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In Rilievo Tralicci, sistemi radianti e trasmettitori: funzionamento di un ripetitore...

Uhm, alla postazione ci sono due tralicci che presentano le seguenti caratteristiche, uno dei quali è di recente costruzione...
Le foto sono le seguenti
Questo è il traliccio con sola pannellatura UHF (quindi sicuramente non RaiWay)
Foto 1
Poi c'è il traliccio nuovo nuovo che è quello più "completo"
Foto 2
Foto 3
Foto 4
Ed infine c'è il traliccio più alto e isolato (del quale non ho foto ravvicinate :(), che qui si vede in una foto d'insieme del tutto
Foto 5
 
pipione ha scritto:
Quelli sono dei tralicci per radio MF. Ci sono antenne in verticale che formano delle cortine collineari (una su l'altra lungo l'estensione dell'intero traliccio).

Molto probabilmente delle radio commerciali.

Ah....ho visto il traliccio su Google Earth le coordinate precise sono:

38° 45' 17.23" N 16° 32' 43.20" E quota 336 mt

Se ti metti con l'omino arancione sulla stradina vicino al traliccio Google ti fa vedere una foto in cui ci sono varie viste, se giri con la bussola in alto puo vedere la foto del traliccio.

[O.T. In ogni caso mi sono incuriosito: ma avete delle spiagge eccezionali a Soverato!!! quanti km di spiagge ci sono, e con la sabbia completamente bianca a vedere Google Earth! ]


Ciao

Grazie Pipione!
Mi unisco ai complimenti...è davvero un documento da studiare e tenere sempre nei propri libri perchè quest'argomento, così complesso, è spiegato in modo molto fluido e comprensibile...


O.T. Quì siamo molto fortunati...il mare è pulito e le spiaggie sono stupende, alcune incontaminate e vergini perchè non ci si può arrivare in auto...se farai una vacanza in Calabria ti consiglio di andare a farti un bagno a Copanello (Stalettì)che praticamente dall'antenna che ti ho fatto vedere dista un 3 Km...
Tanti saluti!

e scusate l'Off Topic!
 
@ Piova
Il traliccio bionco e rosso nelle foto 2 e 3 sembra proprio una torre Raiway.
Non ho capito bene, ma è anche quello un po' più lontano dei due tralicci visibili nell'ultima foto?
 
Mer 1

Nei scorsi giorni, abbiamo trattato di diversi argomenti che ricapitolo:

a) disposizione delle antenne sul traliccio: più in basso MF, poi VHF e infine UHF
b) descrizione, per sommi capi, della catena trasmissiva all’interno del trasmettitore
c) commutazione tra nazionale e TGR 3 e viceversa, nei grandi trasmettitori e nei piccoli ripetitori
d) descrizione dei filtro combinatore e suo funzionamento

Ora vorrei parlare di un argomento che coinvolge proprio la “qualità” della trasmissione e se si capisce bene questo argomento, molto spesso si hanno le risposte a diverse domande sulla ricezione del segnale DTT.

Mi riferisco alla misura principe sui trasmettitori, nella diffusione del segnale lato utente (che riceve il “carico pagante” il segnale video): questa misura è il MER (Modulation Error Ratio). Rapporto di errore di modulazione, in italiano.

Il MER è una misura della qualità di un segnale modulato digitalmente, usato comunemente per valutare la performance dei trasmettitori e dei ricevitori in un sistema di comunicazioni digitali.

Esso rappresenta il rapporto segnale-rumore di un segnale modulato digitalmente in banda base.

Nello standard DVB-T il MER è la quantità raccomandata per fornire una “figura di merito” dell’analisi del segnale, così esso è di importanza primaria nella valutazione delle performance di un sistema DVB-T.

La rilevanza di questo indice è sottolineata dal fatto che in un sistema di comunicazioni digitale spesso basse qualità di segnale nonostante si misurino C/N e segnali RF sopra il livello minimo, non danno una visuale completa sulla bontà del collegamento.

Questa condizione è dovuta generalmente alla presenza di distorsioni che non vengono viste su di un analizzatore di spettro ( come risposta scarsa nella frequenza del canale, interferenze nel canale al di sotto del livello dei segnali, etc) e non sono rivelate da misure C/N e da misure di livello nel canale.

Il MER invece guarda proprio ai simboli della costellazione demodulata. Esso indica la “deviazione” media dei valori ricevuti (la nuvoletta nella costellazione ricevuta) in rapporto al segnale (costellazione) ideale, fornendo così una misura della qualità del segnale trasmesso. In altre parole, il simbolo nella costellazione, dovrebbe trovarsi in un certo punto,
ma a causa, ad esempio, del rumore dell’oscillatore locale e della compressione dell’amplificatore di potenza, nel trasmettitore, si trova leggermente spostato. In altri termini ci dice quanto è precisa la costellazione generata dal nostro trasmettitore.

URL=http://imageshack.us/photo/my-images/832/merei.png/]
merei.png
[/URL]

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Il MER quindi è una misura diretta della qualità della modulazione e, come questi simboli demodulati producano i bit corretti o bit errati all’uscita del ricevitore, e quindi anche un ponte diretto col BER e con la qualità del segnale in assoluto. Il MER si misura in dB. Più il valore del MER è elevato e più precisa è la costellazione generata, meno errori faranno quindi i ricevitori nel demodularla. Per dare dei parametri concreti si consideri che per demodulare un QPSK il MER non può essere inferiore a circa 5dB; per una 16QAM, 11dB e per una 64QAM, 20dB.

Si consideri inoltre che un ricevitore commerciale è difficilmente in grado di trarre vantaggi da MER superiori a 30dB; pertanto una ragionevole richiesta di MER, all’uscita del trasmettitore digitale, per una emissione OFDM/64QAM, come nel DVB-T, può essere di 30/32dB.

Naturalmente il trasmettitore può tranquillamente presentare un MER in trasmissione anche di diverse unità più alto, a prescindere da quello che richiede il ricevitore. Più è alto il MER in trasmissione e più, come dicevo, è precisa la costellazione 64 QAM.

Esempio visuale:



In questa immagine tratta dal sito della Rhode&Schwarz si vede che i puntini della costellazione sono molto densi e la "nuvoletta" che si nota in ricezione, qui non c'è, è collassata in puntini, poichè siamo al livello TX. Questo sta uscendo con un livello di 6.4 dBm (circa 113 dBuV) e nel punto di misura il livello è attenuato di -20 dBm (circa 87 dBuV). Il MER, come si vede è abbastanza alto, 38.4 dB. Ci sono anche di più alti!

Nella figura che segue ci sono altri dati inerenti questo trasmettitore.



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In 1) dice che il livello limite inferiore è di -60 dBm (47 dBuV) e il livello massimo di 10 dBm (117 dBuV).

in 2) ci dice che il MER ha come limite inferiore il valore di 24 dB.

in 3) ci dice che il BER Pre-Viterbi è praticamente 0, come anche il BER pre- RS (Reed-Solomon) che poi è il Post-Viterbi. Non occorre sorprendersi di ciò, siamo a livello di Trasmettitore e non a livello di ricevitore. Il BER, a questo livello, deve essere zero, altrimenti cosa trasmettiamo? Vengono anche segnalati i limiti canonici di 1*E-2 per il Pre-Viterbi e 2*E-4 per il Post-Viterbi, ma questi non hanno niente a che fare col trasmettitore! Invece hanno molto a che fare col Set Top Box in ricezione. Sono i limiti minimi per avere una ricezione QEF (Quasi Error Fre), ma senza margine di soglia. Ma di questo ne parleremo diffusamente alla prossima chiacchierata.

Importante: alcune volte il MER è specificatamente riferito come “ modulation error ratio al ricevitore (Rx MER) quando è misurato al ricevitore, dopo la demodulazione, ed invece “modulation error ratio al trasmettitore (TX MER) quando viene misurato all’uscita di un trasmettitore attraverso un ricevitore di test ideale. Naturalmente un ricevitore di tal fatta non esiste, ma esistono ricevitori professionali in grado di avvicinarsi a quelli ideali, come questo:

http://www2.rohde-schwarz.com/file_13936/EFA43_dat_en.pdf

Bhè non so se siete riusciti a seguirmi, l’argomento l’ho affrontato abbastanza in profondità, penso d'altronde che sia un argomento che interessa molti che ogni giorno si mettono in pista per affrontare la soluzione delle varie problematiche di ricezione nel loro lavoro: tecnici, antennisti, e operatori del mondo broadcast e anche semplici appassionati ed entusiasti che popolano questo Forum.

La prossima volta parleremo sempre del MER, ma inteso proprio dal lato ricezione, quindi in demodulazione video, quindi la costellazione ricevuta dal nostro sistema ricevente costituito da antenna, cavo, e set-top box domestico.



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Naturalmente devo prescindere dalle soluzioni di impianto che vi sono nella vita reale. Il mio vuol essere uno spunto da cui trarre idee che ognuno poi potrà realizzare come meglio crede.
 
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MER in ricezione

Per affrontare l’argomento del MER in ricezione occorre vedere in che relazione esso si pone rispetto a due importanti parametri che molti del settore conoscono bene: il BER pre Viterbi e il BER post Viterbi .

Il BER è una misura della qualità dopo la conversione da segnale RF a video in banda base (demodulazione COFDM). Esso indica quanti bit errati si ricevono rispetto ai bit trasmessi. Naturalmente, per poter ricevere in maniera soddisfacente occorre che il numero dei bit errati o corrotti sia molto piccolo. Esempi numerici sono ad esempio 2*10^-4 o 4*10^-9 e via discorrendo.

Gli errori nei dati ricevuti possono essere sopportati senza alcun degradamento sul video e sull’audio, grazie a tecniche di correzione degli errori impiegate nei ricevitori DVB-T.

Nel percorso di trasmissione e ricezione vengono impiegate tecniche di correzione degli errori, chiamate Forward Error Correction (FEC). Nel ricevitore DTT tali dispositivi vengono implementati in due diversi e consecutivi stadi chiamati decodificatore interno (Viterbi) e decodificatore esterno (Reed-Solomon).

Ci può essere una scelta di dove misurare il BER, generalmente si usa la misura Pre-Viterbi, cioè prima dello stadio che comprende il decoder che effettua la prima correzione di errori, oppure Dopo- Viterbi.

Nel primo caso (Pre- Viterbi) la misura di BER viene effettuata su segnali di alta qualità, tipo la ricezione via cavo DVB-C o la ricezione via satellite DVB-S.

Per la ricezione terrestre DVB-T, più complessa e degradata il BER si misura dopo Viterbi.

NB: Subito dopo Viterbi nella catena in ricezione c’è lo stadio decodificatore di Reed –Solomon. Che corregge ulteriormente gli errori portandoli al valore di circa 1*10^-11 ( cioè un errore su 100 miliardi di bit trasmessi!) prima del demultiplex video.

Un valore più basso invece nel Post – Viterbi di 1*10^-4 supera l’abilità di correggere dello stadio seguente (RS 188,204) e ci possono essere errori sul video e l’audio (blocchi video e freezing)

Per non avere errori e avere una ricezione “robusta” occorre che il BER in quel punto abbia almeno il valore di 2*10^-6 o meglio ancora (minore) < 2*10^-7.

A questo punto siete pronti per affrontare l’argomento dei margini di funzionamento nella ricezione DVB-T prendendo in considerazione vari parametri, tra cui RxMER, il BER pre e post Viterbi e il C/N (o meglio la soglia C/N).

C’è una figura che, direi, mette in relazione tutti questi parametri, in maniera lampante e geniale, se vogliamo.

L’ho presa su internet e ci ho studiato sopra, il link è:

http://www.hillsantenna.com.au/arbitrage/pages/62


Naturalmente l’ho dovuta rifare perché non è molto chiara l’originale e messa sul forum avrebbe perso di definizione ulteriormente.





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Tramite le misure del BER Pre e Post Viterbi si possono esprimere giudizi sui margini di qualità.

Per fornire il livello di questo margine in relazione con il BER, ci sarà di aiuto la conoscenza del MER.

Il MER, come abbiamo visto, la volta scorsa è una figura di merito che tiene conto della qualità in banda prendendo in considerazione il rumore, le intermodulazioni e altri parametri che influenzano la ricezione del DTT.

Il MER, in assenza di rumore e di altri motivi che possono inficiare la ricezione, è considerato uguale al livello del rapporto S/N nei sistemi in banda base.

Al punto di soglia (Threshold C/N) il MER eguaglia questo valore essendo approssimativamente 20 dB per la modulazione 64 QAM con FEC 2/3 o ¾.

Il BER Post-Viterbi, a questo livello sarà approssimativamente uguale a 2*10^-4 (2*E-4), conseguentemente il margine di qualità sarà uguale a 0. In questo caso il video ricevuto non ha più margine ed iniziano i blocchi di segnale e i freezing.

Con l’esempio che è stato fatto, nella figura, il BER Post- Viterbi uguale a 2*10^-6 (2*E-6), quindi il MER sarà di valore 22, assicurando un margine di 2 db dalla soglia C/N.

La relazione tra BER e MER varia con la complessità del segnale, quindi la figura potrà soltanto essere presa in considerazione come una guida.

Se i segnali in ricezione sono abbastanza alti come livello, naturalmente, si ricadrà nel caso in cui (come la ricezione in cavo o via satellite) si usa il BER Pre-Viterbi.

In questo caso, è molto comune una ricezione in cui il BER Pre-Viterbi è inferiore a 2*10^-4 (2*E-4), il MER ricevuto è maggiore di 28 (diciamo anche 29), con un margine di sopra soglia dell’ordine degli 8 db.

Il segnale in questo caso è ottimo, naturalmente a prescindere da intermodulazioni, rotazioni di fase nel collegamento o quant’altro. Sicuramente chi ha la fortuna di avere segnali così buoni e la capacità di realizzare buoni impianti, non avrà problemi di blocchi video, artefatti o freeezing, a meno che non sia il trasmettitore che va in default.

Ciao
 
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La ricezione DVB-T in SFN 1

Avevo terminato il mio ultimo intervento, dicendo:” Sicuramente chi ha la fortuna di avere segnali così buoni e la capacità di realizzare buoni impianti, non avrà problemi di blocchi video, artefatti o freeezing, a meno che non sia il trasmettitore che va in default.”.

Vorrei riprendere questo argomento, e vederlo sotto il punto di vista, importantissimo, della configurazione in SFN delle reti di diffusione del DVB-T.

Anche se l’argomento con cui ho iniziato questi interventi è soprattutto: come sono fatti i Ripetitori e i Trasmettitori della rete DTT, penso che sia altresì importante cogliere qualche risvolto che influenzerà poi la ricezione casalinga sottoposta a questa famigerata SFN.

Penso che sia importante, a questo punto, cosa aspettarsi se si stanno ricevendo trasmissioni DVB-T 64 QAM FEC 2/3 o ¾ o anche 5/6 con Tg=1/4.

Come abbiamo visto nel precedente intervento se siamo in soglia (C/N=20 dB) iniziamo ad avere artefatti, blocchi video e freezing. E siamo in soglia avendo come BER Post Viterbi un valore di 1*E-4. Occorre allora rivedere quanto prima il nostro impianto per superare quella soglia.

Ma non potrebbe bastare, se , come avevamo esemplificato, il BER Post Viterbi fosse anche di 1*E-6.

In tal caso il C/N sarebbe aumentato di 2 dB, portando il MER a 22, ma per reti in diffusione SFN questo potrebbe non bastare, anche se i trasmettitori sono sincronizzati correttamente. Perchè?

Nella documentazione del Crit (Centro ricerche Rai) SFN DVB- T Q&A in evidenza su questo forum:

http://www.digital-forum.it/showthread.php?t=66041

questo fatto è detto chiaramente:

“Un ricevitore che riceva entrambi i segnali contemporaneamente funzionerà correttamente a patto di avere un C/N sufficiente.”

nel paragrafo 8 del documento:

http://www.crit.rai.it/eletel/2008-2/82-3.pdf

Cosa significa?

Il documento continua ”la disponibilità della ricezione è condizionata dall’avere un C/N superiore a quello che è richiesto per la modulazione in uso, più un extra di qualche dB, dovuto al Multipath “artificiale”.Ad esempio 5 o 6 dB in 64 QAM 2/3”

Questo vorrebbe dire che pur avendo 22 dB di C/N (e nel DVB-T anche di RxMER); questo valore non basta per fronteggiare gli effetti ( a questo punto li chiamo perversi) :mad: del sistema SFN: occorrerebbero altri 5 o 6 dB per il FEC 2/3 e ne occorrerebbero altri 1 o 2 in più per l’Operatore di rete che malauguratamente adotti un FEC di 5/6 a diretto detrimento di chi, inconsapevole, riceva quei programmi.

In quel caso non basterebbe un C/N di (22 (essendo in soglia)+2(BER Post Viterbi 1*E-6)+6 (SFN)) = 30 dB!!

NB: un C/N di 30 db equivale, a meno del rumore, e non considerando altri effetti, ad un RxMER di pari valore!

Certo, per chi è cosi fortunato di avere una buona ricezione, col trasmettitore in vista libera, non schermato, magari tali standard riesce a raggiungerli, ma chi riceve in condizioni oltremodo precarie, essendo magari un pò schermato o radente, rischia di trascinarselo appresso il problema all’infinito.

Non prendo, nemmeno in considerazione il caso in cui sono gli stessi trasmettitori non sincronizzati: è una situazione di default che non rientra nei nostri ragionamenti, ancorchè spesso casi del genere succedono.

Ci sarebbe un altro argomento, sempre legato allo SFN nel DVB-T e cioè la possibilità che hanno gli Operatori di Rete, che operano con trasmettitori più distanti dei canonici 67 Km, (anche un paio di centinaia di Km), di dover “spostare” le zone critiche (segnali di pari livello in ricezione con ritardo differenziale deltat=0) tramite il time_offset, e degli effetti deleteri che sorgerebbero se i rapporti di protezione in vicinanza di uno dei Tx non fossero rispettati.

Ma di questo parleremo alla prossima.

Ciao
 
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anche a viserba di rimini è rimasta una sola antenna AM visibile dalla s.s. 16 l'altra l'hanno smantellata da quando radio 2 non trasmette più in AM complimenti a pipione di cagliari (io 3 mesi di marina li scusate o.t.) per l'argomento svolto mi sono tolto qualche dubbio iniziale poi con le tematiche più specifiche mi sono perso
 
Piccola riflessione da parte mia

danny67 ha scritto:
......mi sono tolto qualche dubbio iniziale poi con le tematiche più specifiche mi sono perso

Grazie danny67, per avermi ricordato che non tutti qui hanno il background necessario per seguirmi!

Chiedo venia e mi sparpaglio un pochino di cenere in testa.

Facciamo così, se hai un argomento un po oscuro di quelli che ho trattato, cercherò di spiegartelo in modo che tu possa capire.

Sai, spinto dalla foga forse, anzi senza dubbio, ho travalicato lo spirito con cui ho iniziato a dare le notizie che servono, per poi partire per la tangente e così ho combinato la frittata!! :mad: :mad: Pochissimi, penso, hanno la voglia e la costanza e sopratutto le competenze per seguirmi. Scusate tutti.

Ma a tutto c'è rimedio, posso anche ricominciare da zero. (Aiuto...nooooo)

Mi sembra importante il non dover dare l'impressione del cattedratico che spiega in un'aula, qui siamo in un forum in cui tutti, possibilmente, devono poter capire anche i concetti più ostici del Broadcasting (la diffusione tramite trasmissione dei programmi televisivi). E' una materia bellissima e penso di essere in grado di accompagnarvi a conoscerla, con molta pazienza da parte mia e con altrettanta pazienza da parte vostra se qualche volta "scarroccio".

Naturalmente, ringrazio anche coloro che, per non farmelo pesare, educatamente, sono rimasti in religioso silenzio, pensando, magari di farmelo presente quando si fosse presentata l'occasione.

Ciao
 
FOXBAT ha scritto:
chi mi sa dire su quali frequenze lavorano questo tipo di antenne, e sopratutto vengono ancora utilizzate?

Qualcuno si, soprattutto RAI e Telecom in gamma 5-9 GHz. Ma ormai in eliminazione in quanto obsolete e con costi di manutenzione troppo elevati. ;)
 
Ciao Pipione, non preoccuparti, capita di voler andare avanti presi dall'entusiasmo, per poi rendersi conto che si è andati oltre troppo velocemente. ;)
Quello che hai citato sono cose giuste, ma presume che chi legge abbia molta teoria, e sappia le nozioni intermedie per andare da un argomento all'altro.
Per esempio, non viene citato il parametro Eb/N0 che è alla base di calcolo di tutti i parametri da te citati nelle trasmissioni digitali, sia ponti radio che emissioni terrestri.
Onestamente vedo che nella trasmissione digitale, c'è un pò di tutto, ma molta confusione.
Ho cercato di partire da zero con un thread che spiegasse l'SFN in termini comprensibili per tutti a cominciare dall'informazione digitale, ma ho avuto troppe opposizioni e ho dovuto lasciar perdere. :doubt: Capita....
 
Non vorrei sbagliarmi ma queste sono le antenne Hogg/Horn dei ponti radio sui 2 - 4 Ghz e la foto mi pare che riguardi via Teulada a Roma. Mi sbaglio ?

Penso che siano ancora in servizio, ma non ci metterei la mano sul fuoco. A meno che la foto è di qualche anno fa e la domandina è un po a tranello (giusto per scherzare un pochino, co sto caldo!! Uhff.....uhff.

Opss.....non ho fatto a tempo a scrivere che mi sono accorto dell'intervento di @ BTS che mi riguardava -> Ti rispondo subito!

Ciao
 
Ultima modifica:
pipione ha scritto:
Non vorrei sbagliarmi ma queste sono le antenne Hogg/Horn dei ponti radio sui 2 - 4 Ghz e la foto mi pare che riguardi via Teulada a Roma. Mi sbaglio ?

Penso che siano ancora in servizio, ma non ci metterei la mano sul fuoco.

Ciao

Si, sono Horn-Reflector che RAI e Telecom utilizzano fino a 8-9 GHz. Ma la maggior parte di quelle che ho visto, nel lavoro, hanno la guida d'onda "segata" alla base del paraboloide. ;)
 
BTS ha scritto:
Ciao Pipione, non preoccuparti, capita di voler andare avanti presi dall'entusiasmo, per poi rendersi conto che si è andati oltre troppo velocemente. ;)

Più che troppo velocemente, troppo profondamente direi.

Bisogna sempre tenere conto che anche se nel forum ci sono molti entusiasti della materia, non si può approfondire troppo, si creerebbe ulteriore confusione e si rischia realmente di non essere seguiti.

Non era questo lo scopo dei miei interventi.....ma mi sono fatto prendere la mano.

Ad ogni modo io non demordo, pian pianino ci saranno sempre più numerosi coloro che, a lungo andare, col tempo certi concetti gli saranno sempre più familiari. E che ne sai che magari qualcuno di questi non diventi magari ingegnere un domani?

BTS ha scritto:
Quello che hai citato sono cose giuste, ma presume che chi legge abbia molta teoria, e sappia le nozioni intermedie per andare da un argomento all'altro.
Per esempio, non viene citato il parametro Eb/N0 che è alla base di calcolo di tutti i parametri da te citati nelle trasmissioni digitali, sia ponti radio che emissioni terrestri.

Si lo so, ma se già ho avuto delle difficoltà a farmi seguire sui concetti di C/N, come puoi pretendere di introdurre concetti sul rapporto tra Energia binaria media e densità di rumore. Oppure introdurre il concetto di banda di rumore o di velocità di simbolo. Questi sono argomenti molto specialistici, direi di ingegneria delle telecomunicazioni che se trattati rischierei davvero che nessuno qui mi seguirebbe.

BTS ha scritto:
Onestamente vedo che nella trasmissione digitale, c'è un pò di tutto, ma molta confusione.
Nella trasmissione digitale o nella spiegazione della trasmissione digitale?

BTS ha scritto:
Ho cercato di partire da zero con un thread che spiegasse l'SFN in termini comprensibili per tutti a cominciare dall'informazione digitale, ma ho avuto troppe opposizioni e ho dovuto lasciar perdere. :doubt: Capita....

Certo, lo so ma è normale in un forum, non si può certo pretendere di essere seguiti da nessuno. Possiamo solo sperare che qualcuno ci segua, ma noi non dobbiamo forzare la mano e sopratutto non dobbiamo assolutamente pretenderlo. Se son rose fioriranno.

C'è qualche amico del Forum che mi diceva in pm che quando si era iscritto non ne capiva un acca del digitale terrestre, ma a forza di frequentarlo non solo ha capito tutti i risvolti, magari non tecnici approfonditi, ma si pone lui stesso, oggi, a dare spiegazioni a tutta!!!

Quindi mai scoraggiarsi!

Ciao
 
Grazie a BTS e a pipione per le risposte, si l'immagine a destra è di via Teulada :D mentre quella a sinistra invece è presa da un immagine sul sito trasmissivo di Barbiano, quel tipo di antenne antenne comunque a via Teulada ci sono ancora come pure a via Oriolo Romano fronte torre Telecom ;)
 
Certo Pipione, mai scoraggiarsi, anzi ogni fonte è come una fontana nel forum. A furia di bere ognuno soddisfa la propria sete.
Mi sono permesso di citare l' Eb/N0 per le nozioni di studio in Ingegneria delle Telecomunicazioni acquisite, e per capire il tutto penso bisogna partire proprio da lì. ;)
 
Ciao Pipione seguo ormai da diverso tempo questa discussione e ti devo ringraziare perchè devo dire che finalmente riesco ad avere un riscontro pratico di tutte quelle nozioni che ci hanno buttato accozzate con le trasformate di fourier in aula :D

Tra le varie cose ed oltre all'aspetto puramente tecnico relativo alle trasmissioni, è stato estremamente illuminante anche e soprattutto l'intervento relativo alla acquisizione del segnale da parte dei siti ripetitori... cioè alla fine la maggior parte rimbalzano in terrestre quello che si prende via sat (magari anche se su opportuni trasponder ma il senso è quello)...

Io mi immaginavo chissà che razza di ponti radio, cablaggi in fibra o altri ammennicoli ci stavano sotto(che magari per i siti più importanti ci stanno pure). :D

Bene o male comunque il discorso "tecnico" sono riuscito a seguirlo quasi tutto e volevo porti una domanda relativa ad una situazione estremamente frequente ma pratica.

Nel caso in cui una zona sia coperta adeguatamente da quasi tutti i segnali digitali (anche se provenienti da diverse direzioni) e vi sia un ripetitore in grado di ricevere questi segnali e miscelarli correttamente tramite dei filtri canali sulle antenne; tale ripetitore potrebbe irradiarli "passivamente" (agendo da ripetitore di segnale "puro") in una zona d'ombra oppure i segnali devono comunque essere spacchettati e ritrasmessi con la trafila che abbiamo visto nei post precedenti?
E in tal caso come ci si regola con la sincronizzazione degli stessi nel caso di segnali sfn? Con Gps? O si trasmettono e basta?

Spero di non aver scritto castronerie.:D
Grazie!
 
Synchro ha scritto:
Ciao Pipione seguo ormai da diverso tempo questa discussione e ti devo ringraziare perchè devo dire che finalmente riesco ad avere un riscontro pratico di tutte quelle nozioni che ci hanno buttato accozzate con le trasformate di fourier in aula :D

Addirittura con le trasformate di Fourier, ma cosa studi la Teoria dei Segnali? Oppure sei magari all'ultimo anno delle superiori e il tuo prof cerca di inculcarti concetti abbastanza pesanti di Fisica matematica?
Capisco un qualche cenno delle trasformate e antitrasformate di Fourier ma queste son cose che si studiano in Ingegneria Elettrica, Elettronica e delle telecomunicazione, appunto in Teoria dei Segnali o in Metodi matematici della Fisica. Non certo nelle scuole superiori.



Synchro ha scritto:
Tra le varie cose ed oltre all'aspetto puramente tecnico relativo alle trasmissioni, è stato estremamente illuminante anche e soprattutto l'intervento relativo alla acquisizione del segnale da parte dei siti ripetitori... cioè alla fine la maggior parte rimbalzano in terrestre quello che si prende via sat (magari anche se su opportuni trasponder ma il senso è quello)...

Bhè, non è propriamente così; mi pare di aver detto che "Nei piccoli ripetitori, il segnale DTT in SFN viene ricevuto dal Sat (AB 3 5°W)". Quindi in SFN non esistono impacchettamenti e spacchettamenti dei flussi video che costituiscono il TS, perchè sarebbero deleteri allo SFN, ma sopratutto perchè non c'è nessuna necessità di usare l'impacchettamento e lo spacchettamento.

Diverso è il caso dei Mux in MFN, come avevo detto. In quel caso non essendoci la necessità di rendere sincroni i flussi video, il video in arrivo al ripetitore è già "impacchettato" dal Trasmettitore a cui il ripetitore satellite è agganciato e ne riceve i segnali a "rimbalzo". Attenzione ho notato che avevi scritto "rimbalzano". Non rimbalza niente! Ho usato un termine "tecnico" per indicare "collegamento".

Mi devi scusare ma è un termine, "rimbalzo" che è sempre stato usato in analogico come collegamento "in aria" cioè un antenna che trasmette e una che riceve. Generalmente se i collegamenti tra Trasmettitore e ripetitore sono fatti con le antenne, una in ricezione e una in trasmissione, il collegamento può, anzi quasi sempre, soffrire di interferenze co-canale, propagazione anomala, etc etc.

Infatti, un po prima del Digitale terrestre, per i collegamenti importanti, furono sostituiti questi collegamenti "a rimbalzo" con ponti radio. In una rete che cresceva sempre di più in previsione dell'avvento del DVB-T che nel sistema SFN vuole collegamenti fissi, in fibra o in ponte o via satellite, sincronizzati con una precisione infinita tramite il sistema GPS che da il timing con il segnale 1pps e un segnale di riferimento di 10 Mhz.


Synchro ha scritto:
Io mi immaginavo chissà che razza di ponti radio, cablaggi in fibra o altri ammennicoli ci stavano sotto(che magari per i siti più importanti ci stanno pure).
L'ho appena detto sopra.

Synchro ha scritto:
Bene o male comunque il discorso "tecnico" sono riuscito a seguirlo quasi tutto e volevo porti una domanda relativa ad una situazione estremamente frequente ma pratica.

Nel caso in cui una zona sia coperta adeguatamente da quasi tutti i segnali digitali (anche se provenienti da diverse direzioni) e vi sia un ripetitore in grado di ricevere questi segnali e miscelarli correttamente tramite dei filtri canali sulle antenne; tale ripetitore potrebbe irradiarli "passivamente" (agendo da ripetitore di segnale "puro") in una zona d'ombra oppure i segnali devono comunque essere spacchettati e ritrasmessi con la trafila che abbiamo visto nei post precedenti?
E in tal caso come ci si regola con la sincronizzazione degli stessi nel caso di segnali sfn? Con Gps? O si trasmettono e basta?

Spero di non aver scritto castronerie.:D
Grazie!

La domanda è un pochino mal posta.

Il ripetitore non riceve gli stessi canali che riceviamo a casa, intendendo dire che il collegamento che esso ha è un collegamento, generalmente, tramite satellite. Ci sono in verità delle eccezioni alla regola e riguardano i cosidetti Gap Filler. Forse tu accennavi a questi dispositivi.

Essi servono per riempire (filler) i buchi (gap) che avvengono nella normale copertura del servizio svolto dai ripetitori e trasmettitori.

Da quello che conosco so che i Gap Filler, per poter funzionare bene devono avere un fortissimo disaccoppiamento tra antenna di ricezione (da un'altro ripetitore o Trasmettitore) e l'antenna in trasmissione. Siccome riceve e trasmette lo stesso canale tout court se le antenne di ricezione e quelle di trasmissione non sono disaccoppiate il sistema entra in autoscillazione e va in default.

http://it.dbbroadcast.com/tv-digitale.html

http://www.tdt-hd.com/italiano/producto/catalogos/microripetitori.pdf

Non so molto di più e mi rimetto al forum.

Ciao
 
Ciao Pipione, anzitutto grazie mille per la risposta, visto che è un po lunga ti rispondo per "quotes" :D
pipione ha scritto:
Addirittura con le trasformate di Fourier, ma cosa studi la Teoria dei Segnali? Oppure sei magari all'ultimo anno delle superiori e il tuo prof cerca di inculcarti concetti abbastanza pesanti di Fisica matematica?
Capisco un qualche cenno delle trasformate e antitrasformate di Fourier ma queste son cose che si studiano in Ingegneria Elettrica, Elettronica e delle telecomunicazione, appunto in Teoria dei Segnali o in Metodi matematici della Fisica. Non certo nelle scuole superiori.
Infatti studio Ingegneria Informatica ad indirizzo Reti ed Internet con un percorso di studi orientato alle telecomunicazioni :D
Le mie curiosità in merito al DVB-T e l'analisi dei relativi segnali sono nati dal fatto che in questo periodo sto sviluppando un software che si interfacci con sistemi di ricezione dvb-t al fine di analizzarne il TS e cercare di ricavarne più informazioni possibili (anche se i driver e le specifiche di sviluppo degli stessi grazie ai cinesi sono veramente "arrangiati"). :icon_rolleyes:

La copertura del segnale nel mio paese è relativa solo ai canali rai, allora spinto dalla curiosità sono andato a vedere come erano fatti e disposti i ripetitori.
I tralicci presenti sono uno RAI (davvero imponente) e uno “giocattolo” fatto installare dal comune qualche anno fa e che riceve i 3 canali mediaset dal satellite (con una triste parabolica “quad” da 60 cm ma sorvoliamo) e con 2 cavi che scendono dall’lnb (che credo sia di quelli con le 4 uscite separate V/h-l e O/h-l) la trasmissione è analogica.
Visto che hanno fatto questa scelta per la copertura analogica, credo che continueranno su questa via anche per l’eventuale copertura digitale. E allora vorrei capire come faranno a fare tutto ciò se continuare con il sat o tentare con dei gap-filler.

Di seguito quindi cercherò di analizzare le due possibili soluzioni, partendo prima dal SAT e poi dando uno sguardo alla soluzione terrestre con gap filler.

RICEZIONE DA SATELLITE

Comunque per quanto riguarda il sistema di ricezione via satellite vorrei qualche chiarimento in più (se è possibile darlo visto che tanto si basa su dati pubblici) magari astraendoci un po dalla teoria per analizzare il caso di copertura di un sito tramite satellite con segnali provenienti ad esempio da AB3 5w e AB1 12.5 fase per fase.

PREMESSA
Come si può vedere ai seguenti link:
http://it.kingofsat.net/pos-5.0W_ita.php
http://it.kingofsat.net/pos-12.5W_ita.php

Sono rilevabili 2 “mux” (riferito alla composizione del bouquet nello stesso trasponder) su AB3 e 3 su AB1 (non so se ce ne sono anche altri ma ai fini del caso di studio prendiamo in esame questi):
-rete A1
-Dfree (?credo?)
-Timb nazionale 1
-Timb nazionale 2
-Timb 3/4
Vabbè, la prima cosa che si nota è che alcuni trasmettono in dvb-s2 e che usano una modulazione 8psk e 16apsk.
Già il discriminante della modulazione (16apsk e 8psk ACM) non permetterebbe (al di la della codifica) di riceverli con un comune ricevitore dvb-s2 e quindi ci serve un sistema di ricezione ad-hoc.

Mettiamo che si utilizzi un dispositivo come i seguenti:
http://www.screen.it/catalogue/broadcasting/dvb-t/mct/mct
http://www.italtelec.com/star.htm

--

BLOCCO DOMANDE 1.
1)Sti dispositivi sono quelli che si usano realmente nei ripetitori o sono dei dispositivi “embed” usciti di recente in sostituzione di sistemi di ricezione ad array di decoder?
2)Su ogni “modulo” sintonizzano un solo canale (Ex la7 oppure mtv, oppure… ecc) di un trasponder per poi mixarlo con le altre uscite o tutto il flusso del trasponder stesso (sintonizzabile a quella determinata frequenza) per poi darlo in pasto al modulatore dvb-t?
3)Prima dell’uso di questi dispositivi multicanale, che tipo di strumentazione veniva utilizzata per la ricezione di segnali satellitari e broadcasting in terrestre?
4)vi sono soluzioni alternative attualmente utilizzabili per la ricezione da satellite e broadcasting in terrestre?

--

Mettiamo che vogliamo sintonizzare 2 mux su AB3 5°W e 2 su AB1 12,5°W.
Per il sistema di ricezione da satellite utilizziamo per semplicità due lnb twin con 2 uscite indipendenti così ovviamo all’eventuale cambio di frequenza di uno dei 2 trasponder e si alimentano correttamente gli eventuali dispositivi preposti alla ricezione del segnale satellitare.
Premesso che non sono un progettista e non conosco profondamente come molti altri frequentatori del forum
Ho buttato giù un rapido schema grafico dell’esempio che si sta facendo anche se in base alla risposte date alle domande di cui sopra subirà un forte cambiamento (dovuto al funzionamento effettivo dei dispositivi multicanali e all’eventuale affiancamento di soluzioni alternative).


Come si può notare, le uscite dei dispositivi (presumo con i canali mixati e/o il ts dvb-t pronto, incanalato correttamente e (da quanto ho potuto vedere dalle specifiche di sti cosi) temporizzato eventualmente anche tramite GPS) vanno a finire in un altro blocco preposto alla miscelazione dei due flussi C e D e da questo blocco esce il flusso E infiato per la trasmissione ai pannelli.
--
BLOCCO DOMANDE 2
1)Visto che le uscite C e D dovrebbero già essere correttamente incanalate, si possono dare in pasto direttamente al trasmettitore oppure devono subire un ulteriore processo di filtraggio?
2)Nel blocco con il [?] oltre al trasmettitore vero e proprio ci deve essere ulteriore strumentazione o grossomodo la componentistica è già completa?
3)L’uscita E l’ho disegnata come un unico cavo ma suppongo che siano invece 3 uno per ogni pannello vero?

RICEZIONE TERRESTRE CON GAP FILLER

pipione ha scritto:
Il ripetitore non riceve gli stessi canali che riceviamo a casa, intendendo dire che il collegamento che esso ha è un collegamento, generalmente, tramite satellite. Ci sono in verità delle eccezioni alla regola e riguardano i cosidetti Gap Filler. Forse tu accennavi a questi dispositivi.

Essi servono per riempire (filler) i buchi (gap) che avvengono nella normale copertura del servizio svolto dai ripetitori e trasmettitori.
Chiarissimo.

pipione ha scritto:
Da quello che conosco so che i Gap Filler, per poter funzionare bene devono avere un fortissimo disaccoppiamento tra antenna di ricezione (da un'altro ripetitore o Trasmettitore) e l'antenna in trasmissione. Siccome riceve e trasmette lo stesso canale tout court se le antenne di ricezione e quelle di trasmissione non sono disaccoppiate il sistema entra in autoscillazione e va in default.
Chiarissimo anche in questo caso ed era proprio quello che intendevo io :D

Nel caso di copertura con gap filler quindi i primi passi da fare per lo studio di fattibilità sono quelli di analizzare il verso di provenienza dei segnali e vedere se il disaccoppiamento tra antenna ricevente e trasmissiva è tale da non creare interferenze ed credo in particolar modo ISI.
Una soluzione potrebbe essere a questo punto anche il cambio di polarità dell’antenna trasmittente rispetto a quella ricevente (sempre lato ripetitore)?



Andando ad analizzare ad esempio il caso della mia zona (più che altro perché ne ho i dati), la zona da coprire è una “zona quasi d’ombra” cioè una vallata delimitata da montagne a nord e a sud.
I segnali provengono al ripetitore da:
-nord-ovest in Polarizzazione Verticale da 54km
-sud-ovest in polarizzazione Orizzontale da 119km
La composizione dei mux varia ma diciamo che quello a nord (provenendo dalla campania che già è all-digital) è più “completo”.
Le antenne del paese attualmente sono polarizzate in verticale.

Le soluzioni a questo punto potrebbero essere 3:
1)COPERTURA DA ENTRAMBE LE DIREZIONI
Ovviamente con dei filtri canale in modo da non farli sovrapporre.
Tuttavia credo che:
-si dovrebbe chiudere l’angolo di copertura (soprattutto a nord) per evitare interferenze eccessive
-si dovrebbe decidere la polarità di trasmissione
-si avrebbe però il disaccoppiamento quasi ottimale delle 3 antenne trovandosi grossomodo “quasi” a 120° (anche se il disaccoppiamento maggiore lo si avrebbe a 90° e 180° e cioè perpendicolarmente al segnale in ricezione).

2)RICEZIONE DA NORD
-Se porta benefici ai fini del disaccoppiamento conviene cambiare la polarità in trasmissione da Verticale a Orizzontale (anche se tutto il paese dovrà poi ruotare le antenne)
-Sempre ai fini del disaccoppiamento bisogna diminuire l’angolo di copertura a nord giocando con la distanza dal ripetitore (dell’ordine di 2-4km).
-vista la distanza il segnale dovrebbe essere più stabile (infatti sulla costa hanno tutti le antenne puntate direttamente a nord)

3)RICEZIONE DA SUD
-L’eventuale “disaccoppiamento“ in polarizzazione già è presente (vista la polarizzazione H in ricezione e la polarizz. V in trasmissione [perché le antenne sono già in V])
-L’angolo di copertura a sud non è malvagio ma si può restringere ulteriormente
-Il grosso problema è però la distanza dal sito di trasmissione originario…

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BLOCCO DOMANDE 3

1)Secondo voi è giusto il ragionamento effettuato?
2)L’eventuale cambio di polarizzazione in trasmissione rispetto al segnale ricevuto dal ripetitore, gioverebbe ai fini del disaccoppiamento?
3)Per la ricezione del segnale da un sito trasmissivo, si utilizzano i pannelli quadrati che ci stanno sui ripetitori, antenne direttive magari canalizzate tipo yagi oppure antenne specifiche?
4)L’eventuale installazione delle antenne riceventi su un palo distante dal traliccio di trasmissione gioverebbe sensibilmente al sistema rispetto all’installazione sullo stesso traliccio?
5)Da 1 a 10, quanto mi volete picchiare in questo momento?
6)E adesso? :D

Grazie mille a tutti (anche per il sondaggio hahahahahaha) :D
 
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