Tivù si presenta: la FreeView e FreeSat italiane [19/06/09]

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Sono polemiche intuili e forzate queste qui. Quale azienda è che sbandiera ora i progetti che ha in programma di attivare fra diversi anni? E comunque ritengo che questo volersi concentrare per forza sulla polemica della pay tv oscuri in qualche modo l' aspetto fondamentale di Tivù sat: cioè che porterà la tv digitale dovunque e per tutti i cittadini, questo è l' unico dato certo epr ora e su questo dovremmo concentrar elenostre vautaizoni. Il resto sono solo speculazioni atte a suscitare clamore e ad alimentare le solite chiacchiere polemiche tipiche della stampa italiana e non solo.
 
Gpp ha scritto:
Il resto sono solo speculazioni atte a suscitare clamore e ad alimentare le solite chiacchiere polemiche tipiche della stampa italiana e non solo.
Perdonami, ma dire che AFDigitale fa chiacchiere polemiche è per lo meno riduttivo ;)

AFDigitale è un rivista che in passato si è vista togliere fruttuosi contratti pubblicitari solo perché aveva "osato" criticare note marche di prodotti di elettronica. La rivista non si è mai sottratta nel dichiarare cosa non andava nel mondo dell'elettronica di consumo italiana anche a rischio di perdere fior di quattrini e, soprattutto, non lo ha mai fatto con superficialità ma grazie alla profonda conoscenza del settore, a differenza di quanto è avvenuto per alcuni articoli apparsi su quotidiani nazionali e scritti da giornalisti senza competenza.

Chi abitualmente legge AFDigitale sa che da molti anni gli editoriali di Giardina fotografano in modo preciso la situazione italiana e le eventuali previsioni fatte raramente sono state smentite nel tempo.

Ad ogni modo, se non si vuole che l'aspetto pay-tv possa oscurare gli innegabili pregi del progetto Tivù Sat, basta fin da oggi dichiarare esplicitamente che ci sarà sia tv in chiaro che a pagamento e nessuno potrà più parlare di complotti e quant'altro ;)

Più chiarezza oggi = più vantaggi domani per noi utenti :D
 
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Certo Blino, non voglio criticare in assoluto quella rivista che peraltro non ho mai letto, quindi non mi permetto di esprimere un giudizio assoluto. Le mie valutazioni si basano su quell' articolo, che ho valutato alla stregua dei tanti articoli letti dai toni più o meno simili (anche se questo è tecnicamente più preciso della solita stampa), ma non sull' intera testata, questo va detto e reso ben chiaro.

Detto questo ripeto che a mio parere, dato che si tratta di strategie di un' azienda privata,non si può ssolutamente pretendere che venga detto chiaramente che la piattaforma ospiterà la pay tv! È assurdo pensare che venga Mediaset, Arplus o chi altro a dirci chiaramente "metteremo la pay tv sul satellite"! Piuttosto io sono del parere che, almeno per adesso, si debba accogliere la piattaforma sottolineando l' enorme aspetto sociale e democratico di portare la tv digitale dovunque, per le altre valutazioni ci sarà tempo solo quando si avranno dati certi e non ipotesi più o meno probabili.

Anche perché è vero che non è stato detto che ci sarà la pay tv, ma nessuno ha detto chiaramente che non ci sarà mai, quindi è chiaro che è una piattaforma aperta a tutte le ipotesi, com'è giusto che sia quando si tratta di piattaforme dalle enormi potenziaità.

P.s. Voglio sottolineare pure che l' accurata disquisizione fatta in quell' articolo paventa scenari con pay tv multicanale, moto più ampia che sul DTT. Ora mi chiedo: si è posto il dubbio, il redattore, se ci sono o meno i trasponder disponibili su Hotbird per aprire questi canali? Perché vero è che il satellite è molto "capiente" sotto questo aspetto, ma non è infinito!
 
Gpp ha scritto:
Detto questo ripeto che a mio parere, dato che si tratta di strategie di un' azienda privata,non si può ssolutamente pretendere che venga detto chiaramente che la piattaforma ospiterà la pay tv! È assurdo pensare che venga Mediaset, Arplus o chi altro a dirci chiaramente "metteremo la pay tv sul satellite"!
Infatti quello che sottolinea Giardina non è che i privati devono dire cosa faranno in futuro in casa propria (ci mancherebbe altro...), ma piuttosto che il consorzio Tivu dichiari esplicitamente se già oggi è previsto o meno che in futuro potranno esserci canali a pagamento all'interno "Tivu Sat", questo perché quel progetto è finanziato anche con soldi pubblici e sarebbe il minimo sapere se è già stato previsto che le nostre tasse verranno utilizzate per finanziare anche la tv a pagamento :D

Basterebbero due righe scritte dal consorzio per chiarire la cosa:
"Si informa che chi aderisce al consorzio potrà [o non potrà] utilizzare "Tivu Sat" per trasmettere canali a pagamento" ;)
 
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Beh ma Tivù Sat è dipendendente anche sa soggetti privati e poi, come dicevo, nessuno ha detto che non ci sarà la pay tv così come non hanno detto che si sarà, semplicemente non viene esplicitato niente in proposito.

Comunque resto del parere che non vedo dove sia il problema sul fatto che non lo dicano, per il cittadino che compra il decoder per vedere i canali free non cambierà nulla, anzi se ci sarà la pay tv sarà un ulteriore servizio (un "di più") che magari renderà soddisfatto lo stesso acquirente. Per questo parlo di polemiche pretestuose e senza senso. POi ognuno è libero di pensarla come vuole, è ovvio :)

P.s. E non trovo scandaloso che si usino soldi pubblici, proprio perché, a prescidere dall' arrivo o meno della pay tv, la funzione di interesse generale (garantire la tv ovunque) resterà sempre valida e immutata, anche se si dovesero attivare canali a pagamento e già questo è sufficiente a giustificare l' uso di soldi pubblici per incentivare la distribuzione.
 
Gpp ha scritto:
Beh ma Tivù Sat è dipendendente anche sa soggetti privati e poi, come dicevo, nessuno ha detto che non ci sarà la pay tv così come non hanno detto che si sarà, semplicemente non viene esplicitato niente in proposito.
Anch'io non sono affatto contrario che si usino soldi pubblici per finanziare "Tivu Sat" anche se questa veicolerà canali a pagamento oltre a quelli in chiaro, solamente avrei sperato in una maggiore trasparenza e maggiore franchezza da parte del consorzio Tivu, proprio per evitare che tale mancanza di informazione fosse fonte di inutili polemiche ;)
 
Gpp ha scritto:
Beh ma Tivù Sat è dipendendente anche sa soggetti privati e poi, come dicevo, nessuno ha detto che non ci sarà la pay tv così come non hanno detto che si sarà, semplicemente non viene esplicitato niente in proposito.
Per quanto ne so io, all'inizio non sarà sicuramente presente.
E successivamente, boh..
 
La piattaforma Tivu Sat nasce Free ,che poi un domani venga messa anche la PPV si vedrà e si discuterà al momento,visto che in ogni caso non si cambierà decoder :)
 
blino ha scritto:
Probabilmente non hai letto l'articolo perché dice:
E' vero mi ero limitato a leggere l'inizio... come dicevo non mi piaceva il tono!
Che poi il "sugo" del discorso è lo stesso che ho fatto io, mi fa piacere... però il modo in cui lo sta dicendo non mi piace :mad:

Poi secondo me si sta facendo la stessa confusione che si fa con SKY quando si fa l'equazione SKY=SAT non vorremo mica sostituire con Tivù=SAT...

Se mai ci saranno Mediaset Premium o Dhalia sul sat non saranno in alcun modo parte di Tivù, ma esisteranno da soli.. la CAM e quindi il ricevitore sarà lo stesso, ma ovviamente si dovrà avere la card apposita diversa da quella di Tivù!

Anche se loro stessi usano il temine "piattaforma" è errato le piattaforme sono il SAT e il DTT Tivù è solo un pacchetto di canali...

fano
 
Beh certo la smart card di Tivusat in ogni caso non permetterà di vedere eventuali canali PPV ,questo penso che sia chiaro per tutti ,almeno spero :)
 
fano ha scritto:
E' vero mi ero limitato a leggere l'inizio... come dicevo non mi piaceva il tono!
Che poi il "sugo" del discorso è lo stesso che ho fatto io, mi fa piacere... però il modo in cui lo sta dicendo non mi piace :mad:

Poi secondo me si sta facendo la stessa confusione che si fa con SKY quando si fa l'equazione SKY=SAT non vorremo mica sostituire con Tivù=SAT...

Se mai ci saranno Mediaset Premium o Dhalia sul sat non saranno in alcun modo parte di Tivù, ma esisteranno da soli.. la CAM e quindi il ricevitore sarà lo stesso, ma ovviamente si dovrà avere la card apposita diversa da quella di Tivù!

Anche se loro stessi usano il temine "piattaforma" è errato le piattaforme sono il SAT e il DTT Tivù è solo un pacchetto di canali...

fano

se è una piattaforma e da quanto ricordo aver sentito non vedo perchè usare una card diversa....basta gestire i vari pacchetti delle varie tv tanto per farmi capire come i diversi pacchetti sky e poi la card decodifica senza condizioni le tv free(quando criptate per problemi di diritti)

Ora o si regolamenta la questione della pat tv..ma visto che è tutto sostanzialmente deregolamentato non vedo perchè fare tutti questi problemi se su tivù..se ci saranno o meno programmi a pagamento
 
indiscrezione telefonica di un conoscente che lavora presso una grande azienda produttrice di antenne, che mi ha riferito della partenza delle trasmissioni della piattaforma tivusat dal 1' luglio 2009.
Dal 20 Giugno canali rai e mediaset codica nagra
Qualcunaltro possiede qualche informazione più "ufficiale"?
 
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AK47 ha scritto:
secondo te mediaset ha i soldi per aggiudicarsi i diritti del calcio(perché gallery sola passerebbe inosservata a dir poco) sia per il sat che per il dtt??
evidentemente sei male informato!! mediaset aveva già acquisito i diritti anche per il satellite. se oggi sky trasmette ancora le gare, deve dire "grazie" a mediaset che gli ha voluto fare una "cortesia" (ovviamente glieli ha rivenduti a caro prezzo i diritti, mica sò scemi!).

quindi per rispondere alla tua domanda: la mia risposta è sì!!! i soldi ce li ha eccome! bisogna solo vedere se vuole entrare davvero in competizione con sky a tutto campo o no! ma se vuole ci riesce, i soldi li hanno. ad ogni modo è inutile insistere su questo punto. il futuro dirà come andrà a finire.
 
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Astrix ha scritto:
evidentemente sei male informato!! mediaset aveva già acquisito i diritti anche per il satellite. se oggi sky trasmette ancora le gare, deve dire "grazie" a mediaset che gli ha voluto fare una "cortesia" (ovviamente glieli ha rivenduti a caro prezzo i diritti, mica sò scemi!).

quindi per rispondere alla tua domanda: la mia risposta è sì!!! i soldi ce li ha eccome! bisogna solo vedere se vuole entrare davvero in competizione con sky a tutto campo o no! ma se vuole ci riesce, i soldi li hanno. ad ogni modo è inutile insistere su questo punto. il futuro dirà come andrà a finire.


evidentemente non hai letto il resto del topic.....sappiamo tutti che mediaset compro' i diritti per tutte le piattaforme ben sapendo pero' che quelli del satellite li avrebbe subito rivenduti cari e amari a SKY.
C'e' una bella differenza tra prendere i diritti per tutte le piattaforme per rivenderne parte ad un'altra emittente guadagnandoci o prenderli per offrire pacchetti a pagamento su tutte le piattaforme esistenti!
Ad ogni modo sono d'accordo e' inutile continuare la diatriba....e' una discussione sterile,ad oggi Tivùsat serve solo per i canali gratuiti tutto il resto e' aria fritta.
 
Switch off e Tivù Sat: quando conviene avere cittadini poco o male informati
La vergongnosa scienza della disinformazione

Il solito pasticcio all’italiana: tra due mesi parte (o meglio dovrebbe partire) la nuova piattaforma satellitare gratuita Tivù Sat fondata da RAI, Mediaset e La 7; ma, almeno per ora, nessuno ne sa nulla, o quasi. Ufficialmente la nuova piattaforma Tivù Sat avrà la funzione di dare copertura televisiva via satellite a quel 4% d’Italia che non riceverà il segnale digitale terrestre; ufficialmente veicolerà solo i canali gratuiti; ufficialmente non farà alcuna concorrenza a SKY; ufficialmente i ricevitori sat omologati avranno la logica mhp e il sistema di crypting applicato sarà il Nagra, guarda caso una situazione identica a quanto già accade per i canali pay su digitale terrestre.

Qui finiscono le notizie certe: nulla si sa sui criteri di distribuzione delle card (quasi sicuramente bisognerà essere in regola con il canone RAI), nulla si sa sui prezzi dei ricevitori. Ma bastano già per capire facilmente che la concorrenza a SKY verrà fatta, eccome. È evidente che oggi, per far entrare i decoder Tivù Sat nelle case, bisognerà “sdoganare” la piattaforma come se ci fossero solo valenze di utilità pubblica. Tra qualche mese si scoprirà, poi, che è possibile infilare nel ricevitore Tivù Sat anche le card di Mediaset Premium e vedere i programmi pay che ineluttabilmente arriveranno anche su questa piattaforma. Inutile, ovviamente, “confondere le acque” informando subito il mercato che l’intenzione finale è quella. Anzi, meglio ancora non comunicare troppo (di qui il silenzio che regna attorno a Tivù Sat), così non si rischia di essere al centro di eventuali polemiche dei soliti “oppositori a tutti i costi”.

La storia, anche recente, dovrebbe metterci sull’avviso: gli stessi attori solo pochi anni fa hanno formulato promesse assolutamente non mantenute, che però sono state determinanti per spingere gli italiani a dotarsi di ricevitore digitale terrestre. Mediaset, per esempio, nel 2004 aveva lanciato i propri servizi sul digitale terrestre addirittura con lo slogan “Nasce la TV del futuro: multicanale, gratuita, interattiva”; a poco più di quattro anni di distanza (siamo quindi in un futuro abbastanza prossimo), abbiamo davanti agli occhi la situazione: il numero di canali “free” è cresciuto di poco; la banda che avrebbe dovuto essere destinata, anche nei progetti governativi, ai contenuti gratuiti è stata occupata dai canali a pagamento che, malgrado le promesse, si sono materializzati e si sono moltiplicati a dismisura; quanto all’interattività, meglio tacere: il nulla, come noi avevamo largamente previsto sin da allora.
E ancora: al lancio dell’offerta a pagamento Premium, Federico Di Chio di Mediaset aveva garantito - a nostra specifica domanda – che non c’era alcuna volontà di entrare in competizione con SKY: non crediamo che la nervosa SKY di oggi sia d’accordo con questa affermazione. Sempre Mediaset ci aveva “condito” con slogan seducenti come “Paghi solo quello che vedi”; e invece, come è noto, si è passati in un paio di stagioni dal modello pay per view a quello più classico pay TV ad abbonamento; addirittura con le ultime card non è possibile acquistare la partita in pay per view se non si ha un abbonamento a Premium Gallery, in perfetto modello SKY.

Allo stesso modo, la piattaforma Tivù Sat verrà spacciata come un meritorio investimento necessario per tutelare quella piccolissima parte della popolazione che resterebbe scoperta dal terrestre. Ma la banda disponibile via satellite è molto superiore a quella, limitata e disomogenea a livello nazionale, a disposizione del digitale terrestre: ogni operatore sa che una seria strategia di pay TV passa per un numero di canali elevato e una copertura nazionale che il digitale terrestre non avrà presto, ma che Tivù Sat può avere nel giro di pochi mesi, risolvendo in un botto i limiti di crescita di Mediaset Premium. Tanto più che in alcune aree, come la Campania, in cui lo spegnimento di alcuni canali analogici dovrebbe avvenire entro il 2009, la copertura terrestre ancora oggi è pressoché inesistente. Vedremo quindi presto Tivù Sat cambiare pelle, riguardare tutta Italia (anche la parte coperta dal segnale terrestre) e integrare i servizi di pay TV già presenti sul digitale terrestre con il quale condividerà la card. Giustamente i produttori di decoder si stanno attrezzando in tal senso e già si fregano le mani.

Non è uno scandalo che il progetto sia questo: anzi, accogliamo con favore una piattaforma satellitare in competizione con SKY monopolista, una novità che non potrà fare che bene ai consumatori e ai loro diritti e risistemare almeno in parte un’anomalia di abuso di posizione dominante che dura da troppi anni. Piuttosto riteniamo indegno che questi intenti vengano nascosti nella fase di lancio, così da agganciare i sostegni allo switch off e da coinvolgere l’emittente pubblica, finanziata con il canone, in un progetto che di pubblico sembrerebbe avere poco. Saranno poi gli stessi canali RAI (Uno, Due e Tre) e Mediaset (Rete 4, Canale 5 e Italia 1) a essere usati come “gancio”, visto che quasi sicuramente, con la partenza di Tivù Sat, verranno oscurati su SKY e resi disponibili solo sulla nuova piattaforma. Questo, insieme alle promesse di un’offerta iniziale totalmente gratuita, spingerà molti utenti (anche già clienti SKY) ad acquistare il ricevitore e quindi a consolidare una base installata iniziale necessaria per poter allestire una proposta pay TV di qualsiasi tipo. Che alla base di tutto ci sia una vera e propria scienza di non informare è abbastanza chiaro. L’opinione pubblica, in questa situazione, è facile da pilotare. Informare vuol dire permettere alle persone di usare la propria intelligenza, vuol dire lasciare che i cittadini possano fare i ragionamenti che abbiamo fatto in questa pagina e vivere le “nuove proposte” con consapevolezza e il giusto livello di distacco. Senza informazione il nostro mercato resterà il più stupido d'Europa, con il mix di prodotto più basso e con la più bassa propensione all’adozione di tecnologie innovative: tutti lamentano queste “tare” italiane, ma nessun operatore fa nulla per cambiare la situazione.

E, per favore, che non ci vengano ad accusare di disfattismo o “qualunquismo digitale”: la vergogna della cattiva informazione tecnologica è agli atti e davanti agli occhi di tutti. L’ultimo esempio: è iniziato il processo di spegnimento delle frequenze analogiche, con grande informazione sul fatto che basta acquistare un decoder o prendere un nuovo TV per essere a posto con le nuove trasmissioni. Ma nessuno - sottolineiamo nessuno - ha detto quello che ai più esperti è evidente: il passaggio al digitale farà buttare via milioni di videoregistratori VHS e DVD basati su tuner solo analogico; macchine che -cosa ancora più assurda - sono liberamente in vendita ancora oggi. Informare signifi cherebbe creare malcontento e bloccare la vendita dei DVD Recorder obsoleti: non ci sono vantaggi per “lor signori” e quindi non si fa. Ma almeno non facciano finta ogni volta di muoversi per il bene della collettività: non ci caschiamo più.

Gianfranco Giardina
aflettori@leditore.it

Questi sono i furbi del teatrino!....:D
 
io dico solo una cosa... se come dicono l'obiettivo è quello di far arrivare i canali in chiaro di rai e mediaset nelle case che non raggiunte dal DTT con il SAT perchè dovrebbero togliere a chi ha già SKY e quindi non avrebbe bisogno di ulteriori decoder la possibilità di vedere i canali in chiaro???
 
fonzie ha scritto:
io dico solo una cosa... se come dicono l'obiettivo è quello di far arrivare i canali in chiaro di rai e mediaset nelle case che non raggiunte dal DTT con il SAT perchè dovrebbero togliere a chi ha già SKY e quindi non avrebbe bisogno di ulteriori decoder la possibilità di vedere i canali in chiaro???
non è colpa loro se i decoder di sky sono restrittivi:doubt:
fonzie ha scritto:
e quindi non avrebbe bisogno di ulteriori decoder la possibilità di vedere i canali in chiaro???
non ne avrebbero bisogno solo se ci fosse un altro slot
 
Sam quell' articolo è stato postato qualche pagina prima e comunque bastava mettere solo un link alla news, non copiare tutto. Capisco che per te criticare sia un mestiere ma leggi prima di scrivere.
 
agostino31 ha scritto:
non è colpa loro se i decoder di sky sono restrittivi:doubt:
non ne avrebbero bisogno solo se ci fosse un altro slot
bè direi che come già è stato fatto con il "DECODER UNICO" (vi ricordate?) basta obbligare a trasmettere in simulcrypt almeno i canali base in chiaro sul terrestre
 
Stato
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