X GiovanniG
Ciao Giovanni,
a Pordenone si sono verificati dei problemi simili a quelli che hai segnalato.
Ti posso riportare delle prove che abbiamo fatto in locale che hanno risolto molti problemi di ricezione appunto con i Mux Rai affinché anche tu con calma e pazienza e soprattutto con tua disponibilità possa tentare di risolvere e riportare in questo 3D a beneficio di tutti noi.
Ci siamo accorti, senza alcun motivo apparente, che i Mux Rai in Castaldia venivano ricevuti in varie zone del pordenonese con 6/7 Db di gradiente nelle varie ore della giornata.
Poiché in zona Pordenone ormai si riceve tutto con unica antenna su Castaldia/Gaiardin, abbiamo puntato varie “marche e tipologie” di antenne direttive sulla postazione dell’ emittente di stato e registrato queste variazioni esclusivamente in antenna , senza amplificatori/filtri intermedi, direttamente su decoder e/o interfacce di rilevamento su PC.
Ebbene abbiamo scoperto che la famosa regola dei “3DB” per gli amplificatori a larga banda vale anche per molti tipi di decoder relativamente allo stadio di ingresso del preaplificatore .
Così , in funzione del manifestarsi delle propagazioni, che vanno ad interessare tutto lo spettro UHF (Pordenone ne è infestata) , si verificano effettivamente cali di segnale generalizzati sullo stadio di ingresso del decoder con effetti variegati , purtroppo, in funzione anche dei vari tipi e marche di decoder usati.
Abbiamo deciso quindi di separare i segnali in ingresso adottando , per fare la prova “della serva” , il miscelatore 24-26-30-40 nel quale abbiamo collegato il cavo dell’antenna sull’ingresso specifico , chiuso con carico resistivo da 75 Ohm l’altro ingresso per “tutto il resto”, e collegata la discesa su decoder ed interfacce PC per monitoring.
Ebbene con sorpresa i segnali variavano di soli 2/3 db che è un valore del tutto trascurabile se situato in centro campo di tolleranza previsto dalle norme apposite relative ai Db/microvolt relative alle tolleranze di segnale per una buona ricezione in DTT.
Abbiamo concordato quindi di fare come “si faceva una volta”, tanto per essere “papali” : 2 antenne LOG tipo FR 45 F in asse ad una distanza di 1,2 mt (come indicato dai vecchi, buoni e validi quaderni Fracarro che hanno insegnato a generazioni di antennisti) amplificarle con amplificatore/miscelatore regolabile tipo MITAN ad ingressi separati (1 VHF + 2 UHF) per eliminare la fastidiosa regola dei “3DB” con taglio per convenienza (zona PN) sul CH34 ed il risultato è stato che complessivamente siamo restati nella famosa soglia sopra citata dei 2/3 Db (anche 4 per il momento) di gradiente.
Ovviamente dobbiamo ancora attendere propagazioni ancora più robuste che si verificheranno credo non prima di maggio/aprile per vedere cosa succederà nel prosieguo degli eventi.
Altro problema che abbiamo a PN , purtroppo, è il famoso segnale di La9 per il quale dobbiamo stare attenti nel regolare l’amplificatore di banda al fine che non si saturi e quindi non dia problemi di intermodulazione che poi , immancabilmente, si riversa sul decoder.
Tra le altre cose , avendo sperimentato vari “DTVPC” abbiamo notato che questi hanno una sensibilità talmente alta che collegati al cavo d’antenna di casa , sul PC, non fanno vedere assolutamente nulla in quanto il loro stadio di ingresso và in saturazione per un nonnulla.(Abbiamo messo un attenuatore da 20Db regolabile per risolvere il problema).
Allego per convenienza i link relativi , come fatto in precedenza in questo 3D, al sito della Fracarro Radioindustrie dal quale, per chi lo desidera, può accedere ai famosi quaderni di utilità :
http://www.fracarro.it/index.php?option=com_docman&task=cat_view&gid=66&Itemid=261