In Rilievo Tralicci, sistemi radianti e trasmettitori: funzionamento di un ripetitore...

BTS ha scritto:
Ciao Synchro, se ti interessa il software già esiste e si interfaccia con un tuner a chiavetta da 30-40 euro per pc. Ti fa un'analisi completa di tutto il flusso trasmesso dal canale in esame, compresi tutti i preview di ogni singola informazione nel flusso. ;)
Ciao BTS, si grazie, uno l'ho già trovato che fa ciò e ce n'è anche un'altro che riesce a "riparare" il TS catturato, però il mio scopo è costruirlo da me utilizzando una piattaforma diversa da quella comunemente utilizzata.
Allo stato attuale riesco ad interfacciarmi con la periferica (compreso tuning e/o stats grossolane) ed ad acquisire i byte del TS trasmesso ma ancora non riesco a renderizzarlo; probabilmente c'è ancora molto da fare sul lato di interfacciamento HW (è come se mi perdesse qualche byte per strada).
Scusate x gli off-topics :D
 
Se riuscissimo a restare in argomento, cioè Tralicci, Antenne e TX, forse sarebbe meglio. ;)
Quanto allo streaming internet Vs. diffusione di segnali radio/TV, a mio giudizio è un po' come confrontare "pere" con "bulloni".
Inoltre, la "diffusione" verso molte utenze della stessa identica cosa tramite IP (magari diversi canali video in HD, ed in tempo reale), finisce per occupare una banda enorme. Penso che se gli attuali utilizzatori "mondiali" di segnali DTT e SAT, migrassero tutti al "cavo", vedremmo collassare la rete, o comunque, si riscontrerebbero grandi problemi in vari nodi.
Se poi sommassimo tutti gli assorbimenti dei dispositivi che risultano attivi per veicolare e smistare gli STESSI dati durante uno streaming, non so se il risultato potrebbe essere "energeticamente" competitivo, ad esempio rispetto a quanto assorbe un Trasponder satellitare, che con p-out da 300W può coprire zone enormi.
Quanto ai "diritti", temo che non cambi assolutamente nulla, dipende...
Di certamente vantaggioso, con lo streaming c'è la semplicità di "trasmettere" da parte di chiunque, ma solo in teoria e sempre che non cambino le leggi.
 
Ciao Tuner,
Ciao a tutti!

Tuner, sai che non ho capito la tua osservazione.....boh, forse è una discussione un po' troppo difficile.
Stiamo parlando di confrontare diversi vettori di informazione.

Cmq ti do ragione, rispetto a tralicci e tx siamo un po' fuori tema o, quantomeno borderline.

Buona giornata a tutti
Ciao
Fabio
 
Tuner ha scritto:
Inoltre, la "diffusione" verso molte utenze della stessa identica cosa tramite IP (magari diversi canali video in HD, ed in tempo reale), finisce per occupare una banda enorme. Penso che se gli attuali utilizzatori "mondiali" di segnali DTT e SAT, migrassero tutti al "cavo", vedremmo collassare la rete, o comunque, si riscontrerebbero grandi problemi in vari nodi.
Questo è vero per l'IPv4 ancora in utilizzo, ma non è vero per l'IPv6 che dovrebbe essere utilizzato in futuro, soppiantando l'IPv4 (costringendoci a cambiare router).

Con l'IPv4 se un server deve trasmettere uno streaming verso 100 host, è costretto a trasmettere 100 volte la stessa cosa. Purtroppo è un'inutile duplicazione delle stesse informazioni che sovraccarica la banda, quindi hai ragione a dire che se tutti passassero sul cavo, bisognerebbe allargare la banda a dismisura, ma questo non è possibile e quindi si starebbe in perenne sovraccarico.

Nell'IPv6, fortunatamente, è previsto che ad un gruppo di host possa essere assegnato un indirizzo temporaneo, chiamato indirizzo multicast, che li identifica. In questo modo un server può trasmettere verso più host una sola volta. Tramite i protocolli di routing, l'indirizzo multicast viene scambiato fra i router che instradano i dati fra più dorsali, e con esso viene anche trasmessa la lista di IP che vi sono associati. Così, per esempio, uno streaming che arriva con una sola connessione in centrale, può essere duplicato più volte sulle connessioni dell'ultimo miglio nel caso in cui ci siano più host che né richiedono la trasmissione.

L'IPv6 potrebbe essere il futuro della TV.;)
 
AverageItalian ha scritto:
L'IPv6 potrebbe essere il futuro della TV.;)

Infatti, non a caso parlavo di VENT'ANNI.

A parte che in realtà i limiti fisici dell'attuale struttura si sono aggirati con soluzione sw tipo il bit torrent, bisogna anche considerare che nel giro di una decina di anni siamo passati dal modem a 56k sul canale telefonico all'ADSL a 20 Mega. Diciamo una riedizione delle legge di Moore per la banda disponibile: tre ordini di grandezza in dieci anni sono più o meno un raddoppio all'anno ;-))

A pensarci bene poi la vera differenza è il canale di ritorno: tra non molto vedremo da Gerry Scotti non più la telefonata a casa ma la videochiamata in HD.
Questa è la TV 2.0 Chissamai poi con HDSL....diventeremo tutti inviati della Rai!

Buona giornata e buon lavoro!

Ciao
F
 
L'IP6 è un progresso, ma le "diramazioni" fisiche (cioè i nodi ), dovranno comunque "ripetere" sui vari rami la stessa cosa e, nell'ultimo miglio, senza cavi in fibra e molte utenze, sarà ugualmente un problema.
La sovrapposizione del broadcast radio/TV, di "on demand", di "classico download" e di "navigazioni", presuppone una rete con capacità molto elevata, cosa che vedo ancora lontana a realizzarsi.
...comunque, ribadisco che siamo OT e che se volete parlare di questo aspetto, sarebbe meglio aprire uno specifico TD.
;)
 
fabiocer ha scritto:
A parte che in realtà i limiti fisici dell'attuale struttura si sono aggirati con soluzione sw tipo il bit torrent, bisogna anche considerare che nel giro di una decina di anni siamo passati dal modem a 56k sul canale telefonico all'ADSL a 20 Mega. Diciamo una riedizione delle legge di Moore per la banda disponibile: tre ordini di grandezza in dieci anni sono più o meno un raddoppio all'anno ;-))
OK però io non sarei così ottimista, perché bisogna anche dire che la 20 M è per pochi. Non solo per il fatto che non tutta la popolazione ne è coperta, ma anche perché, laddove disponibile, la può sfruttare al massimo solo chi è vicino alla centrale. Chi è più lontano, a causa di alzamento dell'attenuazione ed abbassamento del margine SNR, naviga ad una velocità (teorica, massima) minore.

Tuner ha scritto:
L'IP6 è un progresso, ma le "diramazioni" fisiche (cioè i nodi ), dovranno comunque "ripetere" sui vari rami la stessa cosa e, nell'ultimo miglio, senza cavi in fibra e molte utenze, sarà ugualmente un problema.
La sovrapposizione del broadcast radio/TV, di "on demand", di "classico download" e di "navigazioni", presuppone una rete con capacità molto elevata, cosa che vedo ancora lontana a realizzarsi.
...comunque, ribadisco che siamo OT e che se volete parlare di questo aspetto, sarebbe meglio aprire uno specifico TD.
;)
OK, ultimo OT e poi mi taccio sull'argomento...:D
Hai ragione sul fatto che la trasmissione deve essere ripetuta su più nodi, se necessario, ma il risparmio, rispetto all'attuale IPv4 è che al router lo streaming arriva una volta, e che se su una "diramazione fisica" ci sono più host richiedenti, lo stesso streaming su quella diramazione viene trasmesso una sola volta.

Questo è già un risparmio enorme. Se poi la banda si sovraccarica, basta dare priorità ai servizi più importanti. La maggior parte della banda viene occupata dal downloading, che tempo fa sicuramente era riferibile al P2P, oggi credo sia in parte stato superato dal direct donwloading (Megaupload, Rapidshare, ecc...), che bisogna comunque offrirlo, ma si può anche limitarlo, soprattutto perché nella maggior parte dei casi è illegale...
 
Ancora SFN?

pipione ha scritto:
Più che troppo velocemente, troppo profondamente direi.

Bisogna sempre tenere conto che anche se nel forum ci sono molti entusiasti della materia, non si può approfondire troppo, si creerebbe ulteriore confusione e si rischia realmente di non essere seguiti.

Non era questo lo scopo dei miei interventi.....ma mi sono fatto prendere la mano.

Ad ogni modo io non demordo, pian pianino ci saranno sempre più numerosi coloro che, a lungo andare, col tempo certi concetti gli saranno sempre più familiari.....

Quindi mai scoraggiarsi!

Ciao

Mi autoquoto per poter riprendere l'argomento inerente i trasmettitori e compagnia cantante. ;) ;)

Anche se c'è un thread dedicato a questo argomento in Discussioni tecniche, ormai mi ci trovo bene qui, magari se i mod sono daccordo, vorrei restarci parlando della rete a frequenza singola quì.

Quindi iniziamo :D

Oggi vi vorrei parlare di un argomento Hot (caldo) circa la ricezione DVB-T.

Anche se l'argomento principale del thread sono i trasmettitori, i tralicci, la configurazione delle antenne sia in orizzontale che in verticale, mi pare che occorre fare un po di chiarezza sulla Rete a frequenza singola, che sta facendo impazzire migliaia di antennisti e operatori del settore in tutto il Paese.

Vorrei iniziare illustrando come funziona il tutto iniziando in maniera molto ma molto leggera e agile per dare una infarinatura di questo sistema in parole molto povere, ma penso anche rigorose.

Sino a due o tre anni fa solo un ristretto gruppo di specialisti e appassionati si era addentrato ad approfondire il significato e le implicazioni del SFN.

I primi switch-off hanno evidenziato le innegabili potenzialità di questo sistema ma hanno anche ricordato che i vantaggi sicuramente ci sono, ma prima o poi arriva il conto e può essere molto salato. Il vantaggio fondamentale dell'SFN è una efficienza senza pari nell'impiego delle frequenze.

Per trasmettere lo stesso segnale in analogico o digitale che sia , si ha bisogno di tre frequenze per essere diffuso senza inconvenienti.Vedete ad esempio come viene trasmesso il digitale in MFN.

Prendiamo ad esempio il Mux 1 trasmesso in MFN quì in Sardegna
Esempio: Io trasmetto a Cagliari col can 09 (205.5 Mhz), poi trasmetto a Capoterra col can 07 (191.5 Mhz) e quindi trasmetto a Villasimius col canale 11 (219.5 Mhz). E questo è un cluster. Se devo servire con lo stesso canale altri c.a. occorre cambiare ulteriore frequenza:

Iglesias Mux 1 can 05
S.Antioco Mux 1 can 07
Narcao Mux 1 can 11

Naturalmente i vari 05,07,09,11 devono venir pianificati in modo da non disturbarsi con i pari canale che trasmettono in altre zone.

Con l'SFN, contrariamente al MFN di frequenza ne basta una sola.

In questo caso vuol dire che a pari occupazione di banda (l'intera banda UHF) ho moltiplicato per tre il numero dei segnali che posso trasmettere, cioè dei soggetti che posso autorizzare ad operare.

Vantaggio ulteriore, che da noi può essere altrettanto fondamentale: all'interno di un'area SFN, se un operatore riscontra una interferenza, vuol dire che si è interferito da solo! (ohibò direbbe areggio....:D :D ).

Può non essere vero ai confini dell'area SFN, ma in ogni caso questo riduce drammaticamente i contenziosi: non è più il vicino che da fastidio, non si può più dare la colpa a qualcun altro: sto facendo tutto da solo. E anche questo effetto secondario non deve essere dispiaciuto a chi ha scelto l'SFN.

Ma come funziona il sistema SFN e la sua diffusione?


Il sistema SFN si sviluppa tutto dal lato della catena di distribuzione e di trasmissione.

I ricevitori infatti non hanno nessuna caratteristica specifica per poter funzionare in ambiente SFN.

Essi vanno bene sia che ricevono in SFN che in MFN. Tutto il carico di lavoro viene svolto dalla parte trasmissiva e dalla modulazione COFDM

Il ricevitore COFDM tollera bene echi il cui ritardo, rispetto al segnale principale, è inferiore ad un valore prefissato (definito nei parametri di modulazione):
FEC 1/2 2/3 3/4 5/6 7/8 (numero di bit dedicati alla correzione)
Tg 1/32 1/16 1/8 1/4 (tempo di guardia: MFN=1/32 molto piccolo, SFN= 1/4 molto grande)

Siccome l'ambiente in cui opera l'SFN è un ambiente in cui ci sono molte riflessioni dovute agli ostacoli, alla propagazione, ai fading e, in genere i così chiamati percorsi multipli, questo sistema permette di ricevere un segnale caratterizzato anche da molti echi, pure se di livello paragonabile al segnale principale, a patto di soddisfare il requisito del ritardo di guardia di cui sopra.

La riflessione di fatto è un segnale che interferisce se stesso: una parte del segnale arriva in ritardo.

Nella televisione analogica l'effetto è ben evidenziato dalle immagini sdoppiate.

Supponiamo ora di non avere riflessioni, ma diversi trasmettitori che irradiano lo stesso identico segnale.

Dal punto di vista del ricevitore la situazione non cambia: è come se ciascun trasmettitore aggiuntivo coincidesse con il centro di emissione di uno degli echi di cui si era parlato precedentemente.

In sostanza possiamo dire che i trasmettitori è come se fossero degli echi artificiali.

E'dunque sufficiente che i diversi segnali emessi siano identici, per frequenza, fase e contenuto, e che arrivino in tutte le case all'interno dell'area di servizio entro un determinato ritardo.

Nel sistema DVB-T il ritardo massimo tollerabile è di 224 microsecondi. In pratica i vari segnali devono arrivare tutti assieme.

Come si fa?

Il sistema scelto per la televisione digitale terrestre funziona in questo modo.

Come prima cosa ogni operatore di rete calcola (e verifica) il tempo che il segnale ci mette per viaggiare dalla regia di messa in onda a ciascuno dei trasmettitori che opereranno in SFN. E' un tempo costante, funzione della specifica architettura di rete, e non dipende da fattori esterni.

Supponiamo di avere solo due trasmettitori, con tempo pari, rispettivamente a t1=100ms (millisecondi) e t2=130ms.Per allineare i flussi, cioè per sincronizzare l’istante di
emissione, si inserisce all’ingresso del trasmettitore TX1 un ritardo fisso pari a 30 ms, pari cioè a (t2– t1), e all’ingresso di TX2 un ritardo pari a 0 ms, cioè nullo.

I due percorsi sono così resi equivalenti, a prezzo di un ritardo (comune a tutti) pari a 130 ms.

In pratica si porta tutta la rete nelle condizioni di maggior ritardo, cioè il primo che arriva aspetta l’ultimo.

Per essere ancora più sicuri che ogni trasmettitore diffonda lo stesso contenuto allo stesso istante, il sistema di Head End inserisce ciclicamente all’interno del flusso di bit un segnale di riferimento che collega ciascuna sequenza di dati al segnale temporale GPS.

Ogni trasmettitore, a sua volta “agganciato” al sistema GPS, sa che dovrà trasmettere quella determinata sequenza di dati solo quando il GPS “segnerà” quel determinato istante, attendendo in più un tempo pari al ritardo fisso dello specifico trasmettitore.

Bisogna poi fare un paio di altre cose, tipo sincronizzare la frequenza di emissione dei trasmettitori con una precisione assoluta (assoluta davvero), e garantire che il flusso dati che lascia la messa in onda non venga più modificato (è il motivo per cui con l’SFN non si può fare splitting. Infatti è per questo motivo che il Mux 1 che contiene il Tv3 Regionale, e quindi suscettibile di dropin/drop out e quindi splitting, è trasmesso in configurazione MFN e non in SFN).

Se già tutto questo vi sembra abbastanza complicato, purtroppo c’è ancora dell’altro.

Ma ne parleremo la prossima volta.

Ora vediamo i componenti che costituiscono gli apparati trasmittenti che usano l'SFN.


1tristipologiediretidid.jpg
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Come funziona questo schema a blocchi? ( a grosse linee èh!)

Iniziamo dal lato alla vostra sinistra che è poco prima della distribuzione (dalla messa in onda ai ponti SDH, fibra ottica) e prima della trasmissione e diffusione.

I programmi che costituiscono un Mux vengono miscelati nel quadratino color mattone (Mux) che genera uno sequenza video pacchettizata chiamato Transport Stream (TS).

Senza entrare in dettagli MPEG-2 e DVB vi basta pensare che ogni video che costituisce il Mux, viene prima codificato e compresso tramite Encoder e ne escono gli ES (Elementary Stream) che sono gli stream dei dati video compressi (frame I,P,B).

Ogni ES viene suddiviso in pacchetti detti PES (Packetized Elementary Stream).

I PES con altri dati vengono, tramite la multiplazione che avviene nel sottoassieme MUX, raccolti in un unico stream che si chiama Transport Stream (TS) e mandato al susseguente sottoassieme SFN Adapter.

Cosa fa questo sottoassieme?

E' l'apparato che aggiunge il MIP. Deve essere collegato al ricevitore GPS, che le fornisce il riferimento di frequenza (10 Mhz) e di tempo (1pps) (1 impulso al secondo).

Interfacce:TS(in), TS(out), 10 Mhz(in), 1pps(in).

Come dicevo più sopra il TS deve essere sincronizzato, con gli altri TS provenienti da altri trasmettitori, in maniera perfetta pena la distruzione di se stesso all'arrivo al ricevitore.

Ma veniamo alla funzione principale di questo sottoassieme: l'aggiunta del MIP al Transport Stream.

Cosa è il MIP (Megaframe Insertion Packet) o meglio cosa fa?

Senza entrare in dettagli fuorvianti, la sua funzione principale è quella di fornire il timing per la sincronizzazione dei modulatori nella rete SFN. (Naturalmente deve essercene solo uno, di SFN Adapter, perchè siccome è il sottoassieme che sincronizza tutta la rete, per quel Mux, deve fare in modo che tutti i flussi abbiano lo stesso timing, a prescindere poi dai ritardi corrispondenti che ogni TX ha di suo, e regolati in un altro sottoassieme nel modulatore del TX (Sync System) che vedremo alla prossima).

Permette anche di trasferire in maniera selettiva ai siti trasmittenti i valori di offset di tempo e frequenza, potenza del TX, parametri di modulazione e informazioni di servizio.

L'ultimo sottoassieme di cui parleremo, sempre a livello di schema a blocchi è il Network Adapter.

Il Network Adapter, lo dice la parola stessa, è un apparato di interfaccia tra l'ambiente TS e l'ambiente reti di collegamento (ponti SDH, fibra ottica, satellite....).

In pratica è:

. un rate adapter (es: entra 19.8765 Mbit/s, esce 34.368 Mbit/s);

. un adattatore di interfaccia (da TS a G703 e viceversa)

Nello stesso apparato talvolta è presente anche l'interfaccia di ritorno.

Chiudo questa prima parte sperando di esservi stato utile.

Proseguirò la prossima volta
 
Ultima modifica:
Bellissima spiegazione....Ho letto velocemente e devo dire che essendo da sempre appassionato ai sistemi di trasmissione e ricezione ( non solo per lavoro) e' semplicemente meraviglioso leggere...Grazie di nuovo...Adesso leggero' con calma poi ti chiedo un altra cosa...Ciao
 
2^a parte SFN

Oggi continuiamo il discorsetto sulle reti a singola frequenza (SFN) cercando di vederlo in due diversi momenti: Nell'SFN Adapter e poi, dopo che il segnale attraversa la rete di distribuzione (ponti, fibre, satellite), arriva nel TX (pincopallo) e all'interno del suo Modulatore SFN.

Ma torniamo prima a dove eravamo rimasti la volta scorsa.

Avevamo detto che "Per essere ancora più sicuri che ogni trasmettitore diffonda lo stesso contenuto allo stesso istante, il sistema di Head End inserisce ciclicamente all’interno del flusso di bit un segnale di riferimento che collega ciascuna sequenza di dati al segnale temporale GPS."

In effetti quel segnale di riferimento è proprio il MIP (Megaframe Insert Packet) il quale, come avevamo detto, fornisce l'informazione di timing per la sincronizzazione dei modulatori in rete SFN.

Per "vedere" come funziona il tutto mi aiuto tramite uno schemetto che chiarisce non poco quello che succede.

11comefailtxamettersiin.png
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Come si vede ci sono i tempi di 1 s (pps) 1 inmpulso al secondo che vengono ricevuti dal ricevitore GPS e mandati al SFN Adapter. Ricordo che l'SFN Adapter è unico ed è presente alla messa in onda nel sito capocatena (dove viene generato il Mux).

SFN Adapter, dopo che è arrivato il primo impulso, emette il MIP. Il tempo trascorso viene definito nel MIP e si chiama STS (Synchronisation_time_stamp).

Contiene l'intervallo, espresso in colpi di clock da 10 Mhz, tra l'ultimo impulso del segnale 1pps e l'inizio del MIP. Questo valore è variabile e dipende solo dall'SFN Adapter.

Dopo di che il segnale di timing (inserito nel flusso video TS) si inoltra nella rete.

Nella figura vi è scritto rete telecom, ma può essere qualsiasi rete: ponti radio SDH, fibra o satellite.

Naturalmente il ritardo della rete dipende da quanto è lontano il trasmettitore nei confronti della messa in onda (capocatena).

Abbiamo visto, l'altra volta che per riallineare i flussi video tra un trasmettitore e l'altro che costituiscono la Rete SFN occorre che ciascun trasmettitore ritardi la sua emissione di un tempo che dipende dal trasmettitore più lontano. Cioè ogni trasmettitore deve "aspettare" che il segnale arrivi sino al trasmettitore più lontano se vogliamo sincronizzare il tutto.

Facciamo un esempio numerico.

Ammettiamo che la nostra rete comprenda 5 trasmettitori come da figura:

trasmetorisfnritagliato.png
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I tempi segnati in nero sono i ritardi dovuti alle diverse reti che alimentano i siti trasmittenti come di seguito:

Tx1 il segnale per arrivare ci mette 95 ms.
Tx2 35 ms
Tx3 70 ms
Tx4 55 ms
Tx5 125 ms

E' allora chiaro che per riallineare tutti i Tx debbo prendere la differenza che ogni trasmettitore ha nei confronti del più lontano e sommarla al proprio ritardo, in modo che tutti partono con un ritardo di 125 ms che è proprio il ritardo del Tx5, il più lontano.

Così avremo che per il Tx1 occorre aggiungere 30ms per arrivare ai 125 ms.
per il Tx2 90ms
per il Tx3 55ms
per il Tx4 70ms
e per il Tx5 0ms!

Se non si fa questo la rete SFN non può funzionare!

Ma non è finita!

Con questo stratagemma abbiamo solo fatto in modo che tutti i trasmettitori partano allo stesso istante, ma non è assolutamente certo che le differenze di percorso tra due trasmettitori, o tre o n, e il punto di ricezione, (la nostra antenna a casa nostra) cadano all'interno del tempo di guardia Tg, che nel caso di SFN 8K UHF 64QAM è di 224us.

Per cercare di capire quest'altro concetto, andiamo prima con un esempietto e poi vedremo di ampliare il discorso.

zonaae.png
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Prendiamo, per esemplificare, due trasmettitori Tx1 e Tx2, perfettamente allineati nel timing e con i dovuti ritardi fatti in modo che i propri flussi TS partano contemporaneamente.

Se io mi metto nella zona di overlapping, Zona A (intersezione tra i due Tx) nel punto 1, al centro della zona di intersezione, a metà strada fra i due trasmettitori Tx1 e Tx2, aver sincronizzato l'istante di emissione mi garantisce che i due segnali da Tx1 e Tx2 giungeranno al medesimo istante. Ripeto, nel punto di mezzo, alla stessa distanza tra Tx1 e Tx2.

Ma sotto (nelle vicinanze) al trasmettitore Tx2, questo non è più scontato. Occorre verificare se la differente lunghezza del percorso che i due segnali emessi da Tx1 e Tx2 compiono per arrivare al punto 2 (vicino il Tx2) comporta un ritardo al disotto del Tg (224us). In caso contrario bisogna aggiungere un extra ritardo a uno dei due trasmettitori. Vero 3750?

Verificando poi cosa succede con questo nuovo assetto nel punto 2 e nell'intera zona A di overlapping.

Possiamo anche grattarci la testa, perchè sta iniziando a far male.

Ogni modifica comporta una nuova verifica dell'equilibrio complessivo della rete, con il rischio di arrivare all'impossibilità di trovare una soluzione che vada bene per l'intera area di servizio. Il possibile rimedio è cercare di spostare al di fuori delle aree abitate le zone in cui la ricezione è impedita (impedita dalla configurazione di rete adottata).

Oppure, ed è un paradosso, spegnere un trasmettitore per verificare se in questo modo un numero maggiore di persone riesce a ricevere!!

Ma di questo parleremo la prossima volta.

P.S. Ho fatto alcune correzioni, aggiunto uno schemetto (zona A) e ingrandito i disegni precedenti.
 
Ultima modifica:
3^a parte SFN

Oggi andiamo a vedere sullo schema a blocchi, lato trasmissione e diffusione quali apparati si usano per la configurazione SFN.

Naturalmente, nel descriverli, ripetiamo il discorso del MIP (Megaframe_Insert_packet), però non più al livello di SFN Adapter, bensì al livello di Sync System posto prima del modulatore / o al suo interno stesso che, a sua volta è all'interno del Trasmettitore.

Rimettiamo lo schema a blocchi in modo da averlo davanti agli occhi.

1tristipologiediretidid.jpg
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Il segnale col protocollo G703 lascia la rete, arriva all'interno del trasmettitore, tramite il Network Adapter che deve interfacciare l'uscita della rete con gli apparati che seguono. Per fare questo deve trasformare il segnale arrivato in configurazione G703, in TS (Transport Stream). Come abbiamo visto precedentemente, la trasformazione da un tipo di protocollo ad un altro (da G703 a TS) prefigurava anche un cambio del bitrate tramite la funzione rate adapter. In questo caso entrano al Network Adapter 34.368 Mbit/s e ne escono 19.8765 Mbit/s.

Attenzione: se il Mux dovrà operare con BitRate più alti, questo sarà fatto nel Modulatore tramite la codifica COFDM che varierà il code rate in funzione dei parametri di trasmissione (FEC, tipo di modulazione 64QAM, 16QAM, tipo di FFT (2k o 8K) e tempo di guardia (1/4, 1/8) usati.

Dunque all'uscita del Network Adapter abbiamo un flusso video/audio/dati che deve andare a modulare in COFDM il segnale RF susseguente.

Però, siccome stiamo trasmettendo in SFN, dovremo prima "aggiustare" i ritardi in modo da far collaborare il nostro trasmettitore con gli omologhi che fanno parte della rete SFN. E qui si entra nel discorso che feci tempo fa con 3750 in cui lui mi spiegò che oltre a rendere i flussi video sincroni si doveva adoperare un ritardo extra, proprio per far "rientrare" gli echi artificiali (dovuti ai vari trasmettitori) all'interno del tempo di guardia. E tutto questo si fa tramite il Sync System.

Il Sync System è il sottosistema (interno al Modulatore) che:

. calcola e introduce il ritardo necessario per mettere in passo il Tx nella rete SFN. Il ritardo è calcolato a partire dal MIP in arrivo e dal segnale 1pps proveniente dal locale ricevitore GPS.

. estrae i parametri di trasmissione da inviare al modulatore ( se precedentemente inviati dal SFN Adapter come discusso l'altra volta).

11comefailtxamettersiin.png
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Il sistema di allineamento SFN, come abbiamo visto, parte dall'SFN Adapter (nel capocatena). Quì c'è un cronometro, sincronizzato col segnale a 10 Mhz di frequenza e un segnale temporale di 1pps (1 impulso al secondo ricevuti dal GPS) che definisce la distanza temporale STS (Synchronisation_time_stamp) tra l'impulso 1pps e il successivo inizio del MIP (Megaframe Insert_packet).

Un cronometro del tutto analogo viene previsto all'interno di ciascun modulatore SFN. Anche questo cronometro misura la distanza temporale (Trec) tra l'impulso 1pps e il successivo inizio del Megaframe. Ma mentre l'impulso 1pps, fornito da ciascun ricevitore GPS è allineato con gli omologhi 1pps, l'inizio del MIP "visto" all'arrivo al modulatore risulterà ritardato rispetto a quello in partenza dall'SFN Adapter. Il ritardo è quello di propagazione attraverso la rete di distribuzione (ponti, fibra,satellite) ed è, ovviamente differente da sito a sito.

Ogni Tx deve realizzare un ritardo Tdelay tale da emettere il segnale al tempo Ttransmitted.

Questo ritardo da implementare vale:

Tdelay=STS+maximum delay-Trec.

A questo si può aggiungere selettivamente sul singolo Tx l'offset temporale "dedicato" di cui avevo accennato quando parlai di rischio che gli echi arrivino aldilà del tempo di guardia: "Ma sotto (nelle vicinanze) al trasmettitore Tx2, questo non è più scontato. Occorre verificare se la differente lunghezza del percorso che i due segnali emessi da Tx1 e Tx2 compiono per arrivare al punto 2 (vicino il Tx2) comporta un ritardo al disotto del Tg (224us). In caso contrario bisogna aggiungere un extra ritardo a uno dei due trasmettitori.".

Cioè, si da un time_offset diverso da 0. Mi spiego meglio più tardi.

Stiamo arrivando al "nocciolo duro" della rete a frequenza singola e devo prima fare un piccolo preambolo, altrimenti rimango criptico nelle mie spiegazioni.

Dunque mettiamo per ipotesi che abbiamo due trasmettitori temporalmente sincroni e in passo. Cosa significa? Significa che essi partono in emissione nello stesso istante, non solo, ma se mi trovassi con la mia antennina tra i due Tx riceverei due segnali perfettamente uguali e quindi "in passo" (time_offset=0). Cioè, sono nella condizione di non dover dare alcun ritardo "dedicato" ulteriore.

Poi vedremo che spesso lo si da e vedremo perchè.

Allora, siccome abbiamo sempre parlato di differenze di percorso che fanno i raggi emessi dai due trasmettitori rispetto all'ipotetico punto di ricezione, per visualizzare questa situazione, occorre rinvangare qualche reminiscenza di geometria.

Quale è la figura geometrica che tiene conto della costanza della differenza delle distanze da due punti fissi detti fuochi?

E' l'iperbole.

Se poniamo come fuochi i due trasmettitori Tx1 e Tx2, dato un punto (l'antenna di ricezione) possiamo descrivere il luogo dei punti del piano per cui è costante la differenza dei percorsi dei raggi dei due trasmettitori.

iperbo13.gif
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Nel nostro caso il parametro è il ritardo (in microsecondi). Si viene così a generare una famiglia di curve aventi ritardo costante tra i due trasmettitori.

12sincronizzazionedella.png
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Cosa ci dice questa figura?

intanto i due trasmettitori (pallini blu) distano tra loro di 100 Km (ascisse) e dello stesso tanto in ordinate.

La famiglia di iperboli descrive come varia con la distanza il ritardo costante nell'intero piano.

Nella mezzeria (50 Km dal Tx1 e 50 Km dal Tx2) il ritardo è uguale a 0 us (microsecondi). Quindi questo vuol dire che i segnali arrivano contemporaneamente lungo tutto l'asse della mezzeria. Se mi sposto verso il Tx1 (verso sinistra) il ritardo sarà di -50 us, lungo tutta quella iperbole. In realtà essendo in un punto a meno -50 us dal Tx1, ciò vuol dire che il ritardo sarà 250 us dal Tx1 e 350 us dal Tx2.
Dico bene?
Mano a mano che mi sposto con la mia antennina lungo il piano mi trovo con valori variabili di ritardo ma sempre su iperboli in isoritardo.

Tutto questo è stato un semplice prologo per introdurre le "vere " problematiche dell'SFN e senza l'introduzione delle iperboli che descrivono gli isoritardi sarebbe stato difficile discutere di time_offset e di spostamenti di zone critiche.

13acosaserveiltimeoffse.png
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Ecco, siamo arrivati finalmente al "nocciolo"!

Come vedete ci sono due diverse situazioni: tutte due sono però accomunate dal fatto che i due trasmettitori sono perfettamente in sincro, quindi l'SFN sta funzionando, ma.....una delle due situazioni è fortemente precaria.

Nei quadratini si mette in relazione la risposta in frequenza del Mux (Il trapezio celestino) con la risposta dei ritardi in funzione della frequenza. Il risultato è il giallo che riempie il trapezio. Se i livelli con cui riceviamo i due segnali sono abbastanza diversi (superiori a 3dB e oltre) allora i notch sono poco profondi, quindi il Mux viene ricevuto con una buona qualità: le portanti (le 1640 portanti che costituiscono il segnale COFDM) non vengono completamente distrutte.

Nella mezzeria invece, essendo i ritardi uguali a zero e presupponendo che i due trasmettitori trasmettono con la medesima ERP, allora mi ritrovo anche i livelli uguali (o almeno che si differenziano per meno di 3dB l'uno dall'altro)

In questo caso, proprio perche i segnali non solo sono simili come contenuto, ma con ritardo zero tra di loro, si viene a creare il fenomeno delle frange di interferenza che creano, a loro volta dei notch molto profondi che distruggono completamente quasi tutte le portanti COFDM.

Il segnale, in questo caso c'è ma non si vede!

C'è come portante, il livello sul ricevitore lo segnala anche alto, ma non c'è qualità. o meglio in alcuni casi essa varia da zero a valori altissimi in maniera casuale (random).

Questa è una situazione da evitare quando si parla di SFN, o meglio da "spostare" in altre zone. magari di basso contenuto abitativo (montagne disabitate, etc).


Bhè proseguiremo la prossima volta con un'altra puntata.

Ciao
 
Ultima modifica:
pipione ha scritto:
Oggi andiamo a vedere sullo schema a blocchi.....

.... Bhè proseguiremo la prossima volta con un'altra puntata.

Ciao

Io continuo a leggerti e chiedo:
non hai mai pensato di trovare un editore che pubblichi il contenuto della tua black box? :eusa_think: ma quante ne sai?
Di testi che trattano questi argomenti ne ho letti e se ho trovato difficoltà nel capirli è perchè non erano scritti in modo semplice e chiaro mentre qui ritorno su argomenti che in parte conoscevo ma che non avevo capito a fondo e che improvvisamente mi sono chiari.

Vai pure avanti, io continuo a leggerti e a riempire la mia giberna.

Ciao
 
pipione ha scritto:
Mi autoquoto per poter riprendere l'argomento inerente i trasmettitori e compagnia cantante. ;) ;)

Per trasmettere lo stesso segnale in analogico o digitale che sia , si ha bisogno di tre frequenze per essere diffuso senza inconvenienti.Vedete ad esempio come viene trasmesso il digitale in MFN.

Prendiamo ad esempio il Mux 1 trasmesso in MFN quì in Sardegna
Esempio: Io trasmetto a Cagliari col can 09 (205.5 Mhz), poi trasmetto a Capoterra col can 07 (191.5 Mhz) e quindi trasmetto a Villasimius col canale 11 (219.5 Mhz). E questo è un cluster. Se devo servire con lo stesso canale altri c.a. occorre cambiare ulteriore frequenza:

Iglesias Mux 1 can 05
S.Antioco Mux 1 can 07
Narcao Mux 1 can 11

Naturalmente i vari 05,07,09,11 devono venir pianificati in modo da non disturbarsi con i pari canale che trasmettono in altre zone.

Bisogna poi fare un paio di altre cose, tipo sincronizzare la frequenza di emissione dei trasmettitori con una precisione assoluta (assoluta davvero), e garantire che il flusso dati che lascia la messa in onda non venga più modificato (è il motivo per cui con l’SFN non si può fare splitting. Infatti è per questo motivo che il Mux 1 che contiene il Tv3 Regionale, e quindi suscettibile di dropin/drop out e quindi splitting, è trasmesso in configurazione MFN e non in SFN).

Ciao pipione, leggere le tue dispense è sempre un piacere. :icon_cool:
Da semplice appassionato ho potuto capire come funzionano i trasmettitori, ed ora grazie alle tue semplici spiegazioni, mi è chiara anche la sfn.

Venendo al discorso che hai fatto riguardo il tv3 regionale, tu dici che in sfn non si può fare splitting, e che quindi il mux 1 viene trasmesso in mfn, ma da noi nel nord, ad es da me in Friuli, il mux 1 viene trasmesso misto sfn mfn, in sfn sul ch 24 con i tx Piancavallo Udine e Monte belvedere a cui si aggiungeranno a breve pure Muggia e Gorizia e altri due piccoli tx provvisoriamente sul 54 55
mi spieghi in questo caso come funziona la trasmisione del mux 1?.
Ciao. ;)
 
flash54 ha scritto:
Io continuo a leggerti e chiedo:
non hai mai pensato di trovare un editore che pubblichi il contenuto della tua black box? :eusa_think: ma quante ne sai?
Di testi che trattano questi argomenti ne ho letti e se ho trovato difficoltà nel capirli è perchè non erano scritti in modo semplice e chiaro mentre qui ritorno su argomenti che in parte conoscevo ma che non avevo capito a fondo e che improvvisamente mi sono chiari.

Vai pure avanti, io continuo a leggerti e a riempire la mia giberna.

Ciao

Grazie flash54 dei complimenti, ma il mio è un lavoro di collegamento e rielaborazione di notizie, appunti miei, cose trovate in internet, assimilate e magari approfondendo il discorso e renderlo più discorsivo dei testi ufficiali.

Ora, molto l'ho preso, come avrai notato dal testo del crit, segnalato dal buon elettt e fonte iniziale delle mie conoscenze!

http://www.crit.rai.it/eletel/2008-2/82-3.pdf

Vedi, quel testo è fatto benissimo, è chiaro, facile da leggere, ma in un forum occorre qualcosa in più, devi parlare come se fossi seduto in poltrona a sorseggiare un baby, devi essere discorsivo altrimenti l'interlocutore si annoia.

I nostri clienti qui sono i nostri amici del Forum e non c'è peggior cosa che dare l'impressione di essere altezzosi e saputelli. Non ti cag**rà nessuno perche non trasferisci informazione ma declami solo il tuo sapere di cui non importa niente a nessuno.

Guarda che anche io quel pdf l'ho letto, ma sinceramente, anche se molte cose le conoscevo, moltissime erano proprio out. Ho provato a leggerlo diverse volte, ma niente, sono arrivato a travisare interi concetti e ho detto, allora, sul forum, anche io delle emerite ca***te. Poi un giorno mi si è accesa la classica lampadina e mi sono detto, ma mica mi mancano le palle, anche io devo capire questi argomenti che tra l'altro fanno parte del mio bagaglio culturale e la miccia me la pose proprio un certo signore il cui nickname è 3750 che mi prese in castagna: ebbene questa è la risposta! Se capisco qualcosa di SFN lo debbo solo a lui che mi ha colpito sul mio amor proprio ed ho reagito, come bisogna reagire nella vita!

Scusami questo lungo pistolotto ma so che lo apprezzerai!

Ciao
 
UFO ROBOT ha scritto:
Ciao pipione, leggere le tue dispense è sempre un piacere. :icon_cool:
Da semplice appassionato ho potuto capire come funzionano i trasmettitori, ed ora grazie alle tue semplici spiegazioni, mi è chiara anche la sfn.

Grazie dei complimenti sono sempre ben accetti!

UFO ROBOT ha scritto:
Venendo al discorso che hai fatto riguardo il tv3 regionale, tu dici che in sfn non si può fare splitting, e che quindi il mux 1 viene trasmesso in mfn, ma da noi nel nord, ad es da me in Friuli, il mux 1 viene trasmesso misto sfn mfn, in sfn sul ch 24 con i tx Piancavallo Udine e Monte belvedere a cui si aggiungeranno a breve pure Muggia e Gorizia e altri due piccoli tx provvisoriamente sul 54 55
mi spieghi in questo caso come funziona la trasmisione del mux 1?.
Ciao. ;)

Come ho scritto, nella configurazione a frequenza singola, non è possibile trasmettere un flusso TS e in corsa cambiarlo con un'altro flusso. Si distruggerebbe il "timing", il MIP non sarebbe più quello di sua (del Trasport Stream) competenza, e .....insomma non sarebbe possibile!

Naturalmente, io non sono nessuno e mi rendo perfettamente conto che nella vita vale il detto "mai dire mai" lasciando intendere che potrebbe esserci un accrocco , un algoritmo che possa far convivere il sistema SFN con l'MFN!


Guarda una cosa è certa, se i canali in UHF Rai che trasmettono il Mux 1 sono in SFN stai pur certo che il loro tempo di guardia è 1/4, altrimenti se è 1/32 stanno trasmettendo in MFN. La cosa è banale da verificare. Basta un decoder (serio) che da i parametri di trasmissione e verificherai da te come trasmette la Rai i Mux 1 in UHF.

Da me tutti i Mux 1 sono in VHF (notoriamente, almeno sino ad oggi) non suscettibile di impiego in SFN. Poi, in futuro si vedrà.

Ciao
 
pipione ha scritto:
... ma in un forum occorre qualcosa in più, devi parlare come se fossi seduto in poltrona a sorseggiare un baby, devi essere discorsivo altrimenti l'interlocutore si annoia...
Infatti questo è il trucco per "parlare" cosciente che stai rivolgendoti a gente con diversa cultura che ha il piacere di imparare qualcosa senza annoiarsi.

P.S. Nel tuo profilo pubblico (come nel mio) compare l'età ma ti posso garantire che anche senza leggerlo ti sei tradito poichè hai usato un espressione che oggi non si sente quasi più : sorseggiare un baby. Mi piace l'idea e magari vado a servirmene uno.

Ciao
 
Ciao a tutti...Quindi se ho capito bene, lo stesso mux sfn da due siti posti a tot k m che per echi o riflessioni fanno arrivare con la stessa intensita' il segnale in antenna ,e' impossibile che si autoannullino non facendo agganciare il tuner del decoder ..O e' una possibilita' su XX?
 
aston ha scritto:
Ciao a tutti...Quindi se ho capito bene, lo stesso mux sfn da due siti posti a tot k m che per echi o riflessioni fanno arrivare con la stessa intensita' il segnale in antenna ,e' impossibile che si autoannullino non facendo agganciare il tuner del decoder ..O e' una possibilita' su XX?

Ciao Aston, forse volevi dire "è possibile che si autoannullino .....". In ogni caso ne parleremo con dovizia di particolari, riflessioni, o quant'altro, la prossima volta. Vorrei tenere ancora la corda tesa un altro pochetttino.
 
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