Le nazionali hanno le loro frequenze, pensate già in sede internazionale per poter essere sfruttate per ampie reti SFN a livello nazionale, cosa che non è invece pensata per le locali, come è anche ovvio, le quali dovrebbero usare trasmissioni in rete MFN o SFN di ambito cittadino o poco più, non grandi reti a copertura regionale e ripetitori potenti.
Per cui se le preposte autorità assegnassero frequenze nazionali a delle tv locali, sarebbero libere di farlo, ma in molti avrebbero da ridire.
Il contrario invece non sarebbe pensabile, perchè le frequenze locali sono proprio quelle utilizzate nei paesi confinanti come frequenze nazionali.
Sì, tutto vero, pero rimane il fatto che i mux nazionali in Italia sono troppi. Nemmeno in Germania ci sono così tanti mux nazionali. In Italia sono addirittura così tanti che non ci entravano più nelle frequenze italiane e quindi gli hanno dato frequenze assegnate ad altri (UHF 33, UHF 57).
E poi che tutti i canali non nazionali devono per forza essere delle piccole emittenti in ambito cittadino, ma parché? In Germania, le emittenti sono di tre livelli - locale, a livello statale (o addirittura regionale - si veda canali che operano in più di uno Land), e a livello federale. In Italia si potrebbe fare una cosa simile - locale, regionale, e nazionale. Mi dispiace tantisimmo ma l'Italia non è la Slovenia dove due livelli di emittenti bastano e avanzano... l'Italia è molto più grande e tre livelli di emittenza andrebbero benissimo. Dire che le emittenti nazionali non vanno toccate perché "le frequenze assegnate all'Italia sono pensate per loro", è sbagliato. I mux nazionali sono troppi (secondo me, l'Italia è il paese UE con più mux nazionali) e vanno ridotti. E poi le TV locali italiane potrebbero benissimo trasmettere su frequenze assegnate all'Italia, proprio come quelle slovene (come Sponka.TV, ViTel TV, ecc.) trasmettono su frequenze assegnate alla Slovenia.
Se Mediaset non avesse tutte le frequenze nazionali che ha, al suo posto subentrerebbe un altro operatore nazionale, e non delle tv locali.
Una vera tv locale dovrebbe trasmettere in terrestre solo nel suo bacino d'utenza. Se questa desiderasse però farsi vedere anche oltre, allora dovrebbe usare il cavo (che però in Italia non esiste e qua casca il palco), il satellite o lo streaming.
Riguardo al satellite - non tutti se lo possono permettere e non vedo perché uno di Capodistria per vedere un canale di Trieste che è solo 15 km al nord, e i cui avvenimenti proprio per la vicinanza molto spesso interessano anche Capodistria, debba sborsare per il satellite. E non tutti hanno una connessione a Internet abbastanza veloce per lo streaming.
E poi, consiglio di leggere i forum sloveni dove già da tempo si scrive che il mercato terrestre da noi praticamente non c'è, non ci sono emittenti interessate a trasmettervi oltre a quelle che ci sono già, e non ci sono praticamente nemmeno gli operatori (Norkring ha spento, e rimane solo RTV Slovenija come operatore). La maggior parte delle emittenti qua da noi sono contente a trasmettere via cavo. E l'emittenza locale, almeno qua nel Capodistriano, è scandete - c'è solo UN canale, Sponka.TV, che dice di rappresentare la voce e la cultura del litorale e poi trasmette musica balkan e film porno. Quindi non rimane che a chiedersi per che cosa servono tutte quelle frequenze alla Slovenia? In Croazia hanno già alcuni mux DVB-T2, e da noi? Si parla di tante cose ma poi non se ne fa niente.
Ora, sono assolutamente d'accordo che l'Italia dovrebbe trasmettere solo su frequenze assegnate all'Italia ma bisogna cominciare ad agire diversamente.