È vero che la televisione pubblica non deve scegliere come motivo per la chiusura di un canale educativo il fatto che sia poco seguito ma è vero anche che questa situazione errata non deve essere mantenuta (perché continuare a consumare risorse per erogare un servizio che non è usufruito è sbagliato).
Se è vero che la cosa si protrae da tanto si evidenzia un'altra mancanza di chi è in Rai che avrebbe dovuto attivarsi da tempo per far sì che i destinatari di quel canale lo conoscessero (se il problema è che non lo conoscono) e qualora trovassero qualcosa che non gli andasse bene lo comunicassero all'azienda per risolvere il problema dei bassi ascolti (no dialogo->no soluzione dei problemi) se fosse dovuto ad errori di impostazione. Se invece fosse dovuto all'ignoranza dello spettatore beh anche in questo caso Rai dovrebbe intervenire collaborando col Ministero dell'Istruzione che evidentemente ha fallito nel suo compito. Dico ignoranza dello spettaore nel senso che esso non comprende la necessità di acculturarsi e che non basta fare gli esercizi assegnati dalla maestra e stop, infatti i bambini italiani conoscono inglese-informatica-ecc. meno degli altri europei non solo perché i nostri programmi formativi sono peggiore ma anche perché non gli è stato insegnato che lo svago debba essera anche educativo.
Se è vero che la cosa si protrae da tanto si evidenzia un'altra mancanza di chi è in Rai che avrebbe dovuto attivarsi da tempo per far sì che i destinatari di quel canale lo conoscessero (se il problema è che non lo conoscono) e qualora trovassero qualcosa che non gli andasse bene lo comunicassero all'azienda per risolvere il problema dei bassi ascolti (no dialogo->no soluzione dei problemi) se fosse dovuto ad errori di impostazione. Se invece fosse dovuto all'ignoranza dello spettatore beh anche in questo caso Rai dovrebbe intervenire collaborando col Ministero dell'Istruzione che evidentemente ha fallito nel suo compito. Dico ignoranza dello spettaore nel senso che esso non comprende la necessità di acculturarsi e che non basta fare gli esercizi assegnati dalla maestra e stop, infatti i bambini italiani conoscono inglese-informatica-ecc. meno degli altri europei non solo perché i nostri programmi formativi sono peggiore ma anche perché non gli è stato insegnato che lo svago debba essera anche educativo.