Gpp ha scritto:
Ma infatti io tante cose dei gay non li capirò mai. Dicono che vogliono essere trattati da persone normali (quali sono tra l'altro) e poi organizzano i gay pride, hanno i locali gay, i film gay ecc. Proprio l'altro giorno leggevo di una squadra di basket composta da soli gay. Ora mi chiedo: ma è la società che li emargina o sono loro che, più o meno inconsapevolmente, si autoemarginano? Se vogliono essere trattati come normali comincino a vivere la loro sessualità come persone normali, solo così abbatteranno ogni pregiudizio.
caro Gpp, in un mondo eteronormalizzato e eteronormalizzante come questo, i gay hanno bisogno di LORO luoghi di aggregazione, per il semplice motivo che, mentre per due donne e per due uomini etero è facile "trovarsi", così non è per un gay, che se poco poco sbaglia a fare un'avance alla persona sbagliata si piglia un caz zotto in faccia! è abbastanza chiaro questo?
poi, sia ben chiaro, i locali gay non servono solo per il "rimorchio", così come il gay pride non è SOLO una carnevalata. Purtroppo le tv fanno ogni volta il gioco sporco di riprendere di manifestazioni che riguardano tante persone solo quelle che fanno comodo per continuare a inculcare un certo stereotipo.
Non capisco questo essere contro i locali gay: che fastidio ti danno? sono luoghi di aggregazione come altri, per persone che altrimenti luoghi per trovarsi non ne avrebbero. anzi, guarda che di luoghi di aggregazione gay in Italia ce ne sono ben pochi! Ci manca solo che si dica che son tanti! Se una coppia gay andasse in un normale bar, oggi, a scambiarsi effusioni come una qualunque coppia etero, quanto scommettiamo che verrebbero cacciati? Perché, in un posto, come lo chiami tu, "normale", due gay segni di affetto non se li possono scambiare, e se lo fanno, si dice che "ostentano"! Capito che bellezza? È un cane che si morde la coda! E il locale gay no, perché è un ghetto, e l'effusione in pubblico no, perché "si ostenta". Ma cosa si vuole allora? Si vuole la castrazione, si vuole che i gay debbano reprimere i loro sentimenti, e questo, cari miei, dovete togliervelo dalla testa, perché se è successo finora, non è detto che debba continuare a succedere!
I film e i documentari "a tematica" gay se possono aiutare a capire meglio il mondo LGBT sono i benvenuti. Il rischio che da luoghi di aggregazione si trasformino in "ghetti" c'è sempre, ma è un rischio che val bene correre secondo me! E poi ripeto: che fastidio danno? fanno del male a qualcuno? e se danno fastidio a qualcuno, non è che è il gay che dà fastidio in quanto tale? se è così, è chi prova fastidio che deve cercare di diventare una persona "normale".
Uso la parola tra virgolette e sorrido quando sento la parola "normali". Perché ognuno a modo suo è diverso, ognuno è sano e al tempo stesso strano a modo suo. Povero illuso chi pensa di essere "il bello, bravo e sano" e gli altri "luridi, strani e zozzoni".
Io - l'altro. L'eterno problema della paura verso chi non è come noi. Un problema che "normalmente" (per l'appunto) si dovrebbe risolvere entro l'adolescenza, e che invece certa gente si porta dietro per tutta la vita fino alla morte. Chi è diverso da noi, alto, basso, musulmano, ebreo, cattolico, gay, etero, bisessuale, trans, merita il nostro rispetto a prescindere, fino a che non fa del male agli altri. Questo, quello che parlano di "normali" dovrebbero ben ficcarselo in testa, perché chiunque oggi sente di rientrare tra i "normali", domani, per altre situazioni, potrà scoprirsi anch'egli diverso e discriminato. Anzi forse sarebbe auspicabile che questo accada, solo così forse le persone capirebbero.
quando si parla di coraggio in questa tematica dovreste pensare ad esempio a Oscar Wilde e alla sua epoca...mica a Tiziano Ferro e a qualche fan delusa....
della fan delusa di Tiziano Ferro non mi può fregare di meno. Ma se pensi che i tempi di oggi siano solo rose e fiori sbagli di grosso. Perché evidentemente, suppongo che, informandoti dalle "solite" fonti di informazione, stampa e tv, tu non sia venuto a conoscenza degli episodi di omofobia crescenti che sono avvenuti e avvengono IN ITALIA e nel mondo, negli ultimi anni. Segno che di strada, uh se ce n'è da fare!