Via libera dall'Agcom alle regole sull'asta delle frequenze, fuori i big

proteasi ha scritto:
A tempo (forse) ;)
Frequenze a parte, potrebbero introdurre, nel regolamento dell'asta, mille microscopici cavilli in grado di far scappare a gambe levate chiunque non sia il vincitore deciso a tavolino ;)
Se uno vuole entrare seriamente in un mercato sa che deve pagare uno scotto iniziale. Come ha fatto Sky a suo tempo sul Sat, accettando condizioni e paletti pur di acquisire Stream e Tele+. Nessuno ti stende il tappeto rosso, soprattutto quando si tratta di profitto .. (purtroppo).
C'e' chi vorrebbe entrare nel settore televisivo non per fare TV ma solo per fare un affare economico, farsi assegnare (magari gratis) qualche frequenza e poi rivendere il tutto al miglior offerente a prezzi maggiorati incassando il delta ...

I produttori stranieri di contenuti, interessati al mercato italiano, faranno molto prima ad acquisire banda (a buon mercato) da operatori che ne avranno tanta disponibile: Timb, H3G e locali piuttosto che puntare a fare gli operatori di rete in Italia
Ciao
 
Ultima modifica:
eduardo1982 ha scritto:
Se uno vuole entrare seriamente in un mercato sa che deve pagare uno scotto iniziale. Come ha fatto Sky a suo tempo sul Sat, accettando condizioni e paletti pur di acquisire Stream e Tele+. Nessuno ti stende il tappeto rosso, soprattutto quando si tratta di profitto .. (purtroppo).
C'e' chi vorrebbe entrare nel settore televisivo non per fare TV ma solo per fare un affare economico, farsi assegnare (magari gratis) qualche frequenza e poi rivendere il tutto al miglior offerente a prezzi maggiorati incassando il delta ...

I produttori stranieri di contenuti, interessati al mercato italiano, faranno molto prima ad acquisire banda (a buon mercato) da operatori che ne avranno tanta disponibile: Timb, H3G e locali piuttosto che puntare a fare gli operatori di rete in Italia
Ciao
sky ha avuto dei paletti dall'europa non perché fosse un nuovo entrante (a dirla tutta la newscorp aveva già una quota di stream), ma perché con la fusione delle due precedenti paytv si andava configurando una situazione di monopolio pay (non esistendo ancora mp), così facendo hanno anche aiutato l'entrata di altri soggetti.
 
pietro89 ha scritto:
sky ha avuto dei paletti dall'europa non perché fosse un nuovo entrante (a dirla tutta la newscorp aveva già una quota di stream), ma perché con la fusione delle due precedenti paytv si andava configurando una situazione di monopolio pay (non esistendo ancora mp), così facendo hanno anche aiutato l'entrata di altri soggetti.

Si, come pure hanno imposto il decoder unico :) .

Infatti oggi in Italia abbiamo 3/4 provider Pay via Sat ;) ... Peccato che gli altri 2/3 siano solo por**.
 
eduardo1982 ha scritto:
Si, come pure hanno imposto il decoder unico :) .

.

guarda che il decoder unico non è mica stato imposto dall'Europa, non esiste nessuna direttiva o regolamento in merito.

Era una cosa imposta dall'authority italiana e valida sino a quando esistevano 2 pay tv satellitari. Ora che ne esiste solo una, che senso ha il decoder unico?
 
marcolino ha scritto:
Ora che ne esiste solo una, che senso ha il decoder unico?

Se un nuovo entrante volesse sfruttare il parco decoder esistente (fornendo la solo la propria CAM) non puo' farlo.
L'europa ha standrdizzato la CI proprio per permettere di avere decoder indipendenti dal provider e lasciare liberta' di sottoscrizione usando vari moduli CAM per le diverse codifiche.
Ora un nuovo entrante o usa SKY come veicolo (pagando i diritti) o dovrebbe costringere le persone a cambiare decoder o ad averne 2 se qualcuno volesse abbonarsi ad entrambi. Problema che si e' presentato anche con TIVUsat.

Il fatto di usare un decoder proprietario e' una tecnica per scoraggiare l'ingresso di nuovi operatori.
 
eduardo1982 ha scritto:
Se un nuovo entrante volesse sfruttare il parco decoder esistente (fornendo la solo la propria CAM) non puo' farlo.
L'europa ha standrdizzato la CI proprio per permettere di avere decoder indipendenti dal provider e lasciare liberta' di sottoscrizione usando vari moduli CAM per le diverse codifiche.
Ora un nuovo entrante o usa SKY come veicolo (pagando i diritti) o dovrebbe costringere le persone a cambiare decoder o ad averne 2 se qualcuno volesse abbonarsi ad entrambi. Problema che si e' presentato anche con TIVUsat.

Il fatto di usare un decoder proprietario e' una tecnica per scoraggiare l'ingresso di nuovi operatori.
quello che tu dici su questo punto è giusto e sacrosanto e io non giustificherò mai Sky per questa pratica scorretta. Ciò detto, questo non c'entra assolutamente nulla col thread perché trattasi completamente di un altro argomento. Liberalizzare il mercato delle frequenze terrestri per fare entrare nuovi operatori, è di questo che si discute qui. Quest'altro argomento sacrosanto che tu hai tirato fuori, per quanto giusto, con questa discussione non c'entra molto. Se non a dimostrare che gli operatori già esistenti sul mercato tendono sempre a "chiudere" il mercato verso nuovi entranti, per preservare sé stessi. Ma lo Stato non può permettere in nessun modo che ciò avvenga, a maggior ragione quando ci vanno di mezzo dei beni NON PRIVATI, ma di proprietà di tutti come l'etere e le frequenze terrestri.

eduardo1982 ha scritto:
C'e' chi vorrebbe entrare nel settore televisivo non per fare TV ma solo per fare un affare economico
mio caro, guarda che qualsiasi imprenditore e qualsiasi azienda privata entra in un business per fare profitti, mica per scopi pedagogici! Che cosa credi che faccia mediaset d'altronde? Solo il servizio pubblico ha in questi senso dei doveri, che non assolve neanche sempre!
eduardo1982 ha scritto:
farsi assegnare (magari gratis) qualche frequenza e poi rivendere il tutto al miglior offerente a prezzi maggiorati incassando il delta ...
guarda che questo è quello che vorrebbe proprio mediaset. L'hanno proprio dichiarato! Nel regolamento del precedente beauty contest, che infatti a Mediaset chissà perché andava tanto a genio, c'era proprio scritto che dopo 5 anni potevano rivendere le frequenze avute gratis! ;) non capisco perché ti ostini a voler difendere la posizione di mediaset, non rendendoti conto che va contro i tuoi stessi vantaggi di telespettatore, ma tant'è!
 
Ultima modifica:
Asta frequenze aperta da subito alle telco
il governo sembra prevedere un’asta per l’assegnazione ai soli operatori Tv di queste frequenze per tre anni, per poi liberarle e rimetterle all’asta per operatori Tlc. "Crediamo che questa soluzione presenti una serie di problemi: assegnare ora una risorsa per soli tre anni porterebbe chiaramente i vari operatori Tv a presentare rilanci modesti per frequenze invece che hanno un considerevole valore economico; ritarda l’adozione tecnologica della banda larga mobile e introduce il problema – a partire dal 2015 – di liberare nuovamente queste frequenze per riassegnarle".

Insomma un meccanismo "complesso e troppo articolato". Ma soprattutto "portatore di scarsi introiti per lo Stato". E inoltre non è detto "che tra tre anni si proceda effettivamente a una nuova asta: i governi cambiano. Perché il governo Monti rimanda al futuro una decisione così importante?".

Sarebbe meglio "aprire subito l’asta non solo alle Tv ma anche agli operatori mobili". In questo modo, "l’asta non sarà al ribasso perché vi parteciperanno anche operatori che valutano di più lo spettro, rispetto a quanto sembrano fare (e dichiarare) i broadcaster televisivi.
 
Astrix ha scritto:
hanno un po' scassato i'cinci con questo internet mobile... pensano al 4G quando ci sono ancora troppe zone in Italia dove a malapena arriva l'ISDN o l'ADSL viaggia massimo a 2 mega nominali, e costa un'ira di Dio tutte zone che resteranno senza 4G (perché se non conviene adeguare le centrali fisse, tantomeno converrà mettere antenne per il mobile) e pure senza nuovi canali tv.
 
Bluelake ha scritto:
hanno un po' scassato i'cinci con questo internet mobile... pensano al 4G quando ci sono ancora troppe zone in Italia dove a malapena arriva l'ISDN o l'ADSL viaggia massimo a 2 mega nominali, e costa un'ira di Dio tutte zone che resteranno senza 4G (perché se non conviene adeguare le centrali fisse, tantomeno converrà mettere antenne per il mobile) e pure senza nuovi canali tv.
ma io penso che il mobile può essere proprio un'ancora di salvezza per quelle zone che per difficoltà logistiche mancano di connettività fisse. l'ho già sperimentato nel mio piccolo: zone non cablate, dove bisogna solo dire grazie all'internet mobile che è l'unica possibilità per essere connessi, con prezzi di poco superiori al fisso. non so a quali offerte che "costano un'ira di Dio" tu ti riferisca: io mi sono guardato attorno tra tutti gli operatori e ho trovato offerte anzi molto convenienti. certo se si vuole avere banda illimitata per scaricare centinaia di GB o terabyte di dati allora è un altro discorso.
 
Bluelake ha scritto:
hanno un po' scassato i'cinci con questo internet mobile... pensano al 4G .

Questo 4G ha l'evidente scopo di sostituire l'emissione futura dei segnali televisivi e non tanto per internet vera e propria.

Non rapinerebbero l'etere di frequenze TV se non fosse così.

Le nostre TV riceveranno tutti i contenuti in 4 o 5G in HD sulle stesse frequenze attuali ma in modo interattivo.

Solo con un sistema wireless, fallito il wi-max prima di nascere, consentirà una diffusione tale al normale broadcasting ma scaricando le reti telefoniche da questo servizio che non potrebbero mai reggere.
 
spinner ha scritto:
Non rapinerebbero l'etere di frequenze TV se non fosse così.
le frequenze sono frequenze e basta. non esistono frequenze TV. esiste al più una destinazione d'uso delle frequenze, che finora era stata esclusivamente televisiva solo per una congiuntura di situazioni, non ultimo il fatto che la larga diffusione di internet e internet mobile è una necessità esplosa solo negli ultimi anni.
 
spinner ha scritto:
Solo con un sistema wireless, fallito il wi-max prima di nascere, consentirà una diffusione tale al normale broadcasting ma scaricando le reti telefoniche da questo servizio che non potrebbero mai reggere.

E' esattamente il contrario. Le tecnologie wireless non sono molto adatte al broadcasting, per limiti di capacità. Le reti telefoniche (non quelle in rame, ma quelle in fibra ottica) hanno invece capacità da vendere, e quando saranno diffuse capillarmente il broadcasting si sposterà su questi mezzi. Ma serviranno decenni...
 
Appunto, come fa il futuro ad essere collegato ad internet quando internet si deve pagare? Oltretutto personalmente non ci trovo gusto a guardare solo cose on-demand. E' anche il bello della televisione, capitare su qualcosa che non avresti mai guardato ma che riesce ad appassionarti e riesci a scoprire nuovi interessi.

Dire che è il futuro è solo quello mi mette tristezza, mi sa di impoverimento... un po' come dire che il futuro dei cd sono gli mp3... che enorme tristezza.
 
Indietro
Alto Basso