E' proprio vero che sembra di essere tornati alla "jungla" radiofonica degli anni 80. In estate le radio a Trieste potenziavano il segnale da Muggia, a favore dei bagnanti della zona costiera e muggesana, pero' andava ad interferire nella Yugoslavia.
Ad esempio Radio Melody mise un segnale forte sui 93 mhz che si sentiva su parte troppo estesa del litorale yugoslavo, furono "invitati" a indebolire il segnale nello spazio di un paio di giorni, e senza certo poter far "spallucce" come invece il mux tvm sordo per lunghissimo tempo alle legittime lamentele slovene. Invece nelle tv,al tempo della fine anni 70, TeleAntenna inizio' a Conconello sul 47 uhf dimenticandosi che era la frequenza prevista dalla Rai regionale per inaugurare la allora nascitura raitre non ricordo se a Udine o Pordenone...
Fu fatta sloggiare in breve tempo, accasandosi sul 50 a Conconello e il 46 a Muggia, frequenza che a sua volta poi vide tantissimi problemi negli anni seguenti con il vicino confine, mai risolti
nonostante l'aiuto di Telemontecarlo collegata per un certo periodo all'emittente locale.
La Teleantenna creatura della famiglia Cividin, beninteso, non quella di adesso..
Ma leggendo alcuni post precedenti, vedo anche il costume e l'uso di cambiare nome dal giorno alla notte alle emittenti,allegri cambiamenti e giri di valzer di mux e Lcn,varie aggiunte di copie, conflitti innumerevoli che mi fanno impazzire il decoder in ricerca frequenze, nascita di emittenti-lampo con nomi improbabili che poi mutano genetica digitale a loro volta tipo misterioso ectoplasma
Mi chiedo se le regole consentano effettivamente tutto questo caos digitale giornalmente mutante