Anche perchè poi molto più facilmente, detto in maniera molto banale e semplicistica, col vaccino a disposizione la frittata rischia di girarsi da sola: prima non c'era un vaccino o una cura ed ero io (stato) ad importi di stare a casa, di non fare questo e di non fare quello... Ora il vaccino (e il possibile futuro farmaco-cura di cui si parla in UK da qualche giorno) c'è ed è facile che succeda che se io (stato) non riesco a far ripartire tutta la giostra delle attività perchè tu/voi (più o meno, di fatto) me lo impedite, allora mi vedo costretto ad intervenire.La politica non è fatta per le anime belle e in gioco ci sono dinamiche che non ammettono tentennamenti su nessun fronte.
Lo sanno bene ad esempio Bocelli e Crisanti, che appena si sono permessi il pur pregevole esercizio del dubbio critico, sono stati indotti a scegliere volontariamente di fare ammenda con tanto di prostrazione il primo, e vaccinarsi pubblicamente il secondo.
Non ne farei una questione di "come" (conta poco, alla fine) ma di "quando".