Centrali nucleari Sì o No?

Sei favorevole a Centrali nucleari in Italia?

  • Si da sempre;

    Voti: 43 30,9%
  • No da sempre;

    Voti: 71 51,1%
  • Si, anche se prima ero contrario;

    Voti: 3 2,2%
  • No anche se prima ero favorevole;

    Voti: 12 8,6%
  • Si ma non vicino a casa mia.

    Voti: 10 7,2%

  • Votanti
    139
Stato
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Serj85 ha scritto:
, volenti o nolenti noi, un modo per costruire le centrali lo trovano sempre, probabilmente scegliendo zone non sismiche come la Sardegna :doubt:
però è una vera e propria ingiustizia costruirle in sardegna... Primo perche gia da anni veniamo trattati come colonia d'italia. Qualche anno fa volevano piazzare le scorie di 20 anni fa nella nostra isola (non sanno gestire le scorie di 20 anni fa figuriamoci quelle nuove.
Poi la sardegna per togliere il dubbio su ogni questione è l'unica regione che non dipende da altri stati... L'energia elettrica ce la produciamo tutta noi, e nella maggior parte dei casi si parla di fonti rinnovabili
 
Perchè dire no al nucleare
I costi
Il professor Jeffrey R. Paine dopo uno studio pubblicato nel 2009 è arrivato alla conclusione che nelle condizioni più ottimistiche le centrali nucleari dell'attuale generazione, nel corso della loro vita, possono arrivare al massimo a coprire i costi. Questo a testimonianza che nonostante l'elevata resa dell'uranio i costi di costruzione e di mantenimento sono troppo elevati per definirla "conveniente". D'altronde ci sarà anche un motivo se nessuna azienda privata, senza ingenti sovvenzioni statali, abbia pensato a costruire una centrale negli ultimi decenni ormai.

Qualche anno fa il Ministero dell'Energia americano ha dato una stima del costo di produzione di un kWh nucleare: 6,1 centesimi di euro, oltre due centesimi in più rispetto l'utilizzo di carbone o gas.

Costa tantissimo costruirle le centrali e costa molto mantenerle. In India, uno dei paesi che ha deciso di costruire nuove centrali negli ultimi anni, le sovvenzioni statali sono aumentati del 300% rispetto la spesa inizialmente prevista. Questo perchè oggi occorre molto più tempo (occorrono più di 10 anni per una centrale!) e denaro rispetto una volta per costruire centrali. Una delle poche stime ufficiali fatte negli Stati Uniti stimava il costo medio complessivo di una delle centrali costruite in quasi 2 miliardi di dollari!

Con costi così elevati di cotruzione e manutenzione il costo dell'uranio passa quasi in secondo piano. Ma giusto per saperlo: nel 2000 costava meno di 10$/libbra, oggi costa oltre 10 volte di più.
Le scorie
Uno dei problemi maggiori della produzione di energia tramite centrali nucleari è la produzione di materiali di scarto radioattivi. Dopo decenni di attività non esiste ancora oggi nessun metodo di smaltimento sicuro. Dai primi anni 90 sono in studio progetti che permettono di renderle "sicure" o comunque di riciclarle; ma non sono ancora stati messi in atto per due motivi: non sono sicuri e richiedono un investimento stimato di 1,5 miliardi di euro per ogni singolo impianto. L'unico modo per smartirle ad oggi è interrarle in profondità, ma le aree circostanti avrebbero comunque conseguenze, e non è facile individuare tali luoghi adatti, anche considerato che le scorie devono rimamerci per 1.000.000 di anni... Negli USA ad oggi non hanno costruito neanche un luogo sicuro per confinarle, e attualmente le scorie sono accumulate in decine di stabilimenti sparsi sul territorio nazionale...
Le radiazioni
Forse pochi sanno che una centrale nucleare emette radiazioni anche durante il normale funzionamento. Queste radiazioni nel lungo periodo hanno ovviamente effetti dannosi sulla salute. Il pericolo dell'inquinamento radiattivo si estende anche ai luoghi interessati dal trasporto del materiale radiattivo e dal deposito temporaneo o definitivo delle scorie.
I rischi d'incidente
Le centrali di oggi sono più sicure, è vero, come detto sopra i costi sono aumentati anche per questo. Ma i rischi sono comunque elevatissimi. Non perché sia facile che un incidente catastrifico accada, ma perché ne basta uno per effetti terribili su vaste zone. In Italia come in Giappone la sismicità aumenta i rischi, ma non servono crolli per causare un disastro. In Giappone in questo momento è bastato un malfunzionamento dell'impianto di raffreddamento per provocare il rischio di una fusione del reattore (nuova Chernobil). A volte si sente dire "ma tanto siamo circondati da centrali". E' vero, ma se la centrale di Chernobil fosse esplosa in Italia, gli effetti sul nostro territorio non sarebbero stati uguali. Nelle immediate vicinanze si ha un'area invivibile per generazioni, sulle popolazioni confinanti un aumento esponenziale delle malettie genetiche, di leucemie, tumori... Un incidente in Francia oggi potrebbe anche interessarci, ma gli effetti sul nostro territorio, anche se gravi, non saranno mai come quelli in territorio francese.

Questo discorso vale comunque per incidenti catastrofici. Altra cosa che però in molti non sanno è che gli incidenti meno gravi non sono così rari, ma in giro per il mondo non sono poche le centrali che hanno avuto malfunzionamenti con il conseguente rilascio nell'atmosfera di radizioni oltre il normale livello di funzionamento.
Le alternative ci sono
Nei decenni scorsi qualcuno è arrivato a considerare l'energia nucleare quasi come quelle rinnovabili, pulita, sicura, e grazie alla sue efficenza alternativa a petrolio, gas e carbone. Oggi, col senno di poi, le opinioni sono cambiate. Da oltre dieci anni ormai l'ONU l'ha dichiarata in realtà sporca (vedi radiazioni), non sicura (vedi incidenti che si sono verificati), ma soprattutto non necessaria. L'uranio è destinato ad esaurirsi come il petrolio, le uniche vere fonti di energia inesauribili, sicure e pulite sono l'acqua, il sole e il vento. Oggi gli stati moderni è su queste che investono, mentre la costruzione di nuove centrali è stata abbandonata da molti. Investire sulle rinnovabili costa inoltre molto meno che sul nucleare. Oggi i più ottimisti dicono che le risorse naturali tecnicamente sfruttabili sono in grado da sole di produrre 6 volte quello che è il fabbisogno energetico mondiale. In ogni caso i metodi di sfruttamento di tali energie sono sempre più efficienti. Qualche mese fa, in merito allo sfruttamento dell'energia solare, è stato stimato che per soddisfare l'intero fabbisogno nazionale italiano sarebbe sufficiente una centrale solare con una superficie pari ad un quadrato con il lato di circa 40 km, mentre una superficie di 400 km quadrati, pari a un quadrato di 20x20 km, darebbe il 25% della produzione elettrica italiana. Questo per come stanno le cose oggi. E' chiaro che non è una soluzione a brevissimo temine (di certo non lo è neanche il nucleare), ma considerato che i costi sono nettamente inferiori, ed è questa la strada che tutti saranno obbligati a seguire, sarebbe meglio che l'Italia risparmiasse i soldi previsti per costruzione di nuove centrali e puntasse su questo tipo di energie come gli stati moderni stanno facendo. Dagli USA, alla Germania, allo stesso Giappone.

Entro il 2040 il Giappone avrà la prima centrale elettrica orbitale, ovvero costruita da uno o più satellitidotati di celle fotovoltatiche che converte la luce del sole in corrente eletrica, poi trasmessa sulla terra mediante mocroonde o laser. Questo a testimoniare su come gli altri stati, anche quelli che hanno usato il nucleare di più al mondo, stanno costruendo i loro piani energetici. Forse in pochi sanno che nel 2010 la Spagna ha provveduto a oltre il 16% del proprio fabbisogno energetico solo tramite centrali eoliche, riducendo in un anno del 26% le proprie emissioni di CO2. Questa è la realtà e questo il futuro, ripeto obbligato, perché comunque anche l'uranio finirà.
 
Ultima modifica:
pensare di fare nucleare ora è da pazzi..costi colossali..tempi di realizzazione molto lunghi..se poi ci aggiungiamo il pressapochismo italiano per cui lo scafandro del reattore lo faranno di certo con cemento "marcio" come è in uso nei lavori pubblici italiani..andiamo bene

E come si è visto in giappone l'uomo ha fatto tanto ma non controllerà mai al 100% la forza della natura

Avevano previsto tutto..in giappone sono molto bravi a costruire in modo antisismico..certo la centrale non si è schiantata ma pare sia venuto meno il raffreddamento cosa non da poco per un reattore nucelare e pare che si siano deformati i sistemi su cui scorrono i meccanismi per regolare "la combustione" delle barre di uranio..ergo viene a mancare la possibilità di controllo che per un reattore è una enorme gatta da pelare

se gli è andata male ai giapponesi..immaginatevi cosa succederebbe in italia!!

e poi c'abbiamo sta fissa..ma l'italia ha tutta l'energia elettrica che gli serve
 
ma come si fa ancora ad essere pro nucleare....

con tutti gli svantaggi che superano i vantaggi non capisco cosa c'è da essere favorevoli....

poi, stiamo paragonando gli svantaggi delle rinnovabili (svantaggi dannosi fino ad un certo punto) con i disastrosi svantaggi del nucleare?

evolviamoci un po'....
 
alex86 ha scritto:
Ho letto, e visto, esperimenti sulla fusione nucleare che non corrispondono affatto alla tua descrizione. La domanda è: la ricerca è talmente in alto mare da non poter prevedere piani di sviluppo a livello civile con protocolli certi?
Detto ciò sono assolutamente favorevole pure alla fusione nucleare, niente di più naturale dell'energia delle stelle. Ma gli ambientafinti che ne dicono?
Gli ambientafinti credo che ti ricorderebbero che oggi centrali a fusione non esistono ed è ancora tutto in fase di ricerca e sperimentazione. Se e quando saranno pronti saranno valutati vantaggi e svantaggi. Probabilmente un ambientafinto ti ricorderebbe soprattutto che il 12 giugno si vota per dire si o no a centrali a fissione "vecchie" di III generazione e non su teorici scenari futuri. Un ambientafinto quindi si aspetterebbe delle argomentazioni serie da parte dei nuclearignoranti che lo convincano a cambiare idea e che gli spieghino perché mentre gli altri stati investono ingenti somme di denaro sulle rinnovabili (pulite, economiche e sicure) e non costruiscono centrali nuove da anni (se non hanno già abbandonato), l'Italia dovrebbe puntare su una teconlogia vecchia, pericolosa e non conveniente.
 
alex86 ha scritto:
Ho letto, e visto, esperimenti sulla fusione nucleare che non corrispondono affatto alla tua descrizione.

Come cacchio fai ad aver visto esperimenti sulla fusione nucleare? Lavori all'ITER? Linkami dove hai letto che la fusione nucleare è pericolosa.

Certo poi aspettare le centrali a fissione di 4a generazione quando da li a poco ci sarà la prima centrale a fusione (nome DEMO evoluzione di ITER) è proprio un affare :D
 
Oltre a tutti i motivi per dire no al nucleare (e sono infiniti) che ho piu volte ricordato qui, ora si aggiunge pure questo del terremoto... Se il sisma in Giappone fosse avvenuto sulla terra ferma invece che in mare vorrei vedere i favorevoli cosa direbbero adesso:doubt:
 
alex86 ha scritto:
Il problema è nato proprio perché l'epicentro è in mare... Non è stato il terremoto a causare i problemi, ma lo tsunami.

momento :D se l'epicentro era + vicino alla centrale e data l'immane forza di quel terremoto la centrale avrebbeavuto danni molto maggiori

che poi con epicentro sotto la terra ferma ci sarebbero stati "meno" problemi con lo tsunami è altra cosa ma non certo meno grave
 
cudy ha scritto:
Se il sisma in Giappone fosse avvenuto sulla terra ferma invece che in mare vorrei vedere i favorevoli cosa direbbero adesso:doubt:
Infatti con 9 gradi di magnitudo non avrebbe retto nessuna struttura
 
vedo che le cancellazioni per gli OT non insegnano molto.:icon_rolleyes:
qui dite la vostra sul nucleare in Italia.
per il terremoto in giappone c'è il 3D in generiche.
le questioni tecniche del referendum non c'azzeccano...;)
 
YODA ha scritto:
le questioni tecniche del referendum non c'azzeccano...;)
giusto per ricordare quando si vota e come si vota più in la un post si potra dedicare... anche se ancora ci vuole un bel po di tempo :)

Anche i miei sono contari al nucleare...peccato viviamo in condominio altrimenti un bell'impiantino fotovoltaico ce l'avremmo fatto
 
Ultima modifica:
@YODA però non possiamo nascondere anche una correlazione emotiva nelle scelte, legate a quello che sta succedendo in Giappone. Anche in Germania stanno ragionando così ;)

GERMANIA, SOSPENSIONE
PROLUNGAMENTO NUCLEARE


La Germania sospenderà per tre mesi la decisione del previsto prolungamento della vita dei 17 impianti nucleari tedeschi alla luce del disastro di Fukushima , in Giappone. Lo ha detto oggi la cancelliera tedesca , Angela Merkel , nel corso di una conferenza stampa congiunta con il ministro degli Esteri , Guido Westerwelle.

Ansa.it
 
CHRIS 86 ha scritto:
... Anche in Germania stanno ragionando così...
In Germania il governo ha deciso di presentare una richiesta di slittamento delle date di spegnimento delle centrali più vecchie.
questo perchè i GW mancanti all'appello, non sarebbero stati rimpiazzati (per quelle date) dalle varie "alternative".
Ora, dopo i fatti giapponesi, hanno rimandato la decisione di 3 mesi.
Ma i GW mancanti sempre quelli sono...
Se non trovano altri modi, la vedo più come un contentino... ;)
e se li trovano vuol dire che i perfetti teutonici hanno fatto un'analisi non molto precisa...:icon_redface:
 
CHRIS 86 ha scritto:
@YODA però non possiamo nascondere anche una correlazione emotiva nelle scelte, legate a quello che sta succedendo in Giappone. Anche in Germania stanno ragionando così ;)

GERMANIA, SOSPENSIONE
PROLUNGAMENTO NUCLEARE


La Germania sospenderà per tre mesi la decisione del previsto prolungamento della vita dei 17 impianti nucleari tedeschi alla luce del disastro di Fukushima , in Giappone. Lo ha detto oggi la cancelliera tedesca , Angela Merkel , nel corso di una conferenza stampa congiunta con il ministro degli Esteri , Guido Westerwelle.

Ansa.it
E i due più vecchi chiuderanno subito. Anche Svizzera e India stanno rivedendo i loro piani nucleari...

Ma bisogna ricordarlo, non ci sono solo i rischi relativi alla sicurezza per opporsi al nucleare, ma anche tanti altri motivi che spero che entro giugno gli italiani abbiano chiari :)
 
Più che correlazione emotiva, quando il pubblico tocca con mano che la realtà può essere diversa da quella che gli è stata dipinta, un rivolo di buon senso spinge tutti a vedere le cose come stanno. La doverosa prudenza ha quindi il sopravvento rispetto alle partigianerie, ed anche la politica, da un parte e dall'altra, si guarda bene dal minimizzare.
Visto che in Italia i favorevoli sono in maggioranza orientati al sì, purchè la centrale sia lontano da casa loro, più che un pericolo nucleare, tendo a prevedere, come sempre, il rischio di grandi sprechi, con enormi affari per i soliti noti, in opere che non vedranno mai una conclusione od un'operatività.
:eusa_think:
 
Tuner ha scritto:
Visto che in Italia i favorevoli sono in maggioranza orientati al sì, purchè la centrale sia lontano da casa loro
E tutti sappiamo che questa è una grande idiozia, visto che l'Ucraina non è così vicino è l'Europa è pur sempre piccola.
 
YODA ha scritto:
In Germania il governo ha deciso di presentare una richiesta di slittamento delle date di spegnimento delle centrali più vecchie.
questo perchè i GW mancanti all'appello, non sarebbero stati rimpiazzati (per quelle date) dalle varie "alternative".
Ora, dopo i fatti giapponesi, hanno rimandato la decisione di 3 mesi.
Ma i GW mancanti sempre quelli sono...

Se non trovano altri modi, la vedo più come un contentino... ;)
e se li trovano vuol dire che i perfetti teutonici hanno fatto un'analisi non molto precisa...:icon_redface:
ah, quindi altro che discorso emotivo... è una bella soluzione di comodo, che avrebbero fatto lo stesso, ma hanno approfittato dell'occasione per infarcirla di "buoni sentimenti"...
Supernino ha scritto:
E i due più vecchi chiuderanno subito. Anche Svizzera e India stanno rivedendo i loro piani nucleari...
sulla situazione Svizzera, mi sembra di aver capito da questo articolo, che in questo passaggio
Il prossimo 15 maggio giurassiani e vodesi si esprimeranno sulle nuove centrali previste a Beznau (Ag ) , Gösgen ( So) e Mühleberg ( Be ). Sul rinnovo di quest'ultima centrale si è già espresso il popolo bernese che qualche settimana fa ha detto sì , seppure a stretta maggioranza.
viene chiamata la gente ad esprimersi, ed è ovvio che farlo in questo momento, non è proprio il massimo... quindi con questa sospensione alle domande per le procedure per nuove centrali, e questo rafforzamento dei controlli su quella di Mühleberg, cercano di dare più garanzie alle persone sulla sicurezza delle stesse, nella speranza di avere quei sì dai referendum...

sull'India basta questo passaggio di questo articolo...
Va detto che intanto gli indiani si possono sfogare sperimentando ( lo hanno fatto proprio ieri ) il loro missile balistico a medio raggio "Dhanush ", che da una nave può colpire , corredato di testate nucleari , un bersaglio a 350 chilometri.
quindi anche qui i buoni propositi li lascerei da un altra parte ;)
 
pare che il referendum in sardegna apprendo oggi sara il 15 maggio... Pero il nostro è un referendum regionale... la domanda è avremo 2 referendum sul nucleare?
 
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