Dopo aver visto gli ultimi due episodi, si può dire quasi con certezza che questi problemi non sono altro che una "scelta narrativa"
Ma va? Io pensavo si fossero persi pagine di copione.
E'SEMPRE una scelta narrativa.
Bisogna poi vedere se quella scelta e'azzeccata o meno. Esperti e critici sapranno sicuramente "inquadrare" meglio il tutto, io, da semplice appassionato di serie tv , giudico chiaramente in base alle sensazioni che mi da' quello che guardo.
Premesso che son fermo alla quinta puntata (voglio vedere gli ultimi tre episodi tutti d'un fiato), era piuttosto prevedibile che tutti i tasselli sarebbero andati al proprio posto col passare degli episodi.
Non c'era molta scelta, ormai volge al termine.
D'accordissimo sul discorso serie invece, era giusto che questa stagione vivesse di vita propria.
E ci e' riuscita, mantenendosi comunque su livelli medio alti.
Ho sempre considerato le due stagioni imparagonabili, e non perche' una meglio dell'altra ma proprio per la questione antologica.
Parliamo pero' di un marchio, True Detective. E la sensazione e' che l'essenza di questo marchio (vedi sviluppo e risoluzione del caso stagione1) si sia un tantino dispersa a favore di un prodotto piu' action.
Piccolo OT: in questi giorni mi e' capitato di guardare il sesto episodio della prima stagione dei Soprano e qualche giorno piu' tardi uno degli ultimi della stagione finale.
In entrambi venivano raccontate alcune vicende fra Tony e il suo amico e socio ebreo (scusate, ma non mi soggiunge il nome al momento).
Fra i due momenti son passati 7 anni, 6 stagioni e una 70ina di episodi, ebbene la coerenza dei personaggi e dei loro modi di agire e'qualcosa di straordinario.
Ecco cosa intendo per scrittura divina.
Coi Soprano non ce n'e'. Per nessuno.