Sarà che nel più grande mercato del mondo permettono di immatricolare quasi solo elettriche e plugin? Perché il punto è tutto lì. Le termiche ce le vendiamo solo tra di noi
Se parli della Cina, direi che è abbastanza ininfluente, è il mercato con più vendite, ma sono praticamente tutte di produzione locale.
Mentre, ragionando sul mercato, gli USA sono il secondo mercato per vendite, vendono più del 50% di auto estere e in maggior parte termiche.
Il discorso, secondo me, è diverso, i burocrati Europei hanno puntato sul "full elettric 2035" ma hanno visto che:
- Nonostante gli investimenti la tecnologia delle aziende Europee non è progredita nel modo (irreale) che si aspettavano, e rischiavano di trovarsi le aziende dell'automotive europee in grave crisi, con gli operai con il forcone a Strasburgo.
- Gli altri mercati importanti, USA in primis, non si sono allineati, e la Cina punta sull'elettrico più per motivazioni tecnologiche (sul motore termico sono indietro, sull'elettrico sono al top, in particolare sulle batterie) che ambientali (buona parte dell'energia viene prodotta da centrali a carbone).
- La produzione di energia pulita è più bassa delle aspettative in area Euro, e la guerra Russia - Ucraina ha complicato la produzione di energia con il metano, che è il combustibile con meno impatto ambientale, dopo il nucleare, ed ha fatto capire che non è conveniente legarsi ad un fornitore poco affidabile come la Russia (cosa che riguarda, oltre al metano, il nucleare).
- Il piano per le infrastrutture ipotizzato non è realizzabile nei tempi, costi e modalità pensate.
- La rinuncia all'auto a favore del trasporto pubblico non è possibile in moltissime zone, ed è impensabile pensare di concentrare gli abitanti in grandi città e direttrici principali, ed è impensabile economicamente pensare ad un trasporto pubblico capillare nelle zone rurali.
Insomma, in poche parole, i governanti Europei hanno forzato la mano ed hanno beatamente sbagliato gli obiettivi.
Purtroppo questo parziale dietro-front è arrivato tardivamente, e, se attuato, complicherà sicuramente la pianificazione degli sviluppi e degli investimenti sul settore auto delle industrie Europee, il volere forzare la mano per indirizzare gli investimenti del settore si è rivelato un boomerang.