Discussioni su Rai 4

Max_Pirovano ha scritto:
Stasera fanno un film bellissimo: Una canzone per Bobby Long
con John Travolta.Vi consiglio proprio di vederlo.L'avevo visto un po di tempo fa e mi era piaciuto molto

Quanto è bella ... Scarlett Johansson :icon_cool:
è impressionante come in questo film sia di un anno dopo Lost in Translation ... ma la Scarlett sembra molto più giovane ...

Anche Travolta canuto mi è piaciuto ... chissà se Tarantino userà questo look per Travolta in un suo film ... sarebbe da vedere!

questo fim va ha confermare la mia teoria che con Bo&Luke, Daisy e il Nonno si poteva anche fare un film "adulto";)
 
Red5goahead ha scritto:
due cose su tutte su cui insistere : il 16 / 9 e un logo più piccolo e sfumato.
l'idea dei due riquadri con il logo rai e il numero a fianco non è neanche
male. lo proporrei anche per le altre tre reti.
ma il logo deve più piccolo e soprattutto sfumato. e in basso a dx con un sforzo in più ..

per capirci una cosa del genere:

http://img257.imageshack.us/my.php?image=81773037jx4.jpg
Certo che siete difficili eh? Logo + piccolo e sfumato? C'è chi non prende il Mux A della Rai!!!!:mad: :mad: :mad:
 
SimoWeb ha scritto:
Certo che siete difficili eh? Logo + piccolo e sfumato? C'è chi non prende il Mux A della Rai!!!!:mad: :mad: :mad:
Se avessi paura che ti si stampa il plasma magari da 2000 euro saresti difficile pure tu :eusa_whistle: :icon_twisted:
 
Dingo 67 ha scritto:
Se avessi paura che ti si stampa il plasma magari da 2000 euro saresti difficile pure tu :eusa_whistle: :icon_twisted:

Perchè? il logo fisso può creare un danno al plasma? :5eek: :5eek:

allora bisogna farlo ridurre immediatamente!!!
 
Monkey D. Rufy ha scritto:
Perchè? il logo fisso può creare un danno al plasma? :5eek: :5eek:

allora bisogna farlo ridurre immediatamente!!!
Non è così solo per Rai4. E' un discorso generalizzato! La Rai generalista (1,2,3) ogni tanto sposta il suo logo a seconda che la trasmissione sia in diretta o no così non rimane l'ombra fissa sui plasma, ma le altre reti?
 
scusate, ma si riesce a vedere anche con lo skybox? :icon_rolleyes:

avevo letto qualcosa ma non lo trovo più :icon_redface:
 
Da "La Repubblica" di oggi... voi cosa ne pensate?

“Servizio pubblico, vorrei, non posso”
Una tv fatta con “gli scarti” della tv normale, è il notevole paradosso inventato da Carlo Freccero per la sua nuova Rai4. Freccero sa benissimo che con quello che non va in onda sui soliti canali si può costruire la migliore tv del mondo. E ci gioca, quindi, con il concetto: ma per mille motivi è ben lontano dall’impresa vera, quella che nessuno, ai piani alti Rai, gli consentirà mai.,
Mentre a Mediaset hanno deciso di rischiare comunque un po’ con l’avventura del digitale, in zona Rai l’argomento è sempre tabù. E quello che è proibito dire è che mai e poi mai i dirigenti alla prese con i conti dell’Auditel rischieranno davvero di creare altrove un prodotto accattivante: metti che anche mezzo punto di share se ne andasse via dai tre canali in chiaro, il tragico evento verrebbe vissuto come un catastrofe. Intanto la concorrenza ci prova e va, e la sensazione è sempre quella di una Rai costretta a inseguire,con l’affanno di chi non può prendere decisioni rapide e condivise, nonché coraggiose. Calabrò, presidente dell’Agcom, ieri ha implorato riforme a largo raggio per il servizio pubblico.
Bene, vediamo questa Rai4: i film, le serie tv misconosciute e un qualche richiamo futuro all’interattività con il pubblico e i giovani.
Tralasciando quest’ultima parte (un dirigente che si rispetti deve recitarla a memoria, di questi tempi, poi si sa come va a finire l’interattività e quanto mito fasullo contenga), le prime due sono essenziali: ma altrove, per esempio in Spagna, con le serie tv, i film, un minimo di intrattenimento , l’informazione veloce e un po’ di soldi investiti nello sport hanno costruito canali gioiello. In chiaro. E in un mercato piuttosto libero. Che è quello che noi sogneremo per anni. Continuando a constatare, intanto, la clamorosa quanto digitale timidezza, il plateale “vorrei ma non posso” di canali come Rai4 e di quelli che arriveranno.
(Antonio Dipollina, Repubblica del 16 luglio 2008)
 
andher ha scritto:
Da "La Repubblica" di oggi... voi cosa ne pensate?

“Servizio pubblico, vorrei, non posso”
Una tv fatta con “gli scarti” della tv normale, è il notevole paradosso inventato da Carlo Freccero per la sua nuova Rai4. Freccero sa benissimo che con quello che non va in onda sui soliti canali si può costruire la migliore tv del mondo. E ci gioca, quindi, con il concetto: ma per mille motivi è ben lontano dall’impresa vera, quella che nessuno, ai piani alti Rai, gli consentirà mai.,
Mentre a Mediaset hanno deciso di rischiare comunque un po’ con l’avventura del digitale, in zona Rai l’argomento è sempre tabù. E quello che è proibito dire è che mai e poi mai i dirigenti alla prese con i conti dell’Auditel rischieranno davvero di creare altrove un prodotto accattivante: metti che anche mezzo punto di share se ne andasse via dai tre canali in chiaro, il tragico evento verrebbe vissuto come un catastrofe. Intanto la concorrenza ci prova e va, e la sensazione è sempre quella di una Rai costretta a inseguire,con l’affanno di chi non può prendere decisioni rapide e condivise, nonché coraggiose. Calabrò, presidente dell’Agcom, ieri ha implorato riforme a largo raggio per il servizio pubblico.
Bene, vediamo questa Rai4: i film, le serie tv misconosciute e un qualche richiamo futuro all’interattività con il pubblico e i giovani.
Tralasciando quest’ultima parte (un dirigente che si rispetti deve recitarla a memoria, di questi tempi, poi si sa come va a finire l’interattività e quanto mito fasullo contenga), le prime due sono essenziali: ma altrove, per esempio in Spagna, con le serie tv, i film, un minimo di intrattenimento , l’informazione veloce e un po’ di soldi investiti nello sport hanno costruito canali gioiello. In chiaro. E in un mercato piuttosto libero. Che è quello che noi sogneremo per anni. Continuando a constatare, intanto, la clamorosa quanto digitale timidezza, il plateale “vorrei ma non posso” di canali come Rai4 e di quelli che arriveranno.
(Antonio Dipollina, Repubblica del 16 luglio 2008)
Che brutto articolo!
 
sampei45 ha scritto:
Con alcuni modelli sì; devi cercare RAI UTILE (sul sat si chiama così).

grazie,
ho rifatto la ricerca dei canali su:
Frequenza: 11766 Ghz
Polarizzazione: Verticale
Symbol Rate: 27500
FEC: 2/3

E nella lista appare RAI 4.

Ma deve essere criptato! (?) :crybaby2:
vedo tutto blu, non mi fa vedere niente.
 
Monkey D. Rufy ha scritto:
Perchè? il logo fisso può creare un danno al plasma? :5eek: :5eek:

Sì se guardi solo lo stesso canale per molte ore di fila ;)

Comunque i loghi di SKY sono decisamente peggio sotto questo punto di vista ;)
 
zabb ha scritto:
Ma deve essere criptato! (?) :crybaby2:
vedo tutto blu, non mi fa vedere niente.

Oggi non ho visto, ma ieri sera si vedeva: speriamo che non lo abbiano bloccato. Non potrebbe essere che c'è in corso una trasmissione per la quale non hanno i diritti per il satellite?
 
andher ha scritto:
Da "La Repubblica" di oggi... voi cosa ne pensate?

“Servizio pubblico, vorrei, non posso”
Una tv fatta con “gli scarti” della tv normale, è il notevole paradosso inventato da Carlo Freccero per la sua nuova Rai4. Freccero sa benissimo che con quello che non va in onda sui soliti canali si può costruire la migliore tv del mondo. E ci gioca, quindi, con il concetto: ma per mille motivi è ben lontano dall’impresa vera, quella che nessuno, ai piani alti Rai, gli consentirà mai.,
Mentre a Mediaset hanno deciso di rischiare comunque un po’ con l’avventura del digitale, in zona Rai l’argomento è sempre tabù. E quello che è proibito dire è che mai e poi mai i dirigenti alla prese con i conti dell’Auditel rischieranno davvero di creare altrove un prodotto accattivante: metti che anche mezzo punto di share se ne andasse via dai tre canali in chiaro, il tragico evento verrebbe vissuto come un catastrofe. Intanto la concorrenza ci prova e va, e la sensazione è sempre quella di una Rai costretta a inseguire,con l’affanno di chi non può prendere decisioni rapide e condivise, nonché coraggiose. Calabrò, presidente dell’Agcom, ieri ha implorato riforme a largo raggio per il servizio pubblico.
Bene, vediamo questa Rai4: i film, le serie tv misconosciute e un qualche richiamo futuro all’interattività con il pubblico e i giovani.
Tralasciando quest’ultima parte (un dirigente che si rispetti deve recitarla a memoria, di questi tempi, poi si sa come va a finire l’interattività e quanto mito fasullo contenga), le prime due sono essenziali: ma altrove, per esempio in Spagna, con le serie tv, i film, un minimo di intrattenimento , l’informazione veloce e un po’ di soldi investiti nello sport hanno costruito canali gioiello. In chiaro. E in un mercato piuttosto libero. Che è quello che noi sogneremo per anni. Continuando a constatare, intanto, la clamorosa quanto digitale timidezza, il plateale “vorrei ma non posso” di canali come Rai4 e di quelli che arriveranno.
(Antonio Dipollina, Repubblica del 16 luglio 2008)

come sempre quelli di repubblica non capiscono un dick.....:badgrin:
 
dready74 ha scritto:
Oggi non ho visto, ma ieri sera si vedeva: speriamo che non lo abbiano bloccato. Non potrebbe essere che c'è in corso una trasmissione per la quale non hanno i diritti per il satellite?

Non ti so dire, ieri non l'ho visto.
Adesso ho semplicemente salvato il canale e sintonizzato, vedo tutto blu come sui canali criptati :icon_rolleyes:
boh :eusa_think:
 
andher ha scritto:
Da "La Repubblica" di oggi... voi cosa ne pensate?

“Servizio pubblico, vorrei, non posso”
Una tv fatta con “gli scarti” della tv normale, è il notevole paradosso inventato da Carlo Freccero per la sua nuova Rai4. Freccero sa benissimo che con quello che non va in onda sui soliti canali si può costruire la migliore tv del mondo. E ci gioca, quindi, con il concetto: ma per mille motivi è ben lontano dall’impresa vera, quella che nessuno, ai piani alti Rai, gli consentirà mai.,
Mentre a Mediaset hanno deciso di rischiare comunque un po’ con l’avventura del digitale, in zona Rai l’argomento è sempre tabù. E quello che è proibito dire è che mai e poi mai i dirigenti alla prese con i conti dell’Auditel rischieranno davvero di creare altrove un prodotto accattivante: metti che anche mezzo punto di share se ne andasse via dai tre canali in chiaro, il tragico evento verrebbe vissuto come un catastrofe. Intanto la concorrenza ci prova e va, e la sensazione è sempre quella di una Rai costretta a inseguire,con l’affanno di chi non può prendere decisioni rapide e condivise, nonché coraggiose. Calabrò, presidente dell’Agcom, ieri ha implorato riforme a largo raggio per il servizio pubblico.
Bene, vediamo questa Rai4: i film, le serie tv misconosciute e un qualche richiamo futuro all’interattività con il pubblico e i giovani.
Tralasciando quest’ultima parte (un dirigente che si rispetti deve recitarla a memoria, di questi tempi, poi si sa come va a finire l’interattività e quanto mito fasullo contenga), le prime due sono essenziali: ma altrove, per esempio in Spagna, con le serie tv, i film, un minimo di intrattenimento , l’informazione veloce e un po’ di soldi investiti nello sport hanno costruito canali gioiello. In chiaro. E in un mercato piuttosto libero. Che è quello che noi sogneremo per anni. Continuando a constatare, intanto, la clamorosa quanto digitale timidezza, il plateale “vorrei ma non posso” di canali come Rai4 e di quelli che arriveranno.
(Antonio Dipollina, Repubblica del 16 luglio 2008)

un'articolo peggiore di questo non lo poteva fare! forse Antonio Dipollina non avrà problemi a comprarsi la paytv..però deve anche capire che c'è gente che con questo canale free sta avendo una bella alternativa ai soliti programmi dell'analogico
 
zabb ha scritto:
Non ti so dire, ieri non l'ho visto.
Adesso ho semplicemente salvato il canale e sintonizzato, vedo tutto blu come sui canali criptati :icon_rolleyes:
boh :eusa_think:
devi memorizzare rai utile e non rai 4
 
Ho dato uno sguardo al palinsesto di Rai4, non sembra male.
E' un ottimo inizio, speriamo che tenga.
 
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