Via libera dall'Agcom alle regole sull'asta delle frequenze, fuori i big

Da Newsline.it:

DTT, FRT: sul beauty contest l'UE non ha ancora deciso

"Sulle modalità del Beauty contest per l'assegnazione dei 5 multiplex nulla è stato ancora deciso. Il testo inviato a metà aprile per stabilire la compatibilità con le regole europee è ancora all'esame della Commissione Europea".
Lo dichiara la Federazione Radio Televisioni (FRT) in una nota in cui si richiama la notizia - diffusa la scorsa settimana - secondo la quale il Commissario Joaquin Almunia avrebbe inviato al Ministero dello sviluppo economico alcune osservazioni informali. Secondo FRT tale indiscrezione sarebbe stata "smentita dalla portavoce dello stesso Commissario".

Quindi? Come stanno esattamente le cose? :eusa_think:
 
Paolo1969 ha scritto:
Da Newsline.it:

DTT, FRT: sul beauty contest l'UE non ha ancora deciso

"Sulle modalità del Beauty contest per l'assegnazione dei 5 multiplex nulla è stato ancora deciso. Il testo inviato a metà aprile per stabilire la compatibilità con le regole europee è ancora all'esame della Commissione Europea".
Lo dichiara la Federazione Radio Televisioni (FRT) in una nota in cui si richiama la notizia - diffusa la scorsa settimana - secondo la quale il Commissario Joaquin Almunia avrebbe inviato al Ministero dello sviluppo economico alcune osservazioni informali. Secondo FRT tale indiscrezione sarebbe stata "smentita dalla portavoce dello stesso Commissario".

Quindi? Come stanno esattamente le cose? :eusa_think:
Anch'io, da altre fonti, avevo sentito di osservazioni informali fatte recapitare a Romani.

Comunque, sempre se non sbaglio, il parere UE non sarebbe vincolante nel breve periodo anche se rimane sempre pendente la procedura di infrazione.
 
Quindi,stando alle ultime news, 2 frequenze saranno nazionali, la 55 e la 58 (ora provvisoriamente occupate rispettivamente da Timb e Mds, dopo si vedra' ma non so perche' ho come l'impressione che ci rimangano....)
La 54 andra' anch'essa a livello nazionale per il Dvb-T2 (a Timb?)
Le rimanenti 3 frequenze da assegnare variano da Adriatico a Tirreno (o da Nord a Sud?) e saranno 1 in Vhf (la 6 o la 7) e 2 in Uhf (una dovrebbe essere la 25 visto che si era detto che sara' riassegnata...)

Giusto? (solo per fare un p' di chiarezza anche se di sicuro ovviamente non c'e' ancora nulla...)
 
Ultima modifica:
sermax75 ha scritto:
Quindi,stando alle ultime news, 2 frequenze saranno nazionali, la 55 e la 58 (ora provvisoriamente occupate rispettivamente da Timb e Mds, dopo si vedra' ma non so perche' ho come l'impressione che ci rimangano....)
La 54 andra' anch'essa a livello nazionale per il Dvb-T2 (a Timb?)
Le rimanenti 3 frequenze da assegnare variano da Adriatico a Tirreno (o da Nord a Sud?) e saranno 1 in Vhf (la 6 o la 7) e 2 in Uhf (una dovrebbe essere la 25 visto che si era detto che sara' riassegnata...)

Giusto? (solo per fare un p' di chiarezza anche se di sicuro ovviamente non c'e' ancora nulla...)
Anche la 28 deve essere riassegnata, se a TIMB confermano la 55 credo che la 54 verrà data ad altro operatore...
 
Un momento :5eek: .... le frequenze che saranno messe a bando secondo l'ultimo comunicato, che lessi su questo forum, erano la 11 in Vhf, la 25 , 54, 55, 58 e 59 in Uhf , le hanno cambiate di nuovo ???? :eusa_think: :eusa_think: :eusa_think:
 
La 11 dovrebbe essere solo un cambio di frequenza della rai poichè attualmente è sul 25...
Poi sono la 6 o la 7 in VHF varia da regione a regione
Poi ci sono la 25,54,55,58
Poi ci sono la 28 e la 59 che variano pure loro da regione a regione.

Se non ho capito male.... ;)
 
ale89 ha scritto:
La 11 dovrebbe essere solo un cambio di frequenza della rai poichè attualmente è sul 25...
Poi sono la 6 o la 7 in VHF varia da regione a regione
Poi ci sono la 25,54,55,58
Poi ci sono la 28 e la 59 che variano pure loro da regione a regione.

Se non ho capito male.... ;)

in pratica un gran casino
 
e quando mai in italia non c'è mai casino?con sto dtt che doveva vedere l'arrivo di nuovi operatori sembra proprio che ci sia qualcuno che non voglia proprio farli entrare
 
Stefano Carli per "La Repubblica - Affari & Finanza"

Né Viale Mazzini dove c'è la Rai né Cologno Monzese, quartier generale di Mediaset; né via XX Settembre, regno incontrastato del superministro dell'Economia Giulio Tremonti, né Via Veneto, dove ha sede Paolo Romani, ministro dello Sviluppo Economico e delle Comunicazioni. La più importante partita della tv di questi anni, quella sulle frequenze, si gioca ad Ancona. E' da qui, sulle rive dell'Adriatico, lontani quanto basta dai riti istituzionali, che potrebbe arrivare la «soluzione finale»: rifare da capo la digitalizzazione, gli switch off e far saltare il Beauty Contest, la pseudo gara che dovrebbe regalare a Mediaset, Rai e Telecom una frequenza ciascuno, quelle che già oggi usano in «via sperimentale».

Ad Ancona opera infatti l'artefice di tutto questo: Marco Rossignoli. Avvocato, 55 anni, coordinatore di AerantiCorallo, la più piccola delle due associazioni che raggruppano quelle che una volta si chiamavano le tv private. Più piccola per fatturati, forse, ma non per numero di associati, perché raggruppa il grosso (numerico) delle emittenti locali. Che sono arrabbiatissime perché ritengono di essere le sole a pagare il conto della quadratura del cerchio televisivo. A tutto vantaggio del duopolio e, soprattutto, di Mediaset.

Dalla scorsa settimana il Dl 34, ossia la legge di stabilità, è stata definitivamente approvata. E lì è scritto che le tv locali dovranno liberare le 9 frequenze che l'Ue assegna ai cellulari in cambio di un indennizzo complessivo massimo di 240 milioni. «Già, 240 milioni se dall'asta arriveranno 2,4 miliardi chiosa Rossignoli ma se fossero di meno, cosa probabile, ad esempio, 1,5 miliardi, a noi ne toccherebbe il 10%, quindi 150 milioni. E poi questo è il lordo: decurtato da tasse e oneri alle emittenti ne arriverebbe la metà. Ma già i 240 interi non coprono nemmeno le spese per la digitalizzazione. Non si può fare».

Rossignoli ha già minacciato decine e decine di ricorsi al Tar se le cose resteranno così. Non è un numero esagerato: le stime sul numero di emittenti coinvolte dall'esproprio varia tra le 180 e le 250, sparse un po' in tutta Italia. Sembra profilarsi la classica situazione di veti incrociati, ma stavolta non funzionerà così. A Tremonti i 2,4 miliardi servono. Alle telecom mobili servono le frequenze ma non sono disposti a pagare così tanto per poi ritrovarsi un bene inutilizzabile, paralizzato da contenziosi che possono durare anni.

In più tutti, da Telecom a Vodafone, da Wind a Tre, non hanno gradito molto il fatto che l'AgCom stia per tagliare le tariffe di terminazione mobile in modo sostanziale: «Ma come! dicono più o meno tutti Questo taglio finirà per inciderà pochissimo sui costi pagati dagli utenti, che quasi non se ne accorgeranno, ma peserà molto sui nostri flussi di cassa. E questo proprio mentre il governo ci chiede un esborso miliardario». Due settimane fa, quando l'AgCom ha messo a consultazione il testo preparatorio per la delibera finale sulla terminazione mobile si stavano per creare le condizioni per una reazione rabbiosa: un comunicato collettivo in cui si sarebbe minacciato di non prendere parte alla gara. L'iniziativa è poi rientrata, ma il clima sottostante non è cambiato. Quindi, se Tremonti vuole i soldi, deve dare garanzie. E la prima è: frequenze libere subito.

Ma nel governo c'è chi ha altre priorità. E Paolo Romani in queste settimane sembra preso da altre preoccupazioni: fare il prima possibile il Beauty Contest. Suona paradossale dopo che per mesi il ministro è stato accusato di essere l'artefice del rinvio della gara al solo scopo di bloccare l'ingresso di Sky nel digitale terrestre. Eppure ora è così. Una ventina di giorni fa il commissario Ue alla Concorrenza, Almunia, ha rinviato a Roma il testo finale messo a punto dal ministero per lo svolgimento del Beauty Contest e, stando ai «si dice», gli aggiustamenti richiesti avrebbero trovato un Romani molto accomodante e voglioso di far presto.

L'accostamento tra questa nuova fretta e l'improvviso accorciarsi delle prospettive temporali del governo è stato come fare 2più2. Quindi: primo, fare il Beauty Contest, confermare le frequenze in cui già operano Rai, Telecom e soprattutto Mediaset e pazienza se così si apre anche la porta a Sky, che tanto sarebbe entrata lo stesso sulla spinta dell'Ue.

Questa posizione potrebbe aver innervosito vi XX Settembre e per questo già da lunedì scorso il mondo delle telecom era in fermento per la convinzione che Tremonti volesse imprimere un'accelerazione all'avvio dell'asta. E si faceva una data: i primi di agosto.
E qui torna in primo piano Marco Rossignoli. Guarda caso proprio martedì e mercoledì scorsi l'Aeranti Corallo ha tenuto il suo evento annuale, il Tv Forum.

E Rossignoli ne ha approfittato per affondare il colpo. D'altra parte è una di quelle congiunzioni astrali che non capitano spesso: è diventato l'arbitro della bilancia. Senza di lui Tremonti potrebbe incassare molto poco e anche molto tardi. Romani ha risposto promettendo più soldi, ma dopo, e soprattutto sulla fiducia. Che di questi tempi, non è un valore molto solido. Tanto più se le prospettive della legislatura dovessero accorciarsi.


Ma il fatto fondamentale è che alle «locali» non bastano pochi soldi subito perché vedono la possibilità di rifondare il loro business. Cosa ha chiesto infatti Rossignoli? Lui ha usato ragionamenti più articolati, ma in sostanza ha chiesto che siano date alle tv locali le frequenze che il Beauty Contest assegnerà gratis a Mediaset, Rai e Telecom. «La legge dice che alle locali devono andare un terzo delle risorse argomenta l'avvocato quindi se si sono liberate sei frequenze di cosiddetto dividendo interno (cinque normali e la sesta del Dvbh, la tv su telefonino, che non guarda più nessuno) sarebbe giusto che almeno due andassero alle locali».

Il ragionamento in soldoni è questo: l'Ue impone di liberare 9 frequenze per darle ai cellulari. Se invece di regalare frequenze ai grandi broadcaster le si dessero alle locali da "sloggiare" tutto sarebbe più facile. Certo, non tutte, magari la metà. A quel punto i 240 milioni che la legge stanzia per gli indennizzi sarebbero sufficienti perché sarebbero meno le emittenti che rimarrebbero senza una frequenza. Insomma, un Beauty Contest dimezzato e chiuso agli incumbent.

Si può fare? «Entro certi termini è un'ipotesi percorribile ipotizza Nicola D'Angelo, commissario AgCom Basterebbe che almeno restassero disponibili delle frequenze sufficienti a far entrare nuovi operatori. D'altra parte era questo l'obiettivo principale dell'Ue alla base della procedura di infrazione».

Ma non basta e Rossignoli va oltre. Al momento tutte le tv locali delle regioni già digitalizzate hanno ricevuto una frequenza e c'è stata una moltiplicazione di canali. Ma le emittenti non hanno interesse e soprattutto la forza per riempire tutti questi canali. Alle «Locali» piace molto il loro nuovo ruolo di «operatori di rete», e ci puntano parecchio. Ma c'è un grosso problema: non possono rivendere capacità trasmissiva agli unici soggetti che possano comprarla, ossia i fornitori di contenuti nazionali. Non è un divieto vero, ma ci sono trappole regolamentari.

Eccone un esempio: PlayMe è un canale musicale nazionale che trasmette su un patchwork di frequenze locali affittate qui e là. Siccome sono le frequenze a far testo, nella numerazione dei canali era finito oltre il numero 280, con le «Locali», mentre sarebbe dovuto stare tra i numeri 50 e 70, assegnati appunto ai canali musicali. Ovviamente è una differenza che pesa, specie quando si va a trattare con il mercato pubblicitario.

E infatti PlayMe, che appartiene alla società Giglio Group, con una partecipazione del 25% di Dada, si è rivolta al Tar del Lazio. Che giudicherà il ricorso solo tra sei mesi, a novembre. Ma intanto ha imposto d'ufficio PlayMe al canale numero 68. Con i Tar le cose vanno così, lo sanno tutti. E' per questo che se Rossignoli chiede nientemeno che di togliere le frequenze a Mediaset e Rai, stavolta potrebbe perfino farcela.
 
danisa ha scritto:
... che casino
quoto.

mi piacerebbe capire come abbiamo fatto a finire in un ginepraio del genere, da cui non si capisce più niente, e voglio vedere se e come se ne uscirà...
 
CHRIS 86 ha scritto:
quoto.

mi piacerebbe capire come abbiamo fatto a finire in un ginepraio del genere, da cui non si capisce più niente, e voglio vedere se e come se ne uscirà...

Semplicemente non facendo il PNAF prima dell'inizio degli switch off nazionali del 2008/09. ;)

Sono partiti in MFN per poi finire in SFN e accorgersi che i conti delle frequenze non tornava più. Ma no! :D
 
Tenendo conto del numero max di Mux per ciascun operatore, che dovrebbe essere 5 + 1 in DvbH o DvbT2, la situazione potrebbe ma uso il condizionalissimo perche' qui di certo non c'e' granche', essere la seguente:

La Rai ha gia' assegnati i canali 26-30-40 piu un'altra frequenza per il mux1 (5/9/22/23/24) a seconda delle regioni, + la 11 per la sperimentazione in DvbT2 (da quel che so pare che il DvbH a loro non interessi granche'), quindi a loro andrebbe una frequenza ancora che potrebbe essere la 25.

Mds ha gia i canali 36-49-52-56 + 38 per il DvbH. La quinta frequenza piu probabile potrebbe essere la 58.

Timb ha i canali 47-48-60. A loro potrebbe andare la 55 e magari pure la 54 per la sperimentazione in DvbT2 visto che la 54 è la frequenza dedicata a quel tipo di servizio a quanto pare.

In pratica 11 e 25 a Rai, 54 e 55 a Timb e 58 a Mds...
Resta fuori la 7 che potrebbe andare a Sky, poi ci sono anche altri operatori nella partita come D-Free o Retecapri, bisogna vedere..

Chiaramente queste sono tutte supposizioni, anche perche' ora come ora diverse frequenze 54 e 55 sono occupate provvisoriamente dalla Rai che nel giro di 18 mesi dalla data dello S.O. dovra' spostarle sulla 23 e 24.

La 28, che mi pare al centro-sud diventi la 59, dovrebbero gia essere state assegnate alle tv locali, non credo facciano parte del beauty contest, ma potrei sbagliarmi..

Ps. qualcuno sa per caso se è vera la notizia che Timb cedera' in affitto a Mds la sua freq.60 (oramai vuota dopo l'abbandono di Dahlia)?
 
sermax75 ha scritto:
Ps. qualcuno sa per caso se è vera la notizia che Timb cedera' in affitto a Mds la sua freq.60 (oramai vuota dopo l'abbandono di Dahlia)?
Che cedrà la frequenza come ha fatto dfree no infatti ci andranno altri canali ma magari 1 o 2 canali come nel Mux TIMB1 ci possono sempre finire...
 
Nuovo pretendente al "concorso di bellezza" sperando che si faccia.

"Il finanziere, grande tessitore di relazioni politico istituzionali sull'asse Mediobanca-Generali-Telecom-Rcs, scrive Milano Finanza, amico di lunga data e consigliere di Rupert Murdoch ma anche di Silvio Berlusconi, vuole accelerare lo sviluppo di Eagle Pictures.
La sua casa di produzione nel 2010 ha raddoppiato la quota di mercato in Italia dal 4% all'8% grazie a successi quali Eclipse (episodio della saga vampiresca Twilight) e Basilicata Coast To Coast. Per questo motivo, in vista del via libera definitivo al beauty contest per i multiplex digitali ancora disponibili, Ben Ammar sta lavorando a un progetto ambizioso: la creazione di un canale televisivo di cinema da lanciare sulla piattaforma digitale terrestre nei prossimi mesi, molto probabilmente da fine 2010. L'operazione, che potrebbe essere ribattezzata Eagle Channel, fara' perno sulla rilevante library cinematografica (valutata oltre 51 milioni nel bilancio 2010) della casa di produzione controllata al 75,6% dalla Imperium di Ben Ammar e al 13,8% da Ge Capital. La novita' rispetto ai canali dedicati alle produzioni cinematografiche gia' presenti sul digitale, quindi in particolare quelli dell'offerta Mediaset Premium, sara' rappresentata dal fatto che la nuova emittente targata Eagle sara' gratuita."
(fonte MF Dow Jones)
 
norellifumi ha scritto:
Nuovo pretendente al "concorso di bellezza" sperando che si faccia.

"Il finanziere, grande tessitore di relazioni politico istituzionali sull'asse Mediobanca-Generali-Telecom-Rcs, scrive Milano Finanza, amico di lunga data e consigliere di Rupert Murdoch ma anche di Silvio Berlusconi, vuole accelerare lo sviluppo di Eagle Pictures.
La sua casa di produzione nel 2010 ha raddoppiato la quota di mercato in Italia dal 4% all'8% grazie a successi quali Eclipse (episodio della saga vampiresca Twilight) e Basilicata Coast To Coast. Per questo motivo, in vista del via libera definitivo al beauty contest per i multiplex digitali ancora disponibili, Ben Ammar sta lavorando a un progetto ambizioso: la creazione di un canale televisivo di cinema da lanciare sulla piattaforma digitale terrestre nei prossimi mesi, molto probabilmente da fine 2010. L'operazione, che potrebbe essere ribattezzata Eagle Channel, fara' perno sulla rilevante library cinematografica (valutata oltre 51 milioni nel bilancio 2010) della casa di produzione controllata al 75,6% dalla Imperium di Ben Ammar e al 13,8% da Ge Capital. La novita' rispetto ai canali dedicati alle produzioni cinematografiche gia' presenti sul digitale, quindi in particolare quelli dell'offerta Mediaset Premium, sara' rappresentata dal fatto che la nuova emittente targata Eagle sara' gratuita."
(fonte MF Dow Jones)
Magari fosse vera questa notizia!
 
norellifumi ha scritto:
Per questo motivo, in vista del via libera definitivo al beauty contest per i multiplex digitali ancora disponibili, Ben Ammar sta lavorando a un progetto ambizioso: la creazione di un canale televisivo di cinema da lanciare sulla piattaforma digitale terrestre nei prossimi mesi, molto probabilmente da fine 2010.
ma per un canale ci vuole un mux intero??:5eek: :5eek: e poi Ben Ammar ha già dfree completamente affittato a mediaset,e questo eventuale mux farebbe la stessa fine:eusa_whistle:
 
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