I dialetti regionali. Un thread che unisce, non politico, divertente.

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Bello tosto e incomprensibile.. però almeno potrò dire di aver imparato anche il reggiano, oltre ad altri dialetti che conosco :D
Ma su... :D probabilmente deriva (ristretto...) da nueter gavomm (o qualcosa di simile), che assomiglia molto di più agli altri dialetti e lingue neolatine...c'è avimmo, no, che assomiglia in modo impressionante, se lo guardiamo nel modo "allargato" come lo ho scritto adesso...
 
Taliare = osservare? ricordo "i cosi beddi s'hanno a taliari"

" E cos bell so fatt p s fa guardà " Poi c'è un'altra versione che dice " E cos bell s portn a for "

Che significano quello detto da massera più o meno . E un complimento per una bella donna formosa e bella :laughing7:
 
" E cos bell so fatt p s fa guardà " Poi c'è un'altra versione che dice " E cos bell s portn a for "

Che significano quello detto da massera più o meno . E un complimento per una bella donna formosa e bella :laughing7:

Infatti quello che ho scritto era di una pubblicità siciliana dove appariva una bella ragazza.
 
Visto l'intervento di Stefio, riporto qui una differenza tra il dialetto napoletano e quello avellinese, letta su un forum

italiano: Quei bamini non vogliono giocare
napoletano: Chilli uagliun nu vonn pazzià
avellinese: Quilli vagliuni no volono giocà
 
Visto l'intervento di Stefio, riporto qui una differenza tra il dialetto napoletano e quello avellinese, letta su un forum

italiano: Quei bamini non vogliono giocare
napoletano: Chilli uagliun nu vonn pazzià
avellinese: Quilli vagliuni no volono giocà
Mi sento quasi di intrudermi, perchè si parlava di differenze tra altri dialetti, però qui mi inviti troppo a nozze, perchè è una di quelle frasi che escono così francesizzanti, come tante volte hai notato anche tu...
Chi putéin lé a'n volen mia jougheer (stavolta ho scritto l'inizio della parola direttamente alla francese, sennò non sapevo proprio come, però è un po' più sibilante rispetto a jouer...)

P.S. in francese la prima parola non vuole dire bambino/i.... :eusa_shifty:
In reggiano è simile, ma con una a, molto particolare, lunga, quasi di compiacimento... :badgrin:
 
Visto l'intervento di Stefio, riporto qui una differenza tra il dialetto napoletano e quello avellinese, letta su un forum

italiano: Quei bamini non vogliono giocare
napoletano: Chilli uagliun nu vonn pazzià
avellinese: Quilli vagliuni no volono giocà

Quilli Uagliotti nu vogliono joca ... dialetto avellinese della zona al confine con il beneventano ( Altavilla , Capriglia , ecc ) l'ho sentita da miei cugini di quelle parti .
 
Quilli Uagliotti nu vogliono joca ... dialetto avellinese della zona al confine con il beneventano ( Altavilla , Capriglia , ecc ) l'ho sentita da miei cugini di quelle parti .

Qui da me sarebbe

Chigli vagliùni nné vonno pazzià, ma al posto di vagliuni può anche essere usato picciuotti e al posto di pazzià spesso viene usato jocà o ggiocà

Ggiocà è ormai quello più presente, non so se per l'influenza dell'italiano o un pò del romanesco
 
La lingua Siciliana cambia da Paese a Paese e non da città a città :D

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Confermo, dev'essere un modo di dire esteso a tutta Italia.
Però qui c'è un equivalente singolarissimo, che secondo me dev'essere molto antico, perchè si riferisce a qualcuno disprezzato dalla società perchè figlio illegittimo o di origini poco chiare.
Quando ti rendi conto che per esempio avevano organizzato qualcosa senza tenere conto di te, usava dire: Chi sugna mé? Al fioul dla schifosa? = Chi sono io? Il figlio della donnaccia?
 
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