Intorno al canone RAI

Forse toccherebbe a chi di dovere rendersi conto che non si può continuare ad imporre una tassa sulla proprietà di un apparecchio televisivo, come se fossimo nel immediato dopoguerra in cui la TV poteva essere considerata un bene di lusso.
Perchè non istituire un sistema in cui le imposte erariali delle emittenti private vadano a finanziare la rai istituendo nel contempo una sorta di finanziamento volontario della TV di stato e magari lasciando, a chi versa i soldi, la possibilità di poter scegliere che tipo di programma finanziare.
Non sarebbe una sorta di democrazia mediatica?
Basterebbe poco pensate, un bollettino di C/C dove poter scegliere tra un gruppo di programmi diversi, tipo sport, documentari, film, fiction etc.
Però forse è solo un utopia.
 
ilsardo ha scritto:
Forse toccherebbe a chi di dovere rendersi conto che non si può continuare ad imporre una tassa sulla proprietà di un apparecchio televisivo, come se fossimo nel immediato dopoguerra in cui la TV poteva essere considerata un bene di lusso.
Perchè non istituire un sistema in cui le imposte erariali delle emittenti private vadano a finanziare la rai istituendo nel contempo una sorta di finanziamento volontario della TV di stato e magari lasciando, a chi versa i soldi, la possibilità di poter scegliere che tipo di programma finanziare.
Non sarebbe una sorta di democrazia mediatica?
Basterebbe poco pensate, un bollettino di C/C dove poter scegliere tra un gruppo di programmi diversi, tipo sport, documentari, film, fiction etc.
Però forse è solo un utopia.

è una idea troppo intelligente per essere realizzata nel nostro paese e in definitiva nessuno è disposto a fare un bollettino per finanziare qualcosa... se è possibile evitare... io sarei disposto a spendere i soldi del canone chiedendo i programmi che voglio io...
il progetto che riceve più denaro va fatto e così via...
ma è una idea troppo intelligente
 
Non puoi paragonare un'impero radiotelevisivo con il nostro scalcinato servizio pubblico.
Come no, è proporzionale. Tant'è che il canone è anche molto più alto.
 
Infrastrutture, vanno finanziate le infrastrutture, copertura del territorio e qualità del segnale, garantito il pluralismo e garantita la funzione della TV di stato.
Possono essere la maggioranza degli italiani a volere GF, isole e quiz, sanremi e varietà, o altri programmi similari da TV commerciale e pay, che non è affatto corretto accontentarli attraverso il servizio pubblico. E' un'interpretazione sballatissima!
Non bisogna confondere le cose.
Il consenso non da diritto a stravolgere le regole generali, tanto meno a cambiare le funzioni del servizio pubblico.
Ci mancherebbe altro di vedere la RAI diventare una TV commerciale che spaccia per servizio pubblico una programmazione che non ha nulla a che vedere con esso o fa informazione politica in modo fazioso, per accontentare l'orientamento della maggioranza dei telespettatori. Ci sono TV commerciali e pay TV per soddisfare i propri gusti specifici.
Se devo pagare per fruire di una cosa che si chiama servizio pubblico, allora pretendo che sia quello, almeno formalmente, altrimenti non pago.
:evil5:
 
La Rai è una S.p.A. e pertanto segue le leggi del mercato. Tant'è che c'è un bilancio. E se questo diventa rosso chi paga il disavanzo? I contribuenti, of course. Pertanto il carrozzone Rai, per tirare a campare, non ha scelta con il piano legislativo vigente. Secondo me si deve privatizzare la parte commerciale (che è diventata ogni anno sempre più grande) e ridimensionare i conti del servizio pubblico alle entrate del canone.
 
Tuner ha scritto:
...Possono essere la maggioranza degli italiani a volere GF, isole e quiz, sanremi e varietà, o altri programmi similari da TV commerciale e pay, che non è affatto corretto accontentarli attraverso il servizio pubblico. E' un'interpretazione sballatissima!
... cambiare le funzioni del servizio pubblico...

La RAI è la TV di Stato, ma il servizio pubblico viene svolto dalla molteplicità dei soggetti che hanno la proprietà dei mezzi di comunicazione sociale, o forse vogliamo far tornare indietro le lancette dell'orologio e trasformare la RAI in una sorta di redivivo EIAR.
Il concetto base di collegare la RAI alle esigenze dei cittadini italiani è perfettamente sensato, se la RAI è un servizio che lo Stato da ai cittadini è giusto che siano questi ultimi ad avere l'ultima parola su come questo servizio debba essere erogato.
Personalmente ritengo che la cosa migliore sarebbe quella di trasformarla in una "fabric company", e di sostituire il consiglio di amministrazione con un amministratore unico, scelto per la sua competenza nel settore dei mezzi di comunicazione, non fosse altro perchè è impossibile lottizzare una singola persona, almeno chè non si nomini il mostro del dott. Frankenstein e si da un braccio alla sinistra, una gamba alla destra etc.;)

Tuner ha scritto:
Ci mancherebbe altro di vedere la RAI diventare una TV commerciale che spaccia per servizio pubblico una programmazione che non ha nulla a che vedere con esso o fa informazione politica in modo fazioso, per accontentare l'orientamento della maggioranza dei telespettatori.
:evil5:

Ma che cavolo c'entra, forse scegliere di destinare i propri soldi alle fiction anzichè ai reality significherebbe trasformare i notiziari RAI in notiziari della maggioranza degli italiani.:eusa_wall:
Anzi ritengo che questo sia l'unico modo di far smettere i nostri compatriotti di essere degli ipocriti, se come dici tu la maggiorparte vuole vedere le porcherie che hai elencato, be allora è quello il servizio che ci meritiamo.
Comunque la mia idea, come ho gia scritto, sarebbe quella di sostituire gran parte del canone con un fondo costituito con le imposte erariali delle TV commerciali, evitando così di far pesare troppo la TV di Stato sugli italiani.
 
Ultima modifica:
Servizio pubblico, non significa affatto andare incontro ai gusti ed alle preferenze dei cittadini. La RAI ha degli obblighi di legge consistenti nel produrre trasmissioni di servizio e di pubblica utilità in una percentuale prefissata. A parte gli obblighi istituzionali, ve ne sono altri, che sono propri di una TV di stato. Primo fra tutti, la copertura capillare del territorio, e l'offerta ai cittadini di nuove tecnologie, ad esempio il DTT o l'HD, che non devono risultare un plus ad appannaggio delle sole TV commerciali o a pagamento.
Il resto dei contenuti possono essere tematici o generalisti, orientati al gusto del pubblico, ma va prima garantita da parte della TV di stato la sua funzione istituzionale.
Non avertene a male, ma le fuzioni di un servizio pubblico radiotelevisivo, e non mi limito certamente solo all'Italia, sono tutt'altra cosa di quel che sembra essere il tuo pensiero.
;)

ilsardo ha scritto:
Il concetto base di collegare la RAI alle esigenze dei cittadini italiani
 
In Italia il canone televisivo è uno dei più bassi in Europa, però forse è anche troppo per la qualità dei programmi messi in onda.
In Islanda, pago circa 33.000 Corone Islandesi (circa €210) ma la qualità è molto alta, l'alta definizione è d'obbligo e la pubblicità limitata a due minuti l'ora.
 
MyBlueEyes ha scritto:
In Italia il canone televisivo è uno dei più bassi in Europa, però forse è anche troppo per la qualità dei programmi messi in onda.
In Islanda, pago circa 33.000 Corone Islandesi (circa €210) ma la qualità è molto alta, l'alta definizione è d'obbligo e la pubblicità limitata a due minuti l'ora.
In quanti evadono?:D
 
In Italia c'è il 30% di evasione, all'estero non si arriva nemmeno al 5%...Se la gente pagasse forse avremmo una Rai migliore...
 
beh vorrei vedere i canali islandesi a questo punto.
tutti in HD e 2 minuti di pubblicità all'ora :) certo pagano più del doppio di noi, ma sono anche molti meno abitanti
 
Siamo off topic ma comunque la qualità di un'emittente pubblica non credo si possa giudicare esclusivamente dai canali HD forniti e dal numero degli spot. Bisogna vedere anche i palinsesti :)
 
Se guardiamo ai palinsesti, allora la nostra povera TV di stato non ha proprio speranze di venirne fuori bene, se la confrontiamo con le omologhe TV stato europee.:icon_twisted:
 
Un canale HD che a parte quattro partite di calcio in croce non fa vedere nulla, una programmazione per cerebrolesi (a parte qualche rarissimo caso) e pubblicità a livelli dei canali commerciali :crybaby2: :crybaby2: :crybaby2: :eusa_wall:
 
.....ma se mamma Rai interrompe le partite di calcio per
mandare in onda gli spot, come la più bieca tv commerciale..
quali speranze possiamo nutrire per il futuro...?? :eusa_think:
 
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