So che ha rinegoziato i contratti di affitto della banda con TIMB, poi ha tagliato molti programmi: quelli delle Parodi, quello della Cucciari, In Onda, etc.; non voglio difendere Cairo dico solo che prima del suo arrivo la situazione economica dell'azienda era pessima.
Ci sarà un motivo per il fatto che nessun altro editore, a parte Discovery che poi si è ritirata, si è fatto avanti.
Se poi per rimettere in ordine i conti devi tagliare i costi questo lo fa anche un colosso straniero.
L'unico motivo che trovo è un contratto pubblicitario che legava la7 a Cairo quasi in eterno, con delle clausole rescissori onerosissime, Stella solo per quello (ha avuto tanti meriti ma anche demeriti come non capirci tanto di tv e questo contratto) andava mandato via prima.
Se tti regalano una tv con una dote dentro, che ti fa pur sempre il 4%al tasto 7 del telecomando, la prendi al volo e diuetro la porta di telecom doveva esserci la fila.
C'è qualcosa di molto strano
I risanamento non era un impresa titanica, come ha dimostrato Cairo, un gruppo editoriale forte (sky o chiunque altro) con mezzi finanziari e una library si sarebbe trovata tra le mani una gallina dalla uova d'oro.
Anche Clessidra, l'avrebbe potuta risanare in un anno e rilanciarla per poi rivenderla, ma forse si è deciso di venderla all'editore più debole per mantenere certi equilibri in un mercato tv estremamente bloccato.
Non puoi risanare con zero investimenti e ritardando i pagamenti ai fornitori. Tra poco la stagione tv vedrà concludere le produzioni che sostengono il palinsesto da ottobre a giugno voglio vedere con che cosa farà il palinsesto estivo.
Unico segno di vita la partecipazione all'asta, che tra offerta e costruzione della rete vedrà prosciugarsi la dote, però ha un suo senso industriale.
Per il resto nulla, zero investimenti nel prodotto e in tecnologie. con studi da tv locale e un tg che al confronto quello di telenorba è la cnn.