul satellite.
...cosa davvero terribile, per qualcuno dei nostri "monopolisti", che dall'oggi al domani, un concessionario che inizi a trasmettere dal satellite copra praticamente tutto il territorio della Nazione. Se ci sono impianti sat nelle case, decoders "liberi" e quindi audience, a qualche imprenditore potrebbe venir voglia di far concorrenza sia alle generaliste storiche che ai venditori di PAY TV. Se fosse poi bravo, imprenditorialmente parlando sarebbe suffciente, potrebbe dare molto fastidio a chi c'è già. Un conto è mettersi in gioco senza dover necessariamente pagare per comprare frequenze (che poi magari sono anche scadenti, postazioni incluse, vedasi RAI in DTT), senza dover ingraziarsi i politici (€€€) impegnadosi da una parte o dall'altra per ottenere "favori" e privilegi, dover entrare direttamente in politica per non essere "cancellato".
...pertanto, siccome non farebbe comodo a nessuno di quelli che hanno investito denaro e risorse, nè a SKY ma neppure a "quelli" del DTT, (e la RAI è sempre il solito carrozzone sotto tutela dove pochi si fanno il "ma**o" e molti imboscati fanno i parassiti, o peggio, dei danni), ritengo sarà più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che il progetto TIVU' veda la luce nella realtà.