In Rilievo Tralicci, sistemi radianti e trasmettitori: funzionamento di un ripetitore...

Synchro ha scritto:
Ciao Pipione, anzitutto grazie mille per la risposta, visto che è un po lunga ti rispondo per "quotes" :D :D

Ciao Synchro, capisco la tua "sete" di conoscenze, ma ho avuto la netta impressione, col tuo intervento, di avermi scambiato per uno scienziato!

Sono, molto ma molto meno istruito, col grado di istruzione inferiore a quello a cui tu ambisci. Per risponderti efficacemente a tutte le tue domande ci vorrebbe:

1) Una persona che lavora da un bel po di anni in ambito Broadcast.

2) Deve avere le competenze adatte: possibilmente addetto alla progettazione dei sistemi di telecomunicazione, possibilmente ingegnere.

3) Infine deve lavorare in ambito sistemistico di rete interfacciato a sistemi ASI -> MPEG2. Come reti Telecom. Conoscenza approfondita di progettazione impianti TV MF e sue ricadute sul territorio inteso come Diffusione e Ricezione del segnale DVB-T e sua copertura. E sopratutto la sistemistica interna agli impianti di trasmissione in un trasmettitore e le interfacce negli impianti ricettivi all'interno del trasmettitore, sia attraverso il sat che attraverso reti in ponte radio o in fibra.

Bhè non chiedi certo poco.

In ogni caso mi farebbe, intanto per iniziare, piacere conoscere in dettaglio dove abiti e le tue coordinate geografiche, magari in pm.

Questo mi serve per inquadrare la situazione radioelettrica, da quali ripetitori sei servito, se il segnale è sufficiente o precario. Da ciò che hai detto sembra che vivi in una regione che ancora non ha effettuato lo Switch-off e quindi ricevi quasi tutto in analogico, tranne, naturalmente alcuni canali in digitale tipo MuxA e/o MuxB della Rai e qualche Mux di MDS o TIMB.

Fammi sapere e poi posso anche iniziare a risponderti per le conoscenze che ho. Non sono molte ma qualcosa conosco.

Ciao
 
Ciao Pipione, intanto ti ringrazio per la disponibilità e per la pazienza avuta nell'aver letto quel testamento di poco fa :D
Effettivamente un po mi sono fatto predere la mano e ho chiesto un po troppe cose tutte accozzate :D
Con l'"input" del gap-filler mi hai acceso un led (la lampadina è ormai obsoleta :lol: ) riguardo alla copertura "terra-terra"
Qualche dubbio invece mi è rimasto sul sistema satellitare ma spero con il tuo aiuto e magari anche con quello di altri utenti del forum di poterlo colmare.
A breve ti invio un PM.
Grazie comunque per le varie info che hai inserito nel topic sono veramente molto interessanti ;)
 
Synchro ha scritto:
Ciao Pipione, anzitutto grazie mille per la risposta, visto che è un po lunga ti rispondo per "quotes" :D

Infatti studio Ingegneria Informatica ad indirizzo Reti ed Internet con un percorso di studi orientato alle telecomunicazioni :D
Quindi sei "pronto" per questi argomenti.

Synchro ha scritto:
Le mie curiosità in merito al DVB-T e l'analisi dei relativi segnali sono nati dal fatto che in questo periodo sto sviluppando un software che si interfacci con sistemi di ricezione dvb-t al fine di analizzarne il TS e cercare di ricavarne più informazioni possibili (anche se i driver e le specifiche di sviluppo degli stessi grazie ai cinesi sono veramente "arrangiati"). :icon_rolleyes:

Auguri e benvenuto: non sono argomenti facili, in internet c'è un mondo in quanto a documentazione, ma il lavoro che molto spesso si fa è discernere cosa è importante o cosa non lo è. Se ne sei in grado, documentati sui report ufficiali, sono i documenti ufficiali che riguardano molti argomenti:

http://www.etsi.org/deliver/etsi_tr/101200_101299/101290/01.02.01_60/tr_101290v010201p.pdf

Questo documento tratta proprio dell'analisi del TS e delle misure sui sistemi DVB-T.

http://www.abe.it/private/cartelle/4. Manuali/H_it_DTVB_01_2004.pdf

In italiano, forse è quello che ti serve per iniziare. Descrizione dei vari schemi a blocchi dalla produzione dei programmi sino alla ricezione passando attraverso satelliti e ponti radio, trasmettitori, collegamenti vari, ripetitori e infine ricevitore DVB-T domestico. Il tutto spiegato abbastanza agevolmente, senza tante formule ma illustrazioni esplicative.

il sito principale è:

http://www.abe.it/tech_download_center.aspx?lang=ita


http://www.crit.rai.it/eletel/2005-1/51-2.pdf
Questo sopra, una chicca, invece dovrebbe essere pane per i tuoi denti!

http://www.crit.rai.it/eletel/2006-3/63-5.pdf

Questo invece te lo dovresti "pappare" in due mezzorette ;) ;)

Synchro ha scritto:
La copertura del segnale nel mio paese è relativa solo ai canali rai, allora spinto dalla curiosità sono andato a vedere come erano fatti e disposti i ripetitori.
I tralicci presenti sono uno RAI (davvero imponente) e uno “giocattolo” fatto installare dal comune qualche anno fa e che riceve i 3 canali mediaset dal satellite (con una triste parabolica “quad” da 60 cm ma sorvoliamo) e con 2 cavi che scendono dall’lnb (che credo sia di quelli con le 4 uscite separate V/h-l e O/h-l) la trasmissione è analogica.
Visto che hanno fatto questa scelta per la copertura analogica, credo che continueranno su questa via anche per l’eventuale copertura digitale. E allora vorrei capire come faranno a fare tutto ciò se continuare con il sat o tentare con dei gap-filler.

Allora caro Synchro vorrei ragguagliarti, magari passo passo, cosa e come è imperniata la tua situazione radioelettrica.

I dati che ho a disposizione sono:

Il ripetitore di Buonvicino (39° 40' 19.06" N - 15° 51' 17.51" E) Quota 408 mt riceve i segnali da Vibo Valentia sul canale H1 in Orizzontale per il TV1, da Bonifati sul canale 30 /H per il TV2 e dallo stesso Bonifati sul canale 41 /H.

Quindi, quasi ai piedi del traliccio di Buonvicino, a pochi metri sul traliccio ci devono essere le antenne in ricezione da Vibo Valentia sul TV1 e le antenne in ricezione da Bonifati sul TV2 e TV3. N.B. Con la stessa antenna in ricezione da Bonifati il trasmettitore di Bonvicino riceve sia il canale 30 che il canale 41.

In realtà potrebbero essere anche più antenne in configurazione "antioffset" come detto in altro thread, in modo da schermare le interferenze fisse, ma non quelle sporadiche dovute a propagazione anomala.

Detto ciò, passiamo a vedere la tua situazione radioelettrica. Dunque, tu ricevi, appunto in analogico i tre Rai e qualche altro Mux in digitale.

Dal sito di RaiWay ho trovato questo:

http://www.raiway.it/index.php?lang...calabria&provnome=Cosenza&locid=78020&type=tv

Nota: secondo me siccome ancora trasmettono in analogico, il canale esatto è l'E (17) freq. 183.75.

Dimmi tu come ricevi il Tv1 analogico.

Mentre il Mux A lo dovresti ricevere non dal ripetitore Buonvicino ma da Puzelle. Un ripetitore che sta a sud a pochi km da te. Non so se sei in vista con quel ripetitore, anche se RaiWay ti da per servito! Mhà.....vedrò di farti un profilo e dirti se lo sei.


Proseguirò più in la la discussione.

Ciao






.
 
Ultima modifica:
pipione ha scritto:
.... Addirittura con le trasformate di Fourier, ma cosa studi la Teoria dei Segnali? Oppure sei magari all'ultimo anno delle superiori e il tuo prof cerca di inculcarti concetti abbastanza pesanti di Fisica matematica?
Capisco un qualche cenno delle trasformate e antitrasformate di Fourier ma queste son cose che si studiano in Ingegneria Elettrica, Elettronica e delle telecomunicazione, appunto in Teoria dei Segnali o in Metodi matematici della Fisica. Non certo nelle scuole superiori.....

:5eek: Urca ... ma perchè in indirizzi tecnici informatici, non si studiano + la trasmissione dell'informazione di base !? ... io mi ricordo nelle mie reminescenze scolastiche dell' i.t.i.s. di Informatica (circa 23 anni fa ) il professor ci faceva ... :D 2 balls :eusa_whistle: .... con le trasformate e antitrasformate di Fourier ...

solo che adesso ! ... nei miei cassettini della memoria !... :D è rimasta solo l'etichetta fuori e basta .... e non si apre + :lol:
 
bart1man ha scritto:
:5eek: Urca ... ma perchè in indirizzi tecnici informatici, non si studiano + la trasmissione dell'informazione di base !? ... io mi ricordo nelle mie reminescenze scolastiche dell' i.t.i.s. di Informatica (circa 23 anni fa ) il professor ci faceva ... :D 2 balls :eusa_whistle: .... con le trasformate e antitrasformate di Fourier ...

solo che adesso ! ... nei miei cassettini della memoria !... :D è rimasta solo l'etichetta fuori e basta .... e non si apre + :lol:

Io sono un po più vecchiotto, considera che mi sono diplomato all'i.t.i.s. in Telecomunicazioni nel 1968 a Roma, tra parentesi sono di là, e la vita mi ha portato in questa bellissima e misteriosa Isola.
Ai miei tempi considera che all'esame di radiotecnica e telefonia si doveva discutere sulla "forchetta telefonica" e la risoluzione di un circuito con Thevenin e/o Norton.

Roba antidiluviana rispetto ai concetti di oggi. E dire che proprio in quegli anni al Caltech (California Institute of Technology) un certo Andrea Viterbi metteva in piedi il suo famosissimo algoritmo per correggere gli errori nei collegamenti spaziali tra le varie navette Explorer mandate a sondare le superfici di Marte o Giove!!

P.S. Sappi che, purtroppo la trasmissione dell'informazione di base, anche solo vent'anni fa, comprendeva concetti di calcolo delle probabilità e statistici che levati! I famosi metodi stocastici in Ingegneria.

Nessuno ti racconterà, a livello terra terra, come si trasmette il segnale video e come funziona il tutto. Per arrivare a capire come "funzionano" le cose nelle telecomunicazioni occorre conoscere le "basi" con un livello di astrazione che disillude molti dall'iniziare.

Ma se si è "fortunati" ci si può arrivare anche, bypassando l'università, tramite le professioni tecniche e l'esperienza nell'ambiente di lavoro "congruo" con le telecomunicazioni. Una volta che sei lì, se ti piace e sei appassionato puoi "approfondire" per affari tuoi.

In tempi non sospetti, nella prima metà degli anni novanta, per conoscere le comunicazioni digitali, che allora stavano prendendo piede, ho studiato su testi di madrelingua tipo il Proakis "Digital Communications" e altri libercoli. All'inizio non ci capivo na mazza, ma poi, grazie al lavoro che svolgevo in Raiway, ho potuto approfondire ben bene "la materia".

Bhè vi ho raccontato uno spaccato della mia vita......che non ritornerà più! Sob..sob.


Ciao
 
Ultima modifica:
pipione ha scritto:
.....considera che mi sono diplomato all'i.t.i.s. in Telecomunicazioni nel 1968 a Roma, ......si doveva discutere sulla "forchetta telefonica" e la risoluzione di un circuito con Thevenin e/o Norton ....

pipione ha scritto:
.....purtroppo la trasmissione dell'informazione di base.....comprendeva concetti di calcolo delle probabilità e statistici.... I famosi metodi stocastici in Ingegneria.....

La risoluzione dei circuiti con Thevenin/Norton e concetti di calcolo delle probabilità ... tuute cose e reminescenze di studi fatti ... infatti sia il Prof di fisica e laboratorio che la nostra Prof. di calcolo ci facevano nel trienno di studio 1986 - 1989 ci fecero fare un .... :5eek: mazzo tanto :5eek: con programmi di studio che erano prerogativa delle università ,,,


pipione ha scritto:
.....In tempi non sospetti, nella prima metà degli anni novanta, per conoscere le comunicazioni digitali, che allora stavano prendendo piede, ho studiato su testi di madrelingua tipo il Proakis "Digital Communications" e altri libercoli....

noi avevamo "Elementi di comunicazione digitale" di MArshall G.J. tradotto in italiano editore Ulrico Hoepli Milano se mi ricordo bene ...

pipione ha scritto:
.....Bhè vi ho raccontato uno spaccato della mia vita......che non ritornerà più! Sob..sob.

perchè essere tristi ... si era + giovani, quello è vero !! :eusa_whistle: ma tempi bellisimi da ricordare e raccontare .. no !? ;)
 
bart1man ha scritto:
La risoluzione dei circuiti con Thevenin/Norton e concetti di calcolo delle probabilità ... tuute cose e reminescenze di studi fatti ... infatti sia il Prof di fisica e laboratorio che la nostra Prof. di calcolo ci facevano nel trienno di studio 1986 - 1989 ci fecero fare un .... :5eek: mazzo tanto :5eek: con programmi di studio che erano prerogativa delle università ,,,




noi avevamo "Elementi di comunicazione digitale" di MArshall G.J. tradotto in italiano editore Ulrico Hoepli Milano se mi ricordo bene ...



perchè essere tristi ... si era + giovani, quello è vero !! :eusa_whistle: ma tempi bellisimi da ricordare e raccontare .. no !? ;)

No, bart1man, non sono triste, ma il fatto che gli anni passano è un fatto incontrovertibile di cui occorre tenerne conto.
 
Synchro ha scritto:
... in questo periodo sto sviluppando un software che si interfacci con sistemi di ricezione dvb-t al fine di analizzarne il TS e cercare di ricavarne più informazioni possibili (anche se i driver e le specifiche di sviluppo degli stessi grazie ai cinesi sono veramente "arrangiati"). :icon_rolleyes:

Ciao Synchro, se ti interessa il software già esiste e si interfaccia con un tuner a chiavetta da 30-40 euro per pc. Ti fa un'analisi completa di tutto il flusso trasmesso dal canale in esame, compresi tutti i preview di ogni singola informazione nel flusso. ;)
 
bart1man ha scritto:
:5eek: Urca ... ma perchè in indirizzi tecnici informatici, non si studiano + la trasmissione dell'informazione di base !? ... io mi ricordo nelle mie reminescenze scolastiche dell' i.t.i.s. di Informatica (circa 23 anni fa ) il professor ci faceva ... :D 2 balls :eusa_whistle: .... con le trasformate e antitrasformate di Fourier ...

solo che adesso ! ... nei miei cassettini della memoria !... :D è rimasta solo l'etichetta fuori e basta .... e non si apre + :lol:
a chi lo dici.... ho studiato anche il linguaggio macchina, protocolli simens e quello omron a livello industriale ma ormai oggi oltre ad essere obsoleto, non lo ricordo quasi piu....
 
scusate.....io non sono uno del settore.....ma mi sforzo di comprendere...certo mi è difficile specialmente quando parlate in tecnichese.....comunque vorrei farvi una semplice e...magari per voi....banale domanda...dove mi trovo c'è il ripetitore di mediaset1 il quale ha una potenza di solamente 2 watt....parlando con un tecnico di mediaset mi ha spiegato che per far uscire 2 watt di potenza ce ne vogliono 200 circa.....per cui la mia domanda è questa: ma per i ripetitori che hanno 10 o 20 kw di uscita (per esempio quelli che si trovano sulla majelletta) ma quanta corrente elettrica serve? Dieci volte tanto??? Mi chiedo quando arrivano la fatture dell'Enel (o qualunque altra azienda del settore), relative ai ripetitori, a mediaset o alla rai.....so mazzate con l'accuso....e così metà delle entrate di queste società se ne vanno per l'energia elettrica????
Grazie in anticipo a chi saprà darmi una risposta!!! :eusa_think:
 
Ciao Armi, gli amplificatori utilizzati (che sono quelli che incidono quasi nel totale del consumo dell'apparato) sono in classe AB, ma una classe AB che tende più all'A che al B, e che quindi hanno un rendimento che si assesta intorno al 50%, o meno. E questo solo i transistor di amplificazione.
Quindi un 1000W, teoricamente dovrebbe assorbire circa 2000W o più dall'alimentazione.
Se a questo si aggiungono i driver di pilotaggio, tutto il sistema di ventilazione necessario, i piloti, i modulatori, la logica, etc., il tutto si assesta su un consumo di circa 3200W di alimentazione.
Naturalmente stiamo parlando di un trasmettitore da 1000W in tecnologia PAL ossia analogica, e che raggiunge la potenza massima di 1000W solo 15625 al secondo, e non in maniera continuativa.
Per il DVB-T, la cosa cambia, in quanto la potenza non è di picco, ma RMS. ;)
 
Ultima modifica:
BTS,
a quanto ricordo dagli studi e rileggendo un po' in giro, mi pare che tu ti stia confondendo sul rendimento. E' la classe A che ha un rendimento massimo teorico del 50% (normalmente è al di sotto), la classe B è del 75% circa, e la AB è compresa tra queste due.
Per quanto riguarda invece la frase:
stiamo parlando di un trasmettitore da 1000W in tecnologia PAL ossia analogica, e che raggiunge la potenza massima di 1000W solo 15625 al secondo, e non in maniera continuativa
invece, non ho capito bene a cosa ti riferisci. Puoi spiegarla meglio nel dettaglio, magari mettendo qualche link ?
Grazie.
 
I ripetitori "seri" sono in realtà dei trasmettitori e non degli amplificatori. Soprattutto, una modulazione TV analogica (in ampiezza) deve produrre un segnale ultralineare, che nemmeno un'amplificatore in classe A può garantire.
Il segnale modulante (banda base) entra quindi nel trasmettitore appunto come modulazione; non è che un ripetitore TV analogico "riceva" un segnale da un altro e provveda ad amplificarlo fino al livello desiderato.
Le nuove tecnologie PWM e lo stato solido permettono rendimenti molto elevati, perfino nei trasmettitori AM. (quelli delle onde medie e corte, per intenderci, ma anche della TV analogica, parte video). Ciò succede sia nelle sezioni alimentatrici, che nei trasmettitori veri e propri, dove l'inviluppo del segnale, non è la combinazione del carrier e della modulazione, bensì una creazione "digitale", dove la forma d'onda prodotta è la riproduzione di quella combinazione, ma senza uso di due amplificatori distinti (uno per il carrier ed uno per la modulazione)
Ecco allora che ormai non si parla quasi più di classe A od AB (o B), per gli amplificatori lineari, ma di Classe E. (sono in classe E anche la maggior parte degli amplificatori Audio a stato solido)
Paradossalmente, più la potenza di uscita è bassa, minore è l'efficienza del trasmettitore, perchè le circuiterie per la generazione del segnale ed il "processing", comunque assorbono una data potenza, sia che il trasmettitore eroghi 2W o 20Kw, poco cambia. (in realtà, un TX da 2W che ne consumi 200, ai nostri giorni non esiste più e certe affermazioni, temo nascano più dalla voglia del tecnico di "stupire" l'amico, che da effettive misure)
;)



ARMI ha scritto:
scusate.....io non sono uno del settore.....ma mi sforzo di comprendere...certo mi è difficile specialmente quando parlate in tecnichese.....comunque vorrei farvi una semplice e...magari per voi....banale domanda...dove mi trovo c'è il ripetitore di mediaset1 il quale ha una potenza di solamente 2 watt....parlando con un tecnico di mediaset mi ha spiegato che per far uscire 2 watt di potenza ce ne vogliono 200 circa.....per cui la mia domanda è questa: ma per i ripetitori che hanno 10 o 20 kw di uscita (per esempio quelli che si trovano sulla majelletta) ma quanta corrente elettrica serve? Dieci volte tanto??? Mi chiedo quando arrivano la fatture dell'Enel (o qualunque altra azienda del settore), relative ai ripetitori, a mediaset o alla rai.....so mazzate con l'accuso....e così metà delle entrate di queste società se ne vanno per l'energia elettrica????
Grazie in anticipo a chi saprà darmi una risposta!!! :eusa_think:
 
ANDREMALES ha scritto:
BTS,
a quanto ricordo dagli studi e rileggendo un po' in giro, mi pare che tu ti stia confondendo sul rendimento. E' la classe A che ha un rendimento massimo teorico del 50% (normalmente è al di sotto), la classe B è del 75% circa, e la AB è compresa tra queste due.
Per quanto riguarda invece la frase:
stiamo parlando di un trasmettitore da 1000W in tecnologia PAL ossia analogica, e che raggiunge la potenza massima di 1000W solo 15625 al secondo, e non in maniera continuativa
invece, non ho capito bene a cosa ti riferisci. Puoi spiegarla meglio nel dettaglio, magari mettendo qualche link ?
Grazie.

Ciao Andremales,

la classe A, è la classe migliore come caratteristiche di amplificazione, ma purtroppo ha uno scarso rendimento che si assesta intorno al 25% circa, ossia per avere 25W in uscita devo consumarne 100W dall'alimentazione. Inoltre ha una dissipazione molto elevata.
La classe B è intorno al 50% o anche più, ma dipende anche dalla frequenza di lavoro che, più è alta, più scende.
Mentre le altre classi C, etc., a salire, hanno rendimenti più alti, ma dove occorre qualità, non vengono utilizzati a causa della loro scarsa larghezza di banda e livelli di distorsione troppo elevati.
Tra le classi A e la B, sono state introdotte altri tipi di classi come ad. es. la AB, AB2, etc. Questo grazie all'impiego di Mosfet di potenza particolari con l'evolversi della tecnologia. Questo tipo di amplificatori tendono ad ottenere un rendimento che è tra la A e la B. Dipende sempre dalla frequenza e dall'architettura della circuiteria.

Per quanto riguarda un trasmettitore TV analogico, lo stesso è composto da :

1) Modulatore F.I. (Frequenza Intermedia), con ingresso Audio/Video e uscita 33.4 MHz per la portante audio, e 38.9 per quella video. Il tipo di modulazione sono FM per l'audio, e AM negativa per il video. Il livello di uscita caratteristico è all'incirca + 10 dBm.

2) Pilota di canale, con ingresso FI 38.9 e uscita in canale, ad. es. UHF CH 40. Questi possono avere livelli di uscita differenti in base alla configurazione di potenza finale, e possono andare da 0,5 W Picco Sincronismo, fino a 40 W.

3) Moduli amplificatori finali in base alla configurazione di potenza totale. Negli ultimi trasmettitori, ogni modulo (in base alla marca) poteva essere da 500W fino a 1300W.
Per es. un trasmettitore da 5 kW è composto da 4 moduli da 1300W. Naturalmente ogni modulo ha all'interno un certo numero di transistor tra finali di potenza e driver per la potenza voluta.

La potenza di un trasmettitore TV PAL, non è continua ma Picco-Sincronismo. Essendo la modulazione video AM negativa, il sincronismo si trova sulla cresta superiore dell'amplificazione AM. Essendo il sincronismo TV PAL B/G 15625 Hz con ampiezza del 30% del video composito, ne deriva che il trasmettitore raggiunge la massima potenza solo in corrispondenza del picco del sincronismo, e quindi 15625 volte al secondo.
Normalmente in una modulazione regolare, l'ampiezza in potenza del sincronismo è di circa 2 dB.
 
@ BTS e @ Tuner

ho trovato qualcosa sull'argomento che, penso, vi interesserà.

http://www.carlomozetic.net/userfiles/potenza_TV_4.pdf

Naturalmente ringrazio l'autore Carlo Mozetic e inviterei tutti a dare uno sguardo al suo sito, The Mozetic Carlo's Web Site:

http://www.carlomozetic.net/_sgg/f10000.htm

Ci sono una marea di notizie interessanti con foto di trasmettitori e ripetitori e non mancano documentazioni interessanti.

Eh....eh ...qui si stanno raggiungendo delle vette incommensurabili. Queste cosette le ho studiate a suo tempo quando ero giovanotto, ma come vedo sono sempre attuali.

Ciao
 
Ottima idea postare a link esterni, specialmente quando si tratta di materiale in italiano. Ai miei tempi, c'erano gli engineering handbooks e bisognava anche essere abbastanza fortunati da trovarli in biblioteca, ovvero avere accesso a biblioteche non sempre a portata di mano dei comuni mortali.
Credo che digital forum abbia finalità divulgative e non sia un'accademia virtuale di progettazione avanzata, ovvero, non è la sede adatta per approfondimenti specifici. ;)
Da questa prospettiva e con questa finalità, è sicuramente apprezzabile quando si cerca di spiegare agli utenti, con le parole più semplici (ma senza scrivere inesattezze o stupidate), i concetti che rispondono per sommi capi ai quesiti posti.
 
Ultima modifica:
basta guardare qualche catalogo di un fabbricante e a volte c'è pure la potenza assorbita...ora a memoria..ma potrei ricordare male in analogico credo che si bazzicasse su 4 volte la potenza RF..però ripeto vado a memoria..a volte mi gioca brutti scherzi..devo ritrovare il catalogo...e sempre a memoria da analogico a digitale la potenza RF si riduce di circa 1/4 e la potenza elettrica impegnata....sempre mi pare di ricordare della metà
 
Trasmettitori & Ponti

Ciao Pipione,
ottimo lavoro.
Forse veramente a questo punto varrebbe la pena di "istituzionalizzare" questa guida, magari dividendola in capitoli e affidando ad ognuno una parte da "redigere". Poi nominiamo un "comitato tecnico" di esperti che fanno da correttori di bozze. E vediamo cosa viene fuori. Direi che però un cenno alla trasmissione analogica andrebbe fatto. Non credo che tutti abbiamo chiaro ancora cosa sia l'AM e l'FM, con le loro brave analogie e differenze.
Due parole sulla banda, sul teorema di Shannon, sulle potenze impiegate rispetto al rapporto S/N credo siano doverosamente propedeutiche alla trasmissione digitale.
Che dire poi sulla parte di codifica MPEG2? Anche li invito qualcuno (senza esagerare sulla Teoria dei Segnali) a spiegare come funzionano gli algoritmi di conversione A/D e D/A per poi passare alle codifiche loss-less e infine agli standard JPEG e MPEG (con i vari layer).
Poi si potrebbe parlare anche dei sistemi di cifratura, per capire come vengono crittati e decrittati i segnali...

INSOMMA: un piccolo corso di "Ingegneria delle TLC". ;-))))


@liebherr: ma io ricordo dagli studi che all'inizio del DTT si trasmettevano 10W con gli ampli da 1KW, per mantenere la IM3 praticamente a ZERO! Infatti i problemi di non-linearità davano grane pazzesche all'8k. In pratica non si manteneva l'ortogonalità delle singole portanti. E questo naturalmente non era tollerabile. Funzionavano in classe A pura con tassi di distorsione praticamente nulli. Altro che la classe C o AB spuria con cui si trasmetteva l'FM o l'AM-VSB. Chissà ora come hanno risolto.....???

@ pipione: ma a quando il trasporto via TCP/IP almeno ai ponti? Alla fine buttiamo via veramente un sacco di energia....inutile!

A parte che tra una ventina di anni credo che il broadcast sarà sparito. Tutto on demando via internet. Voi cosa pensate?

Ciaooooooo

PS: buon lavoro a tutti.
 
penso che il futuro delle tlc si evolvera in tante direzioni pero tutte a PAGAMENTO: quindi il sistema terrestre di cui si parla qui, dovra per forza persistere dovunque, inquanto unico modo gratuito per poter usufruire delle diffusioni pubbliche rtv come da mandato di concessione. ( in poche parole sono obbligati a diffondere i canali nazionali free e in chiaro e lo si puo fare solo con la diffusione via etere )
 
Ciao Gherardo,
mi fa piacere trovarti anche qui...

Mah, sai, secondo me cercherei di dividere la questione: da una parte il MEZZO di trasmissione, e dall'altra i contenuti.
Si possono cmq trasmettere contenuti generalisti gratis anche su mezzi diversi dal broadcast (pensa a corriere.it o a wikipedia).

Il punto è che la trasmissione broadcast impone investimenti in termini di energia e infrastrutture probabilmente del tutto spropositati e in fondo anche molto rigidi rispetto alle attuali esigenze. Pensiamo per esempio a "Rai per una notte": senza concessioni e senza infrastrutture (se non un accesso alla rete ad un server abbastanza "robusto"), lo potevano vedere in tutto il mondo.

Buona notte....e a presto!!

Ciao

Fabio

PS: sabato provo come mi hai detto con l'antenna a pannello.. poi ti dico.
 
Indietro
Alto Basso