Via libera dall'Agcom alle regole sull'asta delle frequenze, fuori i big

Anakin83 ha scritto:
ah. Non sapevo che la sperimentazione potesse durare max 6 mesi. Quindi un'altra legge infranta. Oltre a tutto il resto c'è anche abusivismo digitale sulla testa di mediaset :) molto bene
Ma se ci fosse della sperimentazione nessuno si lamenterebbe. Ma visto che i canali +1 non si possono considerare degli esperimenti e i canali hd non hanno mai trasmesso un evento in hd nativo mi sembra giusta l'osservazione di Sky.
 
Ange 86 ha scritto:
Ma se ci fosse della sperimentazione nessuno si lamenterebbe. Ma visto che i canali +1 non si possono considerare degli esperimenti e i canali hd non hanno mai trasmesso un evento in hd nativo mi sembra giusta l'osservazione di Sky.

passino anche i +1 come sperimentazione per analisi di raccolta dati Auditel e investimenti commerciali :)D)
ma ormai il tempo è scaduto.
 
Verde Rosso ha scritto:
Ma comunque ance se gruppi steri arriveranno non penso facciano canali generalisti, forse solo tematici
quando arriveranno è tutto da vedere se resteranno...
io per esempio non scommetterei su una lunga permanenza di HSE che so inizierà le vere trasmissioni a Giugno...
o vengono con palinsesti adeguati come pare voler fare la sony oppure possono anche non venire che è meglio...
mentre gruppi esteri possibili operatori di rete a parte sky non ne ho sentiti...
 
"DIGITALE PEDESTRE - COME FINIRÀ LA PROSSIMA GARA PER L’ASSEGNAZIONE DELLE FREQUENZE TELEVISIVE? TOM MOCKRIDGE (SKY ITALIA) FIUTA ARIA DI PACCOTTO E TEME CHE L’ASSEGNAZIONE PROVVISORIA (GIA’ SCADUTA) DI FREQUENZE A MEDIASET POSSA TRUCCARE LA PARTITA - NELL’AGOSTO 2010 IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO AD INTERIM, TALE BERLUSCONI, AUTORIZZÒ MEDIASET A UTILIZZARE IL CANALE 58 UHF (UNO DEI 6 DA ASSEGNARE) PER SPERIMENTARE TECNOLOGIE AVANZATE - MA IL BISCIONE LO UTILIZZA PER LA SUA OFFERTA COMMERCIALE…" ;)

Fonte: Dagospia/Il sole 24 ore
 
Ma qui si vede la differenza tra Mediaset e Timb!:D
Poi vorrei ricordarvi ragazzi che nel mux 6 oltre ad avere i +1 e gli HD fasulli ha anche Boing!:D

@3750...
Che ci dici in merito a questa sperimentazione che può durare massimo 6 mesi? E' vero?
E se così fosse, crdi che tra 6 mesi il beauty contes sarà concluso?
Ciao ;)
 
volver85 ha scritto:
@3750...
Che ci dici in merito a questa sperimentazione che può durare massimo 6 mesi? E' vero?
Non mi risulta che ci sia un limite temporale preciso, cmq è una sperimentazione temporanea al termine della quale occorre presentare al ministero una relazione molto dettagliata sui test e sui servizi innovativi sperimentati ... :icon_rolleyes: ;)
 
Ultima modifica:
Cioè questo beauty contest sta diventando una barzelletta, in tutti i sensi...:doubt: :lol:
E l'aumento dei canali HD sul DTT è e resterà ancora un sogno per noi utenti...:eusa_wall: :eusa_wall:
 
3750... ha scritto:
"DIGITALE PEDESTRE - COME FINIRÀ LA PROSSIMA GARA PER L’ASSEGNAZIONE DELLE FREQUENZE TELEVISIVE? TOM MOCKRIDGE (SKY ITALIA) FIUTA ARIA DI PACCOTTO E TEME CHE L’ASSEGNAZIONE PROVVISORIA (GIA’ SCADUTA) DI FREQUENZE A MEDIASET POSSA TRUCCARE LA PARTITA


Perché dovrebbe "truccare" la partita?

Già si sa che SKY e Mediaset concorreranno in due categoria differenti.

Per il fatto che useranno il ch. 58 anche in futuro?

Sai che scoperta. :icon_rolleyes:
 
L_Rogue ha scritto:
Perché dovrebbe "truccare" la partita?

Già si sa che SKY e Mediaset concorreranno in due categoria differenti.

Per il fatto che useranno il ch. 58 anche in futuro?

Sai che scoperta. :icon_rolleyes:
si ma sperimentare è una cosa
utilizzare per mettere canali già belli e sviluppati un altra
ormai è una barzelletta soprattutto il ministro
ma che mi faccia il piacere :icon_twisted:
 
agostino31 ha scritto:
lo dice il bando,o no??:eusa_think:
Non proprio. Il bando parla di quote, ovvero che almeno tre sono riservate ai nuovi operatori (lotto A), che non possono essere assegnate più di due frequenze agli operatori già presenti sul mercato (che concorrono per il lotto B), mentre una è riservata al dvb-t2 (lotto C), ma la graduatoria resta unico, e chi è più in alto decide che frequenza vuole. Se Sky ottenesse un punteggio superiore a mediaset potrebbe chiedere e ottenere la frequenza 58, per esempio. Per questo mediaset si sta avvantaggiando indebitamente, sia perchè i canali HD e le altre cie che trasmette sul 58 fanno accumulare punti extra in base al regolamente, sia perchè il numero di impianti già accesi su quella frequenza gli fanno accumulare ulteriori punti...
 
digitalfan ha scritto:
Se Sky ottenesse un punteggio superiore a mediaset potrebbe chiedere e ottenere la frequenza 58, per esempio.

Senza offesa eh, ma posso ridere subito? :D

E' un beauty contest, non una corsa a cronometro.

Lo sanno anche i sassi che i posti sono già prenotati, compreso quello di SKY che altrimenti pianterebbe una grana inenarrabile.

Edit: poi, se non sbaglio, il parere UE è necessario, ma non vincolante, quindi se lo bocciano, qui si va avanti lo stesso con quello presentato e alle grane ci penserà il prossimo governo. Se lo approvano, perfetto.
 
ragazzi ma una volta che si è concluso questo beauty contest, se ad esempio a mediaset viene confermato il 58 che per ora è solo provvisorio, dato che mediaset a quanto leggo attiva allo switch off l'offerta completa sui ripetitori che servono almeno 3000 abitanti; dite che il 58(mds6) seguirà i mux mds1,2,4 e 5? o farà la fine del mux 4 rai che viene attivato solo dove vogliono loro?
 
Dankone ha scritto:
ragazzi ma una volta che si è concluso questo beauty contest, se ad esempio a mediaset viene confermato il 58 che per ora è solo provvisorio, dato che mediaset a quanto leggo attiva allo switch off l'offerta completa sui ripetitori che servono almeno 3000 abitanti; dite che il 58(mds6) seguirà i mux mds1,2,4 e 5? o farà la fine del mux 4 rai che viene attivato solo dove vogliono loro?
beh se ci mettono canali premium ( tuttora presenti) credo avranno l'interesse ad attivarlo ovunque o quasi
 
Tv digitale terrestre, arriva il beauty contest a carte truccate

Ilfattoquotidiano.it ha letto la bozza di lavoro del bando di gara per l'assegnazione delle frequenze tv che Paolo Romani ha mandato alla Commissione Ue. A vincere saranno, ancora una volta, Mediaset e Rai
Avevano garantito che il bando di gara preparato dal governo avrebbe finalmente aperto il mercato televisivo italiano. Avevano giurato che con il passaggio alla televisione digitale terrestre il duopolio Rai-Mediaset sarebbe stato solo un pallido ricordo. Avevano detto che con il digitale terrestre sarebbe finalmente cominciata l’era del pluralismo e della libera concorrenza in tv.

Ma la realtà è un altra. Le regole della gara che l’esecutivo ha steso per l’assegnazione di sei nuovi multiplex (le super-frequenze digitali in grado di trasportare fino a sei canali televisivi), sono un enorme regalo per i canali Mediaset e la tv di Stato.

Ora il piano preparato dal ministro per lo Sviluppo economico Paolo Romani è sul tavolo del commissario europeo per la Concorrenza Joaquin Almunia che dovrà valutare ed eventualmente dare il via libera alla gara. Ma il testo del governo più che favorire l’ingresso dei nuovi entranti nel mercato, così come chiesto dall’Ue, pare aiutare gli incumbent (Rai e Mediaset) ad aumentare ulteriormente la loro potenza di fuoco.

Il fattoquotidiano.it è riuscito a leggere la bozza di lavoro che, secondo alcune fonti della commissione Ue, è molto simile al documento originale inviato da Romani a Bruxelles. E quello che fino a ieri era una fondata supposizione, ora è scritto nero su bianco. Le regole che il governo ha steso per l’assegnazione delle nuove frequenze vanno tutte a vantaggio della tv di Stato e delle reti del Biscione. Eppure sulla “televisione del futuro” l’Unione europea aveva parlato chiaro. Il passaggio al digitale, che moltiplica canali e offerta televisiva, deve essere fatto in nome del pluralismo dell’informazione e del libero mercato nel campo dei media. Così come è accaduto in America e negli altri paesi Ue.

Sfogliando la bozza delle carte inviate alla Commissione europea emergono infatti i veri propositi dell’esecutivo. Dalla divisione in lotti delle frequenze da assegnare, ai meccanismi per racimolare i punti preziosi per scalare la graduatoria, fino alla scelta del concorso di bellezza (beauty contest) al posto di un’asta competitiva (e molto remunerativa per le casse dello Stato), è tutto organizzato affinché Rai e Mediaset tornino a casa con un multiplex in più rispetto a quelli che già posseggono. Con buona pace delle nuove realtà che vorrebbero entrare nel mercato televisivo italiano e che molto probabilmente rimarranno senza una frequenza dove trasmettere i propri programmi.

Il beauty contest prevede che ai concorrenti venga assegnato un punteggio in base a una serie di requisiti tecnici e commerciali. Che, dal numero di dipendenti al possesso di impianti per la trasmissione in chiaro, prediligono chi ha già maturato esperienza nelle reti televisive (Rai e Mediaset). Ma c’è di più. La graduatoria verrà divisa in base ai tre lotti di frequenze (A, B e C) che verranno messi all’asta. E qui si nasconde un altro inghippo. Sì perché se la prima tranche (tre frequenze in palio) è riservata solo ai nuovi entranti, alla seconda (che assegna due segnali) potranno partecipare anche Rai e Mediaset. E visti i criteri con cui si macinano punti, è praticamente ovvio che tanto Cologno monzese quanto viale Mazzini riusciranno a mettere le mani almeno su una ricchissima frequenza.

L’unica realtà che può giocarsela alla pari con il duopolio Rai-set è Sky Italia. Sia come offerta culturale che come infrastruttura tecnica. Contro la tv di Tom Mockridge , il ministro Romani aveva ingaggiato una battaglia legale per tenerla fuori dalla partita. Ci è voluto un intervento del consiglio di Stato che lo scorso 10 febbraio ha bollato come “manipolativo” il comportamento dell’esecutivo, riammettendo la televisione satellitare alla corsa per l’assegnazione di un segnale digitale. E gli altri? I vari Espresso, Telecom (che già posseggono dei multiplex), Rcs, De Agostini, Liberty Media e Discovery dovranno accontentarsi di spartirsi quello che resta: 3 multiplex più una frequenza Dvbh (segnale meno pregiato degli altri utilizzato di solito dalle compagnie telefoniche per i servizi multimediali). Un po’ poco per la tanto sbandierata rivoluzione digitale in nome del pluralismo e del libero mercato.

Ma non è tutto. Nel beauty contest che Romani ha mandato a Bruxelles non c’è traccia del disciplinare di gara. Sotto quella voce si nascondono le regole in grado di decidere la competizione: dalla nomina della commissione esaminatrice all’advisor, dal numero di concorrenti ammessi fino all’individuazione delle frequenze da mettere a gara. “E’ proprio nelle pieghe del disciplinare che si fonda la discrezionale del ministero”, dice una fonte del dicastero diretto da Romani. Non a torto, dato che in quel testo si scriveranno le vere regole del gioco. A cominciare dall’advisor, un ruolo che, secondo fonti interne al ministero, sarà ricoperto dalla Fondazione Bordoni di Enrico Manca, un ente che dipende direttamente dal dicastero dello Sviluppo economico. I commissari che decideranno chi vincerà la gara saranno nominati da un ente che dipende direttamente dal ministero dello Sviluppo economico.

Insomma, tutto porta a pensare che la competizione non sarà realmente equa. Ora la decisione spetta al commissario europeo Almunia che, in base al testo di Romani, dovrà prendere due decisioni. La prima è chiedere a Roma che anche il disciplinare di gara passi al vaglio della Commissione, la seconda è decidere se ritirare la procedura d’infrazione che l’Ue aveva aperto contro l’Italia sulla legge Gasparri. Secondo Bruxelles, la normativa che porta il nome dell’ex ministro delle Comunicazioni era troppo sbilanciata, ancora una volta, a favore della Rai e di Mediaset.

Se la Commissione europea darà il suo via libera, ad agosto, quando politica e opinione pubblica saranno in vacanza, il ministero dello Sviluppo economico pubblicherà il disciplinare di gara, per poi verso novembre o dicembre indire formalmente l’asta.

In quel lasso di tempo Mediaset potrà continuare a utilizzare la quinta frequenza del digitale (una di quelle che andranno all’asta) per la sperimentazione di nuove tecnologie di trasmissione. Peccato che le reti del Biscione su quella banda trasmettano i canali + 1 (la differita di un’ora della programmazione di Rete 4 e co.) e quelli di Canale 5 e Italia 1 nelle versioni ad alta definizione. Una pratica, insomma, di tipo commerciale, che per questo motivo, altererebbe “le dinamiche del mercato, dando un vantaggio competitivo a Mediaset” come avrebbe sostenuto, riferiscono oggi alcuni portali specializzati, l’Ad di Sky Italia Mockridge, in una lettera inviata al ministro Romani. Un vantaggio, in sintesi, nato da una concessione ottenuta dal gruppo televisivo lo scorso agosto grazie al nulla osta del predecessore dello stesso Romani. L’allora ministro dello sviluppo economico ad interim Silvio Berlusconi.
di Matteo Cavallito e Lorenzo Galeazzi per Il fatto quotidiano


Alla fine cera solo da aspettarselo... ecco la conferma a tutti i nostri dubbi
 
Ultima modifica:
(MF-DJ)–Evitare un’altra Europa7. E’ questa la parola d’ordine che circola a Bruxelles tra gli uffici del commissario Ue alla concorrenza, Joaquin Almunia. Lo spagnolo non vuole che si ripeta il pasticcio che per 10 anni ha impedito a Francesco Di Stefano di trasmettere sulla frequenza tv cui aveva diritto perche’ occupata da Rete4.

La Repubblica scrive che il bando di gara per l’assegnazione di 5 multiplex necessari all’apertura del mercato televisivo italiano - preparato dal ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani - e’ arrivato sul tavolo di Almunia prima di Pasqua ma il commissario ha avuto il tempo di leggerlo e di inviare le prime informali osservazioni. A preoccupare l’Ue sono soprattutto le differenze tra i 5 mux in gara. Due sono a frequenza unica, due ne hanno due e uno addirittura tre.

Il commissario sta quindi riflettendo se chiedere al governo di destinare i mux migliori (i due monofrequenza) ai nuovi entranti tra cui Sky, lasciando agli incumbent (Rai, Mediaset e T.I.Media) gli altri. Questo pero’ vorrebbe dire togliere a Mediaset il canale 58, quello su cui il Biscione sta gia’ sperimentando l’alta definizione, ma che in realta’ utilizza per trasmettere i suoi canali in differita di un’ora. pev
 
adriaho ha scritto:
Ilfattoquotidiano.it ha letto la bozza di lavoro del bando di gara per l'assegnazione delle frequenze tv che Paolo Romani ha mandato alla Commissione Ue. A vincere saranno, ancora una volta, Mediaset e Rai

Ma non è tutto. Nel beauty contest che Romani ha mandato a Bruxelles non c’è traccia del disciplinare di gara. Alla fine cera solo da aspettarselo... ecco la conferma a tutti i nostri dubbi
non credo che l' europa approverà quella versione.
 
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