Grazie per il collegamento interdisciplinare

ho dato un'occhiata troppo superficiale, dovrò approfondire. Suggestivo.
Il parallellismo che mi viene in mente:
S. giovane > periodo russo (mentrica astrusa), col tempo diventa neoclassico.
Escher giovane > figure stereoscopiche impossibili, col tempo adotta la prospettiva tradizionale.

Utilizza il linguaggio della geometria per comunicare concetti filosofici, penso...
E per S....hanno tradotto la sua musica in equazioni e in disegni alla Picasso...non so però se S. prima di mettersi al pianoforte scrivesse equazioni, quindi prendo con le pinze queste interpretazioni che danno della musica di S. (obbedendo a lui stesso quando diceva: eseguire, non interpretare) voleva togliere l'anima alle sue composizioni...forse per questo poi si avvicinò al classicismo: per recuperare l'anima prima di morire

OT: non ho capito il cubo di Necker: io lo vedo come un semplice cubo trasparente...ok mi autopunisco, non è la mia materia hihi

)
S. scrive in modo preciso (non ingannevole: magari ci mette un accento proprio nel "punto dolente", un accento che ti rompe le uova nel paniere, per intenderci => vedasi la punta di sadismo stravinskyano stigmatizzata del post precedente) ma l'effetto è sicuramente ingannevole, almeno per me, vorrei fare un sondaggio

Interessante il tuo spunto che mi riprometto di approfondire: insomma hai fatto una sinestesia!

ossia la forma della musica: musica tridimensionale, rotonda, a forma di esaedro... io usavo fare un altro tipo di sinestesia, ad es: musica arancione, musica verde, musica purpurea.