Discussione su Sky: dati finanziari, management e attività internazionali

Ma è chiaro che tutti preferirebbero avere le cose gratis, anzichè a pagamento.

il punto è che gli altri paesi sono culturalmente abituati a dover pagare se vogliono un servizio. Noi, come sempre, non riusciamo a farcene una ragione.... in italia si cerca sempre di avere le cose gratis, o comunque al minor prezzo possibile..... (siamo gli inventori del "compri 3 paghi 2"..... ma erano gli anni '80)....

quando poi vediamo la nostra economia ferma al palo, mentre in UK e USA (ad esempio) l'economia si muove.... facciamoci 2 domande ;)
 
Hai perfettamente ragione. È sufficiente leggere qui sul forum come per alcuni è giusto ed è ormai assodato pagare per avere qualcosa che un tempo era gratuito, lo trovano assolutamente normale e se gli dici che questo non è progresso ma regresso, allora ti rispondono dicendoti che la nostra mentalità è limitata e che non abbiamo la cultura di pagare un servizio, che siamo insomma i soliti italiani imbroglioni ed evasori che cercano di avere tutto senza pagare.

Peccato che quel servizio che spesso costa tanto è composto da quello che fino al giorno prima avevi gratuitamente. Poi te lo fanno pagare e tu non solo subisci senza dire niente, ma addirittura giustifichi questo andamento autoconvincendoti che sia giusto, che sia quella la strada da percorrere. A questo aggiungici pure come ragiona l'italiano medio: tutto quello che è anglosassone è bello, buono, giusto, moderno e intelligente. Se noi siamo diversi allora siamo retrogradi, non abbiamo la "cultura" giusta, siamo i soliti provinciali e cose di questo tipo.

Per quanto mi riguarda ritengo che la televisione sia ormai un servizio basilare e, in quanto tale, dovrebbe essere per la maggior parte gratuito. Poiché però nella società occidentale prevalgono sempre le logiche del profitto di pochi a discapito di molti, ecco che hanno fatto passare il concetto che la TV di qualità si paga e non si può più avere gratuitamente come avveniva qualche anno fa. Hanno inculcato questo concetto figlio del consumismo più esasperato nelle teste della gente e il bello è che certuni non se ne accorgono nemmeno e credono di continuare a pensare ancora con la loro testa, quando invece sono ormai plagiati dalla mentalità consumistica imperante.

L'unico neo di questo post, è il tuo avatar...:D...per il resto tutto OK come sempre, fosse per me ti farei un monumento per ogni tuo msg...;)
 
Non sono d'accordo Max. Prendendo l'esempio della F1, il sistema, come lo chiami, non ha portato solo qualcosa in più, ha anche tolto qualcosa che prima invece tutti avevano, ovvero le dirette integrali di tutte le qualifiche e le gare. Il punto è questo: la TV a pagamento spesso non ha solamente aggiunto un valore in più, ma ha tolto quello che prima la gente aveva a disposizione senza pagare ed è questo che a molti, me compreso, dispiace.

Chiaramente il discorso che chi paga non è felice di vedere parte dei contenuti pagati diventare gratuiti per tutti è comprensibile e merita rispetto. Io però facevo delle considerazioni più generali su quello che è diventato il mercato pay TV e su quello che Sky, come principale servizio del settore in Italia, rappresenta. Come sai io ho ridotto il mio abbonamento al pacco base e sono in attesa di arrivare a scadenza per toglierlo del tutto. Il motivo è proprio il mio rifiuto di continuare a sottostare a un mercato di cui non mi piacciono né le regole, né la mentalità. Se tutti facessimo così allora le aziende si darebbero una regolata, ma siccome c'è gente che non capisce o semplicemente viene condizionata dal bombardamento mediatico-culturale che ti inculca certi concetti, ecco che il popolo-automa continua a seguire certi modelli di comportamento consumistici esasperati.

continuo a ripetere che la penso come te su tutto
tranne per il tuo avatar :)
 
Per quanto mi riguarda ritengo che la televisione sia ormai un servizio basilare e, in quanto tale, dovrebbe essere per la maggior parte gratuito. Poiché però nella società occidentale prevalgono sempre le logiche del profitto di pochi a discapito di molti, ecco che hanno fatto passare il concetto che la TV di qualità si paga e non si può più avere gratuitamente come avveniva qualche anno fa. Hanno inculcato questo concetto figlio del consumismo più esasperato nelle teste della gente e il bello è che certuni non se ne accorgono nemmeno e credono di continuare a pensare ancora con la loro testa, quando invece sono ormai plagiati dalla mentalità consumistica imperante.
C'è un problema, la tv "gratuita" non esiste, la tv in chiaro la paghi in modo invisibile quando comprima una mela, la pasta, il riso, uno smartphone, un'auto, e il bello è che da questa forma di pagamento non c'è scampo (peggio del canone tv).

Per fare un esempio, un abbonato a Netflix che non guarda nessun canale in chiaro comunque paga più per quelli che per il proprio abbonamento.
 
Ma è chiaro che tutti preferirebbero avere le cose gratis, anzichè a pagamento.

il punto è che gli altri paesi sono culturalmente abituati a dover pagare se vogliono un servizio. Noi, come sempre, non riusciamo a farcene una ragione.... in italia si cerca sempre di avere le cose gratis, o comunque al minor prezzo possibile..... (siamo gli inventori del "compri 3 paghi 2"..... ma erano gli anni '80)....

quando poi vediamo la nostra economia ferma al palo, mentre in UK e USA (ad esempio) l'economia si muove.... facciamoci 2 domande ;)

Max , ti quoto al 100%
Faccio l'esempio di sempre , che fu proprio il "casus belli" della prima pay-tv Tele+ nel 1992: il torneo di Wimbledon
Fu trasmesso dai primi anni '70 fino al 1988 dalla RAI , ovviamente in chiaro e gratis. Ma in che modo ?? su rai-2 e successivamente su rai-3 per 3 ore circa al giorno e solo nella seconda settimana del torneo , con incontri interrotti per il rispetto del palinsesto rigido della tv di stato , semifinali comprese . Insomma , tutto gratis ma un disastro totale e arrabbiature per gli appassionati.
Ci furono poi 2 o 3 stagioni in chiaro su Telecapodistria (le cui frequenze furono acquistate da Mediaset) , con il torneo trasmesso per le 2 settimane intere e 7-8 ore ogni pomeriggio: in pratica ti godevi veramente dalla prima all'ultima pallina , qui veramente un altro mondo per l'appassionato . Dal 1992 passo in pay-tv su Tele+2, quindi il torneo fu criptato e visibile solo agli abbonati. Apriti o cielo !! La gran cassa della rai , di molti giornali e opinionisti sportivi vari , urlarono allo scandalo , allo scippo , al buio sullo sport , ecc.....
Rino Tommasi dette la giusta risposta: "E' stata la Rai a nascondere Wimbledon per anni , facendo vedere il 30% dell'intero torneo , rovinando incontri con interruzioni , con commenti pressapochisti e poco competenti. Tele+ non nasconde nulla ma , come ogni spettacolo completo e di qualità che si rispetti , bisogna solo pagare il biglietto d'ingresso!"
Come si poteva non dargli ragione ??
 
Hai perfettamente ragione. È sufficiente leggere qui sul forum come per alcuni è giusto ed è ormai assodato pagare per avere qualcosa che un tempo era gratuito, lo trovano assolutamente normale e se gli dici che questo non è progresso ma regresso, allora ti rispondono dicendoti che la nostra mentalità è limitata e che non abbiamo la cultura di pagare un servizio, che siamo insomma i soliti italiani imbroglioni ed evasori che cercano di avere tutto senza pagare.

Peccato che quel servizio che spesso costa tanto è composto da quello che fino al giorno prima avevi gratuitamente. Poi te lo fanno pagare e tu non solo subisci senza dire niente, ma addirittura giustifichi questo andamento autoconvincendoti che sia giusto, che sia quella la strada da percorrere. A questo aggiungici pure come ragiona l'italiano medio: tutto quello che è anglosassone è bello, buono, giusto, moderno e intelligente. Se noi siamo diversi allora siamo retrogradi, non abbiamo la "cultura" giusta, siamo i soliti provinciali e cose di questo tipo.

Per quanto mi riguarda ritengo che la televisione sia ormai un servizio basilare e, in quanto tale, dovrebbe essere per la maggior parte gratuito. Poiché però nella società occidentale prevalgono sempre le logiche del profitto di pochi a discapito di molti, ecco che hanno fatto passare il concetto che la TV di qualità si paga e non si può più avere gratuitamente come avveniva qualche anno fa. Hanno inculcato questo concetto figlio del consumismo più esasperato nelle teste della gente e il bello è che certuni non se ne accorgono nemmeno e credono di continuare a pensare ancora con la loro testa, quando invece sono ormai plagiati dalla mentalità consumistica imperante.

La tv gratuita non esiste abbiamo sempre pagato in qualche modo canone o pubblicitá , tu vai a fare la spesa compri i prodotti che la pubblicitá ti fa percepire siano migliori di altri uguali che costano meno , cosa ha tolto Sky alla tv di una volta ? poco secondo me , un po di F1 qualche partita dei mondiali e europei il resto prima non c'era in tv , serie A , film in prima visione , il resto dello sport ai minimi termini e trattato malissimo ecc. , quello che voglio dire é che molte di queste cose costano troppo per trasmetterle nella tv con sola pubblicitá .

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GPP comprendo il tuo ragionamento e la tua è una scelta corretta e legittima; ciò che voglio dire è che è praticamente impossibile che tu 'trovi supporto' in maniera contemporanea o quasi da parte di tutto il parco abbonati di qualsivoglia Pay TV (o per meglio dire servizio, oggi siamo ai servizi...)...
Per chi come te, altri 10, 20 o 50mila che si tolgono da questo circolo ne entrano dentro altrettanti.
Il timore, o la certezza, di ciò che risulterà da un calo (neanche netto ma solo sensibile) risulterebbe in un accanimento ancora maggiore sulle nuove aste per i diritti con le conseguenze che possiamo immaginare; io non giustifico questo perchè già ho espresso io mio pensiero su quello che è il lavoro svolto dal "Business..." (macchina ben oliata e non fermabile), così come non giustifico chi dice è "giusto" (casomai potrà rientare in una certa logica che non ci appartiene, credo) che si debbano pagare un certo tipo di contenuti.

Oh, se poi come come esempio riportato da Pressy, il 'servizio' giustifica un pagamento allora può essere meno pesante pagare un abbonamento, però (e qui ci veniamo incontro) il fatto che contenuti che prima erano gratis e che ora sono a pagamento hanno fatto diventare gli stessi operatori sempre più simili alle emittenti in chiaro, ed è questo che proprio non mi va giù: pazienza lo Sport al quale puoi aggiungere qualcosa (il Tennis con molte ore di diretta, la Formula Uno con copertura totale invece di sole qualifiche e gara, ecc...), ma format come Italia's Got Talent, X-Factor, ecc...: cosa aggiungi a quello che già avevi??? Proprio niente, stessa identica cosa solo che si paga, ecco, li io sono molto contrariato e dico che la Pay TV generalista non va bene ma attira in una maniera assurda chi ancora non è entrato nel giro dei servizi a pagamento.
 
Max , ti quoto al 100%
Faccio l'esempio di sempre , che fu proprio il "casus belli" della prima pay-tv Tele+ nel 1992: il torneo di Wimbledon
Fu trasmesso dai primi anni '70 fino al 1988 dalla RAI , ovviamente in chiaro e gratis. Ma in che modo ?? su rai-2 e successivamente su rai-3 per 3 ore circa al giorno e solo nella seconda settimana del torneo , con incontri interrotti per il rispetto del palinsesto rigido della tv di stato , semifinali comprese . Insomma , tutto gratis ma un disastro totale e arrabbiature per gli appassionati.
Mi hai fatto tornare in mente gli incubi del sabato pomeriggio di Rai tre con in onda solo il econdo tempo delle partite di basket e volley 😱😨😓
 
Ragazzi so bene che anche i canali in chiaro hanno i loro costi indiretti, ma è evidente che il termine "gratuito" è usato e inteso nel sentire comune per indicare i canali ad accesso gratuito, ovvero quelli che puoi vedere senza dover pagare un abbonamento. Tra l'altro la vostra sottolineatura sul termine "gratuito" rischia di essere letta come un'estremizzazione seppur basata su una deduzione logica formalmente corretta.

A parte che anche Sky incide sul costo dei prodotti dato che sui suoi canali passa tanta pubblicità, con la conseguenza che l'abbonato Sky i canali li paga due volte, se proprio dovessimo considerare a pagamento qualsiasi cosa è finanziata dalla pubblicità credo che il termine "gratis" possa essere abolito e tolto dai vocabolari. Quasi tutto infatti, compreso questo forum, tutti i siti Web e tutti i vari canali in chiaro, è al giorno d'oggi finanziato dalla pubblicità. Il commercio si regge sulla promozione del prodotto e questo incide sul prezzo finale, anche se in realtà la comunicazione commerciale è solo una voce marginale nei bilanci delle grosse aziende.

Insomma, dire che non esiste la TV gratuita perché i costi della pubblicità vengono spalmati sui prezzi dei prodotti mi pare una vera forzatura, anche perché non mi risulta che quelle aziende che non fanno pubblicità vendano i loro prodotti a prezzi più bassi delle aziende concorrenti che invece investono nell'autopromozione.
 
Qua nessuno sta dicendo che le pay tv siano inutili, ne tantomeno che siano migliori le tv free, stiamo solo dicendo che dovrebbero tornare ad essere un qualcosa in più come un tempo.
Per fare un esempio un film dovrebbe andare in pay dopo pochi mesi dall'uscita al cinema con annessi i vantaggi della minor pubblicità, delle numerose repliche e dell'on demand, ma dopo un anno dovrebbe andare necessariamente in chiaro permettendo a tutti di vederlo e non solo a chi paga.

Nell'era analogica era difficile dare una copertura elevata agli eventi sportivi, ma ora con i tanti (anche troppi) canali potrebbero farlo tranquillamente e magari riservare la pay tv per l'hd.
E poi in molti si lamentano che in Italia si segue solo il calcio. Questo è dovuto anche al fatto che molti sport vanno solo in pay e la gente neanche li conosce. Io ammetto di seguire principalmente il calcio, ma riconosco che da quando La7 prima e Dmax e NOVe poi hanno mandato il 6 nazioni si sono aperte scuole di rugby, cosa impensabile fino a qualche anno fa.
 
Qua nessuno sta dicendo che le pay tv siano inutili, ne tantomeno che siano migliori le tv free, stiamo solo dicendo che dovrebbero tornare ad essere un qualcosa in più come un tempo.
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Infatti nessuno si lamenta che un grande slam di tennis vada solo pay(una rete in chiaro non può coprire l'intera manifestazione)...o che la serie a o b vada in pay,etc...il problema sono i casi come la Champions League che dobbiamo subirci sfide tra squadre estere per le 'guerre'tra pay...le nazionali italiane solo pay...etc..qui ci lamentiamo perché le Olimpiadi vanno sulla Rai perché non può coprire bene tutto il torneo per il meglio(e potrei essere d'accordo)ma si dimenticano che a Londra 2012 l'Italia di pallavolo era un'esclusiva Sky(una vergogna)...quindi chi non pagava aveva un danno...
 
Ho capito... Ma non si può dire ad un'azienda di comprare solo qualcosa perché il più deve andare in chiaro. Perché pure loro si devono fare i loro conti.

Inviato dal mio ALE-L21 utilizzando Tapatalk
 
Beh... visto che siamo uno dei pochi paesi in Europa dove le pay-tv non guadagnano niente (spesso e volentieri perdono soldi), la maggior parte degli italiani è allineato col pensiero di GPP evidentemente :D Oppure non trova abbastanza stimoli per pagare un servizio televisivo, preferisce spendere in altro. Anche perchè gli italiani in High Tech non è che spendono eh. Spendono eccome.
 
Non sono d'accordo Max. Prendendo l'esempio della F1, il sistema, come lo chiami, non ha portato solo qualcosa in più, ha anche tolto qualcosa che prima invece tutti avevano, ovvero le dirette integrali di tutte le qualifiche e le gare. Il punto è questo: la TV a pagamento spesso non ha solamente aggiunto un valore in più, ma ha tolto quello che prima la gente aveva a disposizione senza pagare ed è questo che a molti, me compreso, dispiace.

Chiaramente il discorso che chi paga non è felice di vedere parte dei contenuti pagati diventare gratuiti per tutti è comprensibile e merita rispetto. Io però facevo delle considerazioni più generali su quello che è diventato il mercato pay TV e su quello che Sky, come principale servizio del settore in Italia, rappresenta. Come sai io ho ridotto il mio abbonamento al pacco base e sono in attesa di arrivare a scadenza per toglierlo del tutto. Il motivo è proprio il mio rifiuto di continuare a sottostare a un mercato di cui non mi piacciono né le regole, né la mentalità. Se tutti facessimo così allora le aziende si darebbero una regolata, ma siccome c'è gente che non capisce o semplicemente viene condizionata dal bombardamento mediatico-culturale che ti inculca certi concetti, ecco che il popolo-automa continua a seguire certi modelli di comportamento consumistici esasperati.

Posso fare una considerazione? Il mercato è quello che è, però va detto che Sky ha sempre fatto così, già nel 2003 al suo arrivo la prima cosa che fece fu tentare di prendersi quanti più canali sat free to air possibili per farli entrare nella sua piattaforma...leggendoti ho una mezza conferma di quello che penso, cioè che le pay tv iniziano a declinare nel momento in cui divengono "troppo" commerciali, perdendo la loro caratteristica...se nel free trovo praticamente le stesse cose del pay, chi me lo fa fare di pagare? :D
 
Max , ti quoto al 100%
Faccio l'esempio di sempre , che fu proprio il "casus belli" della prima pay-tv Tele+ nel 1992: il torneo di Wimbledon
Fu trasmesso dai primi anni '70 fino al 1988 dalla RAI , ovviamente in chiaro e gratis. Ma in che modo ?? su rai-2 e successivamente su rai-3 per 3 ore circa al giorno e solo nella seconda settimana del torneo , con incontri interrotti per il rispetto del palinsesto rigido della tv di stato , semifinali comprese . Insomma , tutto gratis ma un disastro totale e arrabbiature per gli appassionati.
Ci furono poi 2 o 3 stagioni in chiaro su Telecapodistria (le cui frequenze furono acquistate da Mediaset) , con il torneo trasmesso per le 2 settimane intere e 7-8 ore ogni pomeriggio: in pratica ti godevi veramente dalla prima all'ultima pallina , qui veramente un altro mondo per l'appassionato . Dal 1992 passo in pay-tv su Tele+2, quindi il torneo fu criptato e visibile solo agli abbonati. Apriti o cielo !! La gran cassa della rai , di molti giornali e opinionisti sportivi vari , urlarono allo scandalo , allo scippo , al buio sullo sport , ecc.....
Rino Tommasi dette la giusta risposta: "E' stata la Rai a nascondere Wimbledon per anni , facendo vedere il 30% dell'intero torneo , rovinando incontri con interruzioni , con commenti pressapochisti e poco competenti. Tele+ non nasconde nulla ma , come ogni spettacolo completo e di qualità che si rispetti , bisogna solo pagare il biglietto d'ingresso!"
Come si poteva non dargli ragione ??

Quoto totalmente.
Ricordo bene gli anni bui dell'accoppiata Rai-tennis, cose che i giovani d'oggi nemmeno immaginano.
Andando a memoria mi pare di ricordare che nel 92 ci furono anche i soliti interventi dei politici di turno, ovviamente fatti senza conoscere
nulla dell'argomento di cui si parlava.
La risposta del maestro Rino Tommasi impeccabile, come sempre.
 
Anche la tanto acclamata vittoria di Tomba che ha interrotto Sanremo...non è mai andata in onda integralmente, oggi sarebbe (giustamente) impensabile
 
Qua nessuno sta dicendo che le pay tv siano inutili, ne tantomeno che siano migliori le tv free, stiamo solo dicendo che dovrebbero tornare ad essere un qualcosa in più come un tempo.
Per fare un esempio un film dovrebbe andare in pay dopo pochi mesi dall'uscita al cinema con annessi i vantaggi della minor pubblicità, delle numerose repliche e dell'on demand, ma dopo un anno dovrebbe andare necessariamente in chiaro permettendo a tutti di vederlo e non solo a chi paga.

Nell'era analogica era difficile dare una copertura elevata agli eventi sportivi, ma ora con i tanti (anche troppi) canali potrebbero farlo tranquillamente e magari riservare la pay tv per l'hd.
E poi in molti si lamentano che in Italia si segue solo il calcio. Questo è dovuto anche al fatto che molti sport vanno solo in pay e la gente neanche li conosce. Io ammetto di seguire principalmente il calcio, ma riconosco che da quando La7 prima e Dmax e NOVe poi hanno mandato il 6 nazioni si sono aperte scuole di rugby, cosa impensabile fino a qualche anno fa.

forse sei giovane e non ricordi come funzionava prima dell'era della payTV.... quindi ti parlo fino ai primissimi anni '90.....

Cinema:
un film usciva al cinema, circa un anno dopo usciva nel mercato homevideo (e ci rimaneva almeno un annetto)
Prima di vederlo approdare sulla TV Free (perchè esisteva solo quella), arrivavano a passare minimo 2-3 anni dall'uscita cinematografica.

Esempio palese: "Blade Runner", film del 1982, passò per la prima volta in TV su Tele+ nel '91 (pay).

Calcio:
La Serie A e la Serie B, non esistevano in TV.
Le partite le ascoltavi alla radio, e alla domenica sera vedevi gli highlights sulla Rai.

Le uniche partite visibili erano quelle della nazionale di Calcio, e le partite delle coppe europee in cui giocavano le italiane .... (tutt'oggi esistono le partite in chiaro della nazionale e di CL / EL, non è cambiato nulla)
i campionati esteri, poi, erano solo un "sentito dire", ma nessuno li aveva mai visti....

Sport:
Lo sport in chiaro, erano le Olimpiadi (ovviamente con copertura indegna), la Formula1, il giro d'italia e qualche torneo di tennis.... qualche eccezione erano il volley e il basket, se per caso era coinvolta la Nazionale.

Le payTV hanno rivoluzionato completamente il modo di vedere la TV, in modo positivo, ora i film li vediamo a pochi mesi dall'uscita al cinema, non dobbiamo aspettare anni.... le partite ce le possiamo vedere tutte in tv, non dobbiamo immaginarcele ascoltando la radiolina.... L'italiano medio ha metabolizzato male il concetto, pensando che... "se alla radio erano gratis, non vedo perchè dovrei pagarle in tv"...

Per chi ha "amarcord" di come funzionava una volta, non c'è nessun tipo di problema.... può continuare a fare come si faceva all'epoca.... aspettare 4 anni per vedere un film in TV, o ascoltarsi le partite alla radio..... è free come era prima.
 
Di gratis nn c'è mai stato nulla. La Rai si è sempre pagata. Poi il discorso che noi italiani siamo quelli che vogliono pagare sempre di meno è la solita idiozia detta e ridetta dettata dalla propria provenienza aziendale.... che per nn perdere clienti fa sconti... Vabbe la cassetta è con l'autoreverse.
 
Di gratis nn c'è mai stato nulla. La Rai si è sempre pagata. Poi il discorso che noi italiani siamo quelli che vogliono pagare sempre di meno è la solita idiozia detta e ridetta dettata dalla propria provenienza aziendale.... che per nn perdere clienti fa sconti... Vabbe la cassetta è con l'autoreverse.

Ripeto.... noi siamo gli "inventori" del "compri 3 paghi 2", il popolo che "tira i prezzi al mercato", e quelli a cui brillano gli occhi quando vediamo l'insegna "tutto a un euro"....

in italia, se vuoi vendere, devi far credere al cliente che sta facendo una "furbata" accaparrandosi uno sconto che gli permetterà di vantarsi con l'amico che paga di più..... ;)
 
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