Via libera dall'Agcom alle regole sull'asta delle frequenze, fuori i big

darkmoon ha scritto:
rai e mediaset potranno prendere un solo mux
mentre gli altri saranno dedicati ai nuovi ;)
io eviterei che il lotto migliore sia riservato ai soliti ;)
tu hai detto di eliminare i lotti,ma in questo modo tutti possono prendere tutto;)
 
Tanto vanno sempre ai soliti noti e non cambia mai niente...al solito!
 
MyBlueEyes ha scritto:
finalmente un discorso serio sull'assegnazione delle frequenze
Cinque frequenze sono buone per il digitale terrestre mentre la sesta frequenza può veicolare la televisione in mobilità (il Dvbh) che si vede - metti - su un cellulare o su un tablet.
la parola dvb-t2 per la 54 è vietata? credo che in un momento in cui il dvb-h sta arrivando al capolinea (37-38 docet) sia più importante destinarla al dvb-t2, per non sprecarla. a meno che non si faccia come le due sopracitate che verranno convertite in dvb-t senza controllo alcuni a cui andranno.
ale89 ha scritto:
Beh almeno in questo modo buttano fuori sicuramente retecapra... direi quindi ottimo :)
Sarebbe stata una frequenza buttata...
eh si, sarebbe stata un altra frequenza buttata... visto come trattano già l'altra...
agostino31 ha scritto:
mah,comunque in questo modo TIMB sgancerà di meno rispetto a RAI e mediaset;)
almeno si evita quel giochetto che sta già avvenendo per la 37 e 38. oltretutto non so chi ha oggi può avere ancora voglia di investire sul dvb-h...
darkmoon ha scritto:
se si fà l'asta io eliminerei a,b,c, che è
ognuno fa l'offerta sulla frequenza che interessa
non come ora facciamo l'offerta su frequenze pre-pronte :badgrin:
concordo. partecipazione libera per tutti, ma possibilità di avere solo una frequenza. si rimetterebbe tutto in discussione e si andrebbe verso una assegnazione regolare, cosa impossibile anche solo da pensare con il cervellotico regolamento del beauty contest organizzato ad arte...
stefio ha scritto:
A questo punto io rimetterei tutte le frequenze in gioco, cioè azzererei le assegnazioni fatte ( in zone All Digital ) , che comunque son dichiaratamente provvisorie ed anche queste le darei con il sistema dell'asta a rilancio, anche se il mio timore è che le vincerebbero quelle che fanno solo televendite, neomelodici napoletani e maghi che hanno più soldi .
ti sei risposto da solo ;) si deve trovare un sistema per salvare le buone tv locali, questo sistema di metterla sul lato economico invece distruggerebbe la già poca qualità che è rimasta nell'emittenza locale, favorendo le emittenti che fanno solo speculazione introitando parecchio e investendo poco o niente, però non offrendo un prodotto televisivo per i telespettatori, e affossando chi invece già oggi per via della crisi economica si trova in difficoltà, e lo è perchè ha investito sul prodotto televisivo, senza avere poi tutti i ritorni sperati per via delle aziende che ovviamente in una certa situazione economica sono state costrette a tagliare gli investimenti su settori ad alto rischio, come è appunto il business commerciale televisivo, che non da garanzie sui ritorni dei propri investimenti. a questo si aggiunge una forte ostruzione ministeriale che è stata fatta nei confronti degli operatori locali attraverso dei vincoli fortemente penalizzanti. uno è stato rimosso con un dietro-front, quello della possibilità di ospitare emittenti nazionali su mux locali, ma la situazione è ancora ben lontana dal definirsi di libertà di gestione dei propri mux per gli operatori locali. e comunque gli operatori locali saranno già soggetti ad una situazione che porterà a dei forti cambiamenti, perchè saranno soggette ad obblighi di must carry con gli operatori locali attualmente su frequenze LTE. sarà comunque qualcosa di molto simile ad un azzeramento, perchè tra chi potrebbe accettare l'indennizzo economico statale previsto per chi vuole lasciare la frequenza su cui opera, tra consorziamenti, accordi per andare in affitto in mux terzi, e appunto obblighi di ospitare/essere ospitati, verrà ridefinito tutto il quadro delle frequenze dell'emittenza locale, e credo che comunque lo si farà attraverso un metodo abbastanza omogeneo e razionale, per rimediare alle negligenze Ministeriali che fino ad ora aveva sempre rimandato il problema... peccato che i termini di tempo stanno scadendo, quindi adesso volenti o nolenti il problema lo si deve affrontare, e con meno tranquillità rispetto a se questa cosa fosse stata fatta in tempi più ragionevoli, ma tant'è...
 
CHRIS 86 ha scritto:
...si deve trovare un sistema per salvare le buone tv locali, questo sistema di metterla sul lato economico invece distruggerebbe la già poca qualità che è rimasta nell'emittenza locale, favorendo le emittenti che fanno solo speculazione introitando parecchio e investendo poco o niente, però non offrendo un prodotto televisivo per i telespettatori, e affossando chi invece già oggi per via della crisi economica si trova in difficoltà, e lo è perchè ha investito sul prodotto televisivo, senza avere poi tutti i ritorni sperati per via delle aziende che ovviamente in una certa situazione economica sono state costrette a tagliare gli investimenti su settori ad alto rischio, come è appunto il business commerciale televisivo, che non da garanzie sui ritorni dei propri investimenti. a questo si aggiunge una forte ostruzione ministeriale che è stata fatta nei confronti degli operatori locali attraverso dei vincoli fortemente penalizzanti. uno è stato rimosso con un dietro-front, quello della possibilità di ospitare emittenti nazionali su mux locali, ma la situazione è ancora ben lontana dal definirsi di libertà di gestione dei propri mux per gli operatori locali. e comunque gli operatori locali saranno già soggetti ad una situazione che porterà a dei forti cambiamenti, perchè saranno soggette ad obblighi di must carry con gli operatori locali attualmente su frequenze LTE. sarà comunque qualcosa di molto simile ad un azzeramento, perchè tra chi potrebbe accettare l'indennizzo economico statale previsto per chi vuole lasciare la frequenza su cui opera, tra consorziamenti, accordi per andare in affitto in mux terzi, e appunto obblighi di ospitare/essere ospitati, verrà ridefinito tutto il quadro delle frequenze dell'emittenza locale, e credo che comunque lo si farà attraverso un metodo abbastanza omogeneo e razionale, per rimediare alle negligenze Ministeriali che fino ad ora aveva sempre rimandato il problema... peccato che i termini di tempo stanno scadendo, quindi adesso volenti o nolenti il problema lo si deve affrontare, e con meno tranquillità rispetto a se questa cosa fosse stata fatta in tempi più ragionevoli, ma tant'è...
Quoto tutto, solo l'ultima parte sul Ministero mi fa pensare: per come vanno le cose qui in Italia ne dubito che si troverà realmente un sistema razionale... LCN docet... :eusa_whistle: :eusa_whistle: :eusa_whistle:
 
BER ha scritto:
Quoto tutto, solo l'ultima parte sul Ministero mi fa pensare: per come vanno le cose qui in Italia ne dubito che si troverà realmente un sistema razionale... LCN docet... :eusa_whistle: :eusa_whistle: :eusa_whistle:
infatti io sono fiducioso perchè più che altro il Ministero ha deciso di non decidere (come sempre), ma ha fatto tutte mosse in cui ha portato (porterà) gli operatori locali stessi a dover prendere delle decisioni tra di loro. molta autonomia e libertà di movimento, poco sotto la giurisdizione ministeriale.
 
qualcuno si illudeva pure che avrrebbe portato più pluralità... ma per favore...
 
darkmoon ha scritto:
certo perché altrimenti il lotto migliore è prenotato :icon_rolleyes:
ognuno ambisca al mux che preferisce ;)
io direi che rai, mediaset, la7 e sky ne avranno di sicuro uno... poi altre due a Booooo...
 
Ciro.S ha scritto:
Chissà chi saranno gli altri..:eusa_think:
lo scopriremo il 6 settembre probabilmente, dovrebbero uscire i nomi di coloro che hanno presentato domanda
Comunque non mi stupirei anche della presenza di qualche editore straniero, nuovo per il mercato televisivo italiano intendo
 
Io aspetterei a fare pronostici sui vincitori..
Non è ammissibile che in questo difficile momento si possa regalare ai soliti noti in cambio di nulla un bene pubblico, cioè le frequenze del beauty contest, che potrebbe rendere moltissimo in termini economici. Perciò ben venga l'idea dell'asta competitiva, con la quale alla fine le frequenze probabilmente andrebbero comunque ai soliti noti, ma almeno migliorando i conti pubblici.
Il momento è troppo delicato, per questo motivo mi sembra possibile, anzi probabile, che in breve il beauty contest possa essere sospeso, sostituito da un'asta finalizzata a far cassa. Vedremo come andrà. Certo che, se dovesse succedere, i tempi dell'asta non potrebbero essere brevi.. qualcuno dovrebbe rassegnarsi a rimanere in "cielo" per un bel po'.. :eusa_whistle:
 
Masbi210 ha scritto:
Certo che, se dovesse succedere, i tempi dell'asta non potrebbero essere brevi..
Forse i "soliti" sarebbero contenti di rinviare, cosi' magari potrebbero riprendere tranquillamente le loro "sperimentazioni", nell'attesa dell'esito dei ricorsi contro l'annullamento del beauty contest...:badgrin:
 
MyBlueEyes ha scritto:
Secondo me è molto improbabile che si arrivi ad un'asta con rilanci, per tutta una serie di motivi. Innanzitutto, ricordo bene che nel 2001 Berlusconi criticò aspramente l'asta sull'UMTS perché in fin dei conti venne fatta un'unica tornata di rilanci, datosi che c'erano 6 pretendenti (TIM, Vodafone, Wind, H3G, IPSE2000 e Blu) per 5 lotti, ed a seguito del ritiro di Blu (che però era partecipata anche da Mediaset...:crybaby2: a volerci vedere della malizia anche lui ha contribuito al fallimento dell'asta e di Blu stessa, rifiutandosi, insieme agli altri soci, di sottoscrivere un aumento di capitale per partecipare ai rilanci :eusa_wall: ) l'asta terminò bruscamente totalizzando una cifra di gran lunga inferiore alle stime dell'allora governo che sperava di monetizzare esattamente come avevano fatto in Germania e UK. Il buon esito di quell'asta fu viziata dal fatto che nello stesso periodo in Europa quasi tutti i paesi misero le frequenze UMTS all'asta, ed a causa dei ripensamenti tra Beauty Contest ed asta, l'Italia arrivò ad organizzare l'asta quando le grandi multinazionali telefoniche (British Telecom, l'allora azionista di maggioranza di Blu, in testa, visto che aveva pagato una cifra esorbitante sia in Germania che nel Regno Unito) si erano già svenate con le aste degli altri paesi. Anche se il contesto non è perfettamente sovrapponibile a quello del 2001, il problema resta il medesimo, ci sono 6 lotti in gara per 6 o al massimo 7 operatori (Mediaset, Rai, TIMB, Dfree, SKY, Retecapri, Tivuitalia), basta che uno a caso si ritira (per esempio Retecapri) per l'impossibilità di rilanciare e l'esito dell'asta resta molto magro. Poi c'è un secondo punto su cui riflettere. L'asta del 2001 ha pesantemente condizionato, in termini purtroppo negativi, la concorrenza del mercato telefonico. I nuovi entranti, H3G e IPSE2000, partendo già con un enorme debito dovuto al pagamento della frequenza, sono state maggiormente condizionate rispetto ai tre incumbent, tanto che alla fine IPSE2000 è andata a testa sotto ed è fallita prima ancora di cominciare le attività, e 3 Italia, a quasi dieci anni dal lancio, annaspa ancora nei debiti e spesso e volentieri si parla di cessione della compagnia da parte degli azionisti. Col DVB-T succederebbe esattamente lo stesso. Perché è un dato incontrovertibile, i nuovi entranti, se devono sostenere ingenti costi fissi derivanti dalle licenze, oltre quelli necessari allo start-up, a meno che non abbiano spalle solidissime, non possono competere con chi è già sul mercato da anni. Oltre questo c'è da pensare che il Contest è concordato con l'UE come mezzo di risoluzione dei un'infrazione dell'Italia alla concorrenza e al pluralismo, non si possono mischiare le carte così, bisognerebbe rinegoziare di nuovo tutto con l'UE. Secondo me, poichè non credo che l'Unione possa avallare mai un'asta con rilanci, si può al massimo arrivare al compromesso di un'asta ad invito, cioè il governo fissa il prezzo della licenza sulle varie frequenze e gli operatori manifestano il loro interessamento. Così si guadagnerebbe comunque qualcosa. Ma alla fine anche tutte le altre concessioni funzionano così, solo che i canoni cdi concessione per lo sfruttamento delle frequenze sono risibili. Basterebbe adeguare quei canoni per migliorare i conti pubblici senza rivoluzionare nulla.
 
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