In Rilievo Tralicci, sistemi radianti e trasmettitori: funzionamento di un ripetitore...

Da transmodulatore a transposer a spesa zero

L'apparato in oggetto è un trasmettitore della Screen Service con ricevitore sat DVBS1 del 2005, veniva impiegato per la diffusione del MUX MB1 telecom nelle aree pre-switch off, che operava alla frequenza di 11.475Ghz con FEC 17.454 (se non ricordo male), ma ahimè quest'anno è andato in quiescenza a causa dell'utilizzo di apparati più performanti operanti in modalità DVBS2 in modalità multistream .

La frequenza intermedia in uscita dal ricevitore sat è la stessa identica di quella in uscita dal tuner di un normale decoder terrestre, idem anche come livello, ovvero -40 dbm a 36Mhz .
Ma perché non provare a prelevare con apposito cavetto l'I.F. e collegarla sull'ingresso dell'up-converter?.... mi chiedo io?... e perché no.

E vai.... il gioco è fatto ;) .... spendendo zero, la macchina torna a funzionare!!!



Particolare del prelievo I.F.



Ovviamente non si tratta più di un transmodulatore da satellite, ma di un transposer in banda terrestre, l'unica raccomandazione è quella di utilizzare un decoder senza auto spegnimento e che in caso di blackout si ripristini automaticamente sul canale impostato (ovvero il MUX da ripetere) .

La politica di molti operatori è stata quella di alienare questi apparati che giacciono in disuso ed hanno ormai il destino segnato, e pensare che sono macchine omologate con tanto di filtri sia in I.F. che in uscita, dove staziona un bellissimo filtro passacanale e notch della Com-Tech, insomma un vero e proprio peccato, e pensare che alcuni comuni hanno fatto i salti mortali per l'adeguamento al DTT di quei piccoli ripetitori locali nei quali operavano apparati non compatibili con la nuova tecnologia.

Si consideri questi giochetti una sorta di esperimento a carattere didattico, ma sono convinto che la cosa può suscitare la fantasia di alcuni addetti ai lavori, specialmente se si considera che una scheda di un up-converter o peggio ancora di un ricevitore sat DVBS2 costa diversi bigliettoni.
 
@cbtotano

L'oscillatore della conversione del ricevitore non ha i requisiti di stabilità per una ripetizione del segnale (quindi rumore di fase introdotto dallo stesso, rendendo uno scarso MER in trasmissione), inoltre si dovrebbe utilizzare il tutto con un canale di ricezione diverso da quello di trasmissione. Quindi tutti gli operatori in SFN esclusi.
La IF del modulatore è 0 dBm, e con quella del tuner terrestre non credo che riusciresti a portarlo in potenza piena. Casomai, anzichè la IF, preleva l'ASI e sfrutta il suo modulatore con tutta la sua stabilità ed agganciabile ad un GPS esterno. ;)
 
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mosquito ha scritto:
L'oscillatore della conversione del ricevitore non ha i requisiti di stabilità per una ripetizione del segnale (quindi rumore di fase introdotto dallo stesso, rendendo uno scarso MER in trasmissione), inoltre si dovrebbe utilizzare il tutto con un canale di ricezione diverso da quello di trasmissione. Quindi tutti gli operatori in SFN esclusi. ;)

Se l'oscillatore del decoder non avesse i requisiti in tremini di stabilità di fase, non funzionerebbe nemmeno come semplice decoder.
Sulla foto non si vede bene ma lo strumento misura un MER di 28db, inoltre è ovvio che l'apparato non può essere sincronizzato con una rete in SFN, ma con opportuno isolamento tra l'antenna trasmittente e quella ricevente lo si può impiegare come gap filler perchè no, ovviamente previa ritaratura dell'oscillatore locale e filtri.
 
cbtotano ha scritto:
Se l'oscillatore del decoder non avesse i requisiti in tremini di stabilità di fase, non funzionerebbe nemmeno come semplice decoder.

Infatti dal decoder difficilmente otterrai MER di 37 dB a causa della rumorosità dell'oscillatore locale.

cbtotano ha scritto:
Sulla foto non si vede bene ma lo strumento misura un MER di 28db, inoltre è ovvio che l'apparato non può essere sincronizzato con una rete in SFN, ma con opportuno isolamento tra l'antenna trasmittente e quella ricevente lo si può impiegare come gap filler perchè no, ovviamente previa ritaratura dell'oscillatore locale e filtri.

I MER in trasmissione vanno solitamente dai 35 ai 43 dB. Una trasmissione con 28 dB di MER, non è accettata neanche dal broadcaster più scadente.
Il GAP filller prevede la ricezione dello stesso canale di trasmissione, e l'uscita deve essere con un MER di almeno 40 dB, in modo tale che con la correzzione degli echi autointrodotti si riesce ad ottenere un 35 dB di MER in trasmissione.
Se poi la ricezione è da satellite allora basta inserire l'ASI nel modulatore.
 
Quello che vedi in foto è un decoder di recupero, il primo che mi è capitato tra le mani sintonizzato sul canale 32 Mux reteA1, con un MER di 32db circa misurati sulla presa di casa mia dove attingo il segnale per fare la prova.
Facendo tutte le considerazioni del caso oserei dire che 4db di degrado introdotto complessivi non sono niente male ;).
 
cbtotano ha scritto:
Quello che vedi in foto è un decoder di recupero, il primo che mi è capitato tra le mani sintonizzato sul canale 32 Mux reteA1, con un MER di 32db circa misurati sulla presa di casa mia dove attingo il segnale per fare la prova.
Facendo tutte le considerazioni del caso oserei dire che 4db di degrado introdotto complessivi non sono niente male ;).

In effetti non è un degrado, ne hai misurati 32 dB con lo strumento, ma il decoder riesce a dartene 28 dB e di conseguenza il trasmettitore (che sicuramente và oltre i 28 dB) te li rimette pari pari.
Con lo strumento riesci a vederne 32 dB, perchè ha un'oscillatore decisamente superiore e meno rumoroso del decoder, e quindi ti permette di valutare tali valori. Infatti la bontà degli strumenti si differisce proprio per l'hardware utilizzato. Ad esempio l'ETL della R&S ha un'oscillatore ad altissima stabilità, e riesce a leggere MER anche superiori a 40 dB. ;)
 
Guarda, in magazzino ho un'altro apparato identico sempre della Screen Service che nasce come transposer e che messi a confronto si comporta esattamente come quello spippolato da me, ovviamente in termini di b-ber e mer.
Supponiamo che il mio strumento di misura non riesca a rivelare gli effettivi parametri come stai paventando tu, ma la mia è una prova comparativa fatta con il solito strumento che rivela una certa coerenza riscontrata anche su altri ripetitori.
Per quello che riguarda la potenza si riesce tranquillamente a mandarlo in saturazione grazie anche al ALC presente nello stadio mixer in I.F.
E' ovvio che non pretendo che faccia i miracoli, volevo solo condividere questa esperienza dal risultato piu che soddisfacente, facendo tutte le considerazioni del caso.
 
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cbtotano ha scritto:
Guarda, in magazzino ho un'altro apparato identico sempre della Screen Service che nasce come transposer e che messi a confronto si comporta esattamente come quello spippolato da me, ovviamente in termini di b-ber e mer.

E' ovvio che non pretendo che faccia i miracoli, volevo solo condividere questa esperienza dal risultato piu che soddisfacente, facendo tutte le considerazioni del caso.

Quella che hai fatto è un'ottima esperienza ! Infatti hai constatato che anche cambiando il TX, il MER è sempre lo stesso, in quanto i 28 dB di MER te li restituisce il decoder, e oltre tale valore non và.
Questa tua ulteriore prova conferma che il decoder non ha grandi performance, ma è più che sufficiente per una decodifica senza errori.
Di Screen Service in magazzino ne avrò una trentina fino a 1 kW DVB-T, chissà che fine faranno ! :D
 
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mosquito ha scritto:
Di Screen Service in magazzino ne avrò una trentina fino a 1 kW DVB-T, chissà che fine faranno ! :D

Che peccato però, forse si stanno guadagnando un posto nel museo intitolato " L'evoluzione della TV " ......
.........anche se io come ben vedi non amo buttare nulla.....non si sa mai ;)
 
liebherr ha scritto:
è molto semplice le antenne che vedi rotonde sono per ponti radio a microonde è una sorta di parabola primo fuoco che però ha una protezione tipo vetroresina
Sono installate in basso perchè se il traliccio è su una montagna la loro altezza è suff anche se stanno in basso e poi perchè prendono molto vento quindi è meglio che siano in basso e poi ancora perchè si fatica meno a montarle in basso e poi anche perchè queste hanno una potenza molto bassa (pochi watt se non meno) ergo anche in basso non fanno aumentare il livello di campo elettromagnetico
I pannelli invece li montano di sopra perchè così a terra c'è meno campo elettromagnetico e la parte terminale è tipicamente diritti e non a piramide come sotto per cui si facilita il loro montaggio meccanico

Buongiorno a tutti.
Ho appena trovato questa interessantissima discussione e mi sono subito iscritto al forum con la speranza, grazie al vostro aiuto, di riuscire a sciogliere alcuni dubbi che nutro in merito alla "logica" con la quale vengono costruiti i tralicci.
La domanda sembrerà banale... vengo al punto.
Perché spesso si realizzano tralicci altissimi (80-100 metri e più) anche se ubicati in zone senza ostacoli per decine e decine di km? Un grande traliccio pensavo servisse per alloggiarvi un'infinità di servizi, invece spesso non hanno che qualche ponte radio e qualche antenna, non sarebbe stato sufficiente e ben più economico un traliccio più piccolo? Altre volte invece si vedono piccoli tralicci (20 o 30 metri appena) talmente pieni di servizi che a stento se ne vede la struttura.
Ringrazio anticipatamente per le vostre cortesi risposte.

Mastil
 
secondo me, come dici, essendoci ponti radio sulla lunga distanza vista la curvatura terrestre, ogni metro di altezza in piu corrisponde a decine di km sul terreno in piu, anche per la diffusione circolre destinata agli utenti finali. ma é un retaggio del passato quando le postazioni erano poche e dovevano servire piu territorio possibile spesso utilizzando potenze abnormi ( penice, valcava e simili ); adesso specialmente in regime di sfn, a volte fanno piu danno che bene, andando a " inquinare " zone al di fuori della loro competenza! andrebbero come minimo abbassati se non eliminati.
 
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Perchè le onde radio, dalle VHF in su, viaggiano in linea retta e quindi non vanno che poco oltre l'orizzonte visibile.
Pertanto, senza riportare qui la formula per il calcolo dell'orizzonte radio, sappi che un'antenna collocata a 20m da terra in pianura consente una copertura massima di 17,2Km, sempre che il terreno sia piattoi e non vi siano ostacoli nel mezzo. Un'antenna a 100m da terra consente invece una copertura massima di 38,5Km, sempre che il terreno sia piatto e non vi siano ostacoli nel mezzo. Se il collegamento è punto a punto, piuttosto che "circolare", ad es fra due tralicci, gli orizzonti elettrici dei due impianti si sommano.
Dato che un collegamento al limite della portata non ha nessun margine di affidabilità, spesso, l'altezza maggiore del traliccio serve unicamente a superare ostacoli nelle vicinanze, in modo da garantire una copertura più affidabile, oppure a fare in modo che nella zona immediatamente a ridosso il campo elettromagnetico non sia troppo elevato.
L'altezza di un traliccio situato in una posizione intrinsecamente elevata, non cambia granchè la portata del sistema, ad es, su una collina di 500m la portata teorica di un'antenna posta in sommità ad un traliccio di 100m è di 94Km, quella si un'antenna su un traliccio da 20m di 88Km.
;)
 
Grazie mille gherardo e Tuner per le vostre celeri risposte, inizio a capirci qualcosa; mi domando però la potenza d'uscita non inficia sulla distanza? Per esempio una radio che trasmette a 1kw e una che trasmette a 2kw dallo stesso traliccio immagino che la seconda arrivi più distante della prima...
In quanto al traliccio permettetemi di porre un caso concreto. Montagna con vista mare a 20km di distanza, punto più alto della zona, 885 metri di quota: sono indeciso se installare un traliccio tronco-piramidale (inizialmente pensavo a una torre prismatica dritta) di 30, 40 o più metri; avrei dei reali vantaggi con 10 metri in più di traliccio secondo i vostri calcoli o è bene che scelga il traliccio solo e soltanto in base a quanti servizi debba poi collocarvi?
Per esempio se dovessi ospitare dipoli per un paio di radio FM, qualche BTS e una decina di ponti radio sarebbe del tutto inutile costruire un traliccio più grande di 25-30 metri. Mi sbaglio? Poi certo, meglio stare larghi che stretti...
Scusatemi se mi dilungo, ho altri dubbi :D
Mi stavo domandando se un traliccio in grado di sopportare in punta una superficie massima di 15m2 per una velocità del vento di 160km/h sia idoneo o poco idoneo. Dato che in genere in punta vi si collocano i sistemi radianti e non i ponti radio direi che 15 m2 sia un'esagerazione, cosa ne pensate?
grazie e scusate il lungo post :)

Mastil
 
Secondo me dipende anche da dove si vuole cercare di mandare il segnale.
Se interessa la copertura sotto monte (e il monte è abbastanza ripido) l'altezza può essere importante.
 
valerio_vanni ha scritto:
Secondo me dipende anche da dove si vuole cercare di mandare il segnale.
Se interessa la copertura sotto monte (e il monte è abbastanza ripido) l'altezza può essere importante.

giusta osservazione la tua, grazie valerio_vanni.
il monte è abbastanza ripido, le località per entrambi i versanti si trovano a non meno di 5km dalla base della montagna.
 
Mastil ha scritto:
giusta osservazione la tua, grazie valerio_vanni.
il monte è abbastanza ripido, le località per entrambi i versanti si trovano a non meno di 5km dalla base della montagna.
bhè, ciò si scontra con la copertura in distanza...
Certo 5 km, per la direttività sul piano verticale di un medio sistema d'antenna FM, non sono pochissimi, ma quel che interessa è sapere anche il dislivello slm, che se dovesse essere notevole giustificherebbe un abbassamento elettrico del lobo verticale, che ovviamente penalizza poi la copertura in distanza...
 
i paesi circostanti sono a un'altezza di circa 230 metri slm, a scendere verso la costa.
Altre radio che emettono dalla stessa postazione non hanno alcun problema, utilizzano per lo più piccoli tralicci di una ventina di metri simili a tralicci della luce.
 
Mastil ha scritto:
i paesi circostanti sono a un'altezza di circa 230 metri slm, a scendere verso la costa.
Altre radio che emettono dalla stessa postazione non hanno alcun problema, utilizzano per lo più piccoli tralicci di una ventina di metri simili a tralicci della luce.
OK, ma a meno che tu non parli coi loro tecnici non lo saprai mai, perchè l'abbassamento ELETTRICO non si vede da fuori... :evil5:
 
a prescindere da questo problema tecnico, che non mi compete, la questione rimane l'altezza del traliccio da scegliere. Da quell'altezza mi pare di capire che il guadagno tra un traliccio di 60 metri e uno di 40 o di 30 sia irrisorio, non così il loro costo di acquisto e successiva manutenzione.
Vorrei quindi capire se vi siano motivi tecnici per preferire un traliccio sovradimensionato o se mi posso far bastare uno più piccolo e sfruttarne ogni singolo centimetro. Magari, ipotizzo, alcuni tipi di antenne non possono stare vicine tra di loro?
 
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