Io credo questo. Ora per Di Stefano ed Europa7 è finito il tempo delle chiacchiere e dovranno davvero lavorare, se vorrannoare TV. Sinceramente mi sono fatto una mia idea, leggendo le varie carte in giro, e che questo Di Stefano abbia sfruttato appieno il bailamme del caso "frequenze ministeriali" per farsi pubblicità, e così ha costruito il più grande studio di produzione d'Italia, ha iniziato a lavorarci per conto terzi, ed in un certo qual modo i suoi introiti l'ha avuti, restando al centro dell'attenzione, rilanciando con l'idea dell'acquisto de "L'Unità", e varia altre iniziative meidatiche.
Io faccio questo ragionamento, e corregetemi se sbaglio, uno che vuole davvero trasmettere un network nazionale, nell'attesa dell'assegnazione delle frequenze ministeriali, se vuoleveramente lavorare, inizia cmq a comprare qualche TV locale per trasmettere, almeno per collaudare gli impianti e per assestare il tutto, invece lui i è sembrato sempre disinteressato, nell'attesa di queste frequenze. Insomma, fermo restando che le frequenze erano e sono un suo diritto, che non averle avute è stato un diritto leso da risarcire, anche lui mi è sembrato molto tranquillo nell'attendere.
Ha solo fatto cause su cause, occupandosi più dell'aspetto legale e comunicativo che strettamente tecniche. Ora vedremo se avrà veramente voglia di mettersi in gioco e tentare l'aventura TV, sperando che ce la faccia, e che un nuovo player possa offrire nuovi contenuti.