Sai che trovo la Storia più complicata della Sagra!
Nella Sagra potevi essere facilmente stupito dalla metrica inusuale (3/16, 2/16...) che cambiava ad ogni battuta.
Qui nella Storia (DOPO la Sagra) sento qualcosa che si avvicina a Bartok e che reputo più complesso:
ritmi semplici, addirittura elementari (bum ta bum ta bum ta bum ta...), ma inseriti in misure cangianti le quali stravolgono l'obiettivamente semplicissimo bum ta bum ta bum ta. Anzi direi che in certi punti mi butta fuori di brutto! ...ma proprio da rimanere con le mani per aria! quindi è ripetitivo ma non è ripetitivo, altrimenti non ti butterebbe fuori hehe
come il ta ta ta tatatà (facilissimo) di Bartok...ma all'interno di un 9/8.
in sintesi:
il ta ta ta tatatà è elementare, anche il 9/8 è elementare...
=> ma, se incastonati uno nell'altro, diventa difficile!
e così molti punti dell'Histoire, anche le poche battute prima del valzer.
anche nel primissimo brano in corrispondenza dell'entrata del trombone (ora non ho sotto mano il timer): non sapere se siamo in battere o levare non è cosa da poco, o essere convinti che siamo in battere, per poi doverci rimangiare la parola hehe
mi fa impazzire questa scrittura semplice (niente note nere, niente frazioni con numerini alti dispari e sorprendenti) ma in fortissimo contrasto con la battuta ospitante la cui struttura viene disintegrata da questa semplicissima figura ritmica...(il contenuto non può essere contenuto nel contenitore, ma vi è perfettamente contenuto lo stesso

) talmente elementare da buttarti fuori e farti rimanere a bocca aperta, anzi farmi assumere l'espressione DOHHH di Jimmy Finlayson nei film di Stan&Laurel

PS: se riuscirò a rientrare nei ranghi la prossima settimana vorrei specificare il timer, ed anche il timer dei passi di Bartok ai quali ho alluso sopra
PPSS: anche il Tango è birichino in certi punti, ben scandito sì, ma birichino
