Via libera dall'Agcom alle regole sull'asta delle frequenze, fuori i big

stefio ha scritto:
Allora mi auguro che lascino libera la frequenza 61 , forse così ci sarebbero meno interferenze
Invece no. I primi blocchi LTE distano solo 1 MHz dal canale 60 UHF !!!! :icon_rolleyes:
 
fatantony ha scritto:
La cosa migliore da fare sarebbe stato programmare il tutto prima degli switch off: se l'LTE parte da ch61, avrebbero potuto destinare alla tv i canali fino al 58 (lasciando 59 e 60 liberi)... Ma la tentazione di trasformare l'aria in denaro è troppo forte:eusa_wall:
E comunque concordo con chi dice che il ch 58 è il meno interferito (tra 58-59-60), e non quello con più problemi, come scritto su MF; ciò è un dato di fatto, non un'opinione:doubt:

in un paese serio SI, non nella Repubblica Delle Banane, dove pure TeleRadioTonnoScaduto pretende di diventare operatore di rete DVB-T senza averne il benché minimo diritto e si lamenta a colpi di ricorsi al TAR e a questo e a quest'altro tribunale... che tristezza
 
fatantony ha scritto:
La cosa migliore da fare sarebbe stato programmare il tutto prima degli switch off: se l'LTE parte da ch61, avrebbero potuto destinare alla tv i canali fino al 58 (lasciando 59 e 60 liberi)... Ma la tentazione di trasformare l'aria in denaro è troppo forte:eusa_wall:
E comunque concordo con chi dice che il ch 58 è il meno interferito (tra 58-59-60), e non quello con più problemi, come scritto su MF; ciò è un dato di fatto, non un'opinione:doubt:
Eh però gia scarseggiano le frequenze, già se ne danno 9 alle telecomunicazioni, allora togliamone altre due cosi diventano 11....che discorso è?!
 
era meglio prima degli switch non assegnare la 60 e non dare materialmente la 61, si toglieva una di qua e una di là, e si faceva quel margine per non creare questo caos che verrà fuori
 
paolo-steel ha scritto:
Eh però gia scarseggiano le frequenze, già se ne danno 9 alle telecomunicazioni, allora togliamone altre due cosi diventano 11....che discorso è?!

Ciao, secondo me invece sarebbe stato un discorso fattibilissimo, se fatto prima degli S.O.
In analogico, ammesso che esistessero zone in cui tutti i canali erano utilizzati, si ricevevano (al massimo) 49 canali UHF+7 in VHFIII+1 in VHF2 (il C di Torino)+2 in VHFI, in tutto 59 canali (o programmi, che dir si voglia; personalmente non conosco zone in cui si verificasse questo).
In un Mux DTT trovano spazio ALMENO 4 programmi, per non modificare lo status quo ante, sarebbero bastati (60 ch in analogico/4 programmi per Mux=15) 15 canali.
Sempre in digitale, considerando la mia ipotesi (cioè UHF fino a ch58), avremmo 48 ch in UHF+8 in VHFIII= 56 canali in tutto (3 in meno rispetto ai tempi analogici); togliendo i 15 canali utilizzati per mantenere la situazione precedente, rimarrebbero ben 41 canali, che non mi sembrano affatto pochi.
Per contro, una "manovra" del genere avrebbe completamente cambiato il mondo delle tv (locali che prima avevano una frequenza intera, ma ora dovrebbero avere un solo slot in un mux), però avrei applicato queste regole anche a Rai-mediaset-La7 ecc.
Quindi, almeno inizialmente, si sarebbe continuato a trasmettere esclusivamente i programmi già presenti in analogico (assegnando le 41 frequenze "vuote" con un eventuale beauty contest, magari pensato meglio)... Però non so se e quanto fosse fattibile (nella realtà) una cosa del genere...:eusa_think:
Sicuramente, non vedo il motivo di continuare ad usare obbligatoriamente tutte le frequenze possibili e immaginabili...
 
Ah ok, avevo frainteso. Si doveva digitalizzare partendo dall'esistente analogico con un mux per gruppo editoriale, poi finito lo switch off a livello nazionale, le frequenze che avanzavano sarebbero state eventualmente assegnate o messe all'asta, o ecc ecc. Partendo dalla situazione attuale è improponibile. Cambiando discorso, se le frequenze per le TLC partissero da 800 MHZ precisi e non per modo di dire, non ci sarebbe quasi un canale e mezzo di cuscinetto?.... non sono molto informato sulla questione e sulle esigenze in merito(per me il cellulare serve per qualche sms e poche telefonate necessarie:D )
 
fatantony ha scritto:
Ciao, secondo me invece sarebbe stato un discorso fattibilissimo, se fatto prima degli S.O.
In analogico, ammesso che esistessero zone in cui tutti i canali erano utilizzati, si ricevevano (al massimo) 49 canali UHF+7 in VHFIII+1 in VHF2 (il C di Torino)+2 in VHFI, in tutto 59 canali (o programmi, che dir si voglia; personalmente non conosco zone in cui si verificasse questo).
In un Mux DTT trovano spazio ALMENO 4 programmi, per non modificare lo status quo ante, sarebbero bastati (60 ch in analogico/4 programmi per Mux=15) 15 canali.
Sempre in digitale, considerando la mia ipotesi (cioè UHF fino a ch58), avremmo 48 ch in UHF+8 in VHFIII= 56 canali in tutto (3 in meno rispetto ai tempi analogici); togliendo i 15 canali utilizzati per mantenere la situazione precedente, rimarrebbero ben 41 canali, che non mi sembrano affatto pochi.
Per contro, una "manovra" del genere avrebbe completamente cambiato il mondo delle tv (locali che prima avevano una frequenza intera, ma ora dovrebbero avere un solo slot in un mux), però avrei applicato queste regole anche a Rai-mediaset-La7 ecc.
Quindi, almeno inizialmente, si sarebbe continuato a trasmettere esclusivamente i programmi già presenti in analogico (assegnando le 41 frequenze "vuote" con un eventuale beauty contest, magari pensato meglio)... Però non so se e quanto fosse fattibile (nella realtà) una cosa del genere...:eusa_think:
Sicuramente, non vedo il motivo di continuare ad usare obbligatoriamente tutte le frequenze possibili e immaginabili...
una manovra del genere è stata fatta in Francia raggruppando tutti in 8 multiplex, quindi non hai inventato nulla di nuovo (non puoi reclamare i soldi del brevetto, mi spiace :D ) né di rivoluzionario ;)
 
Non reclamo nessun brevetto, anzi:D
In Francia evidentemente hanno un pò più di cervello, e prima di decidere di far una cosa, pianificano le cose un pò meglio di noi...

@paolo-steel: ovviamente, allo stato attuale dei fatti, sarebbe improponibile una cosa del genere...
 
fatantony ha scritto:
Per contro, una "manovra" del genere avrebbe completamente cambiato il mondo delle tv (locali che prima avevano una frequenza intera, ma ora dovrebbero avere un solo slot in un mux), però avrei applicato queste regole anche a Rai-mediaset-La7 ecc.

Al di là dei conteggi specifici e delle questioni tecniche specifiche, è proprio qui l'inghippo (nella frase che ho evidenziato): Mediaset in prima linea ha pensato al necessario sviluppo in ottica DTT della televisione terrestre come una occasione sua personale per accrescere le sue posizioni di mercato e per iniziare a fare concorrenza pay per arginare Sky che sul satellite incominciava ad acquisire clienti e audience. E allora ha voluto un numero di mux doppio rispetto ai 3 canali analogici. E per mantenere certi equilibri di mercato e comunque cercare di tarpare quanto più possibile altri potenziali operatori, anche con la RAI e TIMB si è scialacquato. Ecco perché non ci troviamo più con i conteggi e non si capisce perché alle nazionali diamo il doppio di quello che avevano e alle locali togliamo asset patrimoniali aziendali (con quasi nessun sostanziale risarcimento). Se invece si stabiliva che tutti gli operatori, ad iniziare da Mediaset, avrebbero potuto avere un numero di mux pari (e mai superiore) al numero di reti analogiche possedute (cioè soltanto 3 mux, così come 3 mux alla RAI, 2 a TIMB, 1 a RETEA, etc......), adesso praticamente tutti questi problemi non ci sarebbero stati.
Le cose stanno semplicemente così, è in utile dimenticarsi la genesi di tutto e girare attorno ai soliti discorsi. Ciao
 
EliseO ha scritto:
... Ecco perché non ci troviamo più con i conteggi e non si capisce perché alle nazionali diamo il doppio di quello che avevano e alle locali togliamo asset patrimoniali aziendali ... Le cose stanno semplicemente così, è in utile dimenticarsi la genesi di tutto e girare attorno ai soliti discorsi...
Succede così in tutto il mondo, ogni volta che uno dei giocatori fa anche l'arbitro.
 
Poco???
A parte che si tratta di 1,88 centesimi, e non euro....ma stiamo parlando di prezzo per Mbps per abitante coperto!
Se compri 4 mega di banda per una copertura di 20 milioni di persone, vedi un pò quanto fà il totale....
1.504.000 euro, alla faccia di pochino! Al mese????

Comunque i prezzi Mediaset li trovi facilmente in rete, e non sono diversi...
 
Verde Rosso ha scritto:
Ma il prezzo di 1,88 euro è al mese? Mi sembra poco.

LOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOL !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


:D :D :D
 
elettt ha scritto:
Poco???
A parte che si tratta di 1,88 centesimi, e non euro....ma stiamo parlando di prezzo per Mbps per abitante coperto!
Se compri 4 mega di banda per una copertura di 20 milioni di persone, vedi un pò quanto fà il totale....
1.504.000 euro, alla faccia di pochino! Al mese????

Comunque i prezzi Mediaset li trovi facilmente in rete, e non sono diversi...
Scusate non avevo capito. Infatti prima mi sembrava poco.
 
ma sul nuovo mux preso la beauty non cera il divieto di affitto? o solo per i nuovi entranti? qundi se la rai con i suoi 5 mux ne affitta uno tutto per intero quei soldi servono a farci abbassare la quota di abbonamento?
(ricordo sempe il mio parere: la rai è una paytv)

edit: o serviranno per aumentare la copertura? visto che il mux4 ancora non si prende?! grrrr
 
danisa ha scritto:
ma sul nuovo mux preso la beauty non cera il divieto di affitto? o solo per i nuovi entranti? qundi se la rai con i suoi 5 mux ne affitta uno tutto per intero quei soldi servono a farci abbassare la quota di abbonamento?
(ricordo sempe il mio parere: la rai è una paytv)

edit: o serviranno per aumentare la copertura? visto che il mux4 ancora non si prende?! grrrr

Praticamente, il regolamento del beauty-contest prevede:
CAPO III. Misure atte a garantire condizioni di effettiva concorrenza
Art. 4
(Cessione del 40% della capacità trasmissiva)
1. L’operatore di tipo B che all’esito delle procedure di cui al presente
provvedimento si trovi nelle condizioni di esercire 5 multiplex nazionali DVB-T, ivi comprendendo le reti digitali derivanti da conversione dell’analogico e le esistenti reti nazionali DVB-T soggette a razionalizzazione, è obbligato alla cessione del 40% nei termini di cui al presente articolo.
Praticamente, operatori come RAI e MEDIASET, venendosi a trovare in queste condizioni, hanno l'obbligo di affittare il 40% della capacità trasmissiva derivante dall'ottenimento (eventuale!) di questo mux.

Altra cosa è il divieto di cessione/trading per cui è previsto dal bando:
4. Durata e trasferibilità dei diritti d’uso
4.1. I diritti d’uso delle frequenze di cui al presente bando di gara hanno una durata di venti anni dalla data del rilascio e, per i primi cinque anni dalla data dello switch-off, non possono essere trasferiti a terzi o comunque essere messi a disposizione, anche su base temporanea, di soggetti diversi dall’aggiudicatario, fatta eccezione per il caso in cui tali operazioni intercorrano tra i soggetti aggiudicatari dei lotti di cui al sottoinsieme A ad esclusione dell’operatore di cui alla Decisione, ovvero aggiudicatari dei lotti di cui al sottoinsieme B che, in esito alle procedure di cui al presente provvedimento, non si trovino nelle condizioni di cui all’ articolo 4, comma 1, del Regolamento.
Poi, che tu pensi che la Rai sia una pay-tv deriva da una tua visione distorta mercato-centristica delle cose, ma è un approccio senza senso e non rispondente alla realtà delle cose socio-economiche di questo mondo.
 
Scusate ragazzi, ma la Rai non è vincolata dal fatto di non poter cedere il 40% di capacità trasmisiva perchè trattasi di proprietà pubblica?!? :eusa_think: :eusa_think: :eusa_think:
 
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