Via libera al calendario definitivo degli switch off 2011-2012 (update 17/04/12)

AG-BRASC ha scritto:
Guarda che in un certo senso stiamo dicendo la stessa cosa.
Son d'accordo con te e mi rendo perfettamente conto della porcheria ordita nei confronti di queste emittenti
sì, e questo pensiero l'ho letto nei tuoi precedenti post ;)
però se le suddette emittenti destinatarie di frequenze "inutili", invece di accettarle e "tirare a campare", si fossero organizzate da subito con delle proteste serie, organizzate e soprattutto "RUMOROSE", magari il problema sarebbe stato affrontato in modo più serio, senza che ora si debba assistere ad espropri coatti degni dei peggiori regimi di dittatura. :icon_twisted:
Invece no.
Si è assistito per MESI a quella pantomima ridicola delle occupazioni selvagge delle LCN, peraltro ben lungi dall'andare a turbare equilibri in quel delle numerazioni "300" o "400" (o anche 4, 5 e 6), quando persino un minus habent avrebbe dovuto intuire che si sarebbe dovuto andar giù duro con la questione delle frequenze 61-69, ancor prima di effettuare gli switch di fine 2010 (e ci metterei pure quelli precedenti, perché - ripeto - il problema era già noto per chiunque svolgesse l'attività di editore televisivo). :mad:
credo che per le emittenti locali ritardare la digitalizzazione delle loro frequenze stava diventando un problema, soprattutto in un momento in cui le generaliste erano già sul digitale, e che lo switch over aveva tolto rai4 e raidue dall'analogico, quindi secondo me, poi potrò anche sbagliarmi, ma non potevano permetterselo di tirare troppo la corda perchè già avevano fatto rinviare lo switch off previsto a settembre, ma se dall'altra parte hai un muro anziche delle persone disposte a dialogare, non vai da nessuna parte e intanto ci rimetti in termine di ascolti e di introiti pubblicitari da una situazione di incertezza televisiva, come è lo switch over, che passami l'espressione, non è ne carne ne pesce, e la cosa non può che essere un problema per tutti. quindi si è sperato dopo lo switch di combinare qualcosa, peccato che poi si siano dileguati tutti, e non si è fatto altro che accatastare il problema, solo che adesso è peggiorato il tutto perchè è diventata anche una lotta contro il tempo. credo anche che non sia giusto incitare l'adozione di forme di protesta che non fanno altro che colpire altri operatori che come te stanno lavorando per migliorare la loro copertura, e quindi di certo non vai a danneggiare il Ministero e chi ha preso (o non preso) certe decisioni, anzi, detto tra noi, su più frequenze "di altri" si possono creare situazioni interferenziali non dipendenti da piani ministeriali, e più ci potrebbe essere una certa" compiacenza" che le situazioni restino in stallo il più a lungo possibile... :D

quindi paradossalmente con quella forma di protesta, andrebbero a fare un" gesto gradito" a chi ti ha costretto a protestare, sembra un po' un non-sense, non credi? :)
Bella roba, invece, andare a "rompere" su frequenze facenti parte del beauty contest, quindi utilizzate per servizi sperimentali (sconosciuti ad una larga parte dello "spettatore medio")... Non mi pare che l'opinione pubblica o i grandi mezzi di comunicazione si siano sconvolti più di tanto per l'operato di Più BLu.
Anzi, facciamo del surrealismo... Secondo te perché, invece di occupare i canali 54 e 55, non lo ha fatto invece sui canali 23, 49 e soprattutto 52 (visto i canali pay e, in particolare, la tipologia di contenuti)! :badgrin:
perchè a quest'ora PiuBlu sarebbe solo un lontano ricordo di un emittente televisiva italiana lombarda :badgrin:
 
No, no, nessuna incitazione... Anche perché, come dicevo, oramai sarebbe più che altro inutile.
Voglio proprio vedere come faranno ad espropriare gli assegnatari di Piemonte, Val d'Aosta, Trentino A.A., Lombardia/Emilia R./Veneto/Friuli (la famosa vasta AT3), Lazio, Campania e Sardegna. :icon_bounce:
 
Anche perchè in Sardegna c'è qualche nazionale al di sopra del 61 :evil5:
Ma un giorno razionalizzeranno la Sardegna come il resto della nazione o resterà un' isola a se anche dal punto di vista delle frequenze??? ;)
 
CHRIS 86 ha scritto:
e che lo switch over aveva tolto rai4 e raidue dall'analogico
OT

:5eek: :5eek: :5eek:

l'ho notato solo ora !!!

chiedo scusa a Rai4 e a Freccero per averli scambiati per rete4 !!!! :D
 
E in tutto questo perché devono essere penalizzate Liguria, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia?

Non fare nulla quest'anno porterebbe la conclusione dello switch-off come minimo al 2014... con 2 anni di ritardo! Oltretutto non capisco sinceramente la posizione del governo al riguardo... più che di non creare disparità in ambito di offerta televisiva tra cittadini paganti di una stessa nazione, pare che abbiano la bava alla bocca solo per gli introiti delle frequenza 61-69... poi se in alcune regioni non c'è praticamente offerta televisiva digitale fa lo stesso.

Siam 10 regioni sfigate di cui non interessa nulla a nessuno...
 
Infatti è scandaloso come avevo già scritto altrove tutte queste problematiche perchè non parlarne prima?semplicemente prima facciamo passare all digital Milano-Roma-Torino e le altre regioni tanto sono di serieB........
 
mp ha scritto:
Infatti è scandaloso come avevo già scritto altrove tutte queste problematiche perchè non parlarne prima?semplicemente prima facciamo passare all digital Milano-Roma-Torino e le altre regioni tanto sono di serieB........
questa volta non centra nulla Milano Roma o Torino, hanno semplicemente cercato di rimandare in continuazione la questione al più tardi possibile, ma adesso volenti o nolenti bisogna affrontarla, visto che l'asta sarà a settembre e ci vuole la garanzia di non vendere frequenze dove sopra ci sono emittenti che si mettono ad avere un atteggiamento ostruzionistico
 
Insisto... Secondo me la storia è ben più intricata per le regioni già all-digital... Voglio vedere cose accadrà quando avverrà la liberazione coatta delle frequenze 60÷69 già assegnata in occasione dello switch off... :eusa_whistle:
 
AG-BRASC ha scritto:
Insisto... Secondo me la storia è ben più intricata per le regioni già all-digital... Voglio vedere cose accadrà quando avverrà la liberazione coatta delle frequenze 60÷69 già assegnata in occasione dello switch off... :eusa_whistle:
infatti. i problemi principali sono dove devono spostare delle emittenti che sono già in quell'arco di frequenze, in un quadro delineato e definitivo, e non solo provvisorio.

cosa accadrà dopo la liberazione coatta? molto probabilmente le emittenti che contro la loro volontà si dovranno togliere da quelle frequenze, saranno contrarie a queste scelte, visto che nessuno tenta in qualche modo ne di sentire le loro ragioni, ne tantomeno di persuaderli in qualche modo, quindi ognuno si terrà le proprie convinzioni, e queste emittenti si installeranno con i loro mux su altre frequenze, e il Ministero soddisfatto di avere ottenuto il suo obiettivo, quello di liberare in qualche modo quelle frequenze, e di venderle, se ne laverà le mani delle situazioni di caos tra le locali che si verranno a creare...

senza dialogo, non vedo alternative a questo scenario
 
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AG-BRASC ha scritto:
Voglio vedere cose accadrà quando avverrà la liberazione coatta delle frequenze 60÷69 già assegnata in occasione dello switch off... :eusa_whistle:
Quoto in pieno. ;)
Infatti sarà molto problematica la situazione per tutti gli operatori regionali ed interregionali che oggi occupano nelle Regioni già all digital tali frequenze ad es: nella Regione Lazio (anche se io sono del parere che riusciranno a salvarsi), dovranno scegliere varie metodiche e cioè chi si consorzierà con altri associati nelle frequenze sotto al 61, chi gli verrà assegnata qualche frequenza del Dvb-H attuale (visto che si sta dismettendo questa metodica) e chi dovrà farsi assegnare anche qualche frequenza anche nella III Banda Vhf, non c'è altra soluzione secondo me questi saranno i passi che dovranno fare e dovranno iniziare a pensarci fin da ora se non vorranno davvero uscire dal mercato televisivo cosa che soprattutto per le interregionali (in particolar modo quindi per Teleroma 56, Telestudio (Roma) e Reteoro) credo non avverrà. :eusa_think:
 
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Corry744 ha scritto:
questi saranno i passi che dovranno fare e dovranno iniziare a pensarci fin da ora se non vorranno davvero uscire dal mercato televisivo cosa che soprattutto per le interregionali (in particolar modo quindi per Teleroma 56, Telestudio (Roma) e Reteoro) credo non avverrà. :eusa_think:

Telestudio non ha problemi visto che è lo stesso proprietario del mux di Idea Tv,TeleRoma 56 idem con T9,l'unico operatore che più rischiare è Reteoro!!
 
LuProduction ha scritto:
più che di non creare disparità in ambito di offerta televisiva tra cittadini paganti di una stessa nazione, pare che abbiano la bava alla bocca solo per gli introiti delle frequenza 61-69...
se l'interesse fosse stato di non creare disparità in ambito di offerta televisiva tra le varie regioni la legge che regola il settore sarebbe stata scritta in maniera diversa, si sarebbero sentiti quelli che nel settore ci lavorano (antennisti e tv locali) per sistemare ogni problematica PRIMA dell'avvio dello switch-off e tutta la penisola sarebbe stata switchata in un anno partendo dal nord in primvera fino alla Sicilia in inverno (dove non ci nevica poi tanto, siamo onesti ;) ). Ma l'interesse reale che ha mosso tutto ha un nome di 8 lettere, e ora i nodi arrivano al pettine.

Della cosa parla oggi anche il Fatto: http://www.ilfattoquotidiano.it/201...e-tv-locali-il-governo-elimina-il-tar/143607/
 
Bluelake ha scritto:
se l'interesse fosse stato di non creare disparità in ambito di offerta televisiva tra le varie regioni la legge che regola il settore sarebbe stata scritta in maniera diversa....

Concordo con te, il passaggio al digitale poteva accontentare tutti operatori nazionali, locali e compagnie telefoniche, ma qui qualcuno è molto ingordo e al partito azienda interessa 1- avere più mux possibili, 2- incassare i soldi dall'asta dei canali 61-69 3- impedire alle TV locali di ricorrere al tar.

di seguito un passo dell'articolo che hai segnalato del FattoQuotidiano

L’inventore di Colpo grosso, ora ministro per lo Sviluppo economico, è molto ligio al dovere: deve sbrigare la complicata partita del digitale terrestre, nuove frequenze per i soliti noti (Rai e Mediaset) e meno alle tv locali per darle alle compagnie telefoniche e sostenere Internet mobile incassando 2,4 miliardi di euro attraverso un’asta. L’obiettivo è talmente spregiudicato, e già per questo criticato dai commissari dell’Unione europea, che Romani ha bisogno di un codicillo che lo metta al sicuro dai prevedibili ricorsi al Tribunale amministrativo (Tar) di editori provinciali e regionali, sottoposti a un esproprio “coatto” (è scritto così nel testo).
 
Nosky69 ha scritto:
Spero solamente che Tivuitalia non metta il bastone tra le ruote. La vicenda è come quella tra Rete 4 ed Europa 7.
Tivuitalia dove risulta già presente, avrà con certezza la sua frequenza.;)
 
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