I dialetti regionali. Un thread che unisce, non politico, divertente.

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Mé prànzo nà scardélla dé caso

Mangio un pezzetto di formaggio.

"un pezzetto" si può anche dire no morzitto, na ntécchia, no puoco, no poco.
 
Qui invece un pezzo si potrebbe dire nu piezz, nu muorz e come ripreso anche da te na nticchia
Una curiosità: quando qualcuno vuole assaggiare un pò del tuo panino, della tua pizza, non dice famm assaggià ma famm rà na capat rifacendosi al movimento della testa per avvicinarsi alla merenda
 
Parentesi dedicata al linguaggio degli italiani immigrati in America o in Inghilterra, riferendomi soprattutto agli anziani.

Essi spesso tendono a "italianizzare" termini inglesi, o almeno così fanno i parenti di mia madre che sono andati in quelle due nazioni suddette.

In Inglese la noce si chiama walnut, ed ecco che loro dicono in italiano La valnàta.

I conti e le bollette si chiamano The bills, e loro dicono in italiano Gli billi

In inglese "accendi la tv" si dice turn on the tv, ma nello slang di alcune città è usato open the tv.
Ecco che gli italiani anziani d'america o inghilterra dicono Apri la televisione.
 
Un'altro caso linguistico un pò particolare è rappresentato dall'esclamazione oiné, che è tipica del dialetto napoletano, e che se ben ricordo viene usata per esprimere meraviglia in una determinata situazione.

Esiste anche nel dialetto del mio paese, nel Lazio Sud, ma da me si pronuncia alla francese, cioè uàné!!!

Vi è poi anche l'esclamazione di stupore oì màma!!
 
Mi sei cascato sull'oine massera! :D
Oine è un'espressione di accondiscendenza, sinonimo (per così dire) dell'italiano "va bene".
L'espressione usata per esprimere stupore è sia che uamn, che credo sia un tutto uno di u anm, diminutivo di uà, anm ro priatorij cioè anime del purgatorio ;)
 
In effetti non è sempre facile capire le parlate campane, anche se molte parole di esse sono simili e a volte uguali a quelle del Lazio Sud borbonico.. o meglio è il contrario..:D

Ricordo che mio padre, mio nonno e altri parenti della zona di Napoli per l'espressione di meraviglia dicevano Uaneme d'a maronn'.

Uno dei prof che avevo alle superiori, che era di Napoli, quando qualcuno insisteva nello sbagliare diceva rall', che credo voglia dire "e dagli!"

Da me si usa lo stesso italiano "e dagli" ma anche a volte il romanesco e dàje
 
Esattamente, ti sei rifatto :D
rall è una variante di dall, ma viene spesso usato anche il solo all ;)
 
Np293 ha scritto:
Esattamente, ti sei rifatto :D
rall è una variante di dall, ma viene spesso usato anche il solo all ;)

La d "cade" all'inizio della frase anche nel caso di "dammi".

Esso da me si dice come nel romanesco, Dàmme

A Napoli mi sa che è Ràmm' o anche Amm'
 
Si, proprio così ;)
Si dice ramm, come ramm o tiemp. Amm non l'ho mai sentito in questo contesto, ha invece il significato di "abbiamo" come ad esempio amma fatt o uaij oppure amma itt ;)
 
Uoi è glió iuorro dé lé cénéri (Santi Cosma e Damiano/Castelforte, Latina)

E' gliù jorno de le ceneri (Minturno, Latina)

Voi e ì dìne de le ceneri (Sezze Romano, Latina)

Oja è càmmara (Petrizzi, Catanzaro)


Una serie di dialetti per dire che "Oggi è il giorno delle ceneri".
 
Un'espressione del romanesco che ho sentito per la prima volta in questa settimana, tra due persone che giocano contro in una gara di calcetto

Vé dàmo lo svejone

Vi diamo una grande sveglia, cioè prenderete una bella batosta

Da me lo tradurremmo
Vé dàmo la strùgliàta
 
Qui l'espressione è diversa, in queste circostanze si dice "ve scassamm"
IPPOGRIFO ha scritto:
El de dele cèneri.
Sei in ritardo, ormai è passato :D passat o sant, passat a fest
 
Np293 ha scritto:
Qui l'espressione è diversa, in queste circostanze si dice "ve scassamm"

Da me c'è anche Ve facémo no bucio dé c.. oppure Vé strutémo.
In quest'ultimo caso vuol dire "Vi distruggiamo", perché "distruggere" si dice strùte

Si dice poi anche Vé rompémo glio c..o
 
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