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Il rischio è lo stesso qualunque mossa facciano: il costo dei diritti è troppo alto, gli utenti veramente interessati sono troppo pochi. A questo aggiungi che la cultura della legalità è quello che è... la frittata è servita. Ma sono cose che diciamo da sempre. Inoltre non c'è quasi null'altro che tenga alto il numero dei sottoscrittori.Vuol dire che la stragrande maggioranza condivide l'abbonamento.
E ora si accorgono che non ci stanno per niente dentro.
Ma con questa mossa rischiano di finire come Telefoot in Francia...
Non è così, un dispositivo definito "mobile" ha un altro indirizzo IP...Due ip diversi nello stesso momento vuole dire smezzare. I sofismi non aiutano
Aumenteranno il prezzo per chi vuol vedere su due dispositivi. +10 euro
L'unica cosa che vedo possibile fare per loro è togliere del tutto la doppia visione e venderla come opzione aggiuntiva per chi è interessato, ma una cosa del genere sarebbe da fare per i nuovi abbonati, per chi ha già un contratto sarebbe una mossa davvero poco orientata al cliente.
La doppia visione per un uso tra familiari è il minimo che si deve concedere, se abbiamo un abbonamento magari voglio vedere un'altra cosa rispetto ai miei, e non necessariamente per usufruire di una OTT devo stare nella stessa casa e con la stessa connessione in quel momento.
Il rischio è lo stesso qualunque mossa facciano: il costo dei diritti è troppo alto, gli utenti veramente interessati sono troppo pochi. A questo aggiungi che la cultura della legalità è quello che è... la frittata è servita. Ma sono cose che diciamo da sempre. Inoltre non c'è quasi null'altro che tenga alto il numero dei sottoscrittori.
DAZN già costa 30 euro al mese e non ha bisogno di essere limitato ad una sola visione.. il problema sta sulle condivisioni a 20 euro al mese, in promozione... l'hanno voluto loro, non noi.Aumenteranno il prezzo per chi vuol vedere su due dispositivi. +10 euro
Si ma noi continuiamo a fare questi paragoni con le OTT che francamente non vanno bene. Netflix permette lo sharing in famiglia, che poi la famiglia sia allargata è un altra cosa. Ma Netflix non ha pagato una montagna di soldi per i diritti, e se lo ha fatto lo ha fatto quando aveva 100 milioni di utenti nel mondo paganti. Dazn ha investito una montagna di denaro nel calcio, credendo, a sto punto erroneamente, di far saltare il banco e attirando i mille mila milioni di tifosi che guardano il calcio. Solo che è difficile fare una cosa del genere con tutti i problemi che ha. Ed è inutile avere la stampa dalla propria parte se ogni domenica o sabato o qualsivoglia giorno le lamentele sui social sono tantissime. E poi cade dal pero se in un sondaggio la maggior parte delle persone è scontenta di quel servizio. Un servizio accettabile se si smezza, non accettabile se devi pagare la parte piena.
Tutto questo preambolo per dire che tu puoi condividere gli abbonamenti se hai un entrata stabile e che ti permette di coprire per lo meno i costi, non puoi condividere gli abbonamenti se questo significa toglierti margini di guadagno. Semplicemente.
Beh, il mio sogno sarebbe il loro fallimento, voglio però credere che abbiano in mente un'alternativa valida... O siamo i soli a sapere che non si abbonerà più nessuno?
DAZN già costa 30 euro al mese e non ha bisogno di essere limitato ad una sola visione.. il problema sta sulle condivisioni a 20 euro al mese, in promozione... l'hanno voluto loro, non noi.
Nulla vieta a DAZN di comunicare al cliente che non sta rispettando il famoso articolo 8.1 e di conseguenza il cliente perde la promozione.Cambiare le condizioni di chi ha aderito a scatola chiusa questa estate in prevendita sarebbe davvero un tradimento nei confronti del cliente.
Con i diritti tv delle Serie A a circa un miliardo di euro annui, se falliscono loro, fallisce pure il loro successore se mantiene queste condizioni. Il problema è alla fonte.
Nulla vieta a DAZN di comunicare al cliente che non sta rispettando il famoso articolo 8.1 e di conseguenza il cliente perde la promozione.
Piattaforme tipo netflix pagano un monte diritti forse anche più alto di dazn e hanno fatto della condivisione familiare e del libero uso in mobilità il loro cavallo di battaglia fin dalla loro nascita.